Festival di Berlino 2011, giovedì 10 febbraio: apre Il grinta dei fratelli Coen

Il Festival di Berlino apre oggi i battenti con la sua sessantunesima edizione, a fare gli onori di casa la fascinosa presidente di giuria Isabella Rossellini e il remake western Il grinta dei fratelli Coen, che stasera inaugurerà fuori concorso le proiezioni delle rassegna.

Purtroppo vuoto il seggio di giuria assegnato dalla Berlinale all’iraniano Jafar Panahi ancora nelle mani del regime iraniano che lo ha condannato a sei anni di reclusione scatenando l’indignazione del mondo del cinema e non solo, tra le pellicole italiane che transiteranno quest’anno al festival, che ricordiamo non avrà rappresentanti in concorso, ci saranno nella sezione Panorama Qualunquemente di Giulio Manfredonia con Antonio Albanese e Gianni e le donne, secondo film da regista per lo sceneggiatore Gianni Di Gregorio dopo il sorprendente debutto di Pranzo di Ferragosto.

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Oscar 2011, Miglior sonoro: chi vincerà?

Quest’oggi torniamo ad occuparci degli Oscar 2011 e di una delle cosiddette categorie tecniche, il premio per il miglior sonoro, che funge come vera e propria categoria a se e raramente va di pari passo con la vittoria per il miglior film, al contrario del miglior mix sonoro che spesso si unisce alle statuette rastrellate di consueto dal vincitore nella categoria miglior film dell’anno, un pò come accade per la miglior regia.

Naturalmente ci sono anche sporadici casi in cui il vincitore del miglior montaggio sonoro ha fatto pandan con la categoria principale, vedi negli anni ’90 il terzetto Braveheart-Cuore impavido (1996), Titanic (1998) e Salvate il soldato Ryan (1999) o proprio la scorsa edizione The hurt locker che nella categoria ha sorprendentemente sbaragliato un paio di colossi ad alta tecnologia come Avatar e il reboot Star Trek.

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Sundance Film Festival, 10 indipendenti “hollywoodiani”

Ha debuttato ieri l’edizione 2011 del Sundance Film Festival, una delle più importanti rassegne di cinema indipendente americano ed internazionale supportata dall’attore e regista Robert Redford sin dalla sua creazione nel 1978, per poi divenire proprio grazie al prestigio del suo mecenate hollywoodiano una vetrina internazionale dove transitano giovani esordienti e veterani del grande schermo, senza disdegnare divi del momento prestati al cinema indipendente.

Quindi in occasione della nuova edizione della rassegna statunitense che come sempre avrà un cartellone ricchissimo, quest’anno si parla di ben 118 pellicole proiettate, abbiamo stilato una particolare classifica che elenca 10 registi indipendenti che dopo aver transitato nel prestigioso festival, hanno scelto di varcare la soglia hollywoodiana per cimentarsi con budget importanti, sbancando i botteghini e intraprendendo una lucrosa e fortunata carriera nel cinema cosiddetto mainstream.

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Berlino 2011 film in concorso, nessun italiano in gara

Sembra che anche quest’anno l’edizione 2011 del Festival di Berlino che si svolgerà dal 10 al 20 febbraio non ospiterà nella sezione competitiva nessuna pellicola italiana,  salgono così a tre edizioni consecutive, l’ultima con un titolo italiano è stata quella del 2008 con il Caos Calmo di Antonello Grimaldi, in cui il cinema italiano non potrà concorrere al prestigioso Orso D’oro.

Saranno in tutto 19 i titoli in gara, mentre ad inaugurare la prestigiosa rassegna ci sarà il remake Il grinta dei fratelli Coen che parteciperà fuori concorso insieme al tributo in 3D di Wenders che omaggia la coreografa tedesca Pina Bausch.

Dopo il salto trovate tutta la Selezione ufficiale in lizza per l’Orso d’Oro, i film fuori concorso e gli eventi speciali. (fonte IGN news)

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Il grinta, recensione in anteprima

La quattordicenne Mattie Ross  (Hailee Steinfeld) ha perso di recente il padre ucciso vigliaccamente da un certo Tom Chaney (Josh Brolin), uno sbandato col vizio del gioco e dell’alcol che dopo avergli sparato a bruciapelo è fuggito pare per unirsi ad una banda di rapinatori di treni.

La piccola Mattie è un osso particolarmente coriaceo, nonostante la sua tenera età è una brillante ragazza che ama i numeri e la legge, oltre ad avere un indole per la contrattazione davvero sorprendente che l’aiuterà a raccimolare il denaro necessario a dare una degna sepoltura al padre e ad ingaggiare un cacciatore di taglie, affinchè catturi Chaney e lo consegni alle autorità in modo che la legge possa fare il suo corso.

