Christmas Film Festival

Uno legge il titolo in inglese e pensa subito che non ha alcuna voglia di prendere l’areo per andare a una seppur gustosissima rassegna cinematografica: lo dice anche il proverbio, “Natale con i tuoi”; il fatto è che il titolo non ci deve ingannare.

Il Christmas Film Festival si svolge, in questa sua edizione 2008 presso “Il Paese di Natale”, a Govone (CN). In particolare, le proiezioni avranno luogo presso la Serra del Castello di Govone, luogo suggestivo che farà da sfondo ad alcune indimenticabili proiezioni in questo allegro clima natalizio.

Ci troviamo di fronte ad una rassegna di lungometraggi; in questi vengono raccontate storie ed eventi per individui di tutte le età, e il tema del Natale è visto e affrontato da tutte le angolazioni, in particolare da quelle che promuovono l’attività riflessiva e introspettiva della persona.

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IsayBlog! presenta: PokerMondiale

Non scomoderemo banali associazioni come “IsayBlog! cala l’asso” per presentare il frutto della nostra ultima fatica: PokerMondiale, un blog interamente dedicato al poker sportivo.

Negli ultimi anni la popolarità del Texas Hold’em ha soppiantato rapidamente tutti gli altri giochi tradizionali grazie alla notorietà data da alcuni testimonial d’eccezione e alla diffusione dei vari tornei sui canali satellitari. Il poker texano è indubbiamente affascinante e spettacolare, difficile resistere al suo richiamo. Sul tavolo verde si riflette la metafora della vita: c’è chi è più paziente e chi è più aggressivo e chi aspetta il momento giusto per assestare la zampata vincente.

Grazie alle normative che hanno permesso l’apertura di poker room digitali anche nel nostro paese (Decreto Bersani numero 223 del 2006, convertito nella Legge 248 del 2006 e successive) tutto il sottobosco di giocatori che fino ad ora amavano questo gioco è potuto uscire allo scoperto testimoniando la spettacolarità di quello che abbiamo sempre considerato non un gioco d’azzardo, ma un vero sport di abilità, che giocato responsabilmente non ha controindicazioni per nessuno. Ma che FINALMENTE può prevedere una vincita in denaro reale e non più un confronto per un puro esercizio di stile.

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Cinema e videonoleggi addio, il mercato digitale avanza

Cinema e videonoleggi addio: secondo quanto rivelano gli analisti Usa di Strategy Analytics, questi due metodi di divertimento sono stati sorpassati dal mercato del divertimento digitale nel 2008.

Le cifre parlano chiaro: il digitale (musica, tv, video e videogiochi) ha fruttato a internet e cellulari 90 miliardi di dollari, mentre le sale cinematografiche e i videonoleggio “solo” 83,1 miliardi.

Martin Olausson rivela che i ricavi dei media digitali, superano per la prima volta nella storia quelli di cinema e videonoleggi, perché sono stati premiati gli investimenti online (creazione di portali e servizi Mobile) dalle principali compagnie di media.

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Incassi al botteghino: vincono Madagascar 2 e Yes Man. Bene Sette anime e Natale a Rio

Come era prevedibile, la classifica dei maggiori incassi al botteghino è stata completamente rivoluzionata, sia in Italia, che in America. Il colpo di scena più grande accade nel nostro Paese, dove Madagascar 2, che incassa quasi quattro milioni e mezzo batte, di più di un milione di euro Natale a Rio, secondo, che riesce ad avere la meglio sul nuovo film di Aldo Giovanni e Giacomo, Il cosmo sul comò, terzo con più di due milioni e trecentomila euro.

Alle loro spalle, appena giù dal podio, si posiziona un’altra nuova uscita, Come un uragano, con quasi ottocentomila euro, Ultimatum alla Terra, leader la scorsa settimana, quinto questo weekend con poco più di mezzo milione di euro, e Come Dio Comanda con quattrocentomila euro. La top ten italiana si chiude con Ember, settimo, Il bambino con il pigiama a righe, ottavo, il redivivo The Millionaire, nono e Twilight, decimo.

In America Yes Man, con il grande Jim Carrey è subito in testa alla classifica con diciotto milioni di dollari, ma solo perché ha 700 sale in più di Sette anime: il film di Muccino è, infatti, secondo sedici milioni di dollari, ma ha la media d’incasso per copia più alta (5801, contro 5288). Seguono, più staccati, Le avventure del topino Despereaux, con dieci milioni e mezzo, Ultimatum alla terra con dieci milioni e Four Christmases (Tutti insieme inevitabilmente) quinto, che con gli oltre sette milioni e mezzo supera i cento milioni totali.

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Robert Mulligan è morto

E’ morto venerdì notte, a ottantatre anni, a causa di un attacco cardiaco nella sua casa in Connecticut, il regista newyorkese Robert Mulligan. L’annuncio è stato dato dal nipote Robert Rosenthal al Los Angeles Times.

