Si narra che nel 1600 un certo Fumagalli, scienziato e occultista, fosse convinto che si potesse impressionare su pellicola l’ultima immagine vista dagli occhi di un defunto un istante prima della sua morte.
Questa sua ossessione ne divorò anima e senno, e per sperimentare questa sua nuova tecnica da lui stesso denominata Thanatografia, Fumagalli arrivò a macchiarsi di una serie di efferati delitti che lo portarono alla condanna a morte.
Ai giorni nostri, in una prestigiosa scuola di cinematografia un giovane studente, Bruno (Alberto Amarilla), aspirante regista, spossato da studio e turni di notte come custode nell’archivio della scuola, nonchè afflitto da una perenne insonnia comincerà a percepire in uno stato alterato di veglia, un’altra realtà, distorta e terrificante, fatta di visioni e immagini di un ragazzo ricoperto di sangue che sembra volergli rivelare qualcosa.