Ancora una categoria tecnica per quest’oggi nell’ambito del nostro excursus pre-Oscar 2011 sui nominati dell’Academy che quest’anno si contendono la prestigiosa statuetta, ci occupiamo in questo caso dei nominati al miglior makeup, che dopo una prima cernita che vedeva sette papabili al tris di posti finale, tra cui spiccavano il notevole Alice in Wonderland ed inspiegabilmente anche il mediocre Jonah Hex comunque entrambi cassati in dirittura d’arrivo, quest’anno punta decisamente al tradizionale con il drammatico The way back storia vera di un’evasione da un Gulag sul finire degli anni ’30, l’adattamento del best seller La versione di Barney e infine un’intrigante deriva gotica regalata dal sottovalutato remake-horror di Joe Johnston Wolfman.
Andiamo per ordine iniziando da The way back, il regista Peter Weir per il makeup di questa coinvolgente storia vera si affida al terzetto di specialisti Edouard F. Henriques, Gregory Funk e Yolanda Toussieng tutti con un curriculum impressionante, per Henriques oltre all’imminente cinecomic Thor, crediti anche per il sequel Transformers 2 e i due Batman di Schumacher, Funk che si diletta anche come stunt ed attore ha invece curato il Superman di Singer e il remake anni ’90 de La notte dei morti viventi, diretto dal collega Tom Savini, infine il reparto parrucco è affidato alla Toussieng, hair stilist per John Travolta in Hairspray: Grasso è bello e The Punisher nonchè creatrice delle acconciature per Edward mani di forbice di Tim Burton.