End Of Days – Giorni contati, Gomorra, Una notte da leoni, Sorvegliato speciale, A Time for Dancing, L’ultimo sipario, Nevada Express, stasera in tv

Un venerdì sera ricco di ottimi film, per avvicinarsi sempre di più al fine settimana, il primo di questa primavera. Il bel tempo arriva e con esso la voglia di godere di un pò di sano relax. Tra le uscite in prima serata per oggi menzioniamo “Gomorra”, ispirato dal best-seller di Roberto Saviano e diretto da Matteo Garrone. Da non perdere!

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Tatanka, recensione

Michele (Clemente Russo) è una adolescente della provincia di Caserta promessa del pugilato, dotato di poca tecnica, ma tanto cuore, rabbia e muscoli, caratteristiche che gli fanno guadagnare il soprannome di Tatanka/bisonte e la stima di un allenatore che spera di portare il giovane talento alle Olimpiadi.

Purtroppo Michele finisce per seguire il suo migliore amico Rosario (Carmine Recano) in una scorribanda notturna ai danni di un magazzino che gli costerà ben otto anni di prigione, anni in cui Michele si allenerà duramente sfruttando il lungo periodo di detenzione per prepararsi a realizzare il suo sogno di diventare un pugile professionista.

Uscito dal carcere Michele però si scontrerà con l’ostilità di una società che l’ha ormai marchiato e ritroverà il suo vecchio allenatore che ha ormai abbandonato l’attività e la palestra che gestiva, così sarà costretto a chiedere l’aiuto dell’amico Rosario che nel frattempo si è fatto strada tra le fila della malavita organizzata e per Michele di colpo tutte le porte si spalancheranno, arriveranno gli incontri, il successo e le vittorie fino a che non gli verrà presentato il conto, rappresentato da un incontro truccato che Michele dovrà perdere e che naturalmente Michele non perderà, scelta che lo costringerà ad una lunga latitanza lontano dall’Italia.

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Gianni e le donne, recensione in anteprima

Gianni (Gianni Di Gregorio) è un pensionato romano come tanti, uno di quelli di ultima generazione con un’età importante, ma ben portata, una passione per gli animali e una pazienza infinita che ogni giorno viene messa alla prova da una moglie iperattiva coinvolta in mille impegni lavorativi, una figlia che sta per diplomarsi e che si accompagna con uno scansafatiche professionista e da una madre che ha tagliato il traguardo dei novant’anni e vive in un passato fatto di titoli nobiliari, mani bucate e servitù a iosa.

La vita di Gianni, nevrosi famigliari a prescindere, segue comunque un suo immutato tran tran quotidiano, tra passeggiate con cane al seguito, qualche commissione da sbrigare e due chiacchiere con gli amici e sarà proprio chiacchierando con uno dei suoi amici che Gianni scoprirà un mondo parallelo di tranquilli pensionati con una sorprendente e inaspettata vita sessuale che prevede amanti e ritrovati amor perduti.

Così cercando di combattere una strisciante depressione che sembra si stia impadronendo della sua vita, Gianni cercherà di forzare la sua natura mite e riservata per crearsi una relazione che vada oltre la distante e scostante moglie e così comincerà a guardarsi intorno tra sensuali vicine di casa, badanti, un primo amore mai dimenticato ed uno tanto desiderato, idealizzato e mai realizzato.

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Gabriele Muccino, le lobby per vincere l’Oscar e l’esclusione di 20 sigarette

Gabriele Muccino, ospite ieri sera al Chiambretti Night, ha parlato della corsa all’Oscar e della scelta della commissione italiana di proporre all’Academy La prima cosa bella invece di 20 sigarette:

sicuramente quello che gli americani vogliono trovare in un film non è quello che noi crediamo; loro vogliono essere intrattenuti da un film e non vogliono studiare quando vedono un film, non vogliono applicarsi e quindi anche incupirsi, non è un motivo forte abbastanza per andare al cinema. Il cinema è fatto per intrattenere, per commuoversi, per evocare e per viaggiare. ’20 sigarette’ forse aveva tutti questi elementi, ma può darsi che non avesse una lobby forte alle spalle…

Il regista ha risposto anche alla domanda sulle presunte lobby per vincere l’Oscar:

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Gomorra, recensione

Sei personaggi per sei volti di una Campania che vive sotto il giogo di un sistema criminale divenuto mezzo di sostentamento per un esercito di disoccupati e aspiranti camorristi, tutto ruota intorno all’illecito come stile di vita, alla violenza come moto perpetuo su cui ruotano le esistenze di una maggioranza purtroppo omertosa e incapace di liberarsi da una mentalità radicata da decenni di dominio incontrastato della criminalità organizzata.

