BAFTA 2009, tutte le nomination, undici per The Millionaire e Benjamin Button. C’è Gomorra

I Bafta 2009, le premiazioni cinematografiche britanniche, non regalano grandi sorprese, ma ribadiscono la corsa a due tra The Millionaire e Il curioso caso di Benjamin Button, che probabilmente vivremo agli Oscar 2009: entrambi i film ottengono undici nomination, compresi quelli più importanti.

Tra gli altri film, spiccano le nove candidature de Il cavaliere oscuro, che non è però nominato nelle categorie più prestigiose, le otto di Changeling.

I nomi, a leggerli, sono sempre gli stessi: ci sono Milk, The Wrestler, The Reader e Il dubbio, c’è l’immancabile Wall-E nei film d’animazione, così come trova spazio Man on Wire e viene riproposto l’ennesimo duello tra Valzer con Bashir e Gomorra, che almeno qui è ancora considerato.

Andiamo a scoprire tutti i nominati, divisi nelle rispettive categorie:

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Gomorra escluso dagli Oscar? Polemiche e frasi in libertà

L’esclusione di Gomorra alla corsa dell’Oscar 2009 come miglior film straniero non è stata presa bene dai diretti interessati, anche perché ha scatenato polemiche impensabili e fuori luogo: se il produttore Procacci non si sa spiegare di vedere il film tagliato fuori, soprattutto dopo aver perso ai Golden Globe sul filo di lana contro Valzer con Bashir e dopo aver visto la critica americana entusiasta, Vittorio Cecchi Gori spara contro al film, definendolo una cine-inchiesta.

Gomorra non è un film, ma una cine-inchiesta e gli Oscar invece, premiano i film. Gomorra ha voluto trattare lodevolmente un problema grave e segnalare un’emergenza. Da questo punto di vista, tanto di cappello, non alimento polemiche, ma il mondo non finisce in Campania e noi in Italia spesso pecchiamo di provincialismo. Insomma, da che mondo è mondo, gli Oscar hanno premiato pellicole e mai documentari o cine-inchieste più adatte alla tv che al cinema. Per farla breve, ritengo che Gomorra sia un prodotto valido, ma più adatto a Porta a Porta o Annozero piuttosto che alle sale cinematografiche.

Gli fa eco il presidente del Codacons Carlo Rienzi che dice:

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Cinema indie: riapre i battenti il Sundance Film Festival edizione 2009

Anno nuovo e nuova edizione per uno dei più importanti festival nel panorama del cinema indipendente internazionale, il Sundance Film Festival , oggi la prima giornata di un appuntamento giunto alla venticinquesima edizione. La manifestazione, che ci accompagnerà fino alla fine di Gennaio, è ricca e variegata nel contenuto e nei numerosi ospiti.

Anteprime, opere prime e corti per una lunga carrellata sul panorama cinematografico indipendente del nuovo anno. I molti estimatori della manifestazione che avranno l’ardire di affrontare l’inverno dello Utah, sede della manifestazione, saranno premiati con tante star e le ottantanove pellicole che l”organizzazione ha selezionato tra centinaia di opere provenienti da tutto il mondo.

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Recensione: Red Dragon

Will Graham (Edward Norton) è un detective psicologicamente provato da un caso di qualche anno prima in cui rimane quasi ucciso dal serial killer Hannibal Lecter (Anthony Hopkins), il trauma lo ha segnato profondamente e l’uomo decide di lasciare l’FBI.

Un nuovo serial killer denominato Il lupo mannaro (Ralph Fiennes) sta mietendo vittime ad ogni sorgere della luna piena, è un predatore furbo e meticoloso, colpisce e non lascia tracce, l’FBI brancola nel buio ed ha bisogno dell’esperienza che il detective Graham ha accumulato sul campo in anni di casi affrontati e risolti.

Contro il parere della moglie scottata dalle passate esperienze, Graham si rimette in sella e comincia a dare la caccia all’omicida che nel frattempo eccitato dalla sfida, inizia una sanguinosa partita a scacchi con il detective.

Stremato dall’infruttuosa caccia, Graham è costretto a rivolgersi al suo peggiore incubo, il Dottor Hannibal Lecter che giocherà al gatto col topo dalla sua gabbia di vetro con la psiche del provato detective.

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Recensione: I,robot

Anno 2035, ormai i robot fanno parte della vita quotidiana degli abitanti di una iperfuturistica Chicago, e come accade per telefonini e televisori, si attende con ansia l’uscita del nuovo modello di robot domestico, funzionale, servizievole e pagabile in comode rate mensili. l’NS-5.

In una società in cui tutti ormai hanno accettato la convivenza con questi elettrodomestici hi-tech, il detective Spooner (Will Smith) sembra un pesce fuor d’acqua con la sua anacronistica e paranoica fobia per i robot dovuta ad un trauma subito anni prima.

