E’ morto Carlo Rambaldi il papà di E.T.

Si è spento all’età di ottantasei anni l’esperto in effetti speciali Carlo Rambaldi, un punto di riferimento per l’industria del cinema e per l’immaginario fantastico di milioni di spettatori, grazie alle sue incredibili creature a cui donava vita ed espressività con l’ausilio dell’animatronica, tecnica che gli ha permesso nel corso della sua lunga carriera di portare su schermo creature iconiche come l’E.T. del film si Steven Spielberg, il King Kong del remake prodotto da Dino De Laurentiis e l’Alien dell’omonimo cult di Ridley Scott.

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Men in Black 3, clip con gli alieni di Rick Baker

Il prossimo 23 maggio approda nei cinema il sequel Men in Black 3 (la nostra recensione in anteprima) e Sony Pictures prosegue il rilascio di materiale video dedicato al film, che ricordiamo sarà diretto da Barry Sonnenfeld. Uno degli aspetti più interessanti del film è l’esercito di alieni retrò creati dal mago degli effetti speciali Rick Baker di cui si parla nella clip che trovate subito dopo il salto.

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Men in Black 3, immagini degli alieni creati da Rick Baker

Nel sequel Men in Black 3 l’Agente J (Will Smith) viaggia indietro nel tempo fino al 1960 per salvare una versione più giovane del suo partner, l’Agente K (Josh Brolin). Con questo trama il supervisore degli effetti speciali del film, il make-up artist Rick Baker ha potuto pescare dall’epoca d’oro del cinema fantascientifico per ideare nuove e bizzarre creature extraterrestri. Dopo il salto trovate una serie di immagini che ci mostrano Baker al lavoro ci permettono di dare un ulteriore sguardo al villain del film,  Jemaine Clement nei panni del biker alieno Boris. (Il film sarà nei cinema in 3D dal 23 maggio)

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Men in Black 3, Rick Baker parla dei nuovi alieni

Se le immagini provenienti dal set del sequel Men in Black 3 non sono davvero mancate, nessun indizio invece è trapelato sugli alieni che transiteranno in questo sequel, ma ci ha pensato il sito ShockTillYouDrop ha carpire qualche anticipazione che arriva direttamente dal mago degli effeti speciali Rick Baker, il quale promette che non solo ci saranno alieni nuovi di zecca, ma che gli appassionati di fantascienza classica in particolare, avranno di che lustrarsi gli occhi.

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Oscar 2011, Miglior makeup: chi vincerà?

Ancora una categoria tecnica per quest’oggi nell’ambito del nostro excursus pre-Oscar 2011 sui nominati dell’Academy che quest’anno si contendono la prestigiosa statuetta, ci occupiamo in questo caso dei nominati al miglior makeup, che dopo una prima cernita che vedeva sette papabili al tris di posti finale, tra cui spiccavano il notevole Alice in Wonderland ed inspiegabilmente anche il mediocre Jonah Hex comunque entrambi cassati in dirittura d’arrivo, quest’anno punta decisamente al tradizionale con il drammatico The way back storia vera di un’evasione da un Gulag sul finire degli anni ’30, l’adattamento del best seller La versione di Barney e infine un’intrigante deriva gotica regalata dal sottovalutato remake-horror di Joe Johnston Wolfman.

Andiamo per ordine iniziando da The way back, il regista Peter Weir per il makeup di questa coinvolgente storia vera si affida al terzetto di specialisti Edouard F. Henriques, Gregory Funk e Yolanda Toussieng tutti con un curriculum impressionante, per Henriques oltre all’imminente cinecomic Thor, crediti anche per il sequel Transformers 2 e i due Batman di Schumacher, Funk che si diletta anche come stunt ed attore ha invece curato il Superman di Singer e il remake anni ’90 de La notte dei morti viventi, diretto dal collega Tom Savini, infine il reparto parrucco è affidato alla Toussieng, hair stilist per John Travolta in Hairspray: Grasso è bello e The Punisher nonchè  creatrice delle acconciature per Edward mani di forbice di Tim Burton.

