Cinema in action: 10 “cattive ragazze” da temere (video)

In attesa che il prossimo 25 marzo approdi nelle sale Sucker Punch, rutilante action tutto al femminile di Zack Snyder, oggi vi proponiamo una speciale classifica dedicata ai personaggi femminili che in questo ultimo decennio si sono contraddistinti per aver portato su schermo un intrigante mix di fragilità e letale femminilità, trasformando il grande schermo in un campo di battaglia a colpi di  arti marziali, scontri all’arma bianca, furiose sparatorie e sanguinose vendette trasversali.

Abbiamo selezionato dieci rappresentanti di questo particolare genere femminile da grande schermo, solitamente figliate ibridando il cinema new-generation con l’onnivoro mondo dei B-movies e della Blaxploitation made in USA, fumettosi ed efferati universi paralleli tanto amati da registi come Quentin Tarantino, che nel corso di un ventennio ci hanno regalato tostissime eroine action come quelle afroamericane anni’70 capeggiate dall’icona Pam Grier.

Quindi dopo il salto trovate la nostra classifica che vede svettare un’icona-pulp come la vendicativa sposa di Kill Bill magistralmente interpretata da una memorabile Uma Thurman, ma anche outsider come la piccola e spietata supereroina Hit Girl interpretata dalla talentuosa Chloe Moritz, che nel cinecomic  Kick Ass armi da taglio alla mano terrorizza anche il più consumato dei criminali.

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Resident Evil, l’evoluzione del survival-horror

E’ finalmente approdato nei cinema italiani Resident Evil: Afterlife, quarto capitolo della serie tratta dal videogame cult Resident Evil, memorabile survival-horror che insieme al disturbante cugino Silent Hill ha rappresentato per l’intrattenimento videoludico un imprescindibile punto di riferimento che negli anni ’90 cambiò il mondo delle consolle e influenzò un’intera generazione di game-designer.

La Capcom nel 1996 creò Resident Evil per la neonata consolle Playstation sfoggiando uno spessore ed un’atmosfera ineguagliabili, miscelando suggestioni romeriane da grande schermo con tutto il repertorio zombie ed una interattività di alto profilo, che non si limitava a scontri a fuoco o frenetici corpo a corpo come nei classici picchiaduro a scorrimento, ma al contrario dilatava i tempi, giocava con sonoro e grafica, chiedendo al giocatore la risoluzione di enigmi e un minimo di strategia con elementi RPG che consistevano nel miscelare oggetti ed armi per aumentarne l’efficacia.

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Solomon Kane, il merchandise ufficiale

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Finalmente approda nelle sale italiane Solomon Kane, personaggio nato dalla penna di Robert Ervin Howard autore di fantasy e creatore dei barbari Kull di Valusia e Conan il cimmero, entrambi portati sul grande schermo, il primo con le fattezze dell’Hercules televisivo Kevin Sorbo, il secondo con la prorompente fisicità dell’ex-bodybuilder Arnold Schwarzenegger.

Solomon Kane come Conan il barbaro ha avuto un’ulteriore trasposizione cartacea grazie ai fumetti della Marvel, cavaliere puritano e letale spadaccino del sedicesimo secolo Kane ha un’unica missione, combattere il male in tutte le sue molteplici incarnazioni. La trasposizione cinematografica è stata affidata all’inglese Michael J. Bassett, all’attivo l’horror Wilderness, mentre come protagonista reclutato l’inglese James Purefoy, già visto in Resident Evil e nella serie tv Roma.

In occasione dell’uscita del film vi segnaliamo dopo il salto una galleria fotografica e il merchandise ufficiale illustrato in un intrigante video che troverete in coda al post insieme ad un trailer del film. Nella galleria fotografica invece troverete oltre ai fumetti al libro e alle t-shirt, anche il booklet dedicato al film con foto di scena, interviste esclusive e splendidi artwork e storyboard che raccontano lo sviluppo della pellicola, buon proseguimento.

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Resident evil, gadget & merchandise

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In attesa che approdi nei cinema il nuovo episodio di Resident Evil, fortunata serie di pellicole tratte da un famosissimo survival-horror per consolle, vediamo di dare un’occhiata a cosa ci riserva la rete per qualto riguarda il merchandise e i gadget legati sia alla serie di videogames appena approdata, escluse special edition al quinto capitolo, che ai film che con l’imminente Resident evil: Afterlife tocca invece quota quattro episodi.

Dopo il salto, nella consueta galleria fotografica, abbiamo cercato di selezionare gli oggetti più curiosi e originali cha fanno parte di un catalogo sconfinato vista la longevità di questo franchise, che debutta nel lontano 1996 con un memorabile primo episodio per la consolle Playstation, per poi approdare al cinema nel 2002 con un primo capitolo diretto dal regista di Mortal Kombat e Alien vs Predator, Paul W.S. Anderson.

