Festival di Cannes: 10 cult da Palma d’oro

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Post dedicato alle classifiche particoleri e visto che ieri è stata inaugurata la sessantatreesima edizione del Festival di Cannes con tanto di anteprima made in Hollywood, il Robin Hood di Ridley Scott, sontuoso red carpet e una giuria internazionale di grandi nomi che vede come presidente il regista Tim Burton, noi vi proponiamo un viaggio a ritroso nel tempo per scoprire dieci pellicole cult che hanno visitato e vinto la prestigiosa rassegna francese.

Per dovere di completezza vi segnaliamo che per stilare la nostra classifica abbiamo preso in considerazione i film premiati che vanno dal 1975 sino alla scorsa edizione e naturalmente solo ed esclusivamente quelle pellicole che si sono aggiudicate l’ambita Palma d’oro.

Dopo il salto la nostra personale top 10, naturalmente ogni commento e segnalazione come sempre sono molto graditi.

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Far East Film Festival 2010, i vincitori

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Ha chiuso i battenti ad Udine la dodicesima edizione del Far East Film Festival, e quindi eccoci pronti a dare un’occhiata a chi è uscito ufficialmente vincitore dalla rassegna friuliana, che ad oggi è considerata la più ricca rassegna europea dedicata al cinema orientale.

Iniziamo con il trionfatore del festival che si accaparra  entrambi i premi principali assegnati dal pubblico, stiamo parlando di Castaway on the moon del regista coreano Lee Hey-jun, che ci racconta le peripezie del signor Kim aspirante suicida che manca il bersaglio gettandosi in un fiume, per finire trasformato suo malgrado in un novello Robinson Crusoe su di una piccola isola disabitata, da cui non potrà fuggire perchè incapace di nuotare. La sua permanenza sull’isolotto e l’isolamento lentamente lo cambieranno, e attireranno l’attenzione di un’inquilina di un vicino condominio che si affaccia sul fiume, che creerà con il naufrago un bizzarro legame.

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Oscar 2010, la sorpresa di El secreto de sus ojos

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L’Academy si ripete anche quest’anno, ma stavolta nvece di fare con i suoi Oscar da eco ai Golden Globe come di consueto, spiazza nell’unica categoria, miglior film straniero, che sembra stimolarne una sorta di ribellione al pronostico o al candidato scontato da ripettare a tutti i costi,  è successo l’anno scorso con l’outsider made in Japan Departures, ed è successo anche quest’anno scalzando dal podio i due favoriti dell’utima ora, Michael Haneke con Il nastro bianco e il francese Jacques Audiard con il sorprendente Il profeta.

Se è pur vero che il film vincitore dell’argentino Juan Josè Campanella, El secreto  de sus ojos nelle ultime ore precedenti alla premiazione aveva guadagnato molto nelle quotazioni e nei pronostici, è anche vero che nessuno in fondo avrebbe mai scommesso che sarebbe riuscito a scalzare ne il film di Haneke con all’attivo una Palma d’Oro e un Golden Globe, ne tantomeno il film di Audiard che sfoggiava un BAFTA e ben 9 César rastrellati in patria.

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Sundance Film Festival 2010, tutti i vincitori

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Il Sundance Film festival 2010 chiude i battenti, e noi come di consueto eccoci pronti a comunicarvi tutti i risultati.

I vincitori delle sezioni principali sono Restrepo, documentario girato in una trincea in Afghanistan e Winter’s Bone, storia di un’adolescente in cerca di un padre in fuga dalle proprie responsabilità.

Dopo il salto tutti i vincitori sezione per sezione, ma prima vi segnaliamo che il pubblico del Sundance ha premiato Happythankyoumoreplease. esordio alla regia di Josh Radnor, protagonista della sit com How I Met Your Mother.

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La bocca del lupo, Pietro Marcello e la poesia di un cinema altro

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Si è conclusa con la vittoria di una pellicola italiana, la ventisettesima edizione del Torino Film Festival, e come da pronostici è stato La bocca del lupo di Pietro Marcello a conquistarsi l’ambito riconoscimento della rassaegna torinese, un film che racconta la vera storia d’amore tra due ex-detenuti in quel di Genova, l’emigrato Enzo e il travestito Mary, è la prima volta che un film italiano vince il Festival di Torino e Gianni Amelio neo-direttore non nasconde un certo orgoglio per il risultato raggiunto.

A La bocca del lupo è andato anche il premio FIPRESCI, la giuria ha così commentato l’assegnazione:

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Giorgio Diritti, cuore d’autore

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Il suo L’uomo che verrà ha emozionato e coinvolto la platea del Festival di Roma 2009, conquistando il podio d’onore con il Marc’Aurelio d’argento della giuria e convinto il pubblico che l’ha eletto miglior film dell’evento capitolino.

L’uomo che verrà scava nel doloroso passato della seconda guerra mondiale, risveglia la memoria collettiva attraverso gli occhi di una bambina di otto anni che vivrà l’eccido di Marzabotto, una delle stragi più cruente perpetrate ai danni di civili da parte delle truppe naziste.

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Nicolo Donato: fotografia, moda e nazisti gay

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Bisogna dire che esordire con un’opera prima che parla di gay fieramente nazisti con tutte le contraddizioni e le nevrosi annesse, e presentarlo in una prestigiosa vetrina come quella del Festival di Roma, dimostra un indubbio coraggio da parte del regista Nicolo Donato, cineasta italo-danese classe 1974 con alle spalle studi artistici, fotografia, moda e cortometraggi.

