Oscar 2011, Miglior makeup: chi vincerà?

Ancora una categoria tecnica per quest’oggi nell’ambito del nostro excursus pre-Oscar 2011 sui nominati dell’Academy che quest’anno si contendono la prestigiosa statuetta, ci occupiamo in questo caso dei nominati al miglior makeup, che dopo una prima cernita che vedeva sette papabili al tris di posti finale, tra cui spiccavano il notevole Alice in Wonderland ed inspiegabilmente anche il mediocre Jonah Hex comunque entrambi cassati in dirittura d’arrivo, quest’anno punta decisamente al tradizionale con il drammatico The way back storia vera di un’evasione da un Gulag sul finire degli anni ’30, l’adattamento del best seller La versione di Barney e infine un’intrigante deriva gotica regalata dal sottovalutato remake-horror di Joe Johnston Wolfman.

Andiamo per ordine iniziando da The way back, il regista Peter Weir per il makeup di questa coinvolgente storia vera si affida al terzetto di specialisti Edouard F. Henriques, Gregory Funk e Yolanda Toussieng tutti con un curriculum impressionante, per Henriques oltre all’imminente cinecomic Thor, crediti anche per il sequel Transformers 2 e i due Batman di Schumacher, Funk che si diletta anche come stunt ed attore ha invece curato il Superman di Singer e il remake anni ’90 de La notte dei morti viventi, diretto dal collega Tom Savini, infine il reparto parrucco è affidato alla Toussieng, hair stilist per John Travolta in Hairspray: Grasso è bello e The Punisher nonchè  creatrice delle acconciature per Edward mani di forbice di Tim Burton.

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Oscar 2011, Miglior sonoro: chi vincerà?

Quest’oggi torniamo ad occuparci degli Oscar 2011 e di una delle cosiddette categorie tecniche, il premio per il miglior sonoro, che funge come vera e propria categoria a se e raramente va di pari passo con la vittoria per il miglior film, al contrario del miglior mix sonoro che spesso si unisce alle statuette rastrellate di consueto dal vincitore nella categoria miglior film dell’anno, un pò come accade per la miglior regia.

Naturalmente ci sono anche sporadici casi in cui il vincitore del miglior montaggio sonoro ha fatto pandan con la categoria principale, vedi negli anni ’90 il terzetto Braveheart-Cuore impavido (1996), Titanic (1998) e Salvate il soldato Ryan (1999) o proprio la scorsa edizione The hurt locker che nella categoria ha sorprendentemente sbaragliato un paio di colossi ad alta tecnologia come Avatar e il reboot Star Trek.

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Oscar 2011, Miglior cortometraggio documentario: chi vincerà?

Ancora un appuntamento con i nominati ai prossimi Oscar 2011, restiamo in ambito cortometraggi dedicandoci quest’oggi alla categoria documentari con la consueta conquina di candidati, che anche quest’anno presenta in corsa opere di notevole spessore.

Iniziamo con Killing in the name di Jed Rothstein che riporta la straziante testimonianza di una delle molte vittime musulmane del terrorismo, il giorno più felice della vita di Ashraf viene trasformato in un incubo da un terrorista di Al-Qaeda che si fa esplodere uccidendo il padre e altri 26 membri della famiglia di Ashraf, Rothstein ci accompagna attraverso testimonianze reali in un viaggio allucinante all’interno dei meccanismi che innescano la follia del fanatismo religioso.

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Oscar 2011, Miglior cortometraggio: chi vincerà?

Secondo appuntamento con i candidati agli imminenti Oscar 2011 che si svolgeranno il prossimo 27 febbraio a Los Angeles, visto che per i corti di animazione abbiamo riservato il nostro consueto spazio dedicato ai cortometraggi, oggi ci dedichiamo alla cinquina di aspiranti per il miglior corto live-action.

Cominciamo con l’inglese The Confession diretto dal filmaker estone classe ’82 Tanel Toom, dopo la laurea e un pò di gavetta nella pubblicità, una serie di cortometraggi tra cui il pluripremiato Second Coming che transita anche al Festival di Venezia nel 2008, arriva la candidatura agli Oscar con questo quinto corto che racconta di Sam, un ragazzino di 9 anni preoccupato per la sua prima confessione e visto che non ha nessun peccato da confessare decide insieme all’amico Jacob di porvi rimedio, scatenando involontariamente un tragico evento.

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Oscar 2011, migliori effetti visivi: chi vincera?

Da oggi cominciamo categoria per categoria ad occuparci dei candidati agli Oscar 2011 e iniziamo con una categoria tecnica, quella per i migliori effetti visivi che si fa subito notare per la mancanza nella cinquina dei candidati del sequel Tron Legacy che di effetti visivi ne sfoggiava di notevoli, anche se una candidatura alla fine la raccimola per il miglior montaggio sonoro e l’outsider Hereafter di Clint Eastwood che si guadagna l’unica candidatura quest’anno grazie ad alcune sequenze di notevole impatto visivo.

