Scream, la trilogia

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E’ il 1996 il regista Wes Craven, creatore di serie leggendarie come Nightmare e di cult come il cannibal-horror Le colline hanno gli occhi, decide di cimentarsi con il thriller approcciandosi ai meccanismi del genere da lui ben sviscerati nella sua corposa filmografia, puntando ad un filone, quello dello slasher con serial killer mascherato, lanciato da classici come l’Halloween di Carpenter e successivamente dalla serie Venerdì 13.

Craven sa bene quali tasti premere per coinvolgere lo spettatore, ma è anche dotato di uno humour che rende il suo Scream, nonostante i momenti di tensione e l’efferatezza tipica del genere, una pellicola particolarmente originale in netto contrasto con uno script infarcito di clichè in cui si citano film, situazioni da manuale e tutto il repertorio che ha contribuito a creare uno zoccolo duro di appassionati, tra i quali  non vi è dubbio c’è lo stesso Craven.

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10 maschere da cinema

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Oggi classifica particolarissima dedicata alle maschere cinematografiche che hanno fatto la storia del cinema. Parliamo naturalmente di veri e propri miti celati sotto piccole opere d’arte dotate di look e personalità, che gli hanno permesso di attraversare indenni decenni e intere saghe cinematografiche.

Dopo il salto la nostra personale top ten con le maschere che secondo noi hanno travalicato gli interpreti che le hanno indossate, acquistando vita propria e un’identità che ne hanno fatto vere e proprie icone in celluloide.

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Nightmare on Elm Street 2010, colonna sonora

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Inutile dire che chi come il sottoscritto ha passato la sua adolescenza in Elm Street, tra incubi tanto reali da uccidere e il luccichio delle lame artigliate di mr. Krueger a contaminarne l’immaginario, non può che essere contento che Freddy tiri fuori dall’armadio il vecchio maglione bruciacchiato e il cappellaccio d’ordinanza,  tornando a popolare qualche letale incubo da cui è impossibile destarsi.

L’arduo compito di rispolverare una delle icone horror più amate di sempre toccherà al regista esordiente Samuel Bayer, che si è fatto le ossa girando videoclip musicali per star come Justin Timberlake e i Nirvana e spot per grandi marchi come Coca-Cola, Nike e Sony.

Bayer affida lo score al veterano Steve Jablonsky che oltre ad essere uno dei collaboratori più richiesti di Hollywood, sembra intenzionato a specializzarsi in remake horror visto che prima di questo lavoro ha composto gli score per i remake di Venerdì 13, Non aprite quella porta ed Amityville Horror. Dopo il salto cover, compilation completa, link per ascoltare le tracce e due video musicali.

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Action figures, speciale diorama Venerdì 13

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Oggi dedichiamo il primo di tre speciali, ad una serie di diorami realizzati in uno stile molto fumettoso e che omaggiano le grandi icone del cinema horror, si inizia subito alla grande con il mitico Jason Voorhees di Venerdì 13 che vi presentiamo in due versioni decisamente originali ed accattivanti.

La prima versione è un diorama tratto dal sesto capitolo della saga Venerdì 13: Jason vive (Friday 13th: Jason Lives) di Tom McLoughlin, in cui ci viene riproposto un Jason in posa dinamica incatenato in fondo al lago di Crystal Lake, che afferrata la vittima di turno tenta di trascinarla con se. coloratissimo e ricco di dettagli questo è uno dei più bei diorama della serie, molto bello l’effetto galleggiamento e i piccogli dettagli come la vecchia targa di benvenuto sulla base.

Per il secondo e ultimo diorama si torna alle origini, primo film della serie diretto da Sean S. Cunnigham, in realtà il serial-killer di Crystal Lake è la vendicativa madre di Jason, ma Jason compare in una sequenza onirica nel finale, l’ultima sopravvissuta alla carneficina sogna il ragazzino deforme che sbuca dall’acqua per portala sul fondo del lago. Il diorama riproduce esattamente la sequenza, ragazza in canoa sul lago e Jason baby-deformed che sbuca alle sue spalle pronto a ghermirla. dopo il salto entrambi i diorama in una galleria fotografica molto dettagliata.

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The Horror Zone, speciale Musica & Brividi

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L’horror rappresenta un punto di riferimento anche per quanto riguarda le colonne sonore ed i temi musicali, che hanno accompagnato molti dei capolavori che nel corso degli anni ci hanno regalato un bel carico di ansiogeni incubi in celluloide, amplificando ulteriormente ciò che il grande schermo ci proponeva.

