Oscar 2011, Miglior film d’animazione: chi vincerà?

Dopo esserci occupati delle categorie cosiddette tecniche, dei film stranieri e dei cortometraggi, a una manciata di giorni dalla notte degli Oscar 2011 cominciamo a dare una scorsa alla lista delle nomination principali che riguardano il miglior film dell’anno, i documentari, le performance di attori e attrici e naturalmente i film d’animazione.

Cominciamo la settimana proprio con la categoria miglior lungometraggio d’animazione, che vede quest’anno una terna di candidati che esplorano l’animazione da due prospettive opposte e loro modo complementari, l’animazione classica nel senso più autorale del termine e i blockbuster in CGI di ultima generazione che fruiscono di optional hi-tech come il 3D e di script di altissimo profilo che puntano ad un target di spettatori talmente variegato che hanno permesso al cinema d’animazione dal 2001 di essere ammesso dall’Academy come categoria a se stante e  quest’anno con Toy Story 3-La grande fuga di competere anche nella categoria miglior film al fianco dei blasonati colleghi in formato live-action.

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I bruttissimi, The mangler 2

Oggi ci occupiamo di uno dei tanti sequel prodotti per il mercato home-video concepiti per un veloce transito tra le novità sugli scaffali delle videoteche per poi andare a far mero numero nel reparto horror tra terrificanti ciofeche, finti sequel e ramake all’amatriciana.

Oggi ci occupiamo dell’horror The Mangler 2, sequel del ben poco memorabile The mangler-La macchina infernale trasposizione di Tobe Hooper datata 1995 di un racconto di Stephen King che narrava di una gigantesca stiratrice industriale sede di un’entità demoniaca che in questo sequel direct-to-video del 2001 scompare del tutto, per trasformarsi in un virus informatico senziente e altrettanto luciferino, infiltratosi in un sistema di sicurezza computerizzato di una scuola e pronto a mieter vittime tra studenti e professori.

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10 film biografici da premio Oscar

Visto l’approssimarsi della notte degli Oscar 2011 e visto che tra i nominati per il miglior film dell’anno figurano ben due pellicole biografiche come lo storico Il discorso del re e lo sportivo The Fighter, abbiamo pensato di stilare una classifica con le nostre dieci migliori biopic da Oscar che a partire dagli anni ’70 abbiano vinto o siano state ammesse nella rosa dei candidati alla prestigiosa statuetta.

Il compito si è rivelato oltremodo arduo perchè le storie vere, i fatti di cronaca e le vite dei grandi personaggi che hanno fatto la storia non si sono dimostrate solo materia prima da sogno americano formato hollywoodiano, ma anche materia ricorrente e decisamente molto gradita nella selezione effettuata annualmente dall’Academy, selezione che dagli anni ’70 ad oggi ha visto una quarantina di pellicole dal formato biografico approdare alle nomination con ben 11 vittorie nella categoria miglior film, vittorie tra cui spiccano kolossal come Ghandi (1983) di Richard Attenborough e L’ultimo Imperatore (1988) di Bernardo Bertolucci, disastri che hanno segnato la storia come quello narrato nel Titanic di Cameron o vite di menti geniali irrimediabilmente minate dalla malattia come quella del matematico e premio Nobel John Forbes Nash jr. nel memorabile A beautiful mind (2001) di Ron Howard.

Dopo il salto trovate la nostra classifica completa di trailer, naturalmente per qualsiasi segnalazione o aggiunta alla nostra top ten lo spazio commenti è a vostra disposizione.

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B-cult, Piranha

Oggi per i B-movies da riscoprire rispolveriamo Piranha, beast-movie a sfondo fluviale diretto da Joe Dante (L’ululato) e prodotto dal veterano Roger Corman nel lontano 1978, sulla scia del blockbuster di Spielberg Lo squalo e ispirandosi alla deriva gore di classici del genere come Grizzly-L’orso che uccide e L’orca assassina.

Dante naturalmente è il primo a non prendersi sul serio e come accadrà in alcune delle sue successive pellicole, vedi il dittico dedicato ai Gremlins, miscelerà spesso black-humor e situazioni paradossali al limite della parodia per ibridare il genere e sfornare più di qualche sorprendente gioiellino all’insegna di un cinema di genere piuttosto intelligente, vedi il sorprendente Small Soldiers tanto per fare un titolo.

