Gomorra escluso dalla corsa agli Oscar

Ennesima delusione per Matteo Garrone e per chi come noi ha amato il suo film Gomorra, ritratto malavitoso crudo, sentito e di scottante attualità.

Dopo i Golden Globe, anche la nomination agli Oscar per il miglior film straniero sfuma, nella lista di titoli, da cui verrà scelta la cinquina che la notte degli Oscar si giocherà l’ambita statuetta figurano l’austriaco Revanche di Gotz Spielmann, il canadese The necessities of life di Benoit Pilon, il francese La classe-entre le murs, La Banda Bader Meinhof, l’israeliano Valzer con Bashir, già premiato con il Golden Globe, Departures, il messicano Tear this heart out di Roberto Sneider, lo svedese Everlasting moments e il turco Le tre scimmie di Nury Bilge Ceylan.

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Giovanna Mezzogiorno rinuncia a Baciami ancora

Tutto è nato dalle voci insistenti che parlavano di conferme da parte del cast originale de L’ultimo bacio di Gabriele Muccino riguardo il reclutamento nell’annunciato e attesissimo sequel Baciami ancora, già durante le conferenze stampa del regista, qui in Italia per promuovere il suo ultimo lavoro americano, Sette anime con Will Smith, Muccino si diceva pronto a girare il sequel di cui aveva pronto un primo trattamento ed in corso di stesura la sceneggiatura.

Dopo che anche Stefano Accorsi si mostrava interessato ecco altre voci, illazioni col senno di poi, che davano per certa anche la partecipazione dell’altra protagonista del film originale, Giovanna Mezzogiorno, ma la stessa subito dopo essere venuta a conoscenza delle notizie che si rincorrevano su stampa e giornali,  si è affrettata a puntualizzare il tutto con un’intervista ed un comunicato stampa.

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Not easily broken: cronaca di un amore in crisi

Una coppia in crisi, Dave e Clarice, stanno lentamente allontanandosi l’uno dall’altra, qualcosa si è spezzato in un rapporto all’apparenza solido, entrambi meditano sul significato della felicità e sul loro matrimonio ed un incidente d’auto in cui viene coinvolta Clarice innescherà una serie di coincidenze che porteranno entrambi a rifelttere su una eventuale separazione.

Coincidenze che si manifesteranno nell’incontro di lei con un fisioterapista che la prenderà in cura, e dal quale Clarice si sente molto attratta, e la conoscenza da parte di Dave, di Julie e di suo figlio Bryson, con i quali l’uomo stringerà una tenera amicizia.

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Patrick Swayze ricoverato per polmonite

Patrick Swayze è attualmente ricoverato in ospedale per polmonite a causa dell’immunodeficienza causata dalla chemioterapia a cui si sta sottoponendo per combattere il cancro al pancreas.

L’attore, che doveva presentare la sua nuova serie insieme ai produttori davanti alla critica televisiva, ha dovuto dare forfait e ha chiesto che la presentazione si effettuasse anche senza di lui.

L’attore ha rivelato, che la sua battaglia con il cancro gli sta facendo passare le pene dell’inferno, e ad US Magazine ha detto:

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VHS addio! Tra 5 anni toccherà al DVD?

Il VHS è ufficialmente morto: nato nel 1976 ideato dalla JVC, l’ultimo rivenditore di videocassette degli Stati Uniti ha chiuso.

In ottobre, l’ultimo impianto di distribuzione a Palm Harbor, in Florida, ha spedito la sua ultima ordinazione e l’imprenditore Ray Kluger ha detto (fonte Rainews24):

Siamo arrivati all’ultimo Natale. Ero rimasto l’ultimo in America a comprare e vendere videocassette e ho finito. Quel che rimane in magazzino, lo regalo o lo butto.

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Cinema e videonoleggi addio, il mercato digitale avanza

Cinema e videonoleggi addio: secondo quanto rivelano gli analisti Usa di Strategy Analytics, questi due metodi di divertimento sono stati sorpassati dal mercato del divertimento digitale nel 2008.

Le cifre parlano chiaro: il digitale (musica, tv, video e videogiochi) ha fruttato a internet e cellulari 90 miliardi di dollari, mentre le sale cinematografiche e i videonoleggio “solo” 83,1 miliardi.

Martin Olausson rivela che i ricavi dei media digitali, superano per la prima volta nella storia quelli di cinema e videonoleggi, perché sono stati premiati gli investimenti online (creazione di portali e servizi Mobile) dalle principali compagnie di media.

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Nanni Moretti: Festival di Torino addio

Nanni Moretti dice addio al Torino Film Festival:il suo incarico di direttore del mitico evidentemente ha cominciato a pesare più del previsto, e si è rivelato incompatibile con tutte le attività in cui il regista è attualmente impegnato. Il festival, conclusosi di recente come un grande successo, è diventato uno dei più importanti nel panorama italiano.

Si parla prmai di un vero e proprio punto di riferimento per i cinefili di tutta Italia. Anche per questo il regista ha manifestato l’entusasmo per aver ricoperto il ruolo di direttore del festival, che è stato suo per due anni.

La voce ha iniziato a cricolare come tale, ed è stata seguita da delle puntuali smentite. Il tutto è stato poi serenamente confermato dal regista stesso, il quale ha ordinatamente spiegato le motivazioni dell’addio al festival.

