Film in DVD e Blu-ray di giugno

Un mese da Oscar in senso letterale questo giugno per le uscite in home-video, infatti dopo il vincitore dell’ultima edizione degli Academy Awards Il discorso del re approdato nelle videoteche lo scorso mese, le nuove uscite presentano diversi titoli che quest’anno hanno concorso alla prestigiosa statuetta, tra questi ben cinque occupano la nostra Top 5 del mese tra cui segnaliamo la memorabile biopic sportiva The Fighter, 2 Oscar al miglior attore ed attrice non protagonista (Christian Bale e Melissa leo) e Il cigno Nero che ha consacrato Natalie Portman miglior attrice protagonista dell’anno.

Prima di lasciarvi alla lista completa delle uscite del mese e alle nostre consuete rubriche, vi segnaliamo un paio di imperdibili cofanetti ricchi di extra e in formato Blu-ray in uscita questo mese, la trilogia de Il signore degli anelli versione estesa e la collector’s edition di Apocalypse Now con cimeli da collezione e una montagna di extra, ricordiamo che quest’ultimo cofanetto è disponibile anche in versione DVD.

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Festival di Venezia 2011, Darren Aronofsky sarà presidente di giuria

Ancora un aggiornamento per la sessantottesima edizione del Festival del Cinema di Venezia (31 agosto-10 settembre), giungono news sulla designazione del nuovo presidente della giuria internazionale, prestigioso e oneroso compito che quest’anno spetterà al regista statunitense Darren Aronofsky.

Aronofsky è stato candidato quest’anno a quattro Golden Globe e cinque premi Oscar per il thriller psicologico Il cigno nero, pellicola premiata con una statuetta alla miglior attrice protagonista assegnata a Natalie Portman.

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Ioma 2011, nomination: Il cigno nero candidato a 10 premi

Sono stati annunciati i candidati agli Online Movie Awards 2011: a guidare la classifica dei film più nominati è Il cigno nero con 10 candidature, seguito da Il discorso del re, Inception e The social network con otto. Nella sezione Miglior Film Italiano sono in gara Benvenuti al sud, Draquila – L’Italia che trema, La nostra vita, La solitudine dei numeri primi e Una vita tranquilla.

Prima di lasciarvi alla lista completa dei nominati vi ricordo che i vincitori saranno annunciati domenica otto maggio su www.radiopress.it e che è ancora possibile iscriversi per votare il vincitore andando sul sito ufficiale della manifestazione.

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In viaggio con una rock star, recensione in anteprima

In un incipit stile videoclip faremo la conoscenza della rockstar britannica Aldous Snow (Russell Brand) dall’ego talmente spropositato da considerarsi un Gesù bianco venuto dallo spazio in un album dedicato ai bambini africani, album che oltre ad essere considerato razzista e patetico segnerà per lui l’inizio di un declino con caduta a picco nelle chart, seguito da un periodo di trasgressioni, droga ed eccessi che lo riporteranno sulle copertine dei tabloid, ma non di certo in cima alle classifiche.

Qualche tempo dopo presso la Pinnacle Records, etichetta discografica in crisi, Aaron Green (Jonah Hill) giovane talent scout in erba propone al suo boss Sergio Roma (Sean Combs) di risollevare l’immagine della casa discografica convincendo proprio Aldous a suonare al Greek Teather celebrando una delle sue più leggendarie performance live, Roma dopo aver metabolizzato l’idea affida proprio ad Aaron il compito di volare a Londra e portare Aldous sano, salvo e soprattutto sobrio in quel di Los Angeles.

Aaron che è da sempre un grande ammiratore del cantante raggiunta Londra e imbarcatosi in un viaggio allucinante con la più capricciosa e fuori di testa rockstar del pianeta finirà strafatto e ubriaco nel bel mezzo di una sorta di alllucinogeno incubo alla Ozzie Osbourne con groupie che proveranno a violentarlo e il suo compagno di viaggio che lo trascinerà ovunque, trasformando  il viaggio per Los Angeles in una maratona a tappe all’insegna di sesso, droga e rock n’roll.

