The hard word – Colpo perfetto, Come Dio comanda, Scusa ma ti chiamo amore, Io sto con gli ippopotami, Callas forever, North Country, In the mood for love, Baltic Storm, stasera in tv

Da “Come Dio Comanda” a “Scusa ma ti chiamo amore”. Da “Callas forever” a “Io sto con gli ippopotami”. Serata di grandi film in tv. Un’ampia offerta a disposizione per coloro che cercano pellicole per trascorrere due ore in maniera speciale. Non resta che sintonizzarsi.

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Io non ho paura, recensione

Il piccolo Michele (Giuseppe Cristiano) è un ragazzino di dieci anni che vive un’infanzia condivisa con molti altri suoi coetanei che abitano piccoli paesini del sud italia con giochi all’aria perta, biricchinate condivise con la sorellina e un padre spesso assente a causa di un lavoro da camionista che lo porta spesso lontano da casa.

La vita di Michele sarà sconvolta da una terribile scoperta fatta per puro caso mentre insieme alla sorella ed alcuni amici gioca nei pressi di una casa diroccata, all’interno di un buco Michele scorge un ragazzino che vive segregato divenuto quasi cieco a causa dell’oscurità perenne che lo avvolge, dopo un primo e comprensibile spavento Michele tornerà dal ragazzino e instaurerà un legame con il piccolo prigioniero, portandogli acqua e cibo e tenendogli compagnia.

La verità ben presto però verrà a galla con tutto il suo carico di orrore, il ragazzino è Filippo Carducci vittima di un sequestro avvenuto nel nord italia di cui il padre di Michele è complice, l’arrivo in paese della banda di sequestratori intenzionati ad eliminare l’ormai scomodo ostaggio scatenerà la reazione di Michele e sarà l’anticamera di una tragedia annunciata.

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Italian Dvd & Blu-Ray Awards 2009: tutti i vincitori

Italian Dvd & Blu Ray  2009

Sono assegnati ieri alla Casa del cinema a Roma gli Italian Dvd & Blu-Ray Awards 2009, i riconoscimenti più importanti e più prestigiosi dedicati al mondo dell’home entertainment.

Dopo il salto potete vedere tutti i vincitori dei premi, giunti alla settima edizione, assegnati dalla Giuria Talents (Alessandro D’Alatri, Christiane Filangeri, Adriano Giannini, Pasquale Catalano, Diamara Parodi, Ivan Cotroneo, Claudio Masenza, Felice Laudadio, Luigi Lozzi, Enrico Magrelli, Alberto Pasquale…) e dalla giuria tecnica (il presidente Claudio Masenza Critico cinematografico, Gianni Canova Preside Facoltà Comunicazione IULM, Felice Laudadio Direttore Casa del Cinema, Luigi Lozzi Giornalista, Enrico Magrelli Conservatore della Cineteca Nazionale, Alberto Pezzotta Critico cinematografico, Boris Sollazzo Giornalista).

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Happy Family, recensione

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Lo scrittore, anzi autore, Ezio (Fabio De Luigi) si barcamena tra un’ispirazione altalenante, una relazione appena terminata e una realtà che spesso si confonde con la fantasia partorendo vividi ricordi mai vissuti, ma solo immaginati. Nasce così un nuovo racconto che lo vede ritrovarsi voce narrante e ospite nel bel mezzo di una cena tra due famiglie i cui rispettivi figli, appena sedicenni, hanno deciso di sposarsi.

Per Ezio il suo parto di fantasia subirà numerosi stop creativi, ma di certo troverà l’amore in una bella e complessata pianista di musica classica, assisterà al lento, ma inesorabile disfacimento fisico di una madre ottantenne e di suo figlio, lei affetta da Alzhaimer, lui da un cancro, a cui si aggiungono un paio di mogli insoddisfatte, un marito che non vuole crescere, e tanta voglia di raccontare e raccontarsi.