Don Ciro (Gianfelice Imparato) è uno che si fa i fatti suoi e si da al galoppinaggio per i membri di un clan, che finiti in prigione necessitano che qualcuno si occupi materialmente delle loro famiglie, ma una sanguinosa faida lo lascia senza un padrone da servire e l’istinto di sopravvivenza prevarrà su una non più remunerata fedeltà.

Totò, Marco e Ciro sono i volti giovani in cerca di esempi da seguire, il primo è un tredicenne che sopravvive ai confini della legge e che ben presto si troverà di fronte ad una scelta da cui non si torna indietro, gli altri due sono teppaglia che tra droga e furtarelli scopriranno quanto spietato e feroce sia il mondo che tanto ammirano.

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Benvenuti al sud, recensione in anteprima

Il sogno di Alberto (Claudio Bisio), impiegato in un ufficio postale della Brianza è un bel trasferimento in quel di Milano che gli permetta di fare un salto di qualità e lasciare la provincia, così pressato dalla moglie Silvia (Angela Finocchiaro) e spinto da una mancata raccomandazione, Alberto arriva a fingersi disabile pur di guadagnarsi il posto tanto agognato.

Chiaramente l’inghippo con tanto di sedia a rotelle verrà presto alla luce e per lui due possibilità per riparare, un licenziamento in tronco o due anni di esilio nella provincia campana, immaginate il milanesissimo Alberto come prenderà la notizia, per non parlare della moglie che inorridita spedirà il disperato consorte da solo a prendere la direzione di un piccolissimo ufficio postale in un paesino.

Alberto angosciato saluterà la famiglia e indossato tanto per precauzione un giubbotto antiproiettile, partirà sconfortato per la sperduta località designata e dopo un impatto tutt’altro che gradevole, ma senza dubbio più per le sue paure e i pregiudizi che per l’atteggiamento dei locali, il milanese tutto d’un pezzo scoprirà che il tanto vituperato Sud non è sempre come lo si descrive o lo si immagina, scoprendo di persona solo un modo alternativo di affrontare la vita.

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Globo d’oro 2009: tutti i vincitori

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La stampa estera, nella suggestiva ambientazione di Villa Massimo a Roma, ha assegnato al cinema italiano i Globi D’Oro, riconoscimento nato nel 1959 che premia i film che danno una migliore conoscenza del nostro cinema all’estero.

Fra i film sono stati premiati Gomorra, come miglior film italiano (anche miglior fotografia ad Ex-equo con Vincere), Diverso da chi? come miglior opera prima, Gli amici del bar Margherita come miglior commedia, e Katyn come miglior film europeo.

Gli altri premi: Toni Servillo è stato riconosciuto migliore attore per la sua perfomance ne Il divo (che ha vinto anche per la sceneggiatura di Sorrentino), Giovanna Mezzogiorno migliore attrice per quella in Vincere; Marco Risi è stato premiato come miglior regista per Fortapàsc, mentre Marco Pontecorvo per Pa-Ra-Da è stato insignito del premio come miglior regista rivelazione. Mauro Pagani, compositore di L’ultimo pulcinella ha ottenuto il premio per la miglior musica.

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Nastri d’Argento 2009, tutti i vincitori: quattro premi per Il Divo e Vincere

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Sono stati assegnati ieri sera i Nastri d’argento 2009, i premi istituiti dal sindacato nazionale dei giornalisti cinematografici, dedicati al cinema italiano, che hanno decretato qualche mese fa Gomorra miglior film dell’anno.

