Rocky 4, recensione

Dopo che l’amico ed ex-avversario Apollo Creed (Carl Weathers) lo aveva aiutato a risalire la china e a sconfiggere Clubber Lang (Mr. T), ora tocca a Rocky (Sylvester Stallone) fare da secondo all’amico Apollo, che ha deciso di tornare sul ring per affrontare una montagna di muscoli formato sovietico che risponde al nome di Ivan Drago (Dolph Lundgren).

Apollo nonostante le preoccupazioni di Rocky accetta un’esibizione con Drago che si trasforma in un massacro per il pugile da troppo tempo lontano dal ring, che  subisce così una vera e propria umiliazione dal colosso russo che finirà per ucciderlo, riuscendo così a portare Rocky ad accettare una sfida che a prima vista sembra una missione impossibile.

La condizione affinchè Drago accetti di scontrarsi con Rocky è che l’incontro si svolga nella madre Russia e per far questo Rocky dovrà rischiare il suo titolo di campione dei pesi massimi trasferendosi in Europa, dove inizierà un durissimo e spartano allenamento, mentre l’avversario tra macchinari di ultima generazione e ritrovati farmaceutici si prepara ad un’altro massacro.

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Film parodia di Rambo: Hot Shots! 2

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Oggi per le parodie cinematografiche ci occupiamo di un sequel, dopo il grande successo di Hot Shots! in cui Charlie Sheen parodiava Il Tom Cruise/Maverick del blockbuster di Tony Scott Top Gun, Jim Abrahams torna dietro la macchina da presa per il bis, stavolta toccando un’altra icona in celluloide anni’80, il Rambo di Sylvester Stallone.

Anche stavola Abrahams centra il bersaglio, oltre alla saga creata da Stallone il film cita molti altri cult tra cui Star Wars, Terminator 2 e Casablanca, con un occhio di riguardo naturalmente per gli war-movies, vedi Platoon e Apocalypse Now. Gli incassi restano notevoli, oltre 130 milioni di dollari di introito a fronte di un investimento di circa 25 milioni.

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Parodia film di guerra, Tropic Thunder

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Oggi per le parodie cinematografiche vi vogliamo parlare di Tropic Thunder un gioiellino piuttosto recente che ironizza su Hollywood e sui film di guerra che hanno fatto la storia del genere, vedi Apocalypse now, Full Metal Jacket e Platoon, senza dimenticare i classici action come la trilogia di Rambo e il filone di B-movies anni’80 firmati Cannon, vedi Rombo di tuono aka Missing in action e il dittico Delta Force, entrambe serie con Chuck Norris.

Il film racconta di un divo di film action che per risalire la china di una carriera ormai in caduta libera, decide di partecipare al più grande film di guerra mai realizzato tratto da un best-seller scritto da un reduce sopravvissuto all’inferno del Vietnam. La trasferta in una location sin troppo realistica si trasformerà ben presto in un un set potenzilmente letale per tutto il cast, totalmente inconsapevole di trovarsi in una pericolosa zona di guerra controllata da spietati  narcotrafficanti.

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Le riserve, recensione

Il presidente della squadra di football dei Washington Sentinels si trova con le spalle al muro, tutti i suoi giocatori oltre che affrontare un finale di campionato pessimo, sono sul piede di guerra, in vista uno sciopero generale che li vedrà abbandonare il campo di gioco in pieno campionato, in attesa che la società si appresti ad aumentarne gli stipendi ed i premi partita.

Il presidente resosi conto di non poter terminare il campionato corre ai ripari con un vecchio allenatore, Sean McGinty (Gene Hackman) passandogli la patata bollente, quest’ultimo ha la stramba, ma efficace idea, di convocare un’intera truppa di riserve, ex-giocatori che ormai per vari motivi hanno perso il treno del successo, e decide con loro di portare a termine il campionato.

A capo della nuova squadra il quarterback Shane Falco (Keanu Reeves), talento  con alle spalle una finale universitaria da incubo, ad appoggiarne il difficile rientro la bella Annabelle Farrell (Brooke Langton), capo delle cheerleader anch’esse in sciopero, determinata a sostituirle con un team di provocanti spogliarelliste.