Vi lasciamo alle immagini tra cui potrete trovare t-shirt, videogames, repliche di armi, maschere, costumi, orologi e portachiavi e una chicca per collezionisti, un Joypad versione collector’s edition che riproduce una motosega in miniatura, una edizione limitata che ha accompagnato l’uscita del quarto capitolo della serie di videogames che per l’occasione abbandona lo scenario urbano di Racoon city e rinnova il gameplay  per un bucolico incubo stile villaggio dei dannati. Buon proseguimento.

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Action figures, benvenuti a Zombieland

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Abbiamo preso in prestito il titolo di una recente zombie-action-comedy per presentarvi uno speciale action figures sul mondo degli zombie ed affini, dando fondo al nostro cattivo gusto, nel senso migliore del termine, per regalarvi anche stavolta qualche chicca davvero disturbante.

In coda al post tra le molte immagini potrete trovare una serie di statue incredibili per fattura e dimensioni, le canoniche chicche artigianali, una versione zombificata di Spiderman davvero impressionante, l’immancabile Romero-saga con uno zombie in edizione speciale per il quarantesimo anniversario de La notte dei morti viventi, il memorabile zombie liquefatto del cult anni ’80 Il ritorno dei morti viventi e per finire la serie Resident Evil, sempre una spanna sopra per dettaglio e rapporto qualità/prezzo.

Dopo il salto una ricchissima galleria fotografica da incubo, buona visione!

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Film tratti da videogame, il meglio e il peggio

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Compilare classifiche non è mai semplice, ma visto che abbiamo da poco esplorato il mondo dei cinefumetti con le sue luci ed ombre, ci sembrava opportuno dare un’occhiatina anche al mondo dei videogame, che al contrario di quello dei fumetti che vive di vita propria, ha sempre avuto un occhio di riguardo per il grande schermo avvicinandosi sempre più ad una rappresentazione ideale di quest’ultimo con immersivi filmati di intermezzo, trame e cut squisitamente cinematografici.

Se nei primi anni la limitata tecnologia permetteva ai programmatori di ispirarsi più a cartoon e fumetti per divertire i fan dell’intrattenimento elettronico, PopeyePac- Man e Donkey Kong tanto per citarne alcuni, permettevano ai giocatori di gratificarsi evitando trabocchetti e superando indenni decine di quadri in un crescendo di difficoltà e frenesia, in seguito con l’avvento dei computer casalinghi arrivano le prime avventure videoludiche di  un certo spessore, prima solo testuali e in seguito colossi come la LucasArts creano dei veri classici come Monkey Island o Maniac Mansion aggiungendo vagonate di humour e grafica fumettosa, e dando alla storia e ai personaggi l’ideale connotazione di romanzo/fumetto interattivo creando gli amatissimi adventure punta e clicca.

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Next Day Air: tutti i mali vengono per nuocere

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Un pacco pieno di cocaina verrà consegnato per sbaglio da un corriere espresso decisamente distratto all’indirizzo sbagliato, così un paio di furfantelli si troveranno tra le mani qualche chilo di droga purissima da gestire senza avere la minima idea sulle conseguenze che questo solo apparente colpo di fortuna potrà avere sulle loro vite.

Così mentre i furfantelli tenteranno maldestramente di piazzare la merce giocando ai gangster, la banda a cui era indirizzata la droga inizia a cercare pacco ed eventuali responsabili e partirà proprio dallo sfortunato corriere che ha causato lo spiacevole disguido…

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Dead Space: tra horror, videogame e cinema interattivo

Con l’avvento del Blu-ray e delle consolle next-generation supportate dalla tecnologia ad alta definizione eccoci pronti per entrare definitivamente in quello che può essere definito cinema interattivo. Stiamo parlando dei videogames di ultima generazione che in un continuo scambio di concept, contenuti e personaggi si sta ibridando regalando al cinema un nuovo filone da sfruttare, permettendo a se stesso di assorbire atmosfere, e suggestioni di classici horror e sci-fi trasportando lo spettatore in un universo interattivo che ne aumenta esponenzialmente l’esperienza sensoriale,

Dead Space arriva come il prototipo dei nuovi videogames, e non stiamo parlando solo di un’evidente evoluzione estetica ma bensì di un coinvolgimento ed una interattività che erano cominciate con videogames come Resident Evil e Silent Hill e stanno raggiungendo nuove frontiere nel campo dell’entertainment videoludico.

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Cinema & Videogames: cosa ci riserva il futuro?

Il mondo dei videogiochi è l’ultima frontiera battuta dal cinema di Hollywood, dopo il saccheggio del cartaceo mondo dei fumetti è ora di cannibalizzare il mondo dei videogames, cosa alquanto facilitata dalla fattura prettamente cinematografica di personaggi e trame dei titoli più giocati del momento. Gli esordi sono alquanto problematici e ricchi di scult, come il confusionario Street Fighter con Van Damme ed il pessimo Super Mario Bros con Bob Hoskins nei panni del baffuto idraulico salterino.

