8 amici da salvare, recensione

eight_below []Una spedizione in Antartide vede la guida Jerry Shephard (Paul Walker) scortare il dr.Davis McClaren (Bruce Greenwood) nei pressi del punto d’impatto di un meteorite, purtroppo la zona in quesatione è nel bel mezzo del nulla, tra ghiaccio e neve, e Shepherd coadiuvato dalla sua muta di cani da slitta tenterà l’impossibile per portare a termine la missione, ma le avverse condizioni climatiche ne bloccheranno inesorabilmente l’avanzata.

Costretto suo malgrado ad abbandonare i suoi cani per poter tornare sano e salvo al campo base, Shephard conta di  recuperarli in breve tempo, ma la situazione si complicherà ulteriormente e i tempi si dilateranno, lasciando di cani in balia delle intemperie e dei predatori.

Shephard comunque non abbandonerà i suoi amici a quattro zampe, e tornerà a recuperarli accompagnato da un reporter del National Geographic con la speranza che la muta riesca a sopravvivere sino al suo arrivo.

Frank Marshall prolifico produttore qui si cimenta alla sua terza regia con una fiaba eco-animalista, dopo aver debuttato nel 1990 con i letali ed esotici ragni di  Aracnofobia e diretto il discreto Congo, avventura fantastica a base di gorilla e città perdute tratta da un romanzo di Michael Crichton.

Stavolta produce la Disney e il regista si cimenta con il remake di un classico, il giapponese Antartica, lo script ha l’appeal della storia vera, la location è suggestiva, gli attori al servizio del copione, e cani ed addestratori i veri protagonisti della pellicola.

Nonostante il marchio Disney qualche scena troppo carica di pathos potrebbe risultare poco digeribile ai più piccini, vedi scena dell’attacco delle foche leopardo, notevole sequenza coadiuvata dall’animatronica del mago degli effetti speciali Stan Winston,

8 amici da salvare ha il fascino dell’avventura di confine, il marchio disney garantisce appeal e confezione sopra la media, Paul Walker anche stavolta lavora nel suo range e dimostra come conosca appieno i suoi limiti scegliendo copioni in cui la sua fisicità e il suo talento vengano sfruttati appieno. Da vedere.