Generazione 1000 Euro: recensione

Quattro rappresentanti della cosiddetta Generazione 1000 Euro costretta a combattere quotidianamente con la mancanza di lavoro e di sicurezze, una precarietà che si riflette nei rapporti interpersonali ed affettivi, a cui si aggiunge uno stipendio che non basta mai e una laurea che ha perso il valore intrinseco di distinzione e valorizzazione di un faticoso percorso di crescita e studio.

Così ci troviamo ad assistere alle vicissitudini di Matteo (Alessandro Tiberi) trentenne con un talento per la matematica ed una laurea in tasca che proprio non l’aiuta a trovare un lavoro che gli dia uno stipendio dignitoso che gli permetta di arrivare a fine mese, poi come se non bastasse c’è la spada di Damocle dell’affitto della casa che divide con il suo migliore amico Francesco (Francesco Mandelli).

Francesco è un appassionato di cinema che sbarca il lunario lavorando come proiezionista in un cinema d’essai ed ha una vera mania per i videogames. Nel tran tran quotidiano all’insegna della sopravvivenza dei due amici fanno capolino la nuova coinquilina Beatrice (Valentina Lodovini), aspirante insegnante di greco e la bella Angelica (Carolina Crescentini), capufficio di Matteo.

Matteo nel giro di pochi giorni proverà sulla sua pelle il triste significato di precarietà perdendo la fidanzata, venendo sfrattato dal suo appartamento e dulcis in fundo rischiando anche di perdere il suo lavoro.

Generazione 1000 Euro si lancia al salvataggio dei cosiddetti bamboccioni cercando di raccontare alcune reali problematiche della generazione di trentenni perennemente in lotta con un quotidiano privo di qualsivoglia sicurezza.

Il regista Massimo Venier diverte ma non graffia, ammicca ma non approfondisce, sfornando comunque una godibile commedia che si pone sicuramente una spanna sopra alle ultime produzioni made in Italy. Questo buon risultato va in parte attribuito ad una brillante scrittura che trae la parte più comedy e umoristica del libro tralasciandone gli approfondimenti politico-sociali che avrebbero sicuramente dato più spessore a tutta l’operazione ma al contempo ne avrebbero appesantito la fruibilità.

Ottimi i giovani interpreti ricchi di sfumature e figli loro stessi di quel mondo che stanno rappresentando, Generazione mille euro è una riuscita e divertente commedia che racchiude tante paure, ma anche tante speranza per una generazione che nel bene o nel male stringe i denti e guarda comunque avanti.