Così nascono temi e sonorità che sono rimaste nella storia del cinema, che hanno accompagnato le gesta di efferati serial killer piuttosto che demoni o mostri partoriti dalla sfrenata fantasia di registi come Dario Argento, John Carpenter o Steven Spielberg.

Dopo il salto vi proponiamo alcune delle più inquietanti colonne sonore mai realizzate, quindi vi salutiamo ed auguriamo un buon ascolto.

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10 serial killer al cinema

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Eccoci pronti a stilare una nuova classifica, stavolta tratteremo di assassini seriali o serial-killer che dir si voglia, incubi reali partoriti dalla psiche umana, moderni e sin troppo realistici boogeymen senza tempo.

Nasce così l’omicida seriale in celluloide, molte volte ibrido deforme di diversi mostri da cronaca nera, che siano cannibali, stupratori o pedofili tutti hanno la loro controparte da grande schermo, allegoriche icone da incubo che servono a metabolizzare l’orrore, a rendere la paura più sopportabile grazie all’esperienza catartica da grande schermo, che genera incubi che qualche volta, purtroppo sopravvivono ai titoli di coda sconfinando nel mondo reale.

Dopo il salto la classifica, esclusi dalla top ten serial-killer di natura sovrannaturale, quindi ovviamente non troverete il veterano Freddy Krueger tra i citati, mentre un paio di menzioni d’onore all’Aleen di Charlize Theron in Monster e al Killer dello zodiaco di David Fincher, entrambi non assimilabili ad icone in celluloide per la loro connotazione di ricercato realismo, che ben poco ha a che fare con il carisma dei villain da grande schermo.

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3D mania: Tinto Brass, Cameron e la storia del 3D

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Che Tinto Brass ami la provocazione non è una novità, così dopo qualche pellicola non propriamente memorabile e un periodo di inattività, seguendo l’esempio del collega Dario Argento con il suo progetto di un Profondo Rosso 3D, che pare sia naufragato, afferma in questi giorni di voler girare il primo film erotico italiano in 3D, rivisitando il mito dell’imperatore romano Caligola, cavalcando l’onda del successo dell’Avatar di Cameron, e che Brass ha già ribattezzato Chiavatar.

Ma questa storia del 3D pruriginoso l’avevano già lanciata i cinesi qualche mese fa con il progetto di un porno 3D accampando il primato di primo progetto del genere, quando in realtà sembra che il primo film softcore che abbia utilizzato questa tecnica sia americano e risalga addirittura al 1969. Certo Brass parla di film erotico, non pornografico, ma bisogna ammettere che in alcuni degli ultimi lavori del regista, il confine si è dimostrato alquanto labile.

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Halloween 2, recensione

la-locandina-italiana-di-halloween-ii-132515 []Dopo un incipit ospedaliero che ci ricollega al sequel originale del 1981, un altro balzo temporale in avanti ci porta ad una Laurie Strode (Scout Taylor-Compton) traumatizzata e borderline e alla misteriosa sparizione del corpo di Michael Myers durante il trasporto verso l’obitorio di Haddonfield con annessa resurrezione.

Mentre Laurie ospitata dallo sceriffo Brackett (Brad Dourif) si barcamena tra psicofarmaci. terrificanti incubi e sedute di psicanalisi, Michael Myers con l’approssimarsi della notte di Halloween si rimette in viaggio verso Haddonfield alla ricerca di Laurie sfuggita al massacro dell’anno precedente.

Il regista Rob Zombie dopo un dignitoso remake del capolavoro di Carpenter datato 1978, si presta al gioco del reboot traghettando Michael Myers definitivamente nel suo mondo, psicanalizzandolo e miscelandone pericolosamente il profilo con una altro demoniaco villain d’annata, il Jason Voorhees di Venerdì 13.

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B-cult, Venerdì 13

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Oggi per i B-cult vi proponiamo di rispolverare un classico anni’80, Venerdì 13, uno slasher-movie che sulla scia dell’Halloween di Carpenter cavalcò l’onda di un filone in evoluzione, e non solo riuscì a farsi distribuire da una grande major, ma figliò ben nove sequel, uno spin-off e il recente remake prodotto da Michael Bay.

Il regista e produttore Sean S. Cunningham fiutò l’affare, su questo non vi è dubbio, già collaboratore di Wes Craven si rese conto del potenziale e dell’appeal  di questo nuovo filone thriller/horror che faceva della suspence e dell’omicidio coreografico un tratto distintivo.

