Dead Space: tra horror, videogame e cinema interattivo

Con l’avvento del Blu-ray e delle consolle next-generation supportate dalla tecnologia ad alta definizione eccoci pronti per entrare definitivamente in quello che può essere definito cinema interattivo. Stiamo parlando dei videogames di ultima generazione che in un continuo scambio di concept, contenuti e personaggi si sta ibridando regalando al cinema un nuovo filone da sfruttare, permettendo a se stesso di assorbire atmosfere, e suggestioni di classici horror e sci-fi trasportando lo spettatore in un universo interattivo che ne aumenta esponenzialmente l’esperienza sensoriale,

Dead Space arriva come il prototipo dei nuovi videogames, e non stiamo parlando solo di un’evidente evoluzione estetica ma bensì di un coinvolgimento ed una interattività che erano cominciate con videogames come Resident Evil e Silent Hill e stanno raggiungendo nuove frontiere nel campo dell’entertainment videoludico.

La trama del videogame pesca a piene mani nel cinema fanta-horror degli ultimi trent’anni, stiamo parlando di cult come Alien, La Cosa, Fantasmi da Marte e chi ne ha più ne metta. L’ingegnere minerario Isaac Clarke si schianta con il suo equipaggio sul ponte di volo della Ishimura, astronave mineraria dove è imbarcata la sua ex-fidanzata, una volta a bordo i colleghi di Clarke verranno sterminati lasciandolo solo ad affrontare a gravità zero un’orda di mostruose e deformi creature aliene.

Ed ecco che la veste indubbiamente cinematografica del videogame si presta ad una trasposizione su schermo, Dead Space-La forza oscura, ma stavolta l’iter creativo e produttivo è un pò differente dal solito, niente film live-action, ma una versione animata, niente grande distribuzione, ma un prequel che narra i fatti precedenti all’invasione aliena dell’Ishimura ed una  distribuzione escluisivamente per l’Home-video che possa raggiungere velocemente e capillarmente i maggiori fruitori di un simile prodotto, i videogiocatori.

Quello che colpisce sia del videogame che del cartoon è lo splatter e la violenza ostentate, mostrate con tutta una serie di effettacci gore, mutazioni, ed esplosioni di sangue ed interiora che ne fanno un prodotto forte e adatto ad un pubblico di palati forti e per quanto concerne il videogame un pubblico dotato di nervi d’acciaio, perchè il fragoroso silenzio degli oscuri corridoi della Ishimura, potrebbe mettere veramente a dura prova il sistema nervoso di chiunque. Un’ultima chicca il nostro Dario Argento, maestro indiscusso del thriller-horror, si è prestato come voce narrante del videogame, insomma che si tratti del videogame o del cartoon il divertimento sembra proprio assicurato.