Come un soffio nel vento: un viaggio nei ricordi

Una chitarra basta per scatenare un mare di ricordi, un viaggio a ritroso nel tempo alla ricerca di sensazioni perdute. Un Natale ed un regalo per un bambino ancora pieno di voglia di sognare, non ancora pienamente consapevole della vita.

Un soffio nel vento è un corto che utilizza musica, ritmo ed un montaggio, tipici dei videoclip musicali, nessuna recitazione, nessun monologo o voce fuoricampo è la musica a farla da padrona.

Il regista Fabio Quatela ci accompagna in una sorta di viaggio nei ricordi, accompagnato da una colonna sonora che spazia nei generi, ma che a volte rfisulta invasiva in una stona dal contesto già di per sè ridondante.

Il montaggio è buono, con immagini suggestive, qualche primo piano di troppo, ma una fotografia che trasmette bene le suggestioni natalizie e il calore dei ricordi d’infanzia perduti e ritrovati.

Un buon cortometraggio, forse eccessivamente lungo, ma sicuramente, dettagli tecnici a parte, coinvolgente, grazie soprattutto ad un’azzeccata sequela di musiche e canzoni di notevole impatto.