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Maniac Cop: la trilogia

Oggi ci occupiamo di una trilogia all’insegna del low-budget più estremo, con  una forte connotazione splatter ed un personaggio molto carismatico, la trilogia è quella dedicata al poliziotto-zombie Matt Cordell (Robert Z’Dar)  che nel primo capitolo della serie, Maniac Cop-Poliziotto sadico, ci racconta le sue origini  che lo vedono onesto poliziotto incastrato da alcuni agenti corrotti finire ucciso in una prigione, e tornare dall’oltretomba decisamente irritato e con una tecnica notevole per l’omicidio efferato.

Il regista William Lustig che aveva diretto il primo capitolo si dà al sequel, stavolta diserta le sale e sforna un direct-to video dal titolo Maniac cop-Il poliziotto maniaco, sulla scia del Jason di Venerdì 13, l’agente Cordell diventa uno zombie decomposto sempre più determinato a sterminare i responsabili del suo decesso.

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Teen Choice Awards 2009: Twilight trionfa con nove premi!

Teen Choice Awards 2009

Il titolo e la foto fanno capire perfettamente quali sono stati i risultati degli undicesimi Teen Choice Awards che si sono svolti ieri sera al Gibson Amphiteatre di Hollywood: ha trionfato, come previsto, Twilight, con ben nove premi (film drammatico, miglior bacio, miglior scena romantica, migliore attrice drammatica, miglior attore drammatico, miglior nemico, nuova attrice femminile e nuovo attore maschile, miglior duello).

Bene Zac Efron che, con 17 Again e HSM3 si porta a casa tre premi e X-Men origini: Wolverine, Miley Cyrus (Hannah Montana il film) e Transformers la vendetta del caduto che ottengono due premi.

Dopo il salto potete trovare la lista completa dei vincitori, mentre su Cinetivu, i risultati dei premi televisivi e su Serietivu altre foto dei protagonisti della serata.

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Sean Penn, Michael Sheen, Christopher Nolan, Indiana Jones 5, Venerdì 13: novità

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Buon pomeriggio,
diamo un veloce sguardo a tutte le novità che arrivano da Hollywood, riguardanti i film che vedremo prossimamente al cinema.

ATTORI
Sean Penn stacca la spina: per un anno non reciterà. La decisione dell’attore potrebbe portare i fratelli Farrelly a rinviare il film comico  I tre marmittoni (Three Stooges) di un anno e la Universal a cercare un altro interprete per la parte di protagonista del thriller Cartel.

Michael Sheen potrebbe far parte di James Bond 23, la prossima pellicola dedicata a 007: l’attore, che è da sempre amante della saga, potrebbe recitare la parte di Blofeld, il cattivo della Spectre.

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B-cult: Halloween-la notte delle streghe

halloween11978, il regista John Carpenter decide di realizzare uno script con la produttrice e sceneggiatrice Debra Hill che ha  per protagonista una baby-sitter insidiata da un maniaco con maschera e coltellaccio, budget duecentomila dollari e una crew fatta di alcuni amici e la partecipazione di un’esordiente Jamie Lee Curtis, futura scream queen  e reginetta degli horror anni ’80 e del grande Donald Pleasance.

Il film ottiene un successo imprevisto, lancia un’icona del genere horror come Michael Myers, ispira il produttore e regista Sean S, Cunnigham per il suo Venerdì 13 e figlia otto sequel, tra cui il celebrativo Halloween 20 anni dopo di Steve Miner che vede il ritorno di Laurie Strode/Jamie Lee Curtis, e il recente prequel/ remake di Rob Zombie Halloween: The beginning.

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B-cult: Il giorno di San Valentino

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In previsione del remake approdato in questi giorni nelle sale italiane in un divertente formato 3D, mi sono andato a rispolverare questo vecchio slasher del 1981 dal titolo assolutamente innocuo, ma dal contenuto tutt’altro che festaiolo, almeno non per le vittime massacrate dal minatore mascherato protagonista del film.

Nelle sale italiane Il giorno di San Valentino non è mai arrivato, in Europa il film è stato distribuito solo in Germania, Austria e Francia, ma questa sola versione casalinga non ne ha ha impedito l’elezione a cult, Quentin Tarantino con il suo solito contagioso entusiasmo l’ha definito addirittura il miglior splatter di tutti tempi.

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