La vita segreta delle api: recensione

Stati Uniti, 1964, in una fattoria della Carolina del sud vive la quattordicenne Lily (Dakota Fanning), una ragazzina traumatizzata, che avrebbe bisogno di sostegno, a soli quattro anni spara per errore alla madre causandone la morte, ma questo non basta, a peggiorare le cose c’e’ una figura paterna (Paul Bettany) assente ed anaffettiva che non riesce a curare la profonda ferita che tormenta la ragazza.

Dieci anni sono passati dalla tragedia, l’ennesima intemperanza del padre contro Lily e il pestaggio in paese di Rosaleen (Jennifer Hudson), la governante di colore che si occupa della casa, picchiata per aver tentato di iscriversi alle liste elettorali, costringe le due a fuggire.

Lily e Rosaleen Intraprenderanno un viaggio alla ricerca di notizie sulla madre di Lily, di cui la ragazzina non sa nulla, ricerca che le porterà in casa delle sorelle Boatwright, apicultrici, che accoglieranno le due fuggitive donandogli un pò di serenità, fiducia nel futuro e a Lily insegnamenti materni che la faranno approcciare alla vita adulta con nuovo e rinnovato ottimsmo.

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Come sarà Cannes 2009?

A pochi giorni dalla conferenza stampa ufficiale, prevista per il 23 Aprile 2009, ancora smentite, rumors ed indiscrezioni sui partecipanti alla sessantaduesima edizione del Festival di Cannes che si terrà dal 13 al 24 Maggio 2009 e che vede il direttore di quest’anno Thierry Fremaux lasciarsi aperte molte possibilità di scelta fino all’ultimo momento, una scelta obbligata, visto che molti dei film previsti per l’evento sono ancora in fase di post-produzione.

Per gli italiani non ci sarà sicuramente Giuseppe Tornatore ed il suo Baaria, che è ancora in fase di mixaggio delle musiche e che non sarà pronto prima della fine dell’anno, sembra certa invece la presenza di Marco Bellocchio, unico rappresentante italiano, almeno fino a questo momento, con il suo Vincere, tragica storia del figlio segreto di Benito Mussolini internato dallo stesso padre a Milano dove morì nel 1942.

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La pirateria e il cinema: FAPAV e i casi di Francia e Svezia

Nell’ultima riunione della FAPAV, associazione contro la pirateria audiovisiva si sono snocciolati numeri e cifre, ad oggi il danno subito dall’industria cinematografica italiana è di circa 537 milioni di euro. Su un campione di 2000 persone, il 32% ha usufruito nell’ultimo anno di copie pirata ed il 21% ha scaricato copie di film in sala dal web.

A tutto ciò è stato aggiunto che sono a rischio 350,000 posti di lavoro vista l’escalation del fenomeno che in cifre dovrebbe entro l’anno prossimo addirittura raddoppiare, questo almeno secondo le stime degli esperti, lapidario il commento dell’attore Carlo Verdone: stiamo assistendo ad un lento sfascio di un’industria.

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Every Little Step: dietro le quinte di A Chorus Line

I criticatissimi reality ed i Talent show, con tutte le polemiche che si portano inevitabilmente dietro, hanno comunque un merito, aver contribuito a sdoganare un certo realismo, anche se spettacolarizzato, che è l’anima del documentario, una volta esclusiva di esperti cinefili o di pubblico da festival, oggi il documentario è pronto ad essere fruito dalla massa, così dopo i mockumentary sospesi tra molta fiction e pochissima realtà, è il momento del vero documentario, fatto di backstage, interviste e vita reale.

Dopo i Rockumentary Shine a light ed il recente Anvil!: The story of Anvil ecco arrivare nelle sale statunitensi anche Every little step, documentario che vede la celebrazione di A Chorus Line, un musical cult che oltre che migliaia di rappresentazioni ha ispirato anche un film con un Michael Douglas.

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Is anybody there?: se ci sei batti un colpo!

Edward (Bill Milner) vive con la famiglia in un’antica e misteriosa villa nella campagna inglese, la residenza in questione per volere dei genitori diventa una casa di riposo ed Edward si ritrova a confrontarsi quotidianamente con delle persone anziane e con l’inevitabile morte di alcuni di esse e la sua curiosità verso la morte e un eventuale ritorno dall’aldilà si fa sempre più forte.

