Pretty Princess, recensione

Mia (Anne Hathaway) è un’adolescente come tante con la sindrome del brutto anatroccolo, sogni di popolarità nel cassetto e un’amore non ricambiato per un ragazzo che sembra non considerarla affatto, ma nella vita di Mia le cose stanno per cambiare perchè ben presto scoprirà di avere sangue blu e di essere nientemeno che una principessa.

La scioccante notizia giunge dalla nonna (Julie Andrews) che dopo aver saputo della morte del futuro re di Genovia, così si chiama il principato rimasto senza sovrano, comunica ad una incredula e terrorizzata Mia che sarà lei per diritto di discendenza l’erede legittimata ad occupare il trono vacante.

Inizia così per Mia in gran segreto un training per principesse con annesso corso accelerato di bon ton e portamento e un repentino cambio di look che grazie ad un vero artista del make-up trasformerà un brutto anatraccolo quindicenne in uno splendido cigno.

Purtroppo una fuga di notizie costringerà Mia ad affronatre stampa e pubblico prima del previsto e questo la getterà nell’occhio del ciclone mediatico trasformandola nella ragazza più popolare della scuola circondata da nuovi e inaspettati amici che poco prima l’avevano derisa e snobbata.

La valanga di popolarità e attenzione minerà l’equilibrio di Mia che per conquistare il ragazzo più popolare della scuola per cui ha una cotta e che si rivelerà un bieco profittatore a caccia di celebrità, trascurerà la sua migliore amica deludendo anche il fratello di quest’ultima da sempre segretamente innamorato di lei.

Mia caduta a piè pari un finto scandaletto da gossip architettato ad arte cercherà la fuga e la solitudione provando a lasciarsi alle spalle le troppe responsabilità, ma sangue reale scorre nelle vene della futura sovrana di Genovia e il senso di responsabilità alla fine avrà la meglio.

Pretty Princess è una gradevole versione aggiornata di Cenerentola tratta dalla serie di libri The princess diaries della scrittrice Meg Cabot, nobilitata in questo caso da una confezione di alto profilo firmata Disney e da un regista che ha già riletto la famosa fiaba in versione romance sfornando il classico Pretty Woman, uno dei film più amati di sempre con l’accoppiata Richard Gere/Julia Roberts.

Il cast in questo caso fa davvero la differenza, protagonista la talentuosa Anne Hathaway affiancata da due veterani come Julie Andrews  ed Hector Elizondo, la prima indimenticabile Mary Poppins l’abbiamo ritrovata recentemente in versione fata nella comedy L’acchiappadenti, mentre Elizondo amico e collaboratore di vecchia data di Marshall, in Pretty Woman era il direttore dell’albergo che segue ed istruisce Julia Roberts per il suo debutto in società.

Note di produzione: il film ha avuto un sequel Principe azzurro cercasi, tra i produttori c’è la cantante Whitney Houston, la pellicola ha incassato ai botteghini oltre 160 milioni di dollari e nel cast figurano la cantante Mandy Moore al suo primo film di rilievo e Kathleen Marshall, figlia del regista.