Nicolo donato nasce a Copenaghen, nel 2001 frequenta il Copenaghen Media School Rampen dove approfondisce il suo background studiando arte e fotografia, nel 2002  il futuro regista scopre un’nclinazione per l’immagine in movimento grazie a due video promozionali girati per un’agenzia di moda.

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Festival di Roma 2009, tutti i vincitori

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Alla kermesse romana vittoria a sorpresa di Brotherhood sul favorito L’uomo che verrà. Coraggiosa la scelta della giuria del Festival di Roma di assegnare il Marc’Aurelio d’oro ad un film dal contenuto così forte e trasgressivo: il regista italo danese Nicolò Donato racconta la storia d’amore impossibile tra due giovani neonazisti imprigionati in un’ideologia deviata, che ne soffoca sentimenti ed istinti primari.

L’uomo che verrà di Giorgio Diritti conquista comunque il podio aggiudicandosi non solo il prestigioso Marc’Aurelio d’argento della giuria, ma anche il premio collaterale, La meglio gioventù e il premio del pubblico.

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Festival dell’Efebo d’Oro 2009: in Sicilia il cinema incontra la pagina scritta

aff_31Oggi per lo spazio dedicato ai festival vi segnaliamo un’interessante e prestigioso evento che si svolgerà dal 28 settembre al 3 ottobre ad Agrigento, si tratta della trentunesima edizione del Festival dell’Efebo d’Oro, manifestazione organizzata con il patrocinio del  Ministero dei Beni Culturali ed Ambientali e grazie agli sforzi dell’associazione culturale Centro di ricerca per la narrativa e il cinema di Agrigento.

Il premio Efebo d’Oro che si occupa di film tratti da opere di narrativa sin dal 1979, è considerato uno dei cinque premi cinematografici più prestigiosi a livello internazionale. L’organizzazione dell’evento allestisce mostre e unufruisce di una biblioteca ed una videoteca per supportare studi scientifici e ricerche sulla pagina scritta e la sua trasposizione cinematografica.

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Giffoni Experience 2009, i vincitori

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Eccoci giunti all’ultimo appuntamento con il Giffoni Experience 2009 e alla lista dei film premiati di questa trentanovesima edizione, particolarmente ricca e per la gioia del pubblico assiduo, in una fastosa versione dilatata rispetto alle scorse edizioni.

Il lungometraggio che lascia il segno quest’anno è sicuramente My Suicide del regista americano David Lee Miller, due le particolarità di questa pellicola, la prima è la forza del realismo nel raccontare la cronaca di un suicidio annunciato attraverso il linguaggio sporco del reality, l’altra è la possibilità di vedere l’ultima apparizione su schermo dell’attore David Carradine scomparso lo scorso Giugno.

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David 2009, nomination: 16 per Il Divo, 11 per Gomorra

Sono state annunciate oggi le nomination alla prossima edizione dei David di Donatello, che si terrà il prossimo 8 maggio.

L’Ente David di Donatello dell’Accademia del Cinema Italiano ha candidato per ben 16 volte Il Divo di Paolo Sorrentino e per 11 volte Gomorra di Matteo Garrone, entrambi nominati nelle categorie più importanti. Alle loro spalle bene anche Ex con 10 nomination, Si può fare con 8, Tutta la vita davanti con 5, Il papà di Giovanna e Diverso da Chi? Con 4.

Vediamo insieme la lista delle nominati divisi per sezione.

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Departures: una sorpresa agli Oscar 2009

Una sorpresa tra le tante conferme nella notte degli Oscar edizione 2009, nella categoria Miglior film straniero che comprendeva una cinquina formata anche dai favoriti Valzer con Bashir dell’israeliano Ari Folman, il francese La classe ed il polacco Katyn, ha vinto il sorprendente Departures, del giapponese Yojiro Takita, forse l’unica e vera spiazzante assegnazione di quest’anno.

Departures rappresenta in toto lo stile rarefatto del cinema d’autore giapponese, poesia in immagini, l’uomo e la morte come protagonisti indiscussi di un microcosmo fatto di emozioni sussurate, sentimenti e introspezione.

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BAFTA 2009, vincono The Millionaire e Danny Boyle

Continua l’incetta di premi di The Millionaire, che ieri ha vinto a Londra anche il BAFTA per il miglior film dell’anno, oltre a quello come miglior regista (Danny Boyle), miglior sceneggiatura non originale, miglior colonna sonora, miglior musica, miglior montaggio e miglior fotografia. A Il curioso caso di Benjamin Button vanno i premi minori. Niente da fare per Gomorra, che viene battuto anche questa volta (il miglior film in lingua non inglese è stato assegnato alla pellicola francese Ti amerò sempre)

In vista degli Oscar 2009, arrivano conferme per Mickey Rourke (The Wrestler), Kate Winslet (The Reader), Heath Ledger (Il cavaliere Oscuro) e Penelope Cruz (Vicky Cristina Barcelona) tra gli attori e Wall-E e Man on Wire tra i film, rispettivamente miglior film d’animazione e miglior film inglese.

Prima di andare a scoprire tutti i premi assegnati, vi ricordo che se volete vedere le nomination basta che clicchiate sul link.:

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Sundance Film Festival 2009: pubblico e critica premiano Push del regista Lee Daniels

Si è conclusa la venticinquesima edizione del Sundance Film Festival, stravince con il doppio premio assegnatogli da pubblico e critica Push del regista afroamericano Lee Daniels, drammatica storia di abusi su una ragazza problematica e sovrappeso nella Harlem degli anni ’80.

Tra i premiati due documentari, We live in public di Ondi Timoner, biografia di Josh Harris uno dei primi fautori di internet e Rough Aunties di Kim Longinotto, drammatica cronaca su  volontariato, povertà e drammi nel Sudafrica odierno.

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