Festival di Roma 2009, tutti i vincitori

Broderskab foto Clinton Gaughran.ashx

Alla kermesse romana vittoria a sorpresa di Brotherhood sul favorito L’uomo che verrà. Coraggiosa la scelta della giuria del Festival di Roma di assegnare il Marc’Aurelio d’oro ad un film dal contenuto così forte e trasgressivo: il regista italo danese Nicolò Donato racconta la storia d’amore impossibile tra due giovani neonazisti imprigionati in un’ideologia deviata, che ne soffoca sentimenti ed istinti primari.

L’uomo che verrà di Giorgio Diritti conquista comunque il podio aggiudicandosi non solo il prestigioso Marc’Aurelio d’argento della giuria, ma anche il premio collaterale, La meglio gioventù e il premio del pubblico.

Per quanto riguarda invece i premi agli attori, i pronostici sono stati rispettati in pieno, con la vittoria di Sergio Castellitto per Alza la testa ed Helen Mirren per The Last Station.

La cerimonia presentata dall’attrice e conduttrice Vanessa Incontrada ha visto anche l’assegnazione del Marc’aurelio d’oro alla carriera a Meryl Streep: l’attrice è stata premiata anche stamane dal sindaco Alemanno con un riconoscimento speciale da parte della città di Roma.

SELEZIONE UFFICIALE

Premio Marc’Aurelio d’Oro della Giuria miglior film: Brotherhood di Nicolò Donato
Premio Marc’Aurelio d’Argento della Giuria migliore attrice:Helen Mirren per The Last Station
Premio Marc’Aurelio d’Argento della Giuria migliore attore:Sergio Castellitto per Alza la Testa
Gran Premio della Giuria Marc’Aurelio d’argento: L’uomo che verrà di Giorgio Diritti

Premio Marc’Aurelio d’Oro del pubblico – BNL: L’uomo che verrà di Giorgio Diritti

Premio Marc’Aurelio d’Argento Alice nella città sotto i 12 anni:Last Ride di Glendyn Ivin
Premio Marc’Aurelio d’Argento Alice nella città sopra i 12 anni: Winter in Wartime di Martin Koolhoven

Menzione speciale: Vegas di Gunnar Vikene

Premio Marc’Aurelio d’argento al miglior documentario per L’Altro Cinema/Extra: Sons of Cuba di Andrew Lang

Menzione speciale: Fratelli d’Italia di Claudio Giovannesi

Menzione speciale: Severe Clear di Kristian Fraga