Mulligan, nato nel Bronx il 23 agosto del 1925 è stato regista di oltre 25 opere tra televisione (inizio nel 1951 con alcune puntate di Goodyear Television Playhouse) e cinema. Nel cinema ottiene le sue maggiori soddisfazioni: dopo aver esordito nel 1957 con Prigioniero di Paura, girò successi come Il grande impostore e Torna a settembre, al quale seguì Il buio oltre la siepe, con cui ottenne la nomination all’Oscar come miglior regista (il film, interpretato da Gregory Peck, poi, vinse tre statuette).

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Recensione: Baby love

Erano una coppia perfetta, Emmanuel e Philippe, si una coppia ben assortita, ma quando Emanuelle cerca di imporre al compagno il suo desiderio di paternità l’idillio si infrange sulle paure di Philippe e la coppia scoppia.

Se pensate che questo basti a far desistere Manu dal suo intento vi sbagliate di grosso, ma come può un gay riuscire a diventare padre?  La soluzione e’ una ragazza argentina immigrata clandestina, sarà lei a concepire il figlio di manu, semplice no?

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Recensione: xXx

Sembra passata una vita da quando è uscito il primo xXx. La pronuncia corretta, a quello che si dice, dovrebbe essere tipo “Tripla X”. Il film risale al 2002, e vede in primissimo piano uno scattante Vin Diesel, decisamente al top della sua forma.

Il film è stato scritto da Rich Wilkes, e diretto da Rob Cohen , che aveva diretto il protagonista l’anno prima in The Fast and the Furious; prodotto da Neal H. Moritz per i Revolution Studios, xXx ci racconta una vicenda avventurosa condita di un’atmosfera di jamesbondiana memoria.

xXx è il nome in codice di Xander Cage (Vin Diesel),appassionato di sport estremi, caratterizzato da un comportamento piuttosto aggressivo; al senatore non vanno a genio gli sport estremi, e questo a xXx non va bene, tanto che gli distrugge la Corvette.

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Keira Knightley: un eroina per tutte le stagioni

Keira Knightley nasce a Teddington (Inghilterra) il 26 Marzo 1985, attrice fisicamente esile ma dal piglio combattivo, quando recita sa tirar fuori una grinta ed una fisicità che sorprendono, nulla spaventa la donzella, che non disdegna un duello a fil di spada mentre indossa corpetto e parrucca.

Già con il cinema nei geni, padre attore e madre sceneggiatrice, ha un fratello più grande, Caleb, afflitta durante l’adolescenza di una lieve forma di dislessia, coltiva una grande passione per la danza, ma il suo sogno da bambina era fare….l’idraulico(!)

Da molti indicata come la nuova Julia Roberts, la troviamo già sul set ad otto anni con il film tv Royal celebration. Segue un ruolo molto particolare, ricordate la principessa Amidala/Natalie Portman nell’episodio di Star wars: La minaccia fantasma? beh la sua ancella, l’agnello sacrificale in caso di attentato era interpretata dalla knightley, Lucas la volle proprio per la sua straordinaria somiglianza con la giovane Natalie, molti pensarono che la Portman interpretasse un doppio ruolo, ma così non era.

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Un pò di luce: sogni e desideri di una pallina di natale.

Pensate ad una pallina di Natale , di quelle che anno dopo anno continuano a decorare il vostro albero, o lampeggiano su balconi e terrazze, sempre li’ per pochi giorni all’anno,  e il massimo che gli potrebbe capitare e di finire in frantumi tra le paffutelle mani di qualche bimbo, provate ad immaginare che una di quelle palline abbia sogni di fuga e desiderio di cambiare la propria vita…..

Un pò di luce è un delizioso cortometraggio vincitore del Festival Acquasale di Andria, La storia è semplice e piena di poesia, una sorta di fiaba natalizia girata con uno stile tra spot e videoclip e con una accattivante colonna sonora.

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Recensione: Ember – Il mistero della città di luce

Ember è una città sotterranea, creata dall’uomo per ospitare i terrestri (mentre la Terra si rigenera da una catastrofe) alimentata da un grande generatore, che può andare a pieno regime solo per 200 anni prima di spegnersi lentamente.

Sono passati 250 anni e gli abitanti di Ember non sanno più perché vivono nelle viscere della Terra (suppongono che la motivazione sia che fuori dalla loro città non ci sia altro che il buio), ma accettano i continui e sempre più lunghi blackout e che il sindaco Cole (Bill Murray) assegni loro i lavori, che dovranno svolgere per tutta la vita e gestisca a suo piacimento le risorse della comunità.

