Marty: oltre il recinto

Il salto oltre il recinto dello zoo che ci circonda ha un significato ambivalente per molti di noi; a volte si tratta della necessità violenta di liberarsi di qualcosa, a volte si tratta della voglia di aver qualcosa di cui lamentarsi; altre volte ancora è il bisogno protettivo di avere un limite da temere.

Vi ricordate The Truman Show? Io me lo ricordo. Se ci pensate un attimo, pensare a quel film e poi pensare a Marty ci riporta a considerare questo entusiasmo che caratterizza gli strati profondi della personalità, e che inevitabilmente, superate certe soglie, arriva a far compiere imprese grandiose.

Anche Marty non deve illudersi
: quando si è personaggi di una storia da raccontare, non c’è scampo: si è una parte, ed essere un tutto idempotente e attivo è solo una mera illusione; “giusto quello che basta per vivere”, direbbe qualcuno.

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Weekend al cinema: Natale a Rio, Madagascar 2, Il cosmo sul comò, Ember, Come un uragano, Il bambino con il piagiama a righe, Baby Love

Anche quest’anno il Natale comincia qualche giorno prima grazie all’ormai classico cinepanettone interpretato da Carlo Vanzina. Natale a Rio, interpretato da Christian De Sica e Massimo Ghini, dovrà vedersela con il film d’animazione Madagascar 2 e il nuovo lavoro di Aldo, Giovanni e Giacomo, Il cosmo sul comò.

Il quadro dei film viene completato dal fantastico Ember, il film rivelazione in America, Il bambino con il pigiama a righe, il nuovo romantico film con Richard Gere, Come un uragano e il francese Baby Love. Tutti questi, però, hanno poche possibilità di reggere l’urto dei tre titoli principali.

Vediamo insieme, nel dettaglio, il cast e le trame delle nuove uscite del weekend:

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Da Tobe Hooper a Xavier Gens: famiglie da horror

Famiglia, nucleo, simbolo di unione e di legame indissolubile, con l’avvicinarsi delle festività e del Natale, la famiglia come concetto si amplifica, diventa icona da rivalutare, valore da riscoprire e intorno a milioni di tavole imbandite si celebrerà quel rito propiziatorio di ritorno alle origini attraverso il binomio cibo e famiglia.

Binomio che trasmette serenità, profumi familiari e sensazioni di benessere, ma immaginiamo un’altro mondo, con valori simili ma distorti, sempre il pranzo come rito associato alla famiglia, ma la deformità come normalità, l’orrore e la follia come mostruose forme d’affetto e infine voi…come portata principale.

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Incassi al botteghino: Ultimatum alla Terra domina ovunque

Nella settimana, che si contraddistingue per l’allarme incassi cinematografici in Italia, con il -20% rispetto allo scorso weekend e addirittura il -42,76% rispetto alla stessa settimana del 2007, nel nostro Paese, così come in America vince ai botteghini il fantascientifico remake, Ultimatum alla Terra. Bene, ma non benissimo, soprattutto in prospettiva, Come Dio comanda, di Gabriele Salvatores, che supera il milione d’euro e si piazza secondo, davanti allo stabile Bolt, che lascia scorrere dietro di sé Twilight, quarto e Saw V, quinto. Se le altre ultime uscite settimanali, come Il giardino dei limoni, non entrano nemmeno nella top 20, bisogna segnalare l’ingresso nella top 10 di The Millionaire, di Danny Boyle, nono, con poco più di duecentotrentamila euro.

In America non vanno molto meglio le cose: Ultimatum alla Terra vince, ma non stravince, con i suoi trentun milioni di dollari. Scende ma non crolla Four Christamses, secondo, che rimane davanti ai soliti noti Twilight, Bolt e Australia (che a questo punto con meno di 38 milioni di dollari non si può definire esattamente un film di successo, per il pubblico).

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Melman: l’insicurezza ha il collo lungo

Ti guarda con quelli occhi che incorniciano un’espressione tra lo stanco e il languido, e mi rendo conto che anche lui, come tutti, pensa solo a stare bene, è che vi si concentra forse troppo, fino a perdere di vista il quadro generale del suo benessere.

Sembra reggersi a stento su quelle gambe lunghissime, è cosciente di apparire come appare, e sembra molto preparato sulle sue patologie, o quanto meno quelle che crede di avere. Mi stupisce la sua preparazione generale sui disturbi corporei. Il suo lungo, estesissimo corpo sembra contenere una fobia per ogni macchia.

L’insieme di aspettative tradite che traspaiono dalla sua voce incerta induce ad assumere una grande cautela nel relazionarsi con lui: si ha paura di spaventarlo, si ha paura di ferirlo senza volerlo. Si erge in alto, ma ti guarda con timore.