Edward passa le giornate cercando di mettersi in contatto con le anime degli ex-ospiti della casa di riposo, la cosa preoccupa un pò i genitori, ma passa in sordina di fronte all’oneroso compito di portare avanti l’isitituto con tutti i problemi e le responsabilità che un’attività del genere comporta.

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Action Figures: le bambole della serie Twilight

Oggi nella rubrica dedcata ai gadget cinematografici ci occupiamo di una nuova serie di bambole disponibili per i Twilghters da Aprile 2009 e basta guardare le immagini (foto in alto) per rendersi conto del livello e della maniacale cura dei dettagli, i volti sono rifiniti a mano, con cui sono state realizzate queste riproduzioni.

Lo stile è decisamente elegante, sono pezzi raffinati per collezionisti, certo nessuno vieta di utilizzare queste riproduzioni come semplici giocattoli, ma la cura ed il prezzo medio-alto sono decisamente indicativi del target di pubblico cui sono indirizzate. I personaggi disponibili per il momento sono tre, i due protagonisti principali Edward e Bella e il pellerossa Jacob.

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Love N’Dancing, The Girlfriend Experience, Armored, 17 again, My Sister’s Keeper, Drag Me To Hell: trailer

Il cinema vive di immagini. Eccoci dunque al nostro consueto appuntamento con i trailer dei film che potremo vedere prossimamente al cinema. Oggi vi mostriamo quelli di Love N’Dancing, The Girlfriend Experience, Armored, 17 Again, My Sister’s Keeper e Drag Me To Hell.

LOVE N’ DANCING
Uscirà nelle sale americane il 24 aprile, un nuovo film sulla danza. Protagonisti della pellicola diretta da Robert Iscove sono Amy Smart, Tom Malloy e Billy Zane. La storia è semplice: Jessica campionessa di ballo e Jake insegnante di inglese si conoscono, si piacciono e decidono di gareggiare insieme per vincere il titolo mondiale di ballo, ma entrambi sono fidanzati.

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Generazione 1000 Euro: trailer e galleria fotografica

Uscirà settimana prossima Generazione 1000 euro, la commedia di Massimo Venier, tratto dai racconti di vita vera descritti nell’omonimo blog e successivamente raccolti in un libro, riguardanti la generazione di precari che sopravvive con 1000 euro al mese.

Il film narra la storia di Matteo (Alessandro Tiberi), un trentenne laureato in matematica, impiegato nel campo del marketing in un’azienda che sta ridimensionando il personale, che cambia la sua vita a causa dell’arrivo di due donne, Beatrice (Valentina Lodovini), la sua nuova coinquilina e Angelica (Carolina Crescentini), il nuovo vicedirettore marketing.

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Il mostro di Frankenstein: il lato oscuro della scienza

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Che la creatura riportata in vita dal barone Victor Von Frankenstein sia un’icona horror è indubbio, che col passar degli anni la sua forza abbia perso di efficacia, anche. Certamente siamo di fronte al mostro meno terrorizzante che la letteratura abbia mai partorito, perchè in fondo la creatura è un reietto, certamente il pensiero che sia un gigantesco e deforme rompicapo fatto di pezzi di cadaveri e la sua forza incontrollabile lo rendono inquietante, ma in realtà la sua vera natura di vittima della follia e del delirio d’onnipotenza di uno scienziato in competizione con Dio è palese ai più.

Era proprio questa la suggestione che voleva trasmettere l’autrice del romanzo originale, Mary Wollstonecraft Shelley, comprensione e pietà per la creatura, ma condanna per il creatore, nonchè la paura per un uso della scienza che in quegli anni stava sovverchiando le leggi della natura travalicavandole, siamo nel 1817 e nel mondo accademico e scientifico si stava facendo strada, attraverso la medicina, l’utilizzo di pratiche che per l’epoca definire poco ortodosse è un eufemismo, ma che avrebbero col tempo permesso, nel bene e nel male progressi scientifici indispensabili.

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Toronto Jewish Film Festival 2009: cinema, tolleranza e religione

Dal 18 al 26 Aprile 2009 in Canada si svolgerà la diciassettesima edizione del Toronto Jewish Film Festival, una finestra sul cinema che tratterà i temi dell’amore e della famiglia, ma anche di cattivi ragazzi, sessualità e sport attraverso la prospettiva della religione.

La manifestazione, da sempre non competitiva, affronterà l’esperienza di vita ebraica attraverso lo sguardo del cinema e dei giovani con una selezione di film, documentari, cortometraggi e film d’animazione provenienti da 23 nazioni.

