Recensione: Il Dottor Dolittle 2

Il Dottor Dolittle sembra ormai aver accettato la sua speciale abilità, quel parlare con gli animali che gli ha creato non pochi problemi mettendogli a soqquadro lavoro e vita sentimentale, ma stavolta è un’intera foresta con relativa fauna ad essere in pericolo.

L’unica soluzione allo sfratto imminente è  chiedere aiuto al simpatico dottore che pensa ad un furbo stratagemma ecologico per bloccare la devastazione imminente, inserire nell’habitat in pericolo un esemplare in via d’estinzione.

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Rosario Dawson: regina della città del peccato

Sexy, volitiva e dal sorriso che strega, questa esplosiva miscela di etnie, ha al suo arco molte frecce che oltre al fascino contano un talento innato per la recitazione ed un carattere indomito che misto al suo sorriso ne fanno implacabile trappola seduttiva.

Rosario dawson nasce il 9 Maggio 1979 a New York City (USA), padre costruttore, madre cantante, ha un fratello minore, Clay. Studia in quel di Manhattan sognando una carriera da biologa marina, ma il cinema è dietro l’angolo e un talent-scout notandola le offre una piccola parte, è il suo primissimo ruolo, il film è Kids (1995).

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Carrie, lo sguardo di un sogno infranto

Giovani disadattati, c’è poco da fare e da dire, sono sempre esistiti. Anni sessanta, anni cinquanta, anni settanta, e gli anni ottanta non li cito perchè sarebbe come sparare sulla croce rossa. Io che cos’ero? Non me lo ricordo più, adesso sono grande, faccio tante cose e vedo tanti pazienti, e soprattutto, senza l’ombra di ogni ragionevole dubbio sono adattatissimo.

La rimozione sembra funzionare, perchè se il pallore di Carrie ha mai colorato la mia pelle, ecco, io questa cosa non me la ricordo per niente. Il suo sguardo vitreo punta terra anche mentre fissa querulo i miei occhi.

Ma guardala, mi fa quasi rabbia. Non come la maggior parte dei pazienti, mi fa rabbia perchè è bellissima, perchè non è colpa sua se non riesce neanche a dirmi “buongiorno” senza arrossire. E’ questa totale assenza di responsabilità che odio, e all’improvviso ricordo il prezzo, carissimo, che pago per questo mio attuale adattamento, premio di consolazione per i superati trent’anni.

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Colin Firth: l’importanza di chiamarsi Colin

Attore di teatro, cinema e tv, un inglese con quella giusta dose di humour che ne fa personaggio giusto nel ruolo giusto ogni volta che si tratta di commedia, amore e sentimento, talento ampiamente sfruttato in teatro e tv, sottovalutato al cinema dove i suoi ruoli non raggiungono il giusto spessore che la sua preparazione artistica meriterebbe.

Colin firth nasce il 10 settembre 1960 a Grayshott (Inghilterra) padre e madre docenti universitari, l’attore trascorre la prima infanzia in Nigeria assieme ai nonni missionari, fino al compimento del quinto anno, quando il piccolo è costretto a lasciare i nonni per tornare in Inghilterra dove comincerà la sua carriera scolastica, che lo vedrà durante l’adolescenza frequentare per due anni il Drama Centre di Chalk Farm, e grazie ad una bella interpretazione nell’Amleto viene ingaggiato nella compagnia londinese West End , qui conoscerà l’amico e collega Rupert Everett.

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Recensione: Lissy principessa alla riscossa

Nel regno di Baviera la principessa Lissy vive la sua regale vita con il Kaiser Franz: la coppia si ama, ha un’ottima intesa (si divertono insieme andando a balli d’alta società, giocano a golf con palline di cioccolato e anche sessualmente sono molto attivi) e adora la quiete in cui vive.

Il problema maggiore, infatti, non contando il vecchio padre regnante con degli evidenti cali di memoria, è l’imperatrice madre, molto legata alle formalità del ruolo e molto vogliosa di riprovare carnali emozioni insieme al maresciallo capo.

