
Ottavo giorno sulla croisette, ieri giornata senza scossoni per il Festival di Cannes, positiva l’anteprima stampa de La nostra vita di Luchetti e un pò di pepe grazie all’americano Blue Valentine, una coppia con matrimonio alla deriva cerca di salvare il salvabile, il film di Derek Cianfrance reduce dal Sundance scodella una corposa serie di trasgressive scene di sesso eplicito che lasciano il segno.
Tra le pellicole che hanno diviso la stampa My Joy del documentarista ucraino Sergei Loznitsa, un camionista si perde nella Russia rurale finendo in uno sperduto villaggio. Il ritmo rarefatto della pellicola non ha convinto tutti, qualcuno accusa il regista di un eccesso di formalità, altri ne sottolineano invece il grande potenziale e il talento visivo eccezionale. My Joy è in assoluto il primo lungometraggio ucraino selezionato per il concorso ufficiale.


Sylvester Stallone è uno di quegli attori dotati di una indubbia fisicità ed un certo carisma che ben sopperiscono, la maggior parte delle volte almeno, alle evidenti carenze a livello interpretativo. Purtroppo queste carenze diventano macroscopiche quando vengono evidenziate da pelicole come Avengin Angelo che puntano sul romance e sulla recitazione invece che sull’action e sul carisma.
Roberto Burchielli cineasta e autore televisivo classe 1966, dopo la laurea in lettere moderne conseguita presso l’Università di Pavia, esordisce nel mondo dello spettacolo come regista, autore e sceneggiatore di trasmissioni televisive Mediaset, tra le sue collaborazioni Galapagos, L’angelo, 8mm, il varietà Ciro il figlio di Target e la trasmissione di Cecchi Paone La macchina del tempo, per la RAI si occuperà della trasmissione Gaia: il pianeta che vive.