In occasione del recente remake de L’ultima casa a sinistra, di cui potete leggere la recensione in anteprima QUI, oggi parliamo di quello che a tutti gli effetti molti considerano un cult e che per altri è invece solo un progetto anomalo nella filmografia del regista Wes Craven, creatore della saga di Nightmare e del cannibal-cult Le colline hanno gli occhi.
Il film si apre con una sorta di avvertimento sul contenuto scioccante delle immagini che seguiranno e che questo film è stato usato come documento didattico in scuole e università, e già capiamo il tono caustico di Craven che nelle sequenze successive si divertirà non poco a spiazzare lo spettatore e a giocare con argomenti scottanti come droga e violenza.
Se pensavate che la versione cyber-terminator di Jason X fosse già troppo, ecco che alcuni geniacci made in Hollywood sfornano questo filamaccio direct-to-video scomodando Van Helsing e la sua nemesi, il famigerato Conte Dracula.
Il regista Michael Bay ci accompagna nella seconda avventura cinematografica dei robottoni mutaforma,

Nome: Smeagol alias Gollum
1978, il regista John Carpenter decide di realizzare uno script con la produttrice e sceneggiatrice Debra Hill che ha per protagonista una baby-sitter insidiata da un maniaco con maschera e coltellaccio, budget duecentomila dollari e una crew fatta di alcuni amici e la partecipazione di un’esordiente Jamie Lee Curtis, futura scream queen e reginetta degli horror anni ’80 e del grande Donald Pleasance.
Oggi ci occupiamo di un prodotto direct-to-video in questi giorni sugli scaffali delle nostre videoteche, The Vanguard, horror ispirato al recente 28 giorni dopo e relativo sequel e a tutto il filone post-apocalittico più in generale.
oggi ci occupiamo di una colonna sonora cult, stiamo parlando dello score della trilogia de Il signore degli anelli del regista Peter Jackson, monumentale ed epica trasposizione cinematografica di un’opera letteraria di culto.