Un giorno, però, la quiete viene interrotta da uno Yeti che, avendo fatto un patto con il diavolo (deve portarle la ragazza più bella del regno), rapisce Lissy. Il kaiser, la regina e il maresciallo, allora, si metteranno sulle tracce del mostro, che si rivelerà non essere poi così cattivo, per salvare la principessa e vivere felici e contenti.

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Edmund Purdom e Jett Travolta sono morti

Due lutti, oltre a quello di Bernie Amilton, che abbiamo raccontato ieri sera su Cinetivu hanno colpito il mondo del cinema direttamente e indirettamente in questi primi giorni dell’anno.

E’ morto ieri a Roma, Edmund Purdom, ottantaduenne attore inglese, nato nel 1926 a Londra, che aveva recitato insieme a Laurence Olivier in teatro, prima di dedicarsi al cinema.

Purdom viene ricordato per i suoi ruoli nel Principe studente, nel Figliol prodigo, in Sinuhe e per la sfortunata scelta di interpretare L’ora del Delitto e Va’ e uccidi, che non ebbero successo e lo costrinsero a ripiegare sui B movie.

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Recensione: Umberto D.

Umberto Domenico Ferrari,  pensionato, ha lavorato per trent’anni al Ministero dei Lavori Pubblici, un impiegato modello, discreto e ligio al dovere, ma purtroppo la sua tranquilla  vita di pensionato si scontra con una minaccia di sfratto ed una sensazione di deriva che lo porterà a pensieri suicidi. Sarà il suo fedele compagno Flaik, un cagnolino, a ridestare in lui la voglia di vivere e la speranza, se non in una vita migliore, almeno in un ottimismo che consenta di affrontare le storture quotidiane giorno per giorno.

Il neorealismo italiano rappresenta, per molti critici e per chi sta scrivendo, l’apice artistico del cinema italiano, un periodo fervido di piccoli grandi palpitanti capolavori, giudicati estremi da molti all’epoca, per il loro linguaggio duro e senza filtri.

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Per favore mordimi sul collo: vampiri, tra mito e cinema

Il vampiro, figlio di paure filtrate dalle tradizioni folkloristiche esprime nella sua figura l’atavica paura della morte al contempo il fascino che quest’ultima ha su di noi, il cinema non ha potuto far finta di nulla davanti a questa fascinosa figura che attraverso l’immortalità ed il sangue ci ricorda la nostra ricerca, attraverso i secoli, di un modo per ingannare la morte e la natura stessa in una folle battaglia persa contro vecchiaia e disfacimento fisico per sognare una vita eterna poco spirituale e molto terrena.

Murnau trasforma il letterario e leggendario Dracula di Bram Stoker in un personaggio visivamente reale ed inquietante nel suo capolavoro Nosferatu (1922), il vampiro protagonista di questo classico è un personaggio triste e solo che soffre per amore, ma che soccombe alla sua natura maligna cibandosi della sua amata in una sorta di ultimo pasto liberatorio prima della sua ennesima dipartita, Klaus Kinsky e Willem Dafoe ci riproporanno questo archetipo di vampiro nel remake di Herzog e nel brillante L’ombra del vampiro, in cui si narra delle riprese del primo Nosferatu e della leggenda che vuole che l’allora protagonista Max Schreck fosse realmente un vampiro.

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Le uscite in DVD e Blu-ray di Gennaio

L’anno nuovo si apre con moltissimi film nelle sale, per delle feste natalizie all’insegna del cinema, ma anche il mercato Home video ci riserva delle sorprese con moltissime uscite che terranno ben impegnati i nostri lettori DVD e Blu-ray.

Si comincia con i pezzi forti, arriva Will Smith con il suo super e poco eroe Hancock, il controverso Funny games, il cyber-thriller Nella rete del serial killer, l’action di Rogue il solitario con l’accoppiata Jason Statham/Jet Li, la comedy fantascientifica Piacere Dave con Eddie Murphy, e l’edificante cartoon Piccolo grande eroe.