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L’ultimo dei templari, recensione in anteprima

Grazie ad un incipit situato temporalmente intorno al 1235 d.C. conosceremo la famigerata Chiave di Salomone, potente grimorio di demonologia, utilizzato in questo caso su un terzetto di donne accusate di stregoneria che verranno  impiccate ed affogate.

In seguito l’azione si sposta di circa centinaio di anni nel futuro durante le Crociate dove faremo la conoscenza di due coraggiosi cavalieri, Behmen (Nicolas Cage) e Felson (Ron Perlman), impegnati nelle più sanguinose battaglie in Terra santa sino ad optare per la diserzione dopo aver assistito impotenti all”ennesima strage di donne e bambini.

Il ritorno in patria non sarà dei migliori, da fuggiaschi scopriranno una terra devastata dalla Peste e dopo aver varcato i confini di una cittadina in cerca di rifornimenti verranno scoperti ed incarcerati, ma gli si offrirà l’occasione di riguadagnare la libertà a patto di scortare una presunta strega, accusata di portare con se la pestilenza, sino ad un monastero abitato da monaci capaci, grazie ad un potente rituale, di annientare la maledizione che grava sulla donna.

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Effetti speciali, 10 “trasformazioni” da antologia (video)

Oggi per la rubrica dedicata agli effetti speciali e visivi proviamo a stilare una classifica in cui elenchiamo quelle che secondo noi sono le migliori trasformazioni/mutazioni create su grande schermo dagli esperti di Hollywood e non solo e che in molti casi hanno fruttato più di qualche prestigioso riconoscimento tecnico come l’ambito Oscar.

Dopo il salto la nostra personale top 10, naturalmente è doveroso avvertire i più sensibili che alcune immagini potrebbero risultare oltremodo disturbanti e come di consueto per qualsiasi aggiunta o segnalazione lo spazio commenti è a vostra disposizione.

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La cosa, effetti speciali da cult

Qualche tempo fa leggevamo su una rivista specializzata una dichiarazione alquanto azzardata in cui parlando dei numerosi remake, prequel e reboot horror in arrivo, tra i quali quello del cult La cosa, si definivano i terrificanti effetti speciali del film di John Carpenter come invecchiati male.

Quindi visto che è in arrivo un aggiornatissimo prequel e che il cinema di ultima generazione dimentica sempre più spesso quanto make-up tradizionale e animatronica donino corpo e realismo agli effetti speciali, abbiamo deciso di rispolverare proprio le disturbanti meraviglie in animatronica del make-up artist Rob Bottin, che all’epoca dell’uscita del film di Carpenter crearono non poche polemiche.

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Masters of Horror, Sergio Stivaletti

Oggi spazio horror dedicato a Sergio Stivaletti, uno dei make-up artist italiani più conosciuti e richiesti, collaboratore fidato del regista Dario Argento, negli anni ha esplorato l’arte dell’effetto speciale nella sua interezza, passando dall’utilizzo di make-up tradizionale e trucco prostetico sino all’animatronica, quest’ultima cuore di tanto cinema di genere e purtroppo tecnica quasi del tutto soppiantata dalla CGI.

Stivaletti nutre il suo immaginario con massicce dosi di cinema di genere, inizia riproducendo artigianalmente la stop-motion di Harryhausen, per riuscire con il tempo a frequentare stage con grandi maestri come Rick Baker, premio Oscar per le mutazioni live-action del cult Un lupo mannaro americano a Londra e con lo specialista in zombie Tom Savini.

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Fantastic Four Reborn, La Cosa sarà realizzata in CGI

Mentre Robert Rodriguez e Jon Favreau per i loro Predators e Cowboys & Aliens fanno un passo indietro e tornano al make-up tradizionale, miscelandolo con la  modaiola CGI di ultima generazione e rispolverando l’animatronica che ha figliato creature divenute icone del cinema fanta-horror, ecco la notizia di queste ore che due dei reboot in programma per li 2011 Fantastic Four Reborn, terza avventura su grande schermo de I Fantastici Quattro e Rise of The Apes settima trasposizione basata sul cult Il pianeta delle scimmie di Franklin J. Schaffner utilizzeranno massicce dosi di CGI.

