Elio Germano, un italiano a Cannes

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Il palcoscenico internazionale del Festival di Cannes quest’anno ha consacrato come miglior attore in La nostra vita di Daniele Lucchetti il nostro Elio Germano, che non solo viene accostato al veterano Javier Bardem con cui condivide ex-aequo la miglior interpretazione maschile, ma rompe il lungo digiuno che durava dal lontano 1987, anno in cui il grande Marcello Mastroianni conquistò la giuria della kermesse francese con il ruolo di Romano nella pellicola russa Oci ciornie di Nikita Mikhalkov.

Che Germano fosse destnato a diventare uno dei talenti di punta del cinema italiano era ormai solo una questione di tempo, ben pochi sono gli attori che si possono confrontare con il talento genuino dell’attore romano, tra questi Stefano Accorsi e Riccardo Scamarcio, dal collega li separano in entrambi i casi dieci anni e la diversa provenienza geografica, mentre se cerchiamo tra i talenti provenienti dalla Capitale vengono alla mente subito Valerio Mastandrea e Kim Rossi Stuart entrambi più grandi di Germano di qualche anno e con molti punti in comune a livello di recitazione con il collega, vedi una certa spontaneità nel porsi di fronte alla macchina da presa, naturalmente talento ancora in via di definizione e alla ricerca di una propria identità, tra i coetanei citiamo anche  Nicolas Vaporidis.

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Cannes 2010, vincitori e vinti

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Come nostra consuetudine eccoci al nostro personale dopo-festival, per commentare e tirare le somme sul prestigioso Festival di Cannes che ieri in serata ha chiuso i battenti con la proclamazione dei vincitori, tra i quali il nostro Elio Germano come miglior attore, e la vittoria come miglior pellicola di un outsider come Uncle Boonmee Who Can Recall His Past Lives del regista thailandese Apichatpong Weerasethakul, che visto il contenuto surreale e visionario non è strano sia piaciuta tanto all’eclettico presidente di giuria Tim Burton.

Il regista thailandese non nasconde l’entusiasmo per aver battuto veterani della rassegna come l’inglese Mike Leigh, che a ben vedere è quello che esce non solo sconfitto, ma praticamente a mani vuote dalla kermesse, il suo Another Year riceve solo una menzione speciale della giuria ecumenica. Ricordiamo che Leigh prima nel ’93 con Naked, poi nel ’96 con Segreti e bugie si era accaparrato il premio come miglior regia e la Palma d’oro come miglior film, ed in questa edizione era praticamente il favorito di tutta la stampa internazionale insieme ad Alejadro Gonzalez Inarritu, altro grande sconfitto che con il suo Biutiful si deve accontentare del premio come miglior attore assegnato a Javier Bardem.

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Cannes 2010, tutti i vincitori: Elio Germano migliore attore, Uncle Boonmee who can recall his past lives palma d’oro

Uncle Boonmee Who Can Recall His Past Lives del thailandese Weerasethakul ha vinto la Palma d’oro del Festival di Cannes 2010. A Mahamat-Saleh Haroun è stato assegnato il premio della giuria per A Screaming Man, il francese Mathieu Amalric è si è aggiudicato il premio della regia con il suo Tournée.

Buon risultato anche per l’Italia che si porta a casa il premio per il Migliore attore grazie all’interpretazione di Elio Germano ne La nostra vita di Daniele Luchetti, a parimerito con Javier Bardem, protagonista di Biutifiul. L’attore italiano ha dedicato il premio:

all’Italia e agli italiani che fanno di tutto per rendere il paese migliore nonostante la loro classe dirigente.

Dopo il salto potete leggere la lista di tutti i vincitori:

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Cannes 2010 domenica 23, aspettando la premiazione

Giornata conclusiva del Festival di Cannes, anche quest’anno i film hanno di certo accontentato un pò tutti, dal cinefilo al semplice appassionato e quello che ha colpito di più oltre alla massiccia presenza di pellicole orientali, un trend che segue le ultime edizioni di molti altri prestigiosi festival, è la mancanza in concorso del cinema americano, limitata quest’anno al solo Doug Liman con il suo thriller-politico Fair Game, anche se Hollywood porta due anteprime fuori concorso di alto profilo come il Robin Hood di Ridley Scott e il sequel Wall Street 2-Il denaro non dorme mai di Oliver Stone.

Anche l’Italia si presenta sulla croisette con una sola pellicola in concorso, La nostra vita di Daniele Lucchetti, apprezzato alle proiezioni, ma considerato dalla stampa internazionale inferiore al più solido Mio fratello è figlio unico, anche se il protagonista Elio Germano entusiasma e si candida come miglior attore, poi ci pensa Sabina Guzzanti e il suo Draquila-L’italia che trema ad accentrare l’attenzione convincendo la critica ed entusiasmando la prestigiosa rivista americana Variety:

Anche per gli italiani abituati agli scandali del loro paese Draquila è un pugno nello stomaco…

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Cannes 2010, previsioni e totopalma

Il Festival di Cannes si approssima al suo epilogo, oggi le ultime due proiezioni per la Selezione ufficiale e domani la premiazione e come di consueto non possiamo esimerci dal dare un’occhiata a stampa nazionale e internazionale per vedere come si presentano le previsioni di vittoria e il cosiddetto totopalma la cui classifica già da qualche giorno si va delineando.

Sembra sarà un terzetto di pellicole a giocarsi sul filo di lana l’ambita Palma d’oro come miglior film, in dirittura d’arrivo il francese Des hommes et des dieux, i monaci del regista Xavier Beauvois e il loro sacrificio all’insegna della tolleranza hanno suscitato entusiasmo, mentre anche Inarritu sembra aver colpito nel segno con il dolente traffichino interpretato da Bardem nel suo Biutiful, qui da noi si tifa il ritrovato Mike Leigh e il suo Another Year, sembra che il regista inglese potrebbe fare il colpaccio e portarsi a casa anche il terzo riconoscimento alla miglior regia.

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Cannes 2010 venerdì 21: ieri applausi per Luchetti e La nostra vita

Ci approssimiamo al week-end conclusivo del Festival Di Cannes, ieri è stata la giornata de La nostra vita di Daniele Luchetti, unico film italiano in concorso nella Selezione ufficiale e da oggi distribuito nelle sale italiane. Dopo un’anteprima stampa dagli esiti alquanto positivi ieri anche l’incontro con i giornalisti:

Non volevo condannare né celebrare nessuno, ma mostrare il nuovo proletariato così com’è, non dall’alto in basso come si faceva una volta con la commedia o il cinema politico. Il proletariato è rimasto lo stesso di tanti anni fa, così come la vita, a cambiare sono i luoghi: e il centro commerciale trasformato in piazza diventa il posto dove ci si può illudere di avere una vita come tutti gli altri, accedere agli stessi beni indebitandosi perché diventi la rotella di un ingranaggio più grande di te.

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