A trionfare nella splendida cornice di Taormina sono stati Il divo di Paolo Sorrentino e Vincere di Marco Bellocchio, entrambi con quattro riconoscimenti: il primo si è portato a casa il premio come miglior regista e miglior sceneggiatura (entrambi a Sorrentino), quello per il miglior attore protagonista ritirato da Toni Servillo, quello per i produttori; il secondo ha ottenuto quello per la migliore attrice protagonista, Giovanna Mezzogiorno, per la miglior fotografia, Daniele Ciprì, per la miglior scenografia, Marco Dentici, e il miglior montaggio, Francesca Calvelli.

Buon risultato anche per Il papà di Giovanna: il film drammatico di Pupi Avati è stato premiato per i ruoli di attore e attrice non protagonista, rispettivamente Ezio Greggio e Francesca Neri. Gianni Di Gregorio, infine, è stato riconosciuto, grazie a Pranzo di ferragosto, il regista esordiente dell’anno.

Di seguito potete leggere la lista completa dei film premiati ieri sera.

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Nastri d’Argento 2009: tutte le nomination. Premi speciali a Bova e Degli Esposti

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Ieri sera sono state rese note le candidature dei Nastri d’Argento 2009, I premi nazionali che verranno assegnati il 27 giugno al Teatro Antico di Taormina. Il film che ha ricevuto il maggior numero di nomination è stato Il divo, ben nove (record assoluto). Alle sue spalle Ex, Fortapasc e Vincere con sei nomination.

Gomorra, con quattro candidature, è già stato designato il film evento dell’anno. Gli altri premi speciali sono andati ad Adriano Giannini (per il doppiaggio), Andrzej Wajda (Nastro Europeo del ventennale), Ettore Scola (Nastro d’onore), Piera Degli Esposti e Raoul Bova.

Di seguito tutti i nominati:

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David 2009 vincitori: Gomorra e Il divo pari

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E’ finita pari e patta la sfida tra Gomorra e Il Divo alla premiazione dei David di Donatello 2009: entrambi i film si sono portati a casa sette statuette, ma le più prestigiose sono finite all’opera di Matteo Garrone, che conquista quella per la miglior pellicola e per la miglior regia.

Il miglior attore protagonista, e non poteva essere altrimenti, è stato giudicato Toni Servillo per la sua impeccabile interpretazione di Giulio Andreotti ne Il Divo. Lo stesso film ha visto trionfare come migliore attrice non protagonista la brava Piera Degli Esposti. Migliore attrice protagonista è la giovane Alba Rohrwacher per Il papà di Giovanna, mentre il migliore attore non protagonista è Giuseppe Battiston per la sua interpretazione in Non pensarci.

Tra i vincitori sicuramente ci sono sicuramente Gianni Di Gregorio, che è il miglior regista esordiente con Pranzo di Ferragosto e Giulio Manfredonia che ottiene il David Giovani. Tra gli sconfitti eccellenti bisogna segnalare Fausto Brizzi, che non si porta a casa nemmeno un premio.

Vediamo insieme tutti i vincitori:

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Italian Dvd 2008 – Vincono Il cavaliere oscuro, Il divo e Gomorra

Ieri sera alla Casa del cinema a Roma ha avuto luogo la premiazione degli Italian DvD Awards 2008. Durante la cerimonia, presentata da Ilaria D’Amico, sono stati assegnati numerosi premi. I principali, quello come Miglior Dvd e Miglior Dvd Italiano sono andati rispettivamente a Il cavaliere oscuro e a ex aequo a Il divo e Gomorra.

I premi speciali DvD Academy sono andati a Marco Bellocchio, per aver curato in prima persona i suoi film in divd, all’Istituto Luce, per il cofanetto Marco Bellocchio, alla Medusa Home Video per aver pubblicato Redacted di Brian De Palma, alla Ripley’s Home Video per aver realizzato Per un pugno di dollari di Sergio Leone, primo Blu-ray Disc di un film italiano, e alla General Video per Tutto Dante di Roberto Benigni, per il più importante evento edito in dvd nel 2008.

Di seguito vi riporto tutti i premi assegnati e una galleria fotografica della serata:

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