Venezia 2010 Venerdì 10: ieri premiato 20 sigarette, oggi Twyker, Dustin Hoffman e lo J-horror di Shimizu

Ultime battute per la sessantasettesima Mostra del Cinema di Venezia, oggi si assegnano alcuni premi collaterali, mentre già c’è un vincitore nella sezione Controcampo italiano, il documentario di Aureliano Amadei 20 sigarette è stato decretato vincitore con una menzione speciale all’attore Vinicio Marchioni.

Ieri quindici minuti di applausi per Et in terra pax, esordio nel lungometraggio di Matteo Botrugno e Daniele Coluccini presentato nella sezione autonoma Giornate degli autori. L’alienante realtà della periferia romana attraverso le storie di tre ragazzi. il co-produttore della pellicola Gianluca Arcopinto polemizza con istituzioni  e Rai per il mancato supporto, ma ne ha anche per i distributori:

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Profumo-Storia di un assassino, recensione

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Nato nella lordura e nel tanfo di un mercato del pesce nei sobborghi parigini, Jean-Baptiste Grenouille (Ben Whishaw) viene dato alla luce da una snaturata ragazza- madre incline all’infanticidio, che una volta partorito lo getta tra i rifiuti cercando di disfarsene, ma senza successo, visto che il feto si aggrappa alla vita e con i suoi gemiti attira l’attenzione dei passanti. Il gesto infame della donna verrà punito con l’impiccagione, mentre il neonato finirà in un affollato orfanotrofio.

Lo shock subito alla nascita forse contribuirà a donare a Jean-Baptiste una sorta di sorprendente sensibilità agli odori, che si tratti di profumi od olezzi, il suo incredibile senso dell’olfatto gli permetterà di discernere e riconoscere qualsiasi odore. Così la sua permanenza nell’orfanotrofio servirà al ragazzo per memorizzare un vero e proprio archivio di profumi e odori, sino a quando abbastanza cresciuto verrà venduto dalla tenutaria dell’orfanotrofio ad un conciatore di pelli.

Jean-Baptiste durante alcune consegne in città avrà la sua iniziazione all’omicidio seguendo la fragranza emanata da una bella ragazza che il ragazzo ucciderà, poi l’incontro con il profumiere Baldini (Dustin Hoffman), l’apprendistato come creatore di profumi, il successo e la ricerca convulsa del profumo perfetto, la fragranza emanata dal corpo della sua prima vittima perduta con la sua morte, una ricerca che lo porterà a collezionare molte vittime, nel tentativo di trovare la perduta perfezione.

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State of Play: recensione in anteprima

Questa è la storia di un omicidio e di un complotto, di quelli dove c’è la politica di mezzo e i poteri delle lobby industriali, le elezioni presidenziali americane, la stampa e un’amicizia che rischia di insabbiare una verità che cerca in tutti i modi di venire a galla.

Cal McCaffrey (Russell Crowe) è un reporter d’assalto, un segugio di notizie scottanti di quelle da prima pagina, che fanno commentare un’intera nazione sempre pronto ad utilizzare qualsiasi mezzo leciro o illecito per scovare la notizia. Stavolta la notizia ha il volto di una bella stagista morta in circostanze soispette che si scoprirà amante di un importante politico, tale Stephen Collins (Ben Affleck) pronto a correre  per la presidenza e amico di vecchia data di McCaffrey.

Sempre più combattuto MacCaffrey scoprirà alcuni sorprendenti altarini e al contempo subirà la pressione del sempre più disperato Collins, certo ormai di essere sull’orlo di un precipizio mediatico che ne decreterà la fine. Come uscirne, dare retta al motto della sua direttrice, I giornalisti non hanno amici, solo fonti o prestare soccorso ad un vecchio amico confuso ed in difficoltà?

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Recensione in anteprima: Duplicity

Lei: Claire Stenwick (Julia Roberts) ex-funzionario CIA sensuale, volitiva, totalmente immersa nel proprio lavoro, ora si occupa di controspionaggio industriale, ma quando la sera torna a casa, sente che qualcosa non va nella sua vita, che manca un pò di sale e non solo nell’insipida cena che ogni sera consuma da sola.

Lui: Ray Koval (Clive Owen) ex-agente dei servizi segreti britannici, seducente, fascino mediterraneo e aria da James Bond di ultima generazione, fondamentalmente un romantico, si lascia trasportare dalle emozioni, sente il bisogno forte di credere nei sentimenti per allontanarsi anche solo per qualche momento dal mondo di menzogne e sotterfugi che è la sua vita, anche lui si è dato allo spionaggio industriale.