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Box Office 4-6 marzo 2011: Manuale d’amore 3 primo in Italia, Rango in testa negli USA

La situazione italiana. Manuale d’amore 3 si conferma in testa alla classifica del boxe office nostrano, ma deve ringraziare la massiccia distribuzione (608 sale) se è ancora davanti a tutti, dato che la sua media per sala (2.247€, sesta della settimana) gli consente di portarsi a casa 1,366 milioni di euro (5,2 milioni totali). Alle spalle della commedia italiana, si mettono in fila La vita facile, secondo con 833mila euro, Il cigno nero, terzo con 816mila euro (3,996 milioni totali), Il discorso del re, quarto con 802mila euro (miglior media per sala – 3.519 € – e un totale che ha già raggiunto quota 6,21 milioni) e The Fighter, quinto con 784mila euro. Le altre novità: nonostante il sovrapprezzo del 3D Piranha 3D racimola 680mila euro ed è sesto; male Il gioiellino, solo nono con 320mila euro; Una cella per due incassa 120mila euro mentre le uscite tecniche Il buongiorno del mattino e Easy Girl si portano a casa 37mila euro.

La situazione americana. La new entry Rango batte tutti incassando ben 38 milioni di dollari, dato più che buono vista la media per sala, 9.701 $ (miglior esordio del 2011). Alle sue spalle possono essere soddisfatti anche gli esordienti I guardiani del destino, secondo con 20,945 milioni di dollari (ai quali si devono aggiungere altri 21,5 milioni dalla distribuzione estera), e Beastly, terzo con 10,115 milioni di dollari (ma con duemila sale in meno di Rango). Scendono rispettivamente in quarta e in quinta posizione Libera Uscita (9 milioni di dollari e un totale di 27) e Gnomeo & Giulietta (6,9 milioni e un totale di 83,69). Altro: Il discorso del re, settimo con altri 6,5 milioni di dollari, tocca la cifra di 123,81 milioni totali (che diventano 271 contando anche il resto del mondo).

Andiamo a riassumere le prime cinque posizioni della classifica italiana e americana:

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Box Office 25-27 febbraio 2011: Manuale d’amore 3 primo in Italia, Gnomeo e Giulietta negli USA

La situazione italiana. Nell’ultimo weekend di febbraio Manuale d’amore 3 esordisce in testa agli incassi del boxe office con 2,9 milioni di euro: la cifra, nonostante sia alta, non è proprio esaltante, vista la massiccia copertura mediatica riservata al film (con tanto di partecipazione a Sanremo di Monica Bellucci e Robert De Niro) e dato il numeri di sale in cui è uscito. Rispetto al secondo capitolo, il film ha incassato la metà e la media per sala (4.400 €) fa pensare che difficilmente riuscirà a raggiungere i 19 milioni di euro del suo predecessore. Alle spalle della commedia italiana si collocano: Il Cigno Nero, secondo con 991mila euro (2,6 milioni totali), Amore e altri rimedi, terzo con 800mila euro (2,55 milioni totali), Il grinta, quarto con 703mila euro (2,17 milioni totali) e Femmine contro maschi, quinto con 655mila euro (10,87 milioni totali). Le altre novità: esordisce al sesto posto, con 643mila euro Unknown – Senza Identità; 127 Ore è ottavo con 320mila euro; Shelter – Identità paranormali è tredicesimo con 186mila euro; Ladri di cadaveri è quattordicesimo con 101mila euro. Altro: Il discorso del re, fresco trionfatore agli Oscar 2011, con i 483mila euro incassati supera quota 5 milioni totali.

La situazione americana. Nel weekend degli Oscar, va in testa alla classifica nientemeno che Gnomeo e Giulietta: il film d’animazione della Disney si porta a casa 14,2 milioni al terzo weekend (75,1 milioni di dollari totali) e batte tutte le nuove uscite. A seguire troviamo Libera Uscita (Hall Pass), malamente secondo (visto il cast che ha a disposizione) con 13,4 milioni di dollari (costato 35 milioni di dollari), Unknown – Senza Identità, terzo con 12,4 milioni di dollari (42,8 milioni totali e ne è costato 30), Mia moglie per finta, quarto con 11,1 milioni di dollari (79,35 milioni totali) e Sono il numero quattro, quinto con 11 milioni (37,74 totali). Altro: Il discorso del re, settimo con 7,6 milioni di dollari tocca quota 114,5 milioni; Drive Angry 3D floppa esordendo in nona posizione con soli 5,1 milioni di dollari; Il cigno nero racimola 1,35 milioni e porta il suo totale a 103,5 in patria (225 in tutto il mondo ed è costato solo 15 milioni); Il grinta con 1,9 milioni arriva a quota 167,1 milioni totali in patria (214 in tutto il mondo).

