Jan Sveràk: trilogia di una vita

Jan Sveràk nasce a Zatec (Repubblica ceca) il 6 Febbraio 1965, nel curriculum del regista troviamo tracce di diversi ruoli che ha ricoperto in ambito cinematografico nel corso degli anni, da produttore a sceneggiatore, cimentandosi anche come attore in varie produzioni locali.

Sveràk inizia a studiare cinema nel 1983 presso la Prague’s film university, indirizzo video-documentari, due suoi lavori scolastici riscuotono entusiastici consensi, Vesmirna  odyssea II del 1986 e Ropaci del 1988 cortometraggio ecologista che vince negli Stati Uniti l’Oscar come miglior film studentesco.

Dopo il brillante esordio, il regista gira il suo primo lungometraggio Scuola elementare (1991), che si guadagna una nomination agli Oscar come miglior film straniero, il giovane regista stupisce per tecnica e contenuto.

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Golden Globe 2009, trionfa The Millionaire, premiato Heath Ledger, niente globo per Gomorra, le foto della serata

Non ci sono sorprese, purtroppo per noi italiani, nella notte dei sessantaseiesimi Golden Globe, assegnati a Los Angeles: The Millionaire è stato eletto miglior film dell’anno (si porta a casa anche il premio alla regia con Danny Boyle, quello per la sceneggiatura e la colonna sonora) , Heath Ledger è stato consacrato postumo miglior attore non protagonista tra gli applausi del pubblico, che lo sta trascindando alla vittoria dell’Oscar, Wall-E è il miglior film d’animazione e Valzer con Bashir ha battuto il comunque apprezzato Gomorra, come miglior film straniero.

Annotazioni: Kate Winslet si porta a casa due premi e si candida con forza alla vittoria degli Oscar. Salgono pure le quotazioni di  Mickey Rourke e Sally Hawkins, qui premiati nelle rispettive categorie.

Vediamo insieme tutti i vincitori. Se volete conoscere i trionfatori dei Golden Globe 2009 televisivi, vi invitiamo a visitare Cinetivu, sentre se volete dare un’occhiata alla lista dei nominati non dovete far altro che cliccare QUI

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Recensione: Yes Man

Carl Allen (Jim Carrey) è un uomo triste: è divorziato da una donna, che voleva di più; in banca, anche se meriterebbe la promozione da cinque anni, viene sempre scavalcato e dice no a qualsiasi richiesta di credito; l’interesse nell’uscire con gli amici di sempre Peter (Bradley Cooper) e Lucy (Sasha Alexander) è scemato da mesi, tanto da convincersi che sia meglio un buon film, magari horror (Saw), che la loro compagnia; rispondere alle telefonate è solo una formalità o un fastidio.

La sua vita cambia quando un suo amico, che non vedeva da tempo, gli consiglia di frequentare il meeting YES MAN, tenuto dal guru Terrence Bundley (Terence Stamp): in mezzo ad una folla oceanica, Carl è costretto a fare un giuramento con se stesso ovvero rispondere sempre e comunque si.

Tutto ciò è assai strano per lui, eppure col passare del tempo, inizia a piacergli, tanto di dire si, oltre che ai suoi amici e al suo capo, anche a tutte le persone che gli chiedo un microcredito, a chi gli offre di imparare a suonare la chitarra o il coreano, a chi lo vorrebbe impegnato nel volontariato e pure ad Allison (Zooey Deschanel) una giovane ragazza artistoide, amante della pittura, delle foto in movimento e della musica, che lo fa entrare nel suo mondo, facendolo innamorare. All’amore ha detto si per obbligo o per scelta?

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Recensione: Sette anime

Ben Thomas (Will Smith), un ingegnere aerospaziale, che ha studiato al MIT e che apparentemente sembra una persona felice e cordiale si spaccia come funzionario del fisco per poter avvicinare delle persone in difficoltà a cui vuole dare aiuto, pur di poter espiare una colpa che lo lacera da tempo.

L’unico a conoscenza del suo piano e il suo miglior amico Dan (Barry Pepper), che non sembra affatto d’accordo con il mezzo scelto dal protagonista per completare la sua opera di redenzione, mentre il fratello (Michael Ealy), il vero esattore, lo cerca più volte per riuscire ad ottenere una spiegazione plausibile al fatto che si sia estraniato dalla sua vita, vendendo addirittura la propria villa.