Tra gli eventi speciali, una sezione dedicata ai musical che omaggerà compositori ed artisti di religione ebraica dell’età d’oro del musical Hollywoodiano, e tre proiezioni dedicate al rapporto con le altre culture religiose, con approfondimenti ed incontri,

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La partita lenta: sport e fiducia

Eccoci al secondo appuntamento con il progetto perFiducia, stavolta a cimentarsi con il tema della fiducia e della solidarietà il regista dell’acclamato Il divo, Paolo Sorrentino, che sceglie il rugby come metafora di vita colpendo nel segno e sfoggiando una tecnica veramente impressionante.

La partita lenta è una miscela di tecnica ed espressione artistica veramente coinvolgente, Sorrentino sceglie un suggestivo bianco e nero per una serie di immagini rarefatte e al contempo fortemente realistiche, quello del regista è un cinema fatto di volti, silenzi e di luoghi dell’anima che ogni tanto è giusto esplorare e raccontare,

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Disastro a Hollywood: recensione

Assistiamo ad una settimana della frenetica e iperattiva vita di Ben (Robert De Niro), affermato  produttore cinematografico che si divide tra la sua complicata e confusionaria vita privata, ben ha due ex-mogli, con una di una di esse, la dolce Kelly (Robin Wright penn) l’uomo ha un bel rapporto di complicità, ed una figlia adolescente, Zoe (Kristen Stewart), che cresce in fretta e di cui l’uomo non conosce assolutamente nulla.

Ben si barcamena tra la vita reale della sua famiglia ed il surreale e incontrollabile mondo dello star-system, folle e autoreferenziale, i cui protagonisti, i famigerati ed egocentrici attori e registi hollywoodiani vivono completamente scollegati dalla realtà, in un edulcorato paese delle meraviglie fatto di assurde pretese contrattuali e integrità sacrificate sull’altare di compensi milionari.

Tra i bizzarri personaggi che ben dovrà affrontare in questa lunga e tortuosa settimana c’è il pedante, irascibile e avido Bruce Willis che non fa che creare problemi al povero produttore sempre pronto a mediare le sue incessanti ed assurde richieste con ulteriori bonus in denaro che tranquillizzano l’ego ed il conto in banca della bizzosa star.

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Mamma, ho riperso l’aereo-Mi sono smarrito a New York: recensione

Un anno dopo l’incidente capitato al piccolo Kevin (Macaulay Culkin), dimenticato a casa dai genitori partiti per le vacanze natalizie, ecco che ci risiamo, la solita baraonda pre-partenza stavolta non crea danni a casa, visto che i genitori ora tengono il piccoletto sotto attenta osservazione, ma all’aereoporto, così mentre la famiglia McCallister si imbarca per Miami, Kevin sbaglia volo e sbarca a New york.

Dopo un primo momento di naturale smarrimento e mentre i gentiori avvertono la polizia dell’ennesima dimenticanza, Kevin, che si ritrova fra le mani la carta di credito del padre decide di godersi appieno La grande mela e le comodità che offre tra cui una bella stanza al Plaza, dove il concierge Hector (Tim Curry)  è molto scettico nei confronti ei fantasiosi racconti del ragazzino, e una bella puntata nel più grande negozio di giocattoli della città, i magazzini Duncan.

Purtroppo Kevin davanti al negozio incappa in due vecchie conoscenze, i ladruncoli Marv (Daniel Stern) ad Harry (Joe Pesci) che evasi dal carcere durante una rivolta hanno intenzione di farla pagare molto cara alla piccola peste. Kevin si rtirova così tra due fuochi, da una parte il concergie dell’albergo a cui è stato segnalato che la carta di credito di Kevin è rubata e dall’altra Marv ed Henry sul piede di guerra.

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Crank 2-High Voltage: un action ad alta tensione

Abbiamo lasciato Chev Chelios (Jason Statham) nel primo captolo di Crank che precipitava da un elicottero dopo aver fatto strage della gang che lo aveva avvelenato, lo vediamo in seguito planare sul tetto di una macchina che miracolosamente ne attutisce lo schianto.

Chev ormai in fin di vita viene prelevato da una gang di cinesi che caricatolo su di un furgone lo trasportano in una sorta di ospedale clandestino dove al nostro sfortunato amico viene trapiantato un meccanismo nel cuore che per funzionare ha continuo bisogno di sollecitazioni elettriche.

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