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Weekend al cinema: Ultimatun alla Terra, Stare Fuori, Come Dio comanda, Padiglione 22, Il giardino dei limoni

Questa settimana si inverte il trend delle nuove uscite nelle sale cinematografiche dei passati weekend e, al posto di una infornata di film, ne arrivano soltanto cinque, di cui ben tre italiani: sarà per dare un pò di respiro alle pellicole maltrattate da due settimane a questa parte, sarà perché trai cinque nuovi titoli almeno due possono avere ottimi incassi, ma da oggi a domenica, le novità sono davvero poche.

I due film che puntano all’alto incasso sono Ultimatum alla Terra con Keanu Reeves e il nuovo lavoro di Gabriele Salvatores, Come Dio comanda. Se ci sono poche speranze per gli altri due italiani, Padiglione 22 di Livio Bordone e Stare fuori di Fabiomassimo Lozzi, sarà da valutare come verrà accolto il film, giudicato bene dalla critica del Torino Film Festival, Il giardino di limoni.

Vediamo nel dettaglio i protagonisti e le trame dei nuovi film in programmazione:

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Guillermo Del toro & co: tra inconscio, incubi e fantasmi.

Parlare di new horror e di autori emergenti ci fa inevitabilmente fare tappa nella penisola iberica, dove l’humus artistico e il genere come massima espressione cinefila ci permette di presentarvi film e autori che stanno rivoluzionando l’horror riportandolo alle origini, un’involuzione dagli inaspettati benefici, il thriller, il gotico, il fantastico che si miscelano all’ horror più tradizionale supportato dalle nuove tecnologie, dov’è allora la novità vi chiederete voi, semplice nella rilettura dei clichè del genere e nella scelta di storie calate in periodi storici riconoscibili, ben radicate nella realtà, cosi in profondità da poter rendere credibili gli sconfinamenti e le incursioni in dimensioni alternative popolate dagli altri, che siano anime in pena, mostri o virus mutanti.

Il cinema ispanico ha cominciato lentamente la scalata, sia in termini di botteghino,sia in termini di Status quo, si perchè la sensazione è che il cinema dai toni gotici dei vari Amenabar e Balaguerò, a cui aggiungeremmo per impronta visiva anche anche il messicano Guillermo del Toro, stia cambiando le regole del gioco, influenzando il panorama internazionale con piccoli ma continui ritocchi al genere, un pò come succede con l’horror orientale, piccoli grandi film che stupiscono per la freschezza visiva e per il ritorno alle atmosfere del cinema delle case infestate e dei vetusti manieri, per dirla alla Bram Stoker, o continuamente citato da registi che ne hanno l’anima ormai irrimediabilmente contaminata, come Tim Burton, un cinema che ha l’infanzia e lo sguardo dei bambini come perno su cui ruotano ingranaggi che rappresentano gli adulti, la crescita, la perdita dell’innocenza e il meccanismo che fin da piccoli ci attira, la curiosità per l’inspiegabile, i piccoli segreti custoditi in vecchie scatole di metallo, i giochi, il giardino che diventa paurosa foresta stregata, la fantasia dell’innocenza.

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Incassi al botteghino: ancora Twilight in Italia, ancora Four Christmases in USA

Nel weekend del 5-7 dicembre, non cambiano sostanzialmente le classifiche degli incassi al botteghino in Italia e in America: in USA domina sempre Four Christmases, con un non esaltante guadagno di oltre sedici milioni di dollari. Alle sue spalle Twilight riconquista la seconda posizione scavalcando Bolt, che rimane saldamente al terzo posto, davanti ad Australia, che passa dal quinto al quarto posto, invertendosi con Quantum of solace, ma non convincendo il grande pubblico (ad oggi ha incassato trenta milioni di dollari, cinque in più di Transporter 3, trenta in meno di Role Models).

Per concludere il quadro dei risultati americani, bisogna sottolineare il tiepido riscontro che ha avuto The Punisher: War Zone, che ha incassato solo quattro milioni e spicci (con una media di 1.703 Dollari a sala). Bene, invece, Cadillac Records che, seppur sia uscito in sole 686 copie, sfiora i tre milioni e mezzo, risultando, della top ten, quello con l’incasso medio più alto (5.023 Dollari di media a sala).

In Italia, svetta ancora una volta davanti a tutti Twilight, che con il milione e centomila guadagnati questa settimana sorpassa in un colpo solo Mamma Mia e High School Musical 3 nei maggiori introiti dell’anno, piazzandosi, con 9.556.998 Euro, alle spalle dei soli Kung Fu Panda ed Hancock. Buon esordio per Saw V, che supera il milione di Euro, che, seppur venga distribuito in 272 copie (132 in meno del film dei giovani vampiri e 170 in meno di Bolt), si piazza in seconda posizione, proprio davanti al cartone della Disney. Scende in quarta posizione Nessuna Verità, mentre sale in quinta, Solo un padre.

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