Il destino: Beffardo e intrallazzatore come il più bieco dei giocatori d’azzardo, li fa incontrare, prima li rende rivali, poi compagni di lavoro e infine complici ed amanti, entrambi hanno bisogno di credere l’uno nell’altra per fuggire la realtà, ma l’indole e anni di missioni gli hanno costruito addosso un’armatura fatta di diffidenza e cinismo che puntualmente si palesa con continue domande ed insinuazioni, troppo bello per essere vero…

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Incassi al botteghino: in Italia è ancora La matassa, negli States subito in vetta Knowing

La classifica italiani degli incassi al botteghino di questa settimana si apre con la conferma del duo di testa di settimana scorsa ancora davanti a tutti: La Matassa (1,7 milioni di euro ) primo, Gran Torino (1,4 milioni di euro), secondo, seppur Ficarra e Picone riescano a battere Clint Eastwood solo grazie al numero di sale 498 a 332. E’ una weekend ricco quello del 20-22 marzo, perché in terza e quarta posizione troviamo altri due film sopra il milione, le new entry Diverso da chi?, terzo e La verità è che non gli piaci abbastanza, quarto per questione di spiccioli (e nuovamente di sale: una quarantina in meno quelle del film americano).

I primi quattro creano il vuoto alle loro spalle: The international è quinto con quattrocentomila euro, Ponyo sulla scogliera sesto incassando poco più di duecentomila euro. Crollano tutti gli altri, in particolare Watchmen che rischia di non vedere quota tre milioni di euro in Italia. Gli altri nuovi: Fortapasc è quindicesimo con ottantaquattromila euro, L’ultimo crodino diciassettesimo con cinquantaduemila euro.

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Recensione: The International

A Berlino un agente dell’Interpol riceve da un informatore delle notizie compromettenti riguardanti una delle banche più importanti del pianeta: l’istituto di credito finanzia guerre e ogni tipo di traffico illegale.

Lo stesso agente, poco dopo muore davanti al suo collega Louis Salinger (Clive Owen), che non può fare nulla se non continuare ad indagare sui movimenti illeciti di denaro insieme al vice procuratore distrattuale Eleanor Whitman (Naomi Watts).

Nella lotta contro un nemico così potente, Salinger e la Whitman viaggeranno da Berlino a Milano, da New York a Istambul per trovare la prova principale utile ad incastrare la NBBC, ma ogni qual volta si avvicinano alla verità i loro sforzi investigativi vengono ignorati o sabotati, perché, come dice il consigliere Wilhelm Wexler (Armin Mueller-Stahl) ogni governo e ogni organizzazione ha bisogno di banche per poter operare in zone grige e nere.

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Duplicity: la doppia faccia dell’amore

Due spie, esperte di spionaggio industriale hanno una relazione, naturalmente visti i ruoli ricoperti in due società avversarie la coppia è ben attenta a tenere la compromettente relazione ben celata ad occhi indiscreti. Anche perchè i due hanno architettato un ingegnoso piano che ha lo scopo di sottrarre dei fondi alle rispettive società e ritirarsi a vita privata con una bella liquidazione.

Come al solito, visto l’ambiente frequentato dai due ed un indole innata a non fidarsi del prossimo, li porta fisiologicamente a sospettare l’uno dell’altro e quello che sembrava un grande amore perde colpi minato dal dubbio e dal sospetto.

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Weekend al cinema: Aria, Diverso da chi?, Fortapàsc, Impotenti esistenziali, L’ultimo crodino, The International, Ponyo sulla scogliera, La verità è che non gli piaci abbastanza

Anche il terzo weekend di marzo si contraddistingue per la preponderanza di pellicole italiane, ben 5, nel totale di nuove uscite, otto. In realtà è difficile auspicare per molte di loro una lunga vita nelle sale cinematografiche italiane: tra Aria, Fortapasc, Impotenti esistenziali, L’ultimo Crodino e Diverso da chi? Solo quest’ultimo può sperare di ottenere importanti introiti, ma mai dire mai.

Questa settimana escono anche tre film stranieri, quello trionfatore del San Valentino americano, La verità è che non gli piaci abbastanza, il poco apprezzato (negli States) thriller, The International e il film d’animazione giapponese Ponyo sulla scogliera.

Vediamo nel dettaglio i protagonisti e le trame delle nuove uscite del weekend:

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Tom Tykwer: il nuovo cinema tedesco

Tom Tykwer nasce a Wuppertal (Germania) il 23 Maggio 1965, la sua passione per il cinema si delinea fin da ragazzino con i film girati con la super 8 di famiglia,da adolescente classico iter scolastico e poi un lavoro come maschera in un cinema. Nel 1993 l’esordio come regista con il thiller La mortale Maria, grande successo di pubblico e critica.