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Oscar 2011, Miglior canzone: chi vincerà?

Ancora nomination e Oscar 2011 per oggi, dopo la cinquina di candidati alla miglior colonna sonora, rimaniamo in campo musicale ed occupiamoci dei quattro nominati alla migliore canzone originale.

Ci occuperemo quindi di brani originali composti appositamente per le rispettive pellicole che quest’anno vedono solo due nominati su quattro in corsa anche per il miglior film, tra le curiosità questa categoria può avere più canzoni nominate per uno stesso film, la prima pellicola a fruire di questa possibilità fu Saranno Famosi di Alan Parker in lizza nel 1980 con i brani Out Here On My Own e Fame, quest’ultimo pezzo si aggiudicò l’ambito riconoscimento.

Dopo il salto troverete i nominati di quest’anno suddivisi per musiche e testi e una clip musicale del brano in corsa per la statuetta, vi segnaliamo che la scorsa edizione la vittoria è andata al brano The Weary Kind, musica e parole di Ryan Bingham e T-Bone Burnett per la colonna sonora del film Crazy Heart.

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Lanterna Verde, videogame ufficiale e tutto il merchandise dal Toy Fair 2011

Oggi grazie al sito Collider vi possiamo aggiornare su tutto il merchandise legato al film Lanterna Verde presentato al Toy Fair 2011 di New York, dove in questi giorni sono state presentate tutte le linee di giochi, gadget e giocattoli legate al nuovo cinefumetto della D.C. diretto da Martin Campbell (La maschera di Zorro) e interpretato da Ryan Reynolds (Buried-Sepolto).

Dopo il salto trovate una ricchissima galleria fotografica con scatti provenienti dagli stand della fiera newyorkese, ma prima di lasciarvi alle foto vi ricordiamo che in coda al post trovate anche il primo spettacolare trailer del videogame ufficiale Green Lantern: Rise of the Manhunters legato alla pellicola e che sarà disponibile in estate, in concomitanza con l’uscita della pellicola prevista per giugno 2011.

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Oscar 2011, Miglior montaggio: chi vincerà?

Ancora una cinquina di candidati agli imminenti Oscar 2011, stavolta ci occupiamo del miglior montaggio categoria strettamente correlata a quella per il miglior film, infatti dal 1981 le pellicole candidate al miglior film hanno ricevuto anche una nomination in questa categoria, inoltre circa due terzi delle pellicole che hanno vinto nella categoria miglior film si sono aggiudicate anche la statuetta per il miglior montaggio.

Come di consueto subito dopo il salto trovate le schede dei nominati di quest’anno.

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Time Crisis, corto action con Andy Whitfield

Visto che spesso ci troviamo a recensire cortometraggi di volenterosi aspiranti filmakers, oggi vi vogliamo proporre due clip che ci mostrano un modo piuttosto spettacolare di approcciare una sequenza action.

A confezionare queste due sorprendenti clip ci ha pensato uno degli utenti più cliccati su You Tube, il filmaker Freddie Wong alias Freddiew, che oltre ad essere un campione professionista di videogames e aver prodotto un film indipendente,  possiede una società di produzione specializzata in film e contenuti video on-line.

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Oscar 2011, Migliore colonna sonora: chi vincerà?

Ancora una sbirciatina ai candidati agli Oscar 2011 per quest’oggi e stavolta ci occupiamo della categoria riservata alla migliore colonna sonora, per questa categoria storicamente abbiamo in pole position Alfred Newman con ben 43 nomination e 9 statuette, tra cui una per il memorabile tema de L’amore è una cosa mervigliosa (1955).

Il compositore e direttore d’orchestra scomparso nel ’70 nella sua lunga filmografia sfoggia musiche per  classici del calibro di Eva contro Eva, Quando la moglie è in vacanza e Il re ed io oltre ad avere due fratelli, due figli e un nipote tutti autori di colonne sonore per il cinema.

Dopo il salto trovate la cinquina di candidati in lizza quest’anno, ma prima di lasciarvi alle schede vi segnaliamo che tra i premiati di sempre spiccano anche  l’americano Alan Menken (La bella e la bestia/Aladdin) e l’argentino Gustavo Santaolalla (I segreti di Brokeback Mountain/Babel) per aver bissato nella categoria con due statuette a testa.

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Oscar 2011, Miglior sceneggiatura non originale: chi vincerà?

