Gli spot delle star prima di diventare famose

Prima di diventare famose, le celebrità hanno avuto una vita passata con alcuni momenti che vorrebbero dimenticare.

Quando erano appena all’inizio molti attori hanno prestato il loro ancora acerbo talento agli spot più disparati, vediamo quindi quali sono le pubblicità a cui le star hanno preso parte prima di diventare famose.

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Meg Ryan in Long Time Gone, Bill Nighy in Total Recall, Jeff Bridges confermato in R.I.P.D.

Meg Ryan reciterà in Long Time Gone, la dramedy che segna il debutto alla regia della produttrice Sarah Siegel-Magness. Il film, tratto da Angel, Angel, il romanzo di April Stevens, racconta la storia di una famiglia che, grazie all’arrivo della fidanzata del figlio minore, riesce a superare una crisi profonda.

La produzione di R.I.P.D. ha ufficialmente confermato che Jeff Bridges affiancherà Ryan Reynolds nel film incentrato sulla squadra di poliziotti defunti che dà la caccia ai criminali nell’aldilà: l’attore sarà Ray Powell, un pistolero morto da un centinaio d’anni.

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Catherine Zeta-Jones e Judy Greer in Playing the field, Meg Ryan dirigerà Into the beautiful, Stephen Daldry sceneggia Trash

Catherine Zeta-Jones e Judy Greer reciteranno in Playing the field, la commedia diretta da Gabriele Muccino, con Gerard Butler, Uma Thurman, Jessica Biel e Dennis Quaid: le attrici saranno rispettivamente una giornalista sportiva che cercherà di far assumere come commentatore sportivo l’ex calciatore professionista protagonista del film (Butler) e una delle madri casalinghe che si invaghiscono del protagonista, ora allenatore di una squadra di ragazzini.

Meg Ryan dirigerà Into the Beautiful, il dramedy di Anne Meredith, prodotto da Wendy Finerman e Natalie Marciano, incentrato su una reunion di vecchi amici. Il primo ciak è previsto a New York questo autunno.

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Dakota Fanning in If I Stay, Johnny Depp ne L’uomo ombra, Meg Ryan in Lives of the Saints, Robert De Niro e Sylvester Stallone insieme?

Dakota Fanning è in trattative per recitare in If I stay, il film della Summit Entertainment, tratto dal romanzo omonimo di Gayle Forman, che racconta la storia d’amore tra la musicista classica Mia e la rock star Adam, e la drammatica scelta che la ragazza deve fare quando rimane coinvolta con la sua famiglia in un incidente stradale.

Johnny Depp potrebbe reciterà nel remake de L’uomo ombra, la detective story tratta dall’omonimo romanzo di Dashiell Hammett, che sarà diretto da Rob Marshall.

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Il bacio che aspettavo, recensione

Carter Webb (Adam Brody) un’aspirante scrittore appena mollato dalla sua ragazza Sophie (Elena Anaya), una giovane attrice in cerca di successo, lascia la caotica Los Angeles per lasciarsi alle spalle brutti ricordi e una depressione in  lento divenire. Una visita alla madre sarà l’occasione per darsi una meta andando a trovare sua nonna (Olympia Dukakis) che vive fuori città e per provare a terminare un racconto autobiografico iniziato undici anni prima.

Nonostante le perplessità della madre Carter decide comunque di partire e giunto a destinazione  troverà sua nonna in pessime condizioni a dimostrazione che l’anziana donna non è in grado di vivere da sola. Nel frattempo il ragazzo conoscerà prima l’adolescente Lucy (Kristen Stewart) e poi sua madre Sarah (Meg Ryan) che ha appena scoperto di essere malata di cancro, due vicine di casa di sua nonna con le quale Carter instaurerà un bel feeling.

Carter avrà l’occasione di raccontare a Sarah, con la quale è entrato in confidenza le sue pene d’amore e di uscire con Lucy per un appuntamento che si rivelerà un vero toccasana. In seguito la scoperta della malattia di Sarah e la morte della nonna porteranno Carter a guardare la sua storia d’amore naufragata da un diverso punto di vista, aiutandolo a crescere emotivamente e a trovare un equilibrio che sembrava ormai irrimediabilmente perduto.