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Il curioso caso di Benjamin Button: Natale in casa Fincher

La genesi de Il curioso caso di Benjamin Button è stata lunga e non priva di problemi, ma siamo certi che la trasposizione di questo intrigante racconto breve di Scott Fitzgerald datato 1922, non poteva capitare in mani migliori, il genio dark  di David Fincher e la bravura di Brad Pitt coadiuvati da una splendida fotografia, una scenografia dai tratti gotici e retrò e una corposa dose di effetti digitali e make-up ci caleranno in questo mondo che per alcuni tratti caratteristici ci ricorda il surreale stile visionario del fiabesco universo di Tim Burton.

La storia narra di un certo Benjamin Button, a cui la natura in combutta col destino gioca un brutto tiro, immaginate che il tempo improvvisamente scorra in senso inverso, ma non il tempo che scandisce la vita di tutti i giorni, quello che regola giorno e notte, estate e inverno, solo quel particolare orologio interno che ognuno di noi ha, quell’orologio biologico che scandisce con invisibili e costanti rintocchi lo scorrere della nostra esistenza, bene adesso fermatelo e fate scorrere le lancette al contrario.

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Stella: curiosità di crescita

Stella è un film interessante, che grazie a Nanni Moretti e alla sua Sacher fa la sua comparsa anche nelle sale italiane. Lo abbiamo visto a Venezia, nella sezione Giornate degli Autori, e in molti abbiamo sperato di rivederlo nelle nostre sale cinematografiche.

Siamo alla fine degli anni 70, la protagonista è una bambina che si chiama, per l’appunto, Stella. A undici anni non si è proprio bambini, ma intraprendere un viaggio nel ginepraio terminologico della scelta del termine giusto per una data età mi sembra impresa ardua e, in questa sede, assolutamente inutile.

Ad ogni modo, Stella, interpretata sapientemente da Lèora Barbara, si fa strada nella sua vita e in tutti quelli che sono gli alti e i bassi che ci si parano consuetamente di fronte. La sua è un’età delicata, e nessuno dei costrutti canonici tipici della pre-adolescenza sfuggono al suo curiosare nel mondo.

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The punisher: war zone, nelle sale americane torna il vendicatore in salsa dark

Forse alcuni di voi ricorderanno il film che inaugurò la poco fortunata carriera del Punitore sul grande schermo, era il 1989 e Dolph Lundgren, post Ivan Drago tentava senza molto successo di diventare il nuovo re dell’action. Nel film intitolato Il vendicatore, ripudiato dai fan del fumetto, interpretava Frank Castle, poliziotto a cui trucidano la famiglia costringendolo ad una lunga, sanguinosa ed elaborata vendetta.

Il film fu un flop, e passarono diversi anni prima che qualcuno tentasse di rinverdire le iperviolente imprese del vendicativo poliziotto, e l’occasione fu la comics-mania che esplose qualche anno fa e permise di tirar fuori progetti in naftalina e rispolverare mantelli e tutine attillate per un epopea filmica di supereroi con superproblemi, un filone dalle infinite potenzialità.

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Cadillac Records: in America esce il film sulla mitica casa discografica che lanciò Chuck Berry

Le Biopic musicali, le biografie di grandi artisti, sono e rimangono solidi investimenti per le Majors che affrontano con disinvoltura, da anni, mostri sacri della musica, sfornando pellicole di alta qualità e molte volte in odore di Oscar. Poi c’è il musical, genere ormai lanciatissimo e da qualche anno in auge, basti pensare a successi come il barocco Moulin rouge o il nostalgico Dreamgirls, ed è da questi due generi che vogliamo attingere per descrivere questo nuovo ed ambizioso progetto della regista Darnell Martin, conosciuta più che altro per le regie di famosi serial tv (E.R., L world, Grey’s anatomy)

Cadillac Records narra l’ascesa e la caduta di una delle leggendarie etichette discografiche, la Chess Records, che negli anni ’50, lanciarono grandi nomi, come Chuck Berry e Etta James, tra soul e R&B, la pellicola miscela abilmente il musical stile Dreamgirls e la più classica biopic, aggiungendoci l’affresco di un epoca quella degli anni ’50, epoca turbolenta e artisticamente feconda, e il racconto corale, che permette ad un cast variegato di caratterizzare personaggi che hanno fatto la storia della musica americana.

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Four Christmases: quando il Natale si fa in quattro…

Con la fine di novembre si apre ufficialmente la stagione delle commedie natalizie. Anche Hollywood dà il suo contributo portando sullo schermo Four Christmases (coprodotto con la Germania).

Kate (Reese Whiterspoon) e Brad (Vince Vaughn) sono una coppia di San Francisco e quest’anno hanno deciso di trascorrere il Natale con le proprie famiglie. Peccato che i genitori di entrambi siano divorziati ed abbiano a loro volta dei nuovi compagni…Come organizzarsi?

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Buffy l’ammazzavampiri finirà al cinema

Il successo di Twilight sta portando alla ribalta le storie di vampiri e Hollywood, che pensa di aver trovato una nuova miniera d’oro, non sta a guardare e progetta nuovi film con protagonisti dai canini sporgenti.

E’ il caso della 20th Century Fox, che sta insistendo con gli sceneggiatori di Buffy l’ammazzavampiri, per creare un film della serie. Fortunatamente per la società di produzione, Joss Whedon dovrebbe avere già una sceneggiatura pronta per essere realizzata.

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Clint Eastwood lascia la recitazione e farà solo il regista

Clint Eastwood, dopo oltre 60 film recitati e 50 anni di esperienza davanti alla macchina da presa, ha deciso di lasciare la carriera d’attore e di dedicarsi solo alla regia. Il settantottenne attore ha dichiarato:

Desideri sempre lasciare quando sei è al top. Non vuoi diventare come quei pugili che restano troppo a lungo sul ring finché non riescono più a dare il massimo.

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