A Mattie viene detto che l’uomo che potrebbe portare a termine l’arduo compito ad un prezzo ragionevole e all’occorrenza senza spargimenti di sangue è il Marshall Rooster Cogburn (Jeff Bridges), che oltre ad avere una passione smodata per la bottiglia è anche  fornito di un pessimo carattere.

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Il Grinta-True Grit, colonna sonora

Oggi spazio colonne sonore dedicato a True Grit, i fratelli Coen dopo il grottesco A serious man riportano sullo schermo il classico western Il grinta che nel 1969 regalò al grande John Wayne il primo ed unico Oscar della sua lunga carriera.

I Coen affidano le musiche di questo secondo adattamento per il grande schermo del racconto di Charles Portis al veterano Carter Burwell, collaboratore di vecchia data del duo di cineasti per i quali ha curato tra l’altro gli score di Fargo, Il grande Lebowski e Non è un paese per vecchi.

Dopo il salto trovate cover, track list completa e in coda al post due clip musicali con la preview della colonna sonora.

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Berlinale 2011, apre True Grit dei Coen remake de Il Grinta

Comunicato in queste ore il film che aprirà l’edizione 2011 della Berlinale che si svolgerà dal 10 al 20 febbraio e che vedrà inaugurare la prestigiosa rassegna True Grit, remake del classico western con John Wayne il Grinta che all’epoca della sua uscita, si parla del 1970, valse a Wayne l’unico Oscar della sua carriera.

I fratelli Joel ed Ethan Coen tornano a suggestioni western dopo Non è un paese per vecchi, ripescando un classico del genere che oltre a due sequel di cui uno televisivo con Lee Montgomery diventerà l’occasione per la coppia di cineasti di tornare a Berlino, dopo la presentazione nel ’98 della black-comedy Il grande Lebowski con protagonista Jeff Bridges, che ritroveremo in True Grit nel ruolo che fu di John Wayne.

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True Grit, nuove immagini del remake-western dei fratelli Coen

Oggi vi proponiamo una serie di immagini dedicati a True Grit, il nuovo film dei fratelli Coen che dopo le atmosfere black-comedy di A serious man si cimentano con il western con un secondo adattamento di un racconto di Charles Portis, già portato sullo schermo nel 1969 dal regista Henry Hathaway ne Il grinta e che all’epoca fruttò un Oscar come miglior attore al protagonista John Wayne.

La storia ci racconta di una quattordicenne a cui un fuorilegge ha ucciso il padre e in cerca di vendetta coinvolge un ex-Marshall alcolizzato nella sua ricerca. Jeff bridges fresco di Oscar interpreta il ruolo che fu di Wayne supportato da Josh Brolin e Matt Damon.

Dopo il salto trovate la galleria fotografica con le immagini della pellicola. (foto Beyond Hollywood)

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Matt Damon compie quarant’anni

Oggi vogliamo festeggiare insieme a voi i quarant’anni di Matt Damon, proprio oggi l’attore americano approda ai fatidici anta e se fosse in vena di bilanci potrebbe davvero ritenersi  soddisfatto, vista la carriera in continua evoluzione che l’ha visto negli ultimi anni dar vita a personaggi di raro spessore e lanciarsi in  trasformismi da Actor’s studio ingrassando  a dismisura per la sorprendente spy-comedy di Soderbergh The Informant! e mettendo su chili di muscoli per interpretare il giocatore di rugby Francois Pienar nell’Invictus di Eastwood.

Damon ha la capacità come alcuni colleghi del calibro di Tom Hanks, di sfruttare le Physique du role dell’uomo comune, un volto da americano medio senza particolare connotazioni fisiche, ne caratteristiche che ne marchino a fuoco i personaggi, un capacità di impersonare la normalità in situazioni eccezionali e di rappresentare un rassicurante contrappunto in celluloide per lo spettatore.

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Action Figures, Jonah Hex

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Mentre attendiamo il rilascio di una data di uscita italiana Per il cinecomic Jonah Hex, negli States è uscito lo scorso 18 giugno, cominciamo a mostrarvi la prima serie di action figures dedicate all’antieroe in salsa western creato da John Albano e Tony DeZuniga per la DC Comics.

Jonah Hex appare per la prima volta nel 1972 sulla rivista di fumetti All Star Western, Hex non è certo un classico supereroe, cacciatore di taglie tormentato e sfigurato con alle spalle un’infanzia traumatica. Sul grande schermo ad interpretarlo ci sarà Josh Brolin, attore di razza già visto in Non è un paese per vecchi dei fratelli Coen e nelle biopic W. e Milk.

