Festival di Roma 2009, tutti i vincitori

Broderskab foto Clinton Gaughran.ashx

Alla kermesse romana vittoria a sorpresa di Brotherhood sul favorito L’uomo che verrà. Coraggiosa la scelta della giuria del Festival di Roma di assegnare il Marc’Aurelio d’oro ad un film dal contenuto così forte e trasgressivo: il regista italo danese Nicolò Donato racconta la storia d’amore impossibile tra due giovani neonazisti imprigionati in un’ideologia deviata, che ne soffoca sentimenti ed istinti primari.

L’uomo che verrà di Giorgio Diritti conquista comunque il podio aggiudicandosi non solo il prestigioso Marc’Aurelio d’argento della giuria, ma anche il premio collaterale, La meglio gioventù e il premio del pubblico.

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Festival di Roma 2009 quinto giorno, dopo Parnassus e Tolstoj oggi Stefania Sandrelli e Asia Argento

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Dopo che la coppia Clooney/Canalis ha letteralmente catalizzato l’attenzione di stampa e pubblico, ieri al Festival di Roma il film in costume The Last Station, con Helen Mirren nei panni della moglie di Tolstoj alle prese con un  marito trasformato e irriconoscibile, il tutto raccontato dal punto di vista di Valentin Bulgakov, segretario dello scrittore.

Tra me e lei non ci sono grandi somiglianze, ma una forte empatia sì. quando scegli un ruolo è quasi inevitabile…Mi ha conquistato lo script, i suoi dialoghi e tutti quei cambi di costume. Era tutto fantastico!

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Tris di donne & abiti nuziali, recensione

794 []Marco Camapanella (Sergio Castellitto) è un ex-impiegato delle poste ormai cinquantenne con famiglia e una devastante dipendenza dal gioco d’azzardo, dipendenza che ne mina credibilità e volontà, e che lo rende una mina vagante pronta a distruggere in qualsiasi momento la sua sempre più precaria stabilità familiare.

Come tutti i giocatori incalliti anche Campanella è un irriducibile bugiardo che crede nel colpo di fortuna che cambia la vita, pensa che ne basterebbe solo uno, e intanto i debiti aumentano e il gioco diventa una sorta di maniacale bisogno di rischio, e il nostro italiano medio si lancia in spericolate e ripetute scommnesse, sfidando la fortuna e continuando a perdere non solo denaro, ma anche la dignità di fronte ad una moglie incapace di porre rimedio alla deriva presa dal marito.

Il matrimonio della figlia sarà per lui  motivo di riscatto, l’uomo si offrirà di provvedere alle spese del matrimonio, e per la moglie motivo di orgoglio e anche di rivalsa su un quotidiano ormai invivibile, minato dalle figuracce e dai debiti che il marito colleziona ormai da anni.

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Pierfracesco Favino e Giuseppe Battiston in Figli delle stelle, Laura Morante ed Enzo Jannacci in La bellezza del somaro

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In Figli delle stelle, il prossimo film diretto da Lucio Pellegrini reciteranno Claudia Pandolfi, Fabrizio Bentivoglio, Giuseppe Battiston, Pierfrancesco Favino e Giorgio Tirabassi.

Il film, che costerà poco meno di tre milioni di euro e che sarà realizzato ai piedi del Cervino, racconterà la storia di quattro uomini, un professore disoccupato, un giovane portuale, un’aspirante giornalista tv e di un ex detenuto, che decidono di rapire un politico famoso per risarcire la moglie di una vittima di un incidente sul lavoro, ma sbaglieranno persona sequestrando un sottosegretario. Il film uscirà nelle sale tra la primavera e l’estate del 2010.

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FUS, la protesta del cinema italiano si sposta alla presentazione di Venezia 66 guidata da Castellitto e Verdone

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La presentazione della sessantaseiesima Mostra del cinema di Venezia, che si è tenuta questa mattina, è stata bloccata per oltre 20 minuti dagli attori, i registi e gli operatori del cinema (i costumisti si sono vestiti di nero dalla testa ai piedi), che hanno protestato contro i tagli al FUS (Fondo Unico dello Spettacolo), seppur il premier Silvio Berlusconi abbia annunciato il reintegro di 60 milioni.

