Recensione: Il favoloso mondo di Amélie

la dolce Amélie (Audrey Tautou), vive in un mondo tutto suo, fatto di abitudini e sogni ad occhi aperti, ma in questi sogni non ha ancora fatto capolino l’amore, di cui la ragazza sembra non sentire proprio il bisogno.

Il giorno della morte della principessa Diana, Amélie scopre nascosto in un muro del suo appartamento una scatoletta contenente piccoli oggetti e giocattoli appartenuti sicuramente ad un bambino che abitava, prima di lei, l’appartamento.

Trovare il proprietario di quella scatoletta diventa per Amélie una missione, la caccia ha inizio, ma tutti i tentativi sembrano vani, ma per sua fortuna, il vicino di casa, soprannominato dalla ragazza l’uomo di vetro per via di una malattia alle ossa che lo affligge fin da bambino, gli indica la via giusta.

La consegna, non senza imbarazzo, avviene, e Amélie rimane colpita dalla felicità e dalla reazione positiva che quella scatoletta piena di ricordi genera nell’uomo, così tanto da decidere di aiutare le persone che ha intorno ad essere più felici, e di farne scopo di vita.

la missione è ardua, ma l’approccio diciamo originale con cui la ragazza risolve i vari problemi che gli si presentano man mano funziona, e molto bene, così tra vedove depresse, commessi vessati, e gnomi in vacanza, le giornate della ragazza passano piene di soddisfazioni e serenità perdute e prontamente ritrovate.

Nel frattempo, improvviso e travolgente arriva l’amore, Amélie si infatua di Nino (Mathieu Kassovitz) commesso di un Sexy shop che ha il curioso hobby di collezionare fototessere gettate via dai rispettivi proprietari.

Amèlie è più che mai decisa a conquistare l’amore di Nino e al contempo continuare nella sua appagante missione di soccorso agli infelici, ci riuscirà?

Il favoloso mondo di Amélie è una fantasiosa ed ottimista visione del mondo coi toni della fiaba ed un umorismo lieve e affascinante, che ci permette per un paio d’ore di guardare il mondo con lo sguardo colorato e pieno di vita di questa fumettosa e dolcissima protagonista.

Jeane-Pierre Jeunet, regista che già ci aveva colpito con il folle e surreale mondo di Delicatessen ed il dark e fiabesco  La città  perduta, torna ad esplorare il mondo odierno con la sua visione fumettistica e perennemente sospesa tra sogno e realtà.

Audrey Tautou è assolutamente adorabile, non si può non innamorarsi un pò della sua Amèlie e del suo carattere meraviglioso che si scontra quotidianamente con una realtà diversa e dura, ma basta un suo sorriso per farci capire che forse dovremmo rivalutare alcune nostre priorità quotidiane.

Il favoloso mondo di Amélie è una commedia riuscita e coinvolgente, soprattutto grazie, nulla togliendo al bravissimo regista, alla talentuosa protagonista, che dire, è un film da vedere, certo ricordando sempre che si discosta molto dalle classiche commedie americane, quindi è intrisa di quella visione tutta francese che ne fa oggetto anomalo e maledettamente intrigante.