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Frasi da cinema, Harry ti presento Sally

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Harry (Billy Crystal) e Sally (Meg Ryan) due sconosciuti uniti dal destino e da un lungo viaggio in macchina da affrontare insieme che li porterà nella Grande Mela.

Nel mezzo quattro chiacchiere su relazioni sbagliate, affari di cuore, l’amicizia tra uomo e donna, punti di vista sulla vita, sulla morte e…sull’amore.

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French Kiss, recensione

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La graziosa americana Kate (Meg Ryan) ha tre grossi problemi, documenti per la cittadinanza canadese ancora da espletare, una tremenda fobia per gli aerei  e un fidanzato (Timothy Hutton) che partito alla volta della romantica Parigi per lavoro, si è fatto incantare dalla galeotta città francese e l’ha mollata con una strana telefonata in cui afferma di essersi innamorato e di non aver alcuna intenzione di tornare a casa.

Non sarà certo una sciacquetta con la erre moscia ad averla vinta, così preso il coraggio a due mani Kate prende un aereo e parte alla volta del Vecchio continente intenzionata a chiedere spiegazioni al fuggitivo. In viaggio Kate farà la conoscenza di Luc (Kevin Kline) un ladro professionista reduce dal furto di una preziosa collana che pensa bene, per passare indenne la dogana, di nascondere il prezioso nella borsa della bella quasi-canadese.

Arrivati a Parigi succederà l’imprevedibile, Luc perderà di vista Kate che verrà derubata della borsa con dentro la collana, Kate si troverà di fronte all’evidenza che il suo fidanzato è ormai perduto e in preda allo sconforto vagherà per Parigi in cerca di un modo per tornare in Canada, visto che adesso non ha alcuna cittadinanza e le ambasciate le hanno dato il benservito. Così mentre Luc proverà a recuperare la collana fingendo di voler aiutare Kate nell’orchestrare una degna vendetta contro l’ex traditore, un poliziotto è sulle tracce della collana, di Luc e di Kate.

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Avviso di chiamata, recensione

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Tre sorelle molto unite da ragazzine, Georgia (Diane Keaton) megadirettrice snob di una prestigiosa rivista di moda, l’artista di famigia Maddy (Lisa Kudrow) attrice che si barcamena tra film low-budget e soap-opera in attesa perenne della grande occasione che forse non arriverà mai e Eve (Meg Ryan) che si è realizzata nella famiglia, si tengono in contatto ormai da anni solo tramite telefono con un rapporto che è costellato da avvisi di chiamata e conversazioni da call-center.

L’aggravarsi delle condizioni del loro padre (Walter Matthau) costringerà Eve a correre in ospedale trovandosi a combattere con le due sorelle talmente impegnate da non trovare un momento per andare a trovare il loro padre e quest’ultimo in perenne stato confusionale. Questi momenti saranno l’occasione per la donna di fare un viaggio a ritroso nella memoria in cerca della famiglia persa lungo la strada, due sorelle ed una figura paterna colme di difetti e idiosincrasie, ma legate a lei da un profondo affetto non sempre esternato nella giusta maniera.

Una serie di eventi che si susseguiranno nel giro di brevissimo tempo, tra cui la fuga del padre dall’ospedale e l’arrivo delle due sorelle, fungeranno da catartico innesco emotivo per un fisiologico, doloroso e necessario confronto, che culminerà con le tre sorelle al capezzale del padre morente.

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Cannes 2010 lunedì 17: oggi la Yakuza di Kitano e il ritorno di Godard

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Sesta giornata per il Festival di Cannes e primo week-end sulla croisette archiviato, ieri agli organizzatori del festival è giunta una lettera di ringraziamento del regista iraniano Jafar Panahi, convocato quest’anno per far parte della giuria e che purtoppo è stato arrestato a marzo a causa della sua partecipazione ad alcune manifestazioni di piazza contro il regime.

L’appoggio delle autorità francesi al regista vincitore proprio a Cannes nel 2003 del premio della giuria con il suo Oro Rosso, non hanno purtoppo avuto esiti positivi, ricordiamo l’analogo episodio che ha coinvolto lo scorso anno la giornalista Roxana Saberi co-autrice della sceneggiatura del film di Bahman Ghobadi I gatti persiani, arrestata e poi rilasciata due giorni prima che il film di Ghobadi venisse proiettato alla kermesse francese.