Il sospetto suicidio, del genio della robotica Alfred Lanning (James Cromwell), creatore delle tre leggi della robotica su cui si basa tutta la legiferazione su questi servitori elettronici, porta Spooner a veder materializzate  le proprie paure scoprendo che il suicidio del  professore è invece un omicidio in cui sembra coinvolta l’ultima creazione di Lanning. Sonny (Alan Tudyk), robot che scoperto si dà alla fuga.

Tra le pressioni della corporazione che produce i robot ed i dubbi dell’assistente del Dottor Lanning, Susan Calvin (Bridget Moynahan), Spooner sbroglierà la complicata matassa di indizi a sua disposizione e scoprirà un complotto che di umano ha ben poco…

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Brendan Fraser: professione avventura

Ragazzone dall’aria sorniona e dalla fisicità notevole, l’ironia con cui veste i suoi personaggi denota un piglio attoriale per nulla buttato lì. ma studiato, figlio di una preparazione notevole e di un’istintualità domata e incanalata su binari espressivi che ben si adattano agli eroi di turno che Fraser si trova ad interpretare, sfumandone di volta in volta le caratteristiche in piccolissime dosi così da differenziarle quel tanto che basta per non creare noiosi cloni.

Brendan James Fraser nasce il 3 Dicembre 1968 a Indianapolis (USA), da ragazzino qualche problema di sovrappeso, con cui ha dovuto fare i conti per tutta l’adolescenza, a causa del lavoro del padre, giornalista, Brendan è costretto  a spostarsi spesso in giro per il mondo, ma i primi passi nella recitazione li fa a Londra partecipando a due musical , Oliver! e Oklahoma.

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Baz Luhrmann: tra genio e sregolatezza

Regista dotato di una visionarietà altamente spettacolare e dagli accenti barocchi, una miscela esplosiva di vecchia scuola e tecnica moderna, capace di gestire qualsiasi genere dandogli un’impronta personalissima, a volte eccessiva e sfacciata solo come un Terry Gilliam può permettersi di fare, l’estro di una grande immaginazione difficile da imbrigliare, ma quando ci riesce è una gioia per gli occhi.

Mark Anthony Luhrmann nasce a Sidney (Australia) il 17 Settembre 1962, l’infanzia Baz la strascorre nella campagna australiana, per trasferirsi dopo il divorzio dei genitori con la madre nella capitale, qui dopo aver frequentato il National Institute of Dramatic Arts, scopre il teatro e riverserà grande passione nella recitazione, ma la regia attira il ragazzo che scrive un’opera tutta sua e la dirige, Strictly Ballroom, è il 1987.

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Vanessa Hudgens, Mickey Rourke, Jackie Chan, Brendan Fraser, Russell Crowe: novità

Vi abbiamo dato troppe poche notizie in questi giorni sui prossimi progetti hollywoodiani, quindi cerchiamo di recuperare con questo post riparatore, con tutte le novità più importanti direttamente dagli States. Come sempre cominciamo subito: Vanessa Hudgens non farà New Moon. A smentire le voci, ci ha pensato il suo staff, che le reputa del tutto infondate.

Parliamo di Iron Man 2: mentre è sempre più possibile che Mickey Rourke prenda parte al nuovo film interpretato da Robert Downey Jr., inizia ad essere in dubbio la presenza di Samuel L. Jackson nei panni di Nick Fury: la motivazione è che la Marvel avrebbe difficoltà economiche (che non sono state smentite dopo le affermazioni dell’attore).

Michael Cerenzie e Christine Peters hanno acquistato i diritti cinematografici della biografia firmata da Marshall Terrill sulla vita di Steve McQueen e pensano di farne un film. Il libro in questione parte dallo sbarco ad Hollywood dell’attore e si conclude con la lotta, persa, contro il cancro.

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Killshot, Ti amerò sempre, Outlander, Katyn, Impy e Il curioso Caso di Benjamin Button, trailer

Torniamo a presentarvi i trailer dei prossimi film che potremo vedere al cinema prossimamente, proponendovi oggi sei pellicole molto differenti tra di loro: il thriller Killshot, il drammatico Ti amerò sempre, il fantastico/fantascientifico Outlander, lo storico Katyn, l’animazione Impy Superstar Missione Luna Park e l’incredibile Il curioso Caso di Benjamin Button.

Andiamo con ordine: Killshot è un thriller, tratto dalle pagine di Elmore Leonard, prodotto da Quentin Tarantino e diretto da John Madden, con Diane Lane, Mickey Rourke, Thomas Jane, Joseph Gordon-Levitt e Rosario Dawson. Eccovi il trailer, del film che uscirà a gennaio e che racconta la storia di una coppia bersaglio di un killer professionista.