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A testa alta: recensione

a_testa_altaChris Vaughn (The Rock) ha servito il suo paese nell’esercito, è un ex-soldato delle forze speciali, un uomo tutto d’un pezzo dai sani valori morali e dotato di un’integrità che sembra cozzare con l’ambiente della sua città natale che durante la sua assenza è notevolmente cambiata, e decisamente in peggio.

Il suo vecchio rivale Jay Hamilton (Neal McDonough) si è lentamente impossessato di tutto, ha utilizzato una banda di delinquenti coadiuvata da alcuni poliziotti corrotti per dettare legge in città, ha aperto un casinò/night club  dove la gente del paese dilapida i pochi risparmi guadagnati, la segheria della famiglia di Vughn ha dovuto chiudere i battenti, insomma Vaughn trova una situzione a dir poco spiacevole al suo ritorno.

Vaughn vuole comunque stare alla larga dai guai, è tornato in famiglia per ritrovare un pò di pace e così fa, almeno fino a quando scopre che il casinò truffa i giocatori e Hamilton utilizza la sua banda per vessare i poveri cittadini e spacciare droga ai ragazzi.

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Frasi da cinema: Rambo

Il fuggitivo John Rambo (Sylvester Stallone) è nella foresta, in lontananza si sentono i latrati dei cani, stanno arrivando, lo sceriffo ha radunato gli uomini e chiamato i cani per la ricerca, sono in molti, l’aria si è fatta pesante e umida, è aria di pioggia, il freddo è pungente e intorpidisce i muscoli, Rambo sistema qualche trappola, proprio come ai vecchi tempi, è proprio come in Vietnam, di nuovo all’inferno.

I cani sono agitati, puntano verso una una radura tra gli alberi, lo sceriffo Teasle (Brian Dennehy) sembra sicuro, l’addestratore che si occupa della muta di segugi molla il guinzaglio, i cani si lanciano verso la boscaglia, alcuni latrati, guaiti e poi il silenzio.

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Action figures: Rambo

Oggi ci occupiamo di una vera icona cinematografica degli anni ’80, il soldato John J. Rambo che con quattro film alle spalle ed uno in preparazione dimostra di essere più vivo che mai. Sylvester Stallone forse quando ha creato ed interpretato questo personaggio non si è reso conto della forza che avrebbe avuto sullo schermo e che ancora oggi continua ad avere, puro carisma da eroe.

Le riproduzioni dedicate a Rambo sono moltissime, partiamo con le action-doll sicuramente le migliori, abbiamo Sylvester Stallone nel capitolo originale della serie, il primo (foto in alto), abiti in tessuto, volto vermente somigliante, di questa serie esiste una versione Rambo 2, con una marea di accessori e d armi, tra cui l’inseparabile arco ed il coltello, di questo secondo capitolo esiste anche una versione paracadutista

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Recensione: Rambo

John James Rambo è uno dei tanti reduci del Vietnam, figli reietti di un America che dopo averli usati non ne vuole più sapere di loro, solo e in cerca di se stesso,  l’uomo si mette alla ricerca dei suoi commilitoni, quelli che hanno condiviso in Vietnam con lui l’odore della paura e della morte, la sua unica famiglia.

Arrivato in una piccola e sonnnolenta cittadina americana, viene a sapere che anche l’ultimo membro della sua squadra è morto, ucciso dal cancro, rassegnato Rambo riprende il suo cammino  senza meta.

Purtroppo Rambo ha uno scontro con la polizia locale, in particolare con lo sceriffo Will Teasle (Brian Dennehy), che prima lo invita, senza alcun motivo, a lasciare la città e dopo, vista la sua resistenza, lo arresta. Portato in carcere Rambo viene fatto oggetto di scherno ed abusi.

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Al Pacino e la Sfida senza regole

Alcuni giorni or sono, abbiamo reso omaggio al grande attore Robert De Niro, in occasione dell’imminente uscita nelle sale cinematografiche di Sfida senza regole, che segna a distanza di 12 anni, la collaborazione con un altro mito del grande schermo: Alfredo James Pacino, conosciuto in tutto il mondo sotto il nome di Al.

Quest’oggi il nostro Blog vuole rendergli omaggio con una breve biografia, con l’intento di ripercorrere non solo la maestosa carriera di attore, ma scovare i particolari, anche quelli più intimi della sua vita, con l’obiettivo di rendere edotti anche coloro che semplicemente legano il nome di Al Pacino, all’interpretazione del boss mafioso il quel capolavoro della cinematografia che è Il padrino.

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