Partiamo con il favorito della cinquina Inception che proprio in questi giorni si è aggiudicato quattro premi ai VES Awards 2011 (Visual Effects Society awards), tra cui quello di film con i migliori effetti visivi del 2010, a capo del team di specialisti che ha lavorato con Nolan c’era il veterano Chris Corbould che oltre ad aver curato il dittico sul Cavaliere oscuro sfoggia un curriculum davvero impressionante,  tra i suoi lavori due dei quattro Superman anni ’80, il remake de La Mummia e diversi 007. (se volete approfondire QUI trovate un post sugli effetti speciali di inception)

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The Lost Thing, corto candidato agli Oscar 2011

Proseguiamo con lo spazio cortometraggi dedicato ai cinque candidati agli Oscar 2011 per il miglior cortometraggio d’animazione, dopo il corto americano Disney/Pixar Quando il giorno incontra la notte e la fiaba inglese The Gruffalo, oggi è il turno del fantascientifico The Lost Thing diretto a quattro mani dagli australiani Andrew Ruhemann, esperto di animazione ed effetti speciali e Shaun Tan, pluripremiato autore di libri illustrati per ragazzi, tra cui proprio The Lost Thing su cui è basato il corto.

La storia ci racconta di una Melbourne locata in un fututo alternativo in cui un giovane in cerca su una spiaggia di tappi di bottiglia per la sua collezione incontra una bizzarra creatura che sembra essersi perduta, sarà cura del ragazzo, sviluppata una sorta di immediata empatia con essa, portarla con se cercando di trovare il luogo a cui appartiene.

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The Gruffalo, corto candidato agli Oscar 2011

Seconda incursione nella cinquina di candidati agli Oscar 2011 per la categoria cortometraggi d’animazione, dopo Quando il giorno incontra la notte della Disney/ Pixar oggi ci occupiamo di The Gruffalo, un corto tutto europeo prodotto dalla britannica BBC One.

Realizzato dagli animatori Max Lang e Jacob Shuh, il corto si ispira all’omomimo best seller per bambini dell’autrice inglese Julia Donaldson che racconta le peripezie di un topolino che in cerca di cibo in un bosco colmo di predatori racconta loro, per evitare di essere mangiato, di essere amico di un Gruffalo, mostruosa e gigantesca creatura la cui sola nomea funzionerà a dovere togliendo il furbo roditore dai guai, almeno fino a quando un vero Gruffalo non incrocerà la strada del topolino costringendolo ad inventarsi l’ennesima fandonia per non essere trasformato in uno stuzzichino.

Prima di lasciarvi ai tre video, tre estratti dal corto più uno spot, che troverete subito dopo il salto, vi segnaliamo il lussuoso comparto doppiatori che nel cast sfoggia oltre al comico inglese James Corden (I fantastici viaggi di Gulliver) e al veterano Tom Wilkinson (The Green Hornet), voci note come John Hurt, Helena Bonham Carter e Robbie Coltrane, questi ultimi tre tutti attori che hanno transitato nella saga di Harry Potter.

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Day & Night, corto Disney-Pixar candidato agli Oscar 2011

Visto che ci approssimiamo alla cerimonia di premiazione degli Oscar edizione 2011 che si terrà il prossimo 27 febbraio in quel di Los Angeles, il consueto spazio cortometraggi comincerà da oggi ad ospitare i candidati alla categoria miglior corto iniziando con Day & Night-Quando il giorno incontra la notte corto animato realizzato dall’esperto Pixar Teddy Newton.

Newton che ha lavorato agli storyboard del classico Il gigante di ferro oltre a cimentarsi come doppiatore ne Gli incredibili, Up e Ratatouille, con questo corto debutta alla regia collaborando con gli studi Disney e miscelando per la prima volta in un corto Pixar disegni in 2D realizzati a mano con animazione 3D computerizzata.

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Sundance 2011, tutti i vincitori

Oggi si conclude con le proiezioni dei film vincitori l’edizione 2011 del Sundance Film Festival, quindi eccoci pronti a comunicarvi per intero la lista delle pellicole che quest’anno si sono aggiudicate i premi principali e gli altrettanto prestigiosi riconoscimenti collaterali.

Il Gran premio della giuria se lo aggiudicano per le fiction il romance Like crazy di Drake Doremus e il norvergese Happy happy, mentre per i documentari vengono premiati lo statunitense How to die in Oregon che affronta la spinosa tematica dell’eutanasia e l’inglese Hell and back again che racconta le vicissitudini di un marine reduce dall’Afghanistan.

Prima di lasciarvi alla lista completa dei vincitori che troverete subito dopo il salto vi segnaliamo che il Premio speciale della giuria è andato al romance-fantascientifico Another earth di Mike Cahill,  il pubblico ha premiato Senna di Asif Kapadia documentario sulla carriera del famoso pilota di Formula uno, mentre il miglior regista è l’inglese Paddy Considine con Tyrannosaur.