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Anima nuda: lo sguardo dell’infanzia

Una madre un pò distratta non si rende conto della deriva violenta presa dai disegni del suo bambino che evidentemente risente di un non precisato, ma negativo bombardamento mediatico.

Questa è in poche parole la trama di Anima nuda un cortometraggio privo di dialoghi, in cui la musica e una serie di fotografie e immagini estrapolate da telegiornali, reportage e documentari sulle zone di guerra, si alternano alle immagini di un bambino che, attraverso il disegno, vede il mondo che lo circonda contaminato dalle immagini di guerra e violenza che quotidianamente i telegiornali gli propinano.

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Scott Speedman: faccia da cinema

Scott Speedman nasce a Londra (Inghilterra) il 1 Settembre 1975, figlio di un magazziniere e di una maestra di scuola elementare, ha una sorella, insegnante di inglese, all’età di 4 anni si trasferisce famiglia al seguito in quel di Toronto (Canada).

La sua carriera nel nuoto spicca il volo tra soddisfazioni e premi, purtroppo in seguito ad un infortunio al collo è costretto a rinunciarvi e opta per la recitazione frequentando vari corsi, e studiando per affrontare il suo primo provino importante nel 1995, per la parte di Robin nel film Batman forever, nulla di fatto per il giovane Speedman che si butta a capofitto nella tv con alcuni show televisivi, serial e film tv.

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Quindici film da non perdere nel 2009, foto

Entertainment Weekly ha stilato una lista molto interessante di film, in totale 15 titoli, che non bisogna assolutamente perdere nel 2009. Andiamo a scoprirla insieme:

Public Enemies, drammatico, diretto da Michael Mann, con Johnny Depp, Christian Bale, Marion Cottillard, Stephen Graham e Channing Tatum: la vita di John Dillinger, Baby Face Nelsone Pretty Boy Floyd, rapinatori americani di banche durante il periodo della Grande Depressione, che vengono inseguiti dall’FBI.

Terminator Salvation, fantascienza, diretto da McG, con Chrstian Bale, Anton Yelkin, Sam Wothingthon e Bryce Dallas Howard: nel 2018 Skynet prepara l’attacco finale all’umanità, ma un gruppo di uomini, guidato da John Connor, cercherà di fermare il progetto di distruzione pensato dalle macchine.

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Weekend al cinema, i primi film dell’anno sono: Davanti agli occhi, Lissy – Principessa alla riscossa, The Strangers

Torna anche nel 2009 la consueta rubrica sulla programmazione cinematografica italiana: mentre negli States, il cinema non propone pellicole, nella nostra bella penisola escono tre film, due thriller americani e un film d’animazione tedesco.

Sarà perché si vuole cercare di lasciar guadagnare il più possibile i film dominatori del periodo natalizio, complice anche il ponte dell’epifania, sarà perché si vuol far guadagnare qualche euro anche ai film sono usciti nel periodo dei cinepanettoni, ma, in attesa di Yes Man e Sette anime, è difficile pronosticare un cambio nella classifica dei botteghini, a causa dei seppur buoni Davanti agli occhi, The Strangers (di cui potete leggere la recensione in anteprima) e Lissy.

Non perdiamo tempo e andiamo a scoprire cast e trame delle tre nuove uscite di questa settimana.

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Isabelle Huppert presidente di giuria a Cannes 2009

E’ stata scelta una francese come presidente di giuria per il sessantaduesimo Festival di Cannes, che si svolgerà dal 13 al 24 maggio: il suo nome è Isabelle Rupert, attrice parigina, che ha già partecipato venticinque volte al festival francese, in veste di madrina o di interprete di film in concorso (vincitrice due volte come migliore attrice, l’ultima nel 2001 per il suo ruolo in La pianista) e fuori concorso.

La cinquantacinquenne, che è stata nella sua carriera diretta tra gli altri da Bertrand Tavernier, Jean-Luc Godard e Claude Chaborl (vincendo con i suoi film Un affare di Donne e Il buio nella mente due volte la Coppa Volpi a Venezia) ha dichiarato:

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