Dopo la fondazione della sua casa di produzione la X filme, realizza il suo secondo lungometraggio Wintersleepers-sognatori d’inverno, è il 1997. La fama internazionale arriva con il frenetico e sorprendente Lola corre, con una fumettosa Franka Potente. il film sembra più che altro un esercizio di stile tra videoclip e videogame, come anche il successivo La principessa+il guerriero, ma colpiscono comunque entrambi per la freschezza visiva ed hanno il merito di riportare sotto i riflettori il cinema tedesco, in quegli anni a corto di fiato.

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Clive Owen: fascino e ruvidezza made in England

Fascinoso, talentuoso ed intrigante attore britannico, lineamenti marcati ed espressione perennemente corrucciata, molto versatile, dote che proviene dalla sua lunga esperienza teatrale. L’action ed il thriller i suoi cavalli di battaglia, ma ha dimostrato di sapersi destreggiare bene anche con la commedia ed il romance.

Clive Owen nasce a Coventry (Inghilterra) il 3 Ottobre 1962, il padre Jess, cantante country, abbandona la famiglia quando Clive ha solo tre anni, cresciuto dalla madre e dal patrigno, il futuro attore si interesserà alla recitazione dopo una sua partecipazione ad un recital. Nel 1984 Owen si diploma alla Royal Academy of Dramatic Art di Londra.

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Incassi al botteghino: in Italia è Benjamin Button a trionfare, negli States subito primo Madea Goes to Jail

In Italia, nel weekend degli Oscar 2009, Il curioso caso di Benjamin Button, vincitore di tre statuette, è ancora il film più visto in Italia. Alle sue spalle si riconferma Ex in seconda posizione, che superando il milione di euro, sfiora i nove milioni totali.

Dalla terza alla settima posizione, ad esclusione della quinta piazza occupata da Questo piccolo grande amore, ci sono quattro new entry settimanali: in terza posizione si colloca Inkheart – La leggenda di cuore d’inchiostro con quasi un milione d’euro; in quarta posizione Bride Wars – La mia miglior nemica, con più di seicento mila euro; in sesta posizione The Reader, con oltre mezzo milione di euro (distribuito in sole 161 sale); in settima posizione Underworld – La ribellione dei Lycans, con oltre quattrocentocinquantamila euro e una media per sala di oltre 4000 euro (119 copie distribuite), seconda solo al film di David Fincher. Quattordicesimo Eagle Eye, con poco più di centomila euro.

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Incassi al botteghino: in Italia è Benjamin Button a trionfare, negli States è Jason mania!

In Italia il weekend di San Valentino porta novità in classifica, tanto che tre delle prime cinque posizioni sono occupate da nuove uscite. La prima è in vetta ed è Il curioso caso di Benjamin Buttonche incassa oltre tre milioni di euro, seppur penalizzato dalla durata e con quasi 100 sale in meno di Ex , il film di Brizzi che occupa la seconda piazza superando i due milioni di euro (oltre sette milioni totali); la commedia romantica, tanto pubblicizzata, Questo piccolo grande amore è terza con oltre un milione e ottocentomila euro. In quarta posizione troviamo Venerdì 13, con poche sale e un non altissimo seguito, capace di superare i seicentomila euro e mettersi alle spalle Italians giunto a oltre undici milioni e mezzo di euro totali. Delle altre novità, come Extrema, Katyn e Nick & Norah non ci sono notizie.

Passiamo negli States dove impazza la Jason mania: il pubblico d’oltreoceano ha letteralmente invaso i cinema (13.605 dollari di media a sala, con 3105 copie distribuite) per vedere Venerdì 13 che incassa oltre quarantadue milioni e risulta il quarto miglior incasso di sempre per un film uscito a febbraio. Alle sue spalle resistono bene La verità è che non mi piaci abbastanza e Io vi troverò, rispettivamente secondo e terzo, con un incasso simile, sopra i diciannove milioni. Al quarto posto troviamo un’altra nuova uscita, I love shopping, che guadagna più di quindici milioni e si tiene alle spalle Coraline e la porta magica, che è il secondo miglior film come media fra copie e incassi della settimana (6.605 dollari). Discreto, ma non eccelso l’esordio di The International, settimo con dieci milioni di dollari tondi tondi.

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Berlinale 2009: il punto

Oggi per l’aggiornamento quotidiano sulla Berlinale 2009 cominciamo col segnalarvi l’unica pellicola proiettata in concorso, Tatarak, del polacco Andrzej Wajda, regista del toccante Katyn, il film è la trasposizione su pellicola di un romanzo dell’autore polacco Jaroslaw lwaszkievicz, protagonista è Marta una donna di mezz’età con un passato doloroso alle spalle che improvvisamente riscopre l’amore.

Per gli eventi speciali fuori concorso verrà proiettato il  film ad episodi di registi vari Deutschland 09, una serie di microfilm tra cinema e documentario diretti dai migliori giovani cineasti tedeschi, tema la Germania odierna, tra i registi impegnati nel progetto Tom Tykwer presente a Berlino per la premiere del suo The international.

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