Andiamo a riassumere le prime cinque posizioni della classifica italiana e americana:

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Oscar 2011, gli sconfitti

Oscar 2011, fumata bianca in quel di Los Angeles, eletti i migliori artisti e tecnici del mondo del cinema e archiviata anche l’ottantatreesima edizione degli Academy Awards con Il discorso del re che come da pronostici sfrutta il piccolo vantaggio sull’unico suo avversario nella corsa all’ambita statuetta, il biografico The Social Network di David Fincher, vincendo nell’affollatissima categoria miglior film dell’anno, aggiungendo al prestigioso carnet come da copione anche la miglior regia (Tom Hooper), attore protagonista (Colin Firth) e sceneggiatura originale (David Seidler).

Se dovessimo stilare un’ideale classifica degli sconfitti di questa edizione, tra questi c’è senza dubbio The Social Network che alla fine su sette nomination ne imbecca solo tre di cui un paio diciamo minori, oltre alla miglior sceneggiatura non originale scritta a quattro mani da Aaron Sorkin e Ben Mezrich tratta dal libro The Accidental Billionaires di Mezrich,  Fincher si deve accontentare delle categorie miglior colonna sonora e miglior montaggio, purtroppo come si sa agli Oscar non vi è podio, quindi nonostante il prestigio di una o più nomination accumulate, per chi punta alto come la pellicola di Fincher o si vince o si resta al palo.

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Oscar 2011, Miglior film: chi vincerà?

Ad una manciata di ore dalla consegna degli Oscar 2011 ci occupiamo dell’ultima categoria di punta degli Academy Awards e dopo i candidati a miglior regista vediamo la rosa di nominati al miglior film dell’anno.

L’ambita categoria fino all’edizione 2008 era formata da cinque candidati solitamente appaiati ad altre categorie come miglior regia e miglior montaggio, dal 2009 la rosa di candidati si è notevolmente ampliata raggiungendo i dieci titoli in lizza.

Prima di lasciarvi ai candidati di questa ottantreesima edizione qualche curiosità su nominati e vincitori di sempre: nella storia della premiazione bisogna risalire alle prime edizioni (1928/1929) per trovare un regista che non abbia vinto in tandem nella categoria miglior film e miglior regia e sono solo tre i titoli candidati al miglior film dell’anno che non hanno ricevuto anche una nomination per la miglior regia, il più recente è A spasso con Daisy di Bruce Beresford (1989), infine tra gli outsider segnaliamo Shakespeare in Love (1999) come la prima commedia a vincere nuovamente nella categoria dopo la bellezza di trenta edizioni.

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Box Office 18-20 febbraio 2011: Femmine contro maschi primo in Italia, Unknown Senza Identità vince negli USA

La situazione italiana. Il weekend viene vinto nuovamente da Femmine contro maschi: la commedia italiana, con gli 1,33 milioni di euro incassati, raggiunge quota 9,85 milioni totali (due milioni in meno del precedente capitolo). Alle sue spalle si mettono in fila, con ottimi risultati: Amore e altri rimedi, secondo con 1,27 milioni, Il cigno nero, terzo con 1,09 milioni di euro (e miglior media settimanale con 4.276 € a copia), Il grinta, quarto con 1,04 milioni e Sanctum 3D, quinto con 712mila euro. Le altre novità: male Sono il numero quattro, ottavo con 526mila euro (e media per sala di poco più di duemila euro); Il padre e lo straniero incassa 71mila euro, The Shock Labyrinth 3D 68mila euro, Come lo sai 64mila euro, Un gelido inverno 58mila euro (ma la media per sala è di più di 2700 euro). Gli altri film: Immaturi con 690mila euro, che gli permettono di posizionarsi in sesta posizione, tocca quota 14,17 milioni totali; Il discorso del re, con altri 563mila euro, supera i 4,3 milioni totali.

La situazione americana. Il particolare weekend cinematografico, che regala cinque film distanziati al massimo da 4 milioni di dollari, vede trionfare Unknown – Senza Identità con 21,77 milioni di dollari. Il film con Liam Neeson ha la meglio, grazie alla miglior media per sala (7.154$), su un’altra novità della settimana, Sono il numero quattro, che si piazza in seconda posizione con 19,5 milioni e batte di un soffio l’ottimo e confermatissimo Gnomeo e Giulietta, terzo con 19,4 milioni (50,4 totali). Scende in quarta posizione, con 18,2 milioni di dollari incassati (60,7 totali), Mia moglie per finta. Alle sue spalle troviamo Big Mommas: Like Father, Like son, quinto con 17 milioni di dollari, e il leader di sette giorni fa, Justin Bieber: Never Say Never, sesto con 13,6 milioni (48,47 totali). Altro: Il discorso del re, settimo con 6,56 milioni di dollari, sfonda il muro dei 100 milioni (103,278 per esattezza).

Andiamo a riassumere le prime cinque posizioni della classifica italiana e americana:

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