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Sundance 2011 sabato 29: oggi Paul Giamatti e I baci mai dati di Roberta Torre

Nuovo appuntamento con le proiezioni del Sundance Film Festival 2011 che chiuderà ufficialmente i battenti domani con le proiezioni delle pellicole vincitrici, ma ora concentriamoci sugli ultimi film in programmazione.

Iniziamo come di consueto dalle premiere che oggi prevedono The music never stopped, il regista Jim Kohlberg ispirandosi ad un caso clinico reale studiato dal neurologo Oliver Sacks, lo stesso che ha ispirato il film Risvegli con De Niro e Robin Willliams, ci racconta di una coppia di genitori che ritrovano il figlio fuggito di casa ricoverato in ospedale con una diagnosi di tumore al cervello e parte della memoria compromessa, grazie ad una musicoterapista si scoprirà che la memoria del ragazzo, che non distingue più passato e presente, viene stimolata positivamente da brani anni ’70 di grandi artisti come Bob Dylan e Grateful Dead.

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Sundance 2011 Venerdì 28: oggi la fantascienza di Another earth e anteprima per Son of no one

L’epilogo di questa edizione 2011 del Sundance Film Festival si avvicina ed eccoci pronti ad affrontare il lungo week-end conclusivo, anche oggi anteprime e film in concorso selezionati per voi dal corposo programma della rassegna.

Iniziamo cone le anteprime, tre quelle previste in giornata il thriller Son of no none, il figliol prodigo Dito Montiel torna al Sundance dopo il premio speciale della giuria e quello per la regia vinti nel 2006 per il biografico Guida per riconoscere i tuoi santi per raccontare stavolta le vicissitudini di un giovane poliziotto, interpretato da Channing Tatum che torna a collaborare con Montiel dopo Fighting,  assegnato al vecchio quartiere dove è cresciuto e dove tornerà a confrontarsi con un oscuro segreto che rischia di distruggergli vita e famiglia.

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Robot, 90 anni di fantascienza al cinema e non solo

Nonostante sia trascorso quasi un secolo il termine robot, che proprio in questi giorni compie 90 anni, è ancora uno dei termini più rappresentativi dell’universo fantascientifico, dalla notte dei tempi si è contribuito a creare un vero e proprio immaginario popolato da versioni meccanizzate e antropomorfe dell’essere umano che con il passare dei decenni hanno subito fisiologiche ed inevitabili mutazioni, vedi allora coniare termini come cyborg, androide o replicante adattandoli di volta in volta al concetto di umanità e coscienza di se, all’essere in quanto esistere con tutti i dilemmi che ne possono conseguire.

Il cinema dal canto suo ha saccheggiato l’immaginario dei piu grandi scrittori di fantascienza per dare corpo ad un esercito di automi in celluloide dalle più svariate fogge e dalle diverse personalità, lo scrittore Isaac Asimov va oltre immaginando una società il cui i robot rappresentano il quotidiano e coniando le Tre leggi fondamentali della robotica che ritroveremo applicate ne L’uomo Bicentenario e violate nel thriller-fantascientifico Io, Robot, oltre che citate dall’androide Bishop nel sequel Aliens-Scontro finale.

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Sundance 2011 giovedì 27: oggi Tyrannosaur, Here e il progetto You Tube

Ottavo giorno al Sundance Film Festival 2011, anche oggi diamo una scorsa al programma iniziando come di consueto dalle anteprime.

Oggi in programma la premiere del progetto nato su You Tube La vita in un giorno (Life in a day), l’obiettivo finale è un lungometraggio realizzato con materiale di più utenti web con diversi spaccati di quotidiano sparsi per il mondo.

A selezionare e montare i vari spezzoni il regista scozzese Kevin MacDonald, per lui un premio Oscar con il documentario Un giorno a settembre e la regia dell’acclamato L’ultimo re di Scozia.

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Sundance 2011 mercoledì 26: oggi Vera Farmiga regista e premiere per il thriller I melt with you

Si conclude la prima settimana di proiezioni al Sundance Film Festival 2011, vediamo cosa ci riserva oggi il programma.

Come di consueto ci concentriamo prima di tutto sulle anteprime fuori concorso in programmazione quest’oggi che vedono spiccare il thriller I melt with you, il Mark Pellington regista del sovrannaturale The Mothman Prophecies con Richard Gere e del prossimo remake The Orphanage ci racconta di tre amici ex-compagni di college che si riuniscono un fine settimana all’anno per darsi agli eccessi e ricordare i bei tempi andati, ma l’ultima reunion si trasformerà in un incubo, nel cast Thomas Jane (The Mist), Rob Lowe (Brothers & Sisters), Carla Gugino (Faster) e Sasha Grey (The girlfriend experience).

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