Nessuno sembra riuscire a fermare Ben, che passa le sue giornate ad assicurarsi di aver scelto le persone giuste da far felici, come ad esempio Ezra (Woody Harrelson), il lavoratore non vedente del call center, oppure in ospedale per analisi e visite. Proprio tra i pazienti, però, conosce e si innamora di Emily (Rosario Dawson), una ragazza dolcissima, che ha assoluto bisogno di un trapianto di cuore, ma che, a causa della scarsa compatibilità, rischia di non averlo.

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Raja Gosnell: mamma ho preso un Chihuahua!

Raja Gosnell nasce a Los Angeles, California, il 9 dicembre 1958, esperto di montaggio, campo in cui si distingue diventando indispensabile per registi del calibro di Robert Altman e Chris Columbus, per quest’ultimo ha montato i due episodi della serie Mamma ho perso l’aereo e il divertente Mrs. Doubtfire.

Nel suo curriculum, qualche lavoro come operatore di seconda unità e aiuto regista (Vengeance of a soldier-1987), molto montaggio, sua preminente attività (Pretty woman, D.O.A.), e alcuni film per la tv, fino all’esordio nella regia nel 1997 con il terzo episodio della serie Mamma ho perso l’Aereo, orfana dell’ormai troppo cresciuto Macaulay Culkin, Mamma ho preso il morbillo.

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Il percorso di Anakin Skywalker

La Forza di Anakin avvolge la stanza, e la sua serafica immobilità mi tiene in sospeso in uno stato che è a metà tra l’ammirazione e il timore. Mi spaventa l’idea di affrontare un percorso di questo tipo: camminare attraverso i meandri di una mente forgiata in questo modo potrebbe essere veramente pericoloso.

La disciplina e l’allenamento durano ormai da anni; il corpo e la mente hanno sopportato fatiche indicibili, un percorso formativo degno della scuola più rigida. La sua espressione corrucciata non è lo specchio di quello che sta pensando, ne sono assolutamente convinto.

Si tratta di una sorta di casco protettivo sviluppato negli anni, in modo spontaneo; non posso non pensrae a quanto le persone possono essere diverse, e agli effetti che il vivere tutti nella stessa realtà può portare.

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Recensione: Valzer con Bashir

Due amici, Ari e Boaz, ex-soldati, si scambiano, in un bar, riflessioni e ricordi sulla guerra. Boaz è tormentato da un sogno ricorrente in cui alcuni cani inferociti tentano di assalirlo, Ari invece si accorge di non aver alcun ricordo di un tragico episodio di cui fu testimone durante la guerra.

Su consiglio dell’amico, Ari inizia un viaggio a ritroso nel tempo utilizzando le memorie dei suoi commilitoni per ricomporre il ricordo di quei giorni frammentato e quasi totalmente rimosso.

Così tra racconti, sogni e traumi rimossi Ari ricomporrà frammento dopo frammento quel tragico giorno, e non potrà non essere investito dalla violenta e nauseabonda marea di emozioni di una lunga ed infinita guerra senza vincitori.

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Rumore di fondo: immagini e poesia

Una ragazza prigioniera di se stessa, desiderio di fuga, immagini di viaggi mai intrapresi, di evasioni da prigioni senza sbarre…

Rumore di fondo è un cortometraggio di Stefano Terraglia, che a ben guardare ha tutto l’aspetto di un Aiku, quelle piccole poesie giapponesi che in soli tre versi racchiudono profondi e suggestivi significati, ma invece delle parole il regista, attraverso musica e immagini, riesce in una manciata di secondi a trasmetterci suggestioni molto intense.

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Not easily broken: cronaca di un amore in crisi

Una coppia in crisi, Dave e Clarice, stanno lentamente allontanandosi l’uno dall’altra, qualcosa si è spezzato in un rapporto all’apparenza solido, entrambi meditano sul significato della felicità e sul loro matrimonio ed un incidente d’auto in cui viene coinvolta Clarice innescherà una serie di coincidenze che porteranno entrambi a rifelttere su una eventuale separazione.

Coincidenze che si manifesteranno nell’incontro di lei con un fisioterapista che la prenderà in cura, e dal quale Clarice si sente molto attratta, e la conoscenza da parte di Dave, di Julie e di suo figlio Bryson, con i quali l’uomo stringerà una tenera amicizia.

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Patrick Swayze ricoverato per polmonite

Patrick Swayze è attualmente ricoverato in ospedale per polmonite a causa dell’immunodeficienza causata dalla chemioterapia a cui si sta sottoponendo per combattere il cancro al pancreas.

L’attore, che doveva presentare la sua nuova serie insieme ai produttori davanti alla critica televisiva, ha dovuto dare forfait e ha chiesto che la presentazione si effettuasse anche senza di lui.