Il meglio ed il peggio:

Resident evil-la trilogia: ottima trasposizione con una volitiva e sexy Milla Jovovich, consigliato.

Doom: un pò scontato, ma godibile con un carismatico The rock.

Silent hill: una buona trasposizione, a tratti veramente inquietante come il videogame omonimo.

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Zombie goes to Hollywood: a volte ritornano…

Gli zombie nell’accezione comune del termine sono defunti riportati in vita attraverso riti che provengono dalla tradizione africana che affonda le proprie credenze in una sorta di commistione di magia e religione conosciuta come Voodoo, questi cadaveri sono riportati in vita tramite pozioni create da una sorta di sacerdoti che poi utilizzano questi ritornanti a proprio piacimento.

Il cinema ha poche volte ritratto gli zombie in questa veste, solo Wes Craven con il suo Il serpente e l’arcobaleno (1988), e a suo modo Lucio Fulci nel suo Zombi 2 (1979) tornano alle origini per raccontarci di misteriosi riti e strane cerimonie, ma non è questa l’immagine odierna dei cosiddetti morti viventi.

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Film e videogiochi: un tentativo di top five

Parlando di trasposizioni dalla ram alla celluloide, si rischia sempre di perdere di vista l’obiettivo. Il concetto è molto semplice: per quanto ci si trovi in entrambi i casi di fronte a uno schermo, si tratta comunque di due forme di intrattenimento molto diverse, sia come tipologia intrinseca, sia, di conseguenza, come grado di partecipazione.

Per questo lo sforzo di chi traspone a mio avviso è massimo, in quanto non si tratta semplicemente di cogliere elementi essenziali da un contesto, e spostarli linearmente in un altro. In questo caso il più delle volte infatti è impossibile; si tratta invece di riuscire a comprendere i tratti caratteristici e di costruire da zero qualcosa di nuovo che riesca in qualche modo ad aggiungere qualcosa.

Questo è un aspetto della questione. L’altro riguarda la scarsità di materiale che abbiamo a disposizione per la valutazione: troppo poco, considerato che fare una classifica richiede almeno un certo numero di elementi tra cui scegliere.

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Recensione: Riflessi di Paura

Gli specchi riflettono, e a volte fanno riflettere. Capita a volte di chiedersi se all’interno dello specchio possa realmente esistere la tridimensionalità di un mondo, analogo al nostro, ma per certi versi opposto. La letteratura è densa di attribuzioni simbolistiche a carico degli specchi.

Gli specchi esistono fin dall’antichità: si trattava di specchi rudimentali, costituiti da superfici metalliche, di bronzo, ad esempio, perfettamente lucidate. Col tempo le tecniche per riuscire a vedere la nostra stessa immagine si sono affinate, ma il concetto è rimasto inalterato.

Cosa anasconde uno specchio? Oltre alla vanità di chi ci si riflette, si intende. A cercare la risoposta ci pensa stavolta l’ ex poliziotto Ben Carson (Kiefer Sutherland). Un incidente sul lavoro ne ha compromesso in modo definitivo la carriera e la vita familiare.

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Recensione: Doomsday

A volte ci si chiede quali siano le vie misteriose che il Signore segue per decidere quali siano i film che verranno prodotti, e quali invece rimarranno solo delle mere idee.

Sono domande a cui difficilmente possiamo dare risposta, ma il cui insorgere irrompe prepotentemente nelle menti degli spettatori dal momento in cui questi si siedono sulla poltroncina del cinema, e si trovano davanti film come Doomsday.

Doomsday è in film di cui non si riesce profondamente a cogliere la ragione d’essere. Un misterioso virus, chiamato originalmente Reaper, giustificato in venti secondi di preambolo, stile film porno, decima la popolazione della Scozia, che viene di conseguenza messa globalmente in quarantena.

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Cinema e Videogiochi: dal joypad alla celluloide

Ormai videogiochi e celluloide sono diventati come il Gatto e La Volpe. Non si tratta ancora di un fenomeno di massa, ma fa comunque un certo effetto appoggiare il joypad, andare al cinema ed esperire un curioso senso di deja vu.
La situazione è chiara: molti personaggi dei videogiochi stanno per seguire i primi, sparuti pionieri, nel salto verso il mondo del cinema. I primi tentativi non sono andati tutti tutti a buon fine, per usare un eufemismo, sia come realizzazione, sia al botteghino. Molti di voi avranno visto, ad esempio, Doom. Il film è un live action del 2005, basato sull’omonima, celebre saga di videogiochi.
Doom è l’FPS per eccellenza, una sorta di icona sacra, e forse le aspettative erano un pò eccessive. Il film in sè è una pellicola d’azione/horror abbastanza nella norma, veramente niente di cui scrivere sil diario. Qualche mostro carino, qualche salto sulla sedia se il volume è altissimo, ma poi, a parte una pioggia di piombo, non c’è molto altro.

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