Dopo avervi proposto la cinquina di candidati alla miglior sceneggiatura originale, oggi ci occupiamo per gli Oscar 2011 di quegli script basati su opere letterarie, fumetti e altri film come sequel e remake, che quest’anno si contenderanno la statuetta per la miglior sceneggiatura non originale.

Prima delle nostre mini-schede vi segnaliamo qualche curiosità:  la prima donna ad aver vinto in questa categoria è stata nel 1930 l’americana Frances Marion per Carcere (The big house), tra gli autori che hanno bissato nella categoria ricordiamo Mario Puzo per Il Padrino e Il Padrino-Parte II, mentre la scorsa edizione Geoffrey S. Fletcher con Precious è stato il primo afroamericano a vincere nella categoria.

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Oscar 2011, Miglior film straniero: chi vincerà?

Oggi spazio Oscar 2011 dedicato alla cinquina di candidati al miglior film straniero che purtroppo non prevede nessun italiano in corsa per la prestigiosa statuetta, infatti i tre papabili alla nomination Vincere di Marco Bellocchio, Io sono l’amore di Luca Guadagnino e La prima cosa bella di Paolo Virzì sono stati tutti cassati dall’Academy in fase di cernita.

Prima di passare alle cinque pellicole candidate quest’anno, che come di consueto vi presenteremo singolarmente subito dopo il salto, qualche curiosità sull’ambita categoria che da un paio di anni a questa parte rappresenta l’unica vera sorpresa a livello di pronostici, vedi le ultime due edizioni con gli exploit del giapponese Departures e dell’argentino Il segreto dei suoi occhi.

Per quanto riguarda le pellicole italiane viste sul podio è dagli anni ’90 che l’Italia non conquista la statuetta, dal trionfo di Benigni nel ’99 con La vita è  bella.

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Aliens e Dead Space, le armi a grandezza naturale

Oggi per lo spazio gadget & merchandise fanta-horror di alto profilo con due titoli che nei loro rispettivi campi hanno fatto la gioia di milioni di spettatori-videogiocatori.

Stiamo parlando dell’ansiogeno sequel-action Aliens-Scontro finale di James Cameron, in cui abbiamo fatto la conoscenza della letale regina aliena e dei marines coloniali e del videogame Dead Space, fanta-horror a gravità zero che trae ipirazione da classici in celluloide come La cosa, Alien e Punto di non Ritorno che dopo due videogames di grandissimo successo e due lungometraggi d’animazione attende solo, come il cugino Bioshock, di traslocare armi, mostri e bagagli sul grande schermo,

Dopo il salto trovate due video-tributi e una ricca galleria fotografica con immagini di due splendide repliche a grandezza naturale perfette nel dettaglio e ricche di funzioni, solo 1.000 pezzi per il fucile M41A rifle in dotazione ai marines coloniali nel cult di Cameron, realizzato completamente in metallo con caricatore estraibile, lanciagranate retrattile e segnacolpi digitale luminoso.

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Oscar 2011, Miglior fotografia: chi vincerà

Ancora Oscar 2011 e ancora una statuetta tecnica, stavolta ci occupiamo della prestigiosa categoria per la miglior fotografia.

Prima di lasciarvi alla cinquina di candidati per quest’anno, che trovate subito dopo il salto, vi ricordiamo che l’italiano Vittorio Storaro ha vinto la prestigiosa statuetta per tre volte negli anni ’80 con Apocalypse Now (1980) Reds (1982) e L’ultimo imperatore (1988) e che anche la scorsa edizione della cerimonia porta il nome di un altro italiano, il calabrese Mauro Fiore vincitore per il kolossal Avatar.

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I bruttissimi, speciale tra Oscar e Razzie: i registi

Visto che sono state recentemente rilasciate le nomination ai Razzie 2011 e si avvicina la cerimonia ufficiale che il prossimo 27 febbraio assegnerà gli Oscar 2011, oggi ci occupiamo per la rubrica I bruttissimi di alcuni registi che se anche nel loro curriculum sfoggiano dei premi Oscar hanno, durante la loro carriera collezionato svariate e decisamente imbarazzanti nomination ai Razzie Awards.

Dopo il salto trovate quattro registi premio Oscar e le loro disavventure ai Razzie, un modo il nostro per dare un’ulteriore prospettiva sulla notevole opinabilità del tanto temuto riconoscimento.

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