La cosa, effetti speciali da cult

Qualche tempo fa leggevamo su una rivista specializzata una dichiarazione alquanto azzardata in cui parlando dei numerosi remake, prequel e reboot horror in arrivo, tra i quali quello del cult La cosa, si definivano i terrificanti effetti speciali del film di John Carpenter come invecchiati male.

Quindi visto che è in arrivo un aggiornatissimo prequel e che il cinema di ultima generazione dimentica sempre più spesso quanto make-up tradizionale e animatronica donino corpo e realismo agli effetti speciali, abbiamo deciso di rispolverare proprio le disturbanti meraviglie in animatronica del make-up artist Rob Bottin, che all’epoca dell’uscita del film di Carpenter crearono non poche polemiche.

Bottin debutta nel mondo del cinema come assistente di Rick Baker con il quale realizza le mutazioni live-action de L’ululato e Un lupo mannaro americano a Londra, negli anni successivi crea il look del poliziotto cyborg di Robocop e le spettacolari teste animatroniche di Atto di Forza per le quali nel ’90 riceve un Oscar speciale.

Bottin ne La cosa confeziona una serie di creature e mutazioni da incubo, narrando visivamente l’evoluzione di un organismo alieno che capace di riprodurre fattezze umane ed animali, si ritrova spesso per mancanza di tempo ad improvvisare e a mutare in corsa, creando così dei grotteschi ibridi, vedi una memorabile testa-ragno piuttosto che la tentacolare creatura che nel film non riesce per tempo ad assorbire e replicare una muta di cani.

In coda al post trovate una galleria fotografica e due video, una clip con una delle sequenze più raccapriccianti e riuscite del film e un video con un dietro le quinte di quello che ad oggi, insieme all’Alien di Ridley Scott, rappresenta il miglior fanta-horror di sempre.