A capo della protesta c’erano Sergio Castellitto e Carlo Verdone. Insieme a loro a manifestare c’erano, solo per citarne alcuni: Laura Morante, Claudia Pandolfi, Valerio Mastrandrea, Pierfrancesco Favino, Stefano Accorsi, Giorgio Pasotti, Mimmo Calopresti, Veronica Pivetti, Alessandro Haber, Cristina Comencini, Andrea Purgatori, Ugo Gregoretti e Citto Masellli.

Castellitto ha letto il comunicato concordato dove si sottolinea la disparità di trattamento per i fondi pubblici sul cinema in Europa, 513 milioni in Francia, 11,446 in Italia (l’equivalente di due film francesi), poi di fronte alle telecamere, facendo un gesto definito da lui stesso futurista, ha strappato il foglio di carta, riducendolo in coriandoli lanciati tra i giornalisti e gli addetti ai lavori seduti in sala.

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Giffoni Experience 2009: ultima giornata

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Ieri al Giffoni ospite d’onore l’attore Sergio castellitto, che oltre ad essere omaggiato con alcune proiezioni ha partecipato ad un masterclass sul cinema e parlato del suo ultimo progetto, La bellezza del somaro, scritto con Margaret Mazzantini e che lo vedrà recitare al fianco di Laura Morante.

Oggi, per la giornata di chiusura tra le guest star per il red carpet, a rappresentare il cinema italiano la coppia Giovanna mezzogiorno e Claudio Santamaria, mentre per il cinema internazionale toccherà a Wynona Rider chiudere la manifestazione.

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Giffoni Experience 2009: tredicesima giornata

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Ieri è toccato all’attore Elio Germano raccontarsi a fan e giornalisti, mattatore assoluto del red carpet, ha mostrato senza remore non poche perplessità sul sistema produttivo del cinema italiano, puntando il dito sulla mancanza di coraggio nel voler rischiare su storie e giovani autori alternativi, ma anche sul pubblico che si lascia troppo guidare verso scelte commerciali rassicuranti.

l’attore reduce dal set dell’ultimo film di Daniele Lucchetti, sarà presto sugli schermi con il musical Nine del regista Rob Marshall. Ieri anche la proiezione e premiazione del commovente Il film dei sogni, toccante documentario realizzato con i piccoli degenti dell’ospedale S. Gerardo di Monza, oltre ad una meritata e commossa standing ovation, il mediometraggio si è guadagnato  il premio Gifffoni Experience 2009 per il sociale.

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Giffoni Experience 2009: decima giornata

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Ieri accoglienza entusiastica e bagno di folla per Naomi Watts e famiglia al Giffoni Experience 2009, si perchè insieme alla bella attrice americana c’era l’attore e suo attuale compagno Liev Schreiber e i loro due figlioletti, Samuel di sette mesi e Alexander di due anni,

l’attrice sorridente e disponibile, sembrava essersi pienamente ristabilita da un piccolo incidente occorsogli lunedì, uno strappo miscolare alla schiena che l’ha costretta per molte ore ad usufruire di una sedia a rotelle. L’attrice ha parlato del travagliato remake Gli uccelli con cui sta lavorando da tre anni con Michael Bay e del suo prossimo film con Woody Allen, dopo il Giffoni l’attrice volerà a Londra per raggiungere il blindatissimo set.

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Giffoni Experience 2009, nona giornata

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Dopo il grande successo di ieri per la versione in 3D della teen-idol Hanna Montana molto gradita dai giovani visitatori della manifestazione che hanno riempito entrambe le proiezioni in programma, e gli apprezzamenti degli ex-giurati che hanno usufruito dei Masterclass offerti per l’occasione dallo sceneggiatore Vincenzo Cerami e dall’attore Luigi Lo Cascio, ci accingiamo a dare un’occhiata al programma della nona giornata del Giffoni Experience 2009.

Ospiti internazionali per l’odierno red carpet, previsto l’arrivo al Giffoni di Naomi Watts insieme al compagno Liev Schreiber, insieme a loro anche l’attore e presentatore Claudio Bisio, che stasera presso l’Arena Alberto Sordi presenterà, in compagnia di Pietro Ragusa e Andrea Bosca il sorprendente Si può fare di Giulio Manfredonia.

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I registi italiani spendono troppo?