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The millionaire, grave errore nel doppiaggio italiano

Gongoleranno sicuramente i fautori di un cinema universalmente in lingua originale, visto lo strafalcione commesso dall’adattatore dei dialoghi del bel film di Danny Boyle the Millionaire.

Su La Repubblica di oggi compare un comunicato stampa della Lucky Red che si scusa con gli spettatori per un errore nel doppiaggio del succitato film, al quale non è stato possibile ovviare a tempo debito, perche il film era già da giorni nelle sale.

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Gomorra escluso dalla corsa agli Oscar

Ennesima delusione per Matteo Garrone e per chi come noi ha amato il suo film Gomorra, ritratto malavitoso crudo, sentito e di scottante attualità.

Dopo i Golden Globe, anche la nomination agli Oscar per il miglior film straniero sfuma, nella lista di titoli, da cui verrà scelta la cinquina che la notte degli Oscar si giocherà l’ambita statuetta figurano l’austriaco Revanche di Gotz Spielmann, il canadese The necessities of life di Benoit Pilon, il francese La classe-entre le murs, La Banda Bader Meinhof, l’israeliano Valzer con Bashir, già premiato con il Golden Globe, Departures, il messicano Tear this heart out di Roberto Sneider, lo svedese Everlasting moments e il turco Le tre scimmie di Nury Bilge Ceylan.

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Recensione: Il favoloso mondo di Amélie

la dolce Amélie (Audrey Tautou), vive in un mondo tutto suo, fatto di abitudini e sogni ad occhi aperti, ma in questi sogni non ha ancora fatto capolino l’amore, di cui la ragazza sembra non sentire proprio il bisogno.

Il giorno della morte della principessa Diana, Amélie scopre nascosto in un muro del suo appartamento una scatoletta contenente piccoli oggetti e giocattoli appartenuti sicuramente ad un bambino che abitava, prima di lei, l’appartamento.

Trovare il proprietario di quella scatoletta diventa per Amélie una missione, la caccia ha inizio, ma tutti i tentativi sembrano vani, ma per sua fortuna, il vicino di casa, soprannominato dalla ragazza l’uomo di vetro per via di una malattia alle ossa che lo affligge fin da bambino, gli indica la via giusta.

La consegna, non senza imbarazzo, avviene, e Amélie rimane colpita dalla felicità e dalla reazione positiva che quella scatoletta piena di ricordi genera nell’uomo, così tanto da decidere di aiutare le persone che ha intorno ad essere più felici, e di farne scopo di vita.

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Jamie Lee Curtis: una carriera da urlo

Attrice sorprendente Jamie Lee Curtis, partita come reginetta dell’horror negli anni ’80, la sua innata verve comica ed un certo carisma ne hanno fatto interprete brillante in molte commedie intelligenti, dove del sano umorismo e dell’autoironia, questa talentuosa attrice ha fatto virtù.

Jamie Lee Curtis nasce in California, a Los Angeles il 22 Novembre 1958, è quella che si definisce  la figlia d’arte per antonomasia, madre l’affascinante attrice Janet Leigh e padre l’eclettico ed ironico Tony Curtis un’esplosiva commistione di talentuosi geni che in questo caso ha colto nel segno, Jamie sembra concepita per il palcoscenico, l’istinto d’attrice si fa presto strada e la ragazza inizia la carriera con la canonica gavetta televisiva.

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Recensione: …altrimenti ci arrabbiamo!

Ben (Bud Spencer) e Kid (Terence Hill) sono due grandi appassionati di automobili, il primo è meccanico ed il secondo fa il camionista. Durante una gara di autocross i due tagliano il traguardo contemporaneamente e sono costretti a dividersi il premio in palio, una fuammante Dune buggy rossa, visto che tra i due non corre buon sangue e non potendo dividersi la macchina se la giocano ad una gara di birra e salsicce.

Durante la gara, che si svolge in un luna park, un gruppo di teppisti interrompe i due, e un certo Boss avvisa i presenti che il luna park verrà raso al suolo per far spazio a palazzi e parcheggi. i nostri due amici visibilmente scocciati dall’interruzione si rivolgono al gruppetto e scatta la scazzottata di rito, avendo avuto la peggio, subito dopo, per vendicarsi, i teppisti inseguono i due e causano un incidente incendiando l’amata Dune buggy.

Ora l’unico scopo nella vita di Ben e Kid e farsi ricomprare la macchina andata distrutta, così la coppia tampinerà senza sosta il boss che tenterà in ogni modo di liberarsi dei due instancabili compagni di sventura, ma ogni suo tentativo si risolverà in uno spassoso buco nell’acqua, fino a che esausto e affranto, non regala ai due una coppia di Dune buggy, così sembra tutto risolto ma…

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