Due ragazzi, Lina (Saoirse Ronan) e Doon (Harry Treadaway), però, non ci stanno e, prima si scambiano le professioni (lui, che sogna di poter riparare il generatore, una volta designato messaggero, dà il suo lavoro a lei, che vuole recapitare messaggi, ma che è stata scelta come riparatore di tubature), poi, scoperto che il loro mondo è corrotto, decidono di lasciare Ember, con l’aiuto del padre di Doon (Tim Robbins) un inventore e di quello dell’anziano capo addetto alle tubature Sul (Martin Landau).

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Recensione: Natale a Rio

Piero (Ludovico Fremont) e Marco (Emanuele Propizio) sono due giovani dell’accademia militare in congedo per 14 giorni, che sognano di andare in vacanza a Rio, ma non hanno il coraggio di dirlo ai propri genitori, il palazzinaro Paolo Berni (Christian De Sica) e il professore di Etica Mario Patani (Massimo Ghini), con cui sono costretti a passare le vacanze. I ragazzi non sanno, però, che i due uomini divorziati non vogliono averli tra i piedi, perché hanno deciso di partire per il Brasile anche loro per il Brasile.

Dopo essersi raccontati un mucchio di bugie, i ragazzi sostengono di voler fare un viaggio culturale a Madrid, i genitori di dover rimanere a casa a fare la classica tombolata in famiglia, tutti e quattro partono per la meta predestinata, ma a causa di omonimia si scambiano le abitazioni: Piero e Marco finiscono in un residence extralusso e Paolo e Mario nell’ostello dei figli. Come se non bastasse nella città Carioca ci sono pure le ex mogli a rifarsi il seno.

Nell’altra storia, Linda (Michelle Hunziker) decide di presentare, a suo padre, Gianni (Paolo Conticini), il futuro sposo (traditore), ma prima di partire per il Sudamerica, pensando di chattare con lui su internet, finisce per illudere il povero Fabio (Fabio De Luigi), che da sempre la ama di nascosto e che decide di passare le vacanze con lei senza sapere di essere soltanto il terzo incomodo.

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Marty: oltre il recinto

Il salto oltre il recinto dello zoo che ci circonda ha un significato ambivalente per molti di noi; a volte si tratta della necessità violenta di liberarsi di qualcosa, a volte si tratta della voglia di aver qualcosa di cui lamentarsi; altre volte ancora è il bisogno protettivo di avere un limite da temere.

Vi ricordate The Truman Show? Io me lo ricordo. Se ci pensate un attimo, pensare a quel film e poi pensare a Marty ci riporta a considerare questo entusiasmo che caratterizza gli strati profondi della personalità, e che inevitabilmente, superate certe soglie, arriva a far compiere imprese grandiose.

Anche Marty non deve illudersi
: quando si è personaggi di una storia da raccontare, non c’è scampo: si è una parte, ed essere un tutto idempotente e attivo è solo una mera illusione; “giusto quello che basta per vivere”, direbbe qualcuno.

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Recensione: Il cosmo sul comò

Dopo Tu la conosci Claudia? tornano a farsi sentire Aldo, Giovanni e Giacomo. Sembra sia passata una vita, ed eccoli di nuovo sui nostri grandi schermi con un film a episodi fatti per far ridere e illuminati dalla voce del grande maestro orientale Tsu’ Nam.

Si inizia proprio dai modi serafici del maestro, accompagnato dai suoi sgangherati discepoli; sono loro l’inizio e la fine, e la ricerca dell’illuminazione diventa ricerca di quello che volete voi: le risate, una critica non molto velata alla specie umana e a quella italiana in particolare.

Il primo dei tre episodi mi è sembrato forse il più debole, dando al film un inizio abbastanaza pacato; vediamo le tre famiglie dei nostri eroi, stereotipate quanto basta, che cercano (invano) di allontanarsi da una fastidiosa Milano d’agosto. Ovviamente per un motivo o per un altro non vi riuscianno, e le loro strade sono destinate grottescamente a incrociarsi.

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Paz Vega: tra sensualità e talento

Paz vega nasce a Siviglia (Spagna) il 2 Gennaio 1976, esplosiva miscela di caliente fascino ispanico e talento per la recitazione, viene folgorata dal teatro e abbandona una promettente carriera sportiva nel nuoto, il suo debutto sarà proprio in teatro a soli quindici anni in una pièce di Federico Garcia Lorca “La casa de Bernarda Alba“.

Mentre continua gli studi di recitazione si iscrive anche a Scienze dell’informazione, per accontentare i genitori non convinti della strada intrapresa dalla giovane e per non perdere il loro sostegno economico. Una volta convinti i genitori e lasciati i corsi di giornalismo Paz Campos Trigo, questo il suo vero nome, si stabilisce a Madrid, si fa assumere come barista, cambia il suo cognome in Vega, adottando quello della nonna e inizia la caccia al successo, tra provini e delusioni in attesa della grande occasione.

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