Durante i voli pindarici di Ezio i suoi personaggi si riveleranno invadenti, insoddisfatti, logorroici, faranno richieste e si ribelleranno ad alcune scelte creative, come un finale troppo frettoloso, ma alla fine tutti saranno accontentati almeno in parte, i loro personaggi troveranno un epilogo, se non definitivo almeno in evoluzione, ed Ezio finalmente esausto proverà a tornare alla realtà in cerca di un contatto umano e reale, di cui ora, dopo tanta rumorosa solitudine, sente davvero il bisogno.

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Giffoni Experience 2009, undicesima giornata

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Ieri in serata il regista Andrzej Vajda ha presentato al Giffoni il suo film-denuncia Katyn, che verrà proiettato oggi, film che nonostante la qualità e l’intrinseco valore storico sembra abbia usufruito nelle nostre sale di una pessima distribuzione.

Certamente gli episodi che racconta questo intenso e necessario film polacco tratta di una pagina oscura e scomoda della storia, il mio racconto-dice il regista- si rivolge al mondo che nascondeva la verità su questo crimine e promuoveva la versione sovietica che lo metteva sulle spalle della Germania nazista.

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Le uscite DVD e Blu-ray di Maggio

Eccoci al canonico appuntamento con le uscite DVd e Blu-ray del mese, stavolta diamo un’occhiata ai titoli in vendita nel mese di Maggio, confermando l’escalation di riedizioni in blu-ray di classici intramontabili, B-movie e cult, tra i numerosi titoli di questo mese, l’imperdibile Grosso guaio a Chinatown, il romance Ghost e il cult La febbre del sabato sera.

Prosegue anche l’interessante iniziativa di presentare delle confezioni a prezzi speciali di ultime produzioni in doppia versione, contenenti sia il supporto dvd che quello blu-ray, questo mese è l’action Max Payne a presentarsi in questa duplice confezione speciale.

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Incasso al botteghino: Madagascar 2 si riprende la prima posizione. Tutto invariato negli States

Anno nuovo, classifica vecchia: è questo ciò che si potrebbe pensare leggendo la prima classifica dei film che hanno incassato di più al botteghino nel 2009, in particolar modo se si desse uno sguardo solo a quella americana.

Tutto ciò è giusto fino ad un certo punto: negli States le prime cinque posizioni sono le stesse con Io & Marley, davanti a Racconti incantati, Il curioso caso di Benjamin Button, Operazione Valchiria, Yes Man, Sette anime e Le avventure del topino Desperaux, ma ci sono tre considerazioni da fare. La prima: non sono usciti nuovi film per tutta la settimana; la seconda: tutti i film hanno guadagnato meno rispetto alla settimana precedente; la terza alle spalle dei primi sette sale qualcosa si muove con Il dubbio che sale in ottava posizione scalzando Ultimatum alla Terra e The Millionaire che rientra in classifica al decimo posto.

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Incassi al botteghino, speciale top 20 Italia: Kung Fu Panda batte Natale a Rio e Madagascar 2

Iniziamo la serie dei tre speciali di fine anno sui film, che hanno guadagnato di più nel 2008 (gli altri due sui film che hanno incassato di più negli states e nel mondo potrete leggerli domani), partendo dai cinema di casa nostra: oggi scoprirete quali sono stati i migliori venti film al botteghino e quali i dieci italiani più proficui.

Il dominatore assoluto con oltre diciassette milioni di euro è stato Kung fu panda, che si piazza davanti ai due film appena usciti Natale a Rio e Madagascar 2: il primo sfiora i sedici milioni, mentre il secondo supera in scioltezza i quindici. Superano la soglia dei dieci milioni anche Hancock al quarto posto con quasi dodici milioni e Twilight con più di undici al quinto.

Chiudono la prima parte della classifica High School Musical 3, con oltre nove milioni, Mamma Mia! Con più di otto milioni e ottocento mila euro, il nuovo film di Aldo Giovanni e Giacomo, Il cosmo sul comò, (più di otto milioni e settecento mila euro), Wall-E, più di otto milioni e seicento mila e Le cronache di Narnia: Il principe caspian con otto milioni e spicci.