Dopo il salto troverete l’action figure deluxe ispirata alle fattezze di Brolin, scala 1:6 e in edizione limitata da 1.000 pezzi, e un set di figures snodabili con dettagli d’alto profilo con la prima figure dedicata all’attrice Megan Fox. Nel set Jonah Hex (Josh Brolin), Leila (Megan Fox) e Quentin Turnbull (John Malkovich). Buon proseguimento.

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Oscar 2010, miglior sceneggiatura originale e non originale chi vincerà?

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Ancora Oscar 2010 nel menù di oggi, ancora nomination e stavolta ci occupiamo delle due cinquine che riguardano gli script, miglior scenggiatura originale e non originale. Prima di passare ai nominati del 2010 ricordiamo che l’anno scorso corso l’Academy si è fatta perdonare per la mancata vittoria dello splendido Milk di Gus van Sant come miglior film, assegnando alla pellicola due stauette di cui una al giovane e talentuoso Dustin Lance Black proprio per la miglior sceneggiatura originale.

Naturalmente per la sceneggiatura non originale non poteva che essere premiato The Millionaire, il film che ha sbancato gli oscar 2009, la statuetta è andata allo sceneggiatore inglese Simon Beaufoy che per l’occasione ha adattato l’omonimo  romanzo di Vikas Swarup.

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Festival di Berlino 2010, quarto giorno

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Quarto giorno e primo week-end per il Festival di Berlino 2010, anche oggi il cartellone è decisamente ricco, quindi dovremo fare la consueta cernita scegliendo  nella vasta e ricca programmazione quotidiana. Odierno titolo di punta l’ultima fatica di Zhang Yimou naturalmente in concorso, e per le sezioni collaterali quattro pellicole italiane, tra queste Io sono l’amore di Luca Guadagnino.

Cominciamo con la competizione ufficiale, sei le pellicole proiettate tra queste A Woman, a gun and a noodle shop del regista cinese Zhang Yimou, remake della famosa pellicola dei fratelli Coen Blood simple, il film racconta le vicissitudini di una sorta di Scrooge orientale proprietario di un ristorante nei pressi della Grande Muraglia, che scoperto che la moglie lo tradisce, architetta un piano per ucciderla procurandosi una pistola, sarà l’inizio della fine.

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A Serious Man, recensione

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Sul finire degli anni ’60 il professore universitario Larry Gopnick (Michael Stuhlbarg) sta ricevendo il ben servito dalla moglie Judith che gli comunica che nella sua vita è entrato un vero uomo, un certo Sy Ableman che dovrebbe dargli più concretezza e qualche sicurezza in più del bonario e poco incisivo Larry.

Anche in casa Gopnick le cose sono alquanto caotiche, mentre il divano è occupato a tempo pieno dal fratello disoccupato, Larry se la deve vedere con un figlio che frequenta con pessimi risultati la scuola ebraica e una figlia che gli saccheggia quotidianamente il portafogli, perchè non contenta del suo aspetto ed aspira ad un costoso intervento chirurgico.

Al lavoro peggio ancora, oltre ad uno zelante studente che tenta di corromperlo prima e di ricattarlo poi, Larry riceve alcune lettere anonime decisamente minacciose, insomma l’quilibrio psichico per Larry  si fa sempre più precario, e dopo l’ennesima visione della vicina intenta a prendere il sole nuda, l’estrema decisione di ricorrere al supporto spirituale di tre rabbini che forse hanno la chiave per superare tentazioni e momenti bui, funzionerà?

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Prima ti sposo, poi ti rovino: recensione

intolerable_cruelty []Il produtttore di soap Donovan Donnelly (Geoffrey Rush) becca la moglie in flagrante adulterio con un sedicente addetto alla pulizia della piscina, dopo un primo momento di confusione e rendendosi conto di non possedere una piscina, l’uomo viene aggredito dalla coppia, ma riesce ugualmente a carpire le prove del misfatto.

Purtroppo per lui l’avida e spietata moglie si rivolge ad un vero qualo, l’avvocato  divorzista Miles Malley (George Clooney) che non solo vincerà in tribunale demolendo delle prove schiaccianti e inoppugnabili, ma toglierà ogni bene all’uomo trasformandolo in un senzatetto.

Malley ha la fama di vincente, ma anche per lui non mancherà il passo falso, stavolta sarà dall’altra parte della barricata, stavolta toccherà alla bellissima e determinata Marylin Rexroth (Catherine Zeta-Jones) venir incastrata dal mellifluo avvocato, ma Marilyn medita vendetta.

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