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Tira una brutta aria nell’industria cinematografica italiana, ma a sentire i vari personaggi coinvolti il problema è sempre il medesimo ed è quello che fa girare l’economia mondiale il binomio costo/ricavo.

Purtroppo come è consuetudine questa applicazione tutta matematica cozza con il cinema ed il suo naturale aspetto artistico, è vero che i cache di molti attori nostrani sembrano un tantinello esosi, guardate i 250 ooo euro di Giovanna Mezzogiorno o quelli di Sergio Castellitto, ma è anche fondamentalmente un problema di finanziamenti, approccio produttivo e maestranze.

Cosi dai piani alti si avverte la crisi con onerosi tagli nei finanziamenti statali, c’è chi grida allo scansdalo perchè il cinema è una forma d’arte ed espressione dell’immagine italiana nel mondo, dall’altra parte in molti si chiedono, ma il novanta per cento dei film italiani distribuiti e quelli che non arrivano mai in sala, nel mondo verranno mai visti?

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Ambra Angiolini e Luca Argentero professori per un giorno

Come è ormai consuetudine, in attesa del Festival Internazionale del film di Roma edizione 2009 si inaugura l’evento dedicato alle scuole superiori Aspettando il Festival, giunto alla sua terza edizione e visto il notevole riscontro anche quest’anno si vedranno ospiti del mondo del cinema confrontarsi con il mondo della scuola.

Se gli anni precedenti nomi come Jodie Foster, Claudio Santamaria, Giovanni Veronesi e Sergio Castellitto hanno partecipato all’evento stavolta saranno due giovani promesse del cinema italiano,  Ambra Angiolini e Luca Argentero ad aprire le danze.

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Sergio Castellitto dirigerà Venuto al mondo, il film tratto dal libro della moglie Margaret Mazzantini

Sergio Castellitto tornerà dirigere la trasposizione cinematografica di un testo della moglie Margaret Mazzantini, dopo il successo di Non ti muovere: l’artista romano sarà dietro la macchina da presa di Venuto al mondo, che produrrà insieme a Roberto Ciccutto e Luigi Musini.

Il film racconterà la storia di Gemma, una donna che, in compagnia del suo figlio sedicenne Pietro, parte per Sarajevo, dilaniato dalla guerra, per incontrare Gojko un poeta bosniaco molto importante per lei, perché unico collegamento con l’amore della sua vita, il fotografo Diego.

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Recensione: Italians

Dopo una vita passata a contrabbandare, per una ditta romana, Ferrari rubate negli Emirati Arabi, Fortunato (Sergio Castellitto) decide di ritirarsi e sceglie come suo successore il giovane ed inesperto Marcello (Riccardo Scamarcio), cercando in due giorni e due notti di istruirlo sugli usi e costumi locali, e trasmettergli qualche trucco del mestiere.

Durante il peregrinare nel deserto, i due si avvicineranno e conosceranno a fondo nonostante il poco tempo a disposizione, ed un’amicizia forte sembrerà consolidarsi, e così tra imprevisti, posti di blocco, nottate brave, e gare di Ferrari nel deserto, Fortunato avrà la possibilità di raccontarsi al giovane amico e Marcello di mettersi nei guai ed imparare qualcosa.

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Sergio Castellitto: cuore italiano

Sergio Castellitto, versatile ed intenso professionista, è diventato maschera della storia d’Italia attraverso l’interpretazione delle più grandi icone  della nostra storia da Padre Pio ad Enzo Ferrari, sensibile, ma forte, con un cuore da villain, che gli americani hanno subito colto regalandogli una delle interpretazioni più intriganti della sua lunga carriera, il malvagio despota de Le cronache di narnia: il principe Caspian, la sua bravura ha messo in ombra persino gli stupefacenti effetti digitali, che dire magia del talento.

Sergio Castellitto nasce a Roma il 18 Agosto 1953, un lavoro per una società di distribuzione di giornali e poi l’iscrizione all’Accademia Nazionale di Arte Drammatica, che abbandona per il teatro dove ha inizio la sua lunga gavetta con registi di un certo spessore come Luigi Squarzina ed Enzo Muzi, la scuola del palcoscenico gli permetterà di prepararsi al meglio per affrontare il suo primo ruolo importante, accanto a Marcello Mastroianni ne L’armata ritorna (1983), seguito da Magic Moments (1984) amara riflessione sull’ambizione ed i sogni infranti.

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