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Incassi al botteghino: vincono Madagascar 2 e Yes Man. Bene Sette anime e Natale a Rio

Come era prevedibile, la classifica dei maggiori incassi al botteghino è stata completamente rivoluzionata, sia in Italia, che in America. Il colpo di scena più grande accade nel nostro Paese, dove Madagascar 2, che incassa quasi quattro milioni e mezzo batte, di più di un milione di euro Natale a Rio, secondo, che riesce ad avere la meglio sul nuovo film di Aldo Giovanni e Giacomo, Il cosmo sul comò, terzo con più di due milioni e trecentomila euro.

Alle loro spalle, appena giù dal podio, si posiziona un’altra nuova uscita, Come un uragano, con quasi ottocentomila euro, Ultimatum alla Terra, leader la scorsa settimana, quinto questo weekend con poco più di mezzo milione di euro, e Come Dio Comanda con quattrocentomila euro. La top ten italiana si chiude con Ember, settimo, Il bambino con il pigiama a righe, ottavo, il redivivo The Millionaire, nono e Twilight, decimo.

In America Yes Man, con il grande Jim Carrey è subito in testa alla classifica con diciotto milioni di dollari, ma solo perché ha 700 sale in più di Sette anime: il film di Muccino è, infatti, secondo sedici milioni di dollari, ma ha la media d’incasso per copia più alta (5801, contro 5288). Seguono, più staccati, Le avventure del topino Despereaux, con dieci milioni e mezzo, Ultimatum alla terra con dieci milioni e Four Christmases (Tutti insieme inevitabilmente) quinto, che con gli oltre sette milioni e mezzo supera i cento milioni totali.

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Cinema Italiano 2008: non solo Gomorra

Insomma insomma, che anno difficile questo 2008! E quanto cinema ci siamo visti, a volte nostro malgrado, devo dire; mi è accaduto spesso, infatti, il venerdi sera, di andare al cinema ed essere imbarazzato nel constatare che niente suscita realmente quella spinta motivazionale alimentata sicuramente da una rosa sempre variopinta di scelte possibili!

Col cinema italiano, poi, si deve andare particolarmente cauti; non che abbia alcunchè in meno rispetto al cinema d’oltralpe, semplicemente si tratta secondo me di un genere a sè, per lo meno è come lo vivo io, anche se una simile affermazione banalizza il mio pensiero.

Ad ogni modo, iniziamo ricordando Amore Bugie e Calcetto di Luca Lucini, e Caos Calmo, di Antonello Grimaldi, con Nanni Moretti; entrambi hanno fatto parlare di sè per motivi assolutamente diversi.

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Incassi al botteghino: Ultimatum alla Terra domina ovunque

Nella settimana, che si contraddistingue per l’allarme incassi cinematografici in Italia, con il -20% rispetto allo scorso weekend e addirittura il -42,76% rispetto alla stessa settimana del 2007, nel nostro Paese, così come in America vince ai botteghini il fantascientifico remake, Ultimatum alla Terra. Bene, ma non benissimo, soprattutto in prospettiva, Come Dio comanda, di Gabriele Salvatores, che supera il milione d’euro e si piazza secondo, davanti allo stabile Bolt, che lascia scorrere dietro di sé Twilight, quarto e Saw V, quinto. Se le altre ultime uscite settimanali, come Il giardino dei limoni, non entrano nemmeno nella top 20, bisogna segnalare l’ingresso nella top 10 di The Millionaire, di Danny Boyle, nono, con poco più di duecentotrentamila euro.

In America non vanno molto meglio le cose: Ultimatum alla Terra vince, ma non stravince, con i suoi trentun milioni di dollari. Scende ma non crolla Four Christamses, secondo, che rimane davanti ai soliti noti Twilight, Bolt e Australia (che a questo punto con meno di 38 milioni di dollari non si può definire esattamente un film di successo, per il pubblico).