Sinceramente non ci spieghiamo, se non pensando in  termini puramente economici e di budget, il motivo per cui si debba cancellare l’efficace make-up che ha trasformato l’attore Michael Chicklis ne La Cosa per due pellicole e lo splendido make-up realizzato da Rick Baker che ci ha permesso di goderci appieno nel remake firmato da Tim Burton la recitazione di un luciferino Tim Roth formato scimpanzè, piuttosto che di un nerboruto Michael Clarke Duncan in una bellicosa versione gorilla.

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10 maghi degli effetti speciali

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Oggi classifica particolare dedicata ai grandi maestri degli effetti speciali, quelli che ancor prima dell’avvento della più economica e un pò fredda CGI creavano vere e proprie opere d’arte miscelando make-up tradizionale all’animatronica, mix che pernetteva anche agli attori sul set di interagire fisicamente con vere e proprie creature capaci di movimenti e reazioni.

Così dopo il pioniere Ray Harryhausen che con la sua strabiliante stop-motion incantò milioni di spettatori, ecco susseguirsi una serie di talenti spinti dalla passione per un cinema di genere a cui l’etichetta di B-movie andava sempre più stretta e che ancora oggi restano un sicurezza in fatto di professionalità, esperienza e creatività.

Dopo il salto troverete una top ten con quelle figure professionali ed artistiche che secondo noi hanno tracciato un percorso creativo senza il quale il cinema di genere non avrebbe partorito incubi tanto reali da rimanere impressi per sempre nell’immaginario di milioni di spettatori e generazioni di cineasti.

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Wolfman, la colonna sonora

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Chi meglio del compositore feticcio di Tim Burton, Danny Elfman, veterano di score all’insegna del fantastico e del dark, poteva occuparsi delle musiche del remake Wolfman di Joe Johnston. Infatti Elfman sforna 19 tracce davvero intriganti all’insegna del gotico in note, che riescono a trasmettere con efficacia e di volta in volta, la cupezza della messinscena, il travaglio di Sir Talbot, la fascinosa Londra vittoriana, nonchè la bestiale mutazione tradotta in immagini dal mago del make-up Rick Baker.

Come purtroppo accaduto per la regia, anche la parte musicale di questa travagliata operazione nostalgia ha avuto i suoi alti e bassi, infatti se in principio e stato proprio Danny Elfman a voler essere della partita,  in corsa il compositore ha lasciato il posto al collega Paul Haslinger che sembra abbia sfornato uno score poco convincente, tanto da costringere la Universal a richiamare Elfman che ha definitivamente concluso il lavoro.

Dopo il salto compilation con track list completa, e due video, una preview dello score composto da Elfman, e per dovere di completezza un video con alcuni stralci della colonna sonora scartata composta da Haslinger. Per la cronaca, e visto che il video ha fatto il giro del web, sembra che Haslinger abbia negato di essere l’autore dello score contenuto nel video in questione. Buon ascolto.

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Wolfman, recensione in anteprima

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Lawrence Talbot (Benicio Del Toro) celebre attore da molti anni residente negli Stati Uniti è costretto a far ritorno in Inghlterra appena saputo della morte dell’amato fratello. Tornato nella vetusta dimora di famiglia reincontrerà il padre Sir John Talbot (Anthony Hopkins), con il quale si era scontrato subito dopo la morte della madre, della quale Lawrence ha sempre considerato il padre responsabile.

Talbot incontrerà anche la vedova del fratello, l’incantevole Gwen (Emily Blunt) che gli chiederà di scoprire cosa sia realmente accaduto al marito, il cui corpo è stato rinvenuto straziato, forse preda di qualche animale selvaggio.

Un esame accurato del corpo mostrerà si i segni di un attacco animale, ma anche di alcune caratteristiche umane nelle ferite inferte, il mistero si infittisce. Ben presto Lawrence scoprirà chi o cosa ha aggredito e ucciso il fratello, un feroce licantropo che lo assalirà, trasmettendogli una maledizione che alla prima luna piena si rivelerà foriera di eventi tragici, stragi efferate e incredibili rivelazioni che riguarderanno il misterioso passato della famiglia Talbot.

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