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Scoop, recensione

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Dopo aver assistito alla commemorazione del giornalista John Strombel (Ian McShane) ci ritroviamo su un traghetto per l’aldilà condotto nientemeno che dalla Morte in persona, dove Strombell stroncato da un infarto fa la conoscenza della segretaria personale del fascinoso aristocratico Lord Peter Lyman (Hugh Jackman), che la donna morta avvelenata sospetta, anzi sospettava fosse il famigerato Killer dei tarocchi, assassino di prostitute che terrorizza Londra.

Strombell non resiste ad un scoop neanche se arriva dall’adilà, così si organizza e contatta Sandra Pransky (Scarlett Johansson) una giovane ed inesperta giornalista durante uno spettacolo di magia del Grande Splendini (Woody Allen), la giornalista non pensa neanche per un minuto ad un trucco o ad uno scherzo e chiede, terminato lo spettacolo, che Splendini ripeta il suo numero, il mago scettico l’accontenterà e incredibilmente Strombell apparirà ai due.

Sandra ricevute istruzioni dal trapassato coinvolgerà il riluttante Splendini alias Sid Waterman nell’inchiesta, i due si fingeranno padre e figlia e contatteranno Lyman con uno stratagemma e Sandra riuscirà così ad attirare l’attenzione dell’aristocratico, iniziando ad indagare nella sua vita privata, raccogliendo solo qualche prova indiziaria, che però non basteranno a convincere nessuno della colpevolezza di Lyman.

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Meg Ryan e Kevin Bacon in Admission, Mr. T rinuncia a The A-Team, si progettano Night & FOg e The First Avenger: Captain America

Meg Ryan

Meg Ryan e Kevin Bacon saranno protagonisti di Admission, la commedia romantica diretta da Adam Rodgers, che racconta la storia di due genitori John e Sarah, che si conoscono, si odiano e si amano, dopo aver portato i rispettivi figli al college.

Mr. T non parteciperà a The A-Team nemmeno in un cammeo (cosa che faranno Dwight Schultz e Dirk Benedict), perché non è disposto, per questione di principio a partecipare al progetto se non nel suo ruolo originale.

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Rapimento e riscatto, recensione

proof_of_life_ver1 []Peter Bowman (David Morse), un ingegnere americano che lavora in uno stato sudamericano viene rapito da un gruppo di ribelli e portato nella giungla, la moglie Alice (Meg Ryan) disperata, prima si rivolge alle eutorità locali che si riveleranno incapaci e corrotte, poi al professionista della sicurezza, esperto negoziatore ed ex-militare Terry Thorne (Russell Crowe), che inizierà una interminabile trattativa con i sequestratori.

Mentre Bowman viene continuamente spostato per evitare che i militari governativi ne individuino la posizione, Thorne si accorge di provare una forte attrazione per la sua cliente, nonchè moglie della vittima. Dopo aver negoziato il riscatto abbassandolo ad una cifra accessibile,Thorne preparerà la donna al peggio, ma avrà anche la fortuna di poter usufruire di informazioni da un prigioniero fuggito dai guerriglieri.

Così scoperta l’ubicazione del covo dei sequestratori, e capito che per Bowman è ormai solo questione di ore, Thorne e la sua squadra decideranno di organizzare una missione di recupero.

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Amarsi: recensione

when_a_man_loves_a_womanAlice Green (Meg Ryan) è una bella donna con una bella famiglia, sposata con Michael (Andy Garcia) pilota di linea, ha due splendide bambine, insomma una famiglia all’apparenza senza grossi problemi, in realtà  in casa Green si annida l’insofferenza e la frustrazione di una moglie che si rifugia nell’alcool per sopire depressione e fobie latenti.

In più c’è la negazione di lei, i sospetti di lui e le certezze delle due bambine che diventano l’involontario capro espiatorio delle incursioni alcoliche della madre, dei suoi scatti d’ira seguiti ai lunghi sonni che lasciano casa e prole abbandonate a se stesse

Michael comincia a percepire il pericolo della deriva presa dalla moglie, cerca di capire, non riuscendovi pienamente, come possa essere successo, dove l’apparente felicità e tranquillità abbia perso consistenza minando la sicurezza della propria famiglia, forse la sua continua lontananza e il non condividere abbastanza il menage familiare, fatto sta che l’uomo convince la moglie a ricoverarsi in un centro di recupero.

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