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Weekend al cinema: Ultimatun alla Terra, Stare Fuori, Come Dio comanda, Padiglione 22, Il giardino dei limoni

Questa settimana si inverte il trend delle nuove uscite nelle sale cinematografiche dei passati weekend e, al posto di una infornata di film, ne arrivano soltanto cinque, di cui ben tre italiani: sarà per dare un pò di respiro alle pellicole maltrattate da due settimane a questa parte, sarà perché trai cinque nuovi titoli almeno due possono avere ottimi incassi, ma da oggi a domenica, le novità sono davvero poche.

I due film che puntano all’alto incasso sono Ultimatum alla Terra con Keanu Reeves e il nuovo lavoro di Gabriele Salvatores, Come Dio comanda. Se ci sono poche speranze per gli altri due italiani, Padiglione 22 di Livio Bordone e Stare fuori di Fabiomassimo Lozzi, sarà da valutare come verrà accolto il film, giudicato bene dalla critica del Torino Film Festival, Il giardino di limoni.

Vediamo nel dettaglio i protagonisti e le trame dei nuovi film in programmazione:

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Fabio De luigi: il comico della porta accanto

Classe 1967, romagnolo Doc e comico di razza. Fabio De luigi ha un’inizio folgorante, brucia le tappe e si fa subiro notare per la sua aria da bravo ragazzo, mista ad una follia appena percettibile, ma pronta ad esplodere a comando, cosa che succede sempre quando interpreta la sua nutrita e folle galleria di personaggi, il successo è dietro l’angolo, arrivano prima Zelig e  poi la Gialappa’s che lo lancia definitivamente nell’olimpo dei comici televisivi più amati, e da lì al cinema il passo è breve.

La filmografia di Fabio De luigi contiene molti titoli interessanti e sicuramente poco conosciuti, l’esordio è con una parte nello sfortunato, ma brillante Asini (1999), al fianco di Claudio Bisio e Giovanna Mezzogiorno, una comunità romagnola e un personaggio un pò sopra le righe ma estremamente divertente, poi è la volta di due progetti non propriamente memorabili, il primo Se fossi in te (2001) commedia corale, assolutamente anonima, nonostante il grande cast, tra cui la bravissima Paola Cortellesi, e il lungometraggio dell’esordiente Dario Migliardi , Un aldo qualunque (2001), pellicola tra il serio e il faceto, senza equilibrio, De luigi però convince.

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Gabriele Salvatores: cineasta da romanzo

Prima di dare fondo alle notizie, e sono molte, raccolte per questa monografia, spendiamo due parole per uno dei più originali e spiazzanti registi italiani, Gabriele Salvatores, che con il suo Mediterraneo, ha rappresentato l’Italia nel mondo accaparrandosi un Oscar, ma non si è mai adagiato sul filone che lo ha così tanto gratificato, non ha soffiato su un fuoco per goderne fino all’ultimo il calore creativo, ma ha rischiato, esplorato, sperimentato generi, concetti, suggestioni, a volte con risultati discutibili, ma mai risultando banale, mai propinandoci una minestra riscaldata e in tempi pre-Gomorra, artisticamente aridi, ogni suo film innescava nuove domande, esplorava nuove strade, sempre con un’impronta registica immediatamente riconoscibile.

Salvatores nasce a Napoli il 30 Luglio del 1950, ma è Milano dove si trasferisce giovanissimo che lo forgia artisticamente, diploma al liceo Beccaria e poi il teatro, palestra di  anima e concetto, e Salvatores prima si iscrive all’Accademia del Piccolo Teatro, poi cresciuto e artisticamente maturo fonda il Teatro dell’Elfo è il 1972, dove saggia le sue capacità, dirigendo diversi spettacoli, che per contenuti e concezione visiva venivano allora definiti d’avanguardia, un’esperienza che porterà avanti fino al 1989.

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