L’attore ha rivelato, che la sua battaglia con il cancro gli sta facendo passare le pene dell’inferno, e ad US Magazine ha detto:

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Fifty Dead Men Walking, Franklyn, The Last House on the Left, Nothing Like the Holidays, The Devil’s Tomb e Inkheart, nuovi trailer

Oggi preparatevi ad un incetta di trailer di film in arrivo dagli States: nel nostro consueto appuntamento vedrete quelli di: Fifty Dead Men Walking, Franklyn, The Last House on the Left, Nothing Like the Holidays, The Devil’s Tomb e Inkheart.

Partiamo da quest’ultimo: Inkherat la leggenda di cuore d’inchiostro, diretto da Iaian Softley, uscirà il 13 febbraio in Italia. Nel film in cui Meggie, una amante della lettura, capace di far diventare reali i personaggi dei romanzi, deve salvare il padre Mo da un rapimento, recitano tra gli altri Brendan Fraser, Paul Bettany, Jim Broadbent ed Helen Mirren.

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Critics Choice Awards 2009, tutti i vincitori: 5 riconoscimenti a Danny Boyle. Le foto della serata

Sono stati assegnati i quattordicesimi premi della critica americana (dopo il salto le foto della premiazione): trionfatore della 14esima edizione dei Critic’s Choice Awards è stato Danny Boyle, con il suo The Millionaire, vincitore di ben cinque premi (miglior film e miglior regista), che così rafforza la sua candidatura agli Oscar 2009 (7 volte in 10 anni i critici si sono trovati d’accordo con i membri dell’Academy).

Tra i premiati, bisogna sottolineare anche la presenza di Heath Ledger, che guadagna sempre più chance per essere premio Oscar postumo come attore non protagonista de Il cavaliere oscuro. A riguardo, Christopher Nolan ha detto:

Chiunque abbia visto una qualsiasi delle performance spettacolari regalateci da Heath sa che non oso nemmeno far finta di poter parlare a nome suo, perché la sua voce era unica quanto originale. Ma so di poter parlare a nome di tutti noi e dire che lavorare con lui è stata una delle esperienze più straordinarie che potremo mai avere in tutta la nostra vita.

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Recensione: Lasciami entrare

Oskar (Kare Hedenbrant) è un ragazzo chiuso, che soffre della lontananza del padre e dell’incapacità della madre di capirlo fino in fondo, a scuola non va molto meglio, studente dotato, viene quotidianamente vessato da un terzetto di compagni di scuola che non perde occasione di umiliarlo in pubblico. La rabbia che il ragazzo continua ad accumulare, lo porta a pensieri violenti, ma che la sua indole per nulla aggressiva non gli permette di mettere in atto, risultato: la frustrazione aumenta.

In una notte in cui Oskar si rifugia nel suo mondo di fantasiose vendette, fa la sua comparsa Eli (Lina Leandersson), piccola, ma solo all’apparenza, fragile dodicenne dall’aspetto pallido ed emaciato, Tra le due solitudini, così simili, nasce la voglia di riempiere i vuoti di un complicato quotidiano, e lo sbocciare di un amore infantile, dolce e protettivo unirà i due adolescenti. Oskar, però, ben presto scoprirà che Eli, è in realtà un vampiro e che vive con il suo servitore diurno, che gli procura il sangue, nutrimento che serve alla ragazzina per sopravvivere.

La scoperta, dopo una prima e naturale sorpresa, non spaventa Oskar che, dopo la dipartita del servitore di Eli, aiuta la giovane vampira a difendersi da una città che lentamente si accorge della pericolosa e sovrannaturale presenza che di notte trasforma ogni strada e vicolo buio in una letale trappola.

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Recensione: Sciuscià

La vita non è facile per Pasquale (Franco Interlenghi) e Giuseppe (Rinaldo Smordoni), due piccoli lustrascarpe che lavorano sui marciapiedi di via Veneto a Roma, i disagi ed il campare alla giornata, sono onnipresenti nella loro vita ma la voglia di divertirsi e sognare che è propria della fanciullezza, gli permette con i soldi raccimolati, ogni volta che possono,  di affittare, a Villa Borghese, un cavallo di nome Bersagliere e cavalcarlo dimenticando per qualche minuto la durezza della vita.

Purtroppo i due si trovano involontariamente coinvolti in un furto e vengono entrambi arrestati, ma prima riescono ad acquistare il tanto desiderato Bersagliere e ad affidarlo ad uno stalliere. Portati in carcere saranno separati e Pasquale, con l’inganno sarà costretto a confessare i nomi dei complici del furto tra i quali c’è il fratello di Pasquale, che verrà arrestato.

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