Blond Power: Belle, bionde e dicono sempre si

Hollywood è invasa dalle bionde, ovunque le più belle attrici si stanno cambiando il look corvino o quasi con un affascinante effetto Marilyn, a volte riuscito, a volte un po’ meno, e poche sono le brune che ancora resistono a  questa sorta di rivincita delle bionde che sta colpendo lo star system hollywoodiano.

Certo cercare di fare una classifica delle bionde più belle di Hollywood sembra alquanto complicato, ma non impossibile, diciamo che facciamo finta che tutte siano bionde naturali e partiamo con l’indiscussa regina di Hollywood la diafana Nicole Kidman, il suo look da algida regina dei ghiacci e il suo affermarsi come la più retribuita star femminile hollywoodiana non può che dargli una posizione di vantaggio sulle sue pur brave, belle e bionde colleghe.

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Jonathan Demme: un filmaker anticonformista

Jonathan Demme, classe 1944, cresce a New York, lavora come sceneggiatore per la Corman factory, vera e propria scuola di sopravvivenza cinematografica, low- budget, tempi ristretti, un certo cinema di serie B che oggi per molti neo-registi di genere rappresenta un punto di riferimento. Il primo film Femmine in gabbia, è il 1974, già traspare l’originalità visiva di Demme che torna dietro la macchina da presa cinque anni dopo con Il segno degli hannan, noir in cui emerge un senso del ritmo notevole che ritroveremo anche nelle opere successive. Che si tratti di commedia, Qualcosa di travolgente, di moderno Western, Fighting mad, o documentario,The agronomist, Demme dimostra una vena anticonvenzionale che prepotentemente sottolinea tutte le sue pellicole.

E’ il 1991, Demme gira quello che sarà negli anni successivi un punto di riferimento cinematografico di genere e l’apice della sua carriera, stiamo parlando del pluripremiato iI silenzio degli innocenti, il cineasta utilizza la macchina da presa per calarsi e calarci nei meandri della parte più oscura dell’animo umano, quella che si ciba delle angosce e della paura e tratteggia due personaggi storici che diventeranno due icone cinematografiche dagli opposti  versanti, la fragile e risoluta Clarice Sterling agente FBI interpretata da Jodie Foster, pensate che la prima scelta di Demme era Meg Ryan!, e la perfetta e ambigua rappresentazione del fascino del male, quell’ Hannibal Lecter interpretato dell’eclettico Anthony Hopkins, ormai leggenda.

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Meg Ryan, un’attrice acqua e sapone

Ha un nome lunghissimo e difficile da ricordare: Margaret Mary Emily Anne Hyra. Ma ne ha preferito uno più adatto al suo viso acqua e sapone, al suo look essenziale e ai suoi modi naturali, ed è per tutti semplicemente Meg Ryan, che rivedremo il 17 ottobre nelle sale italiane con il film The Women, remake del grande classico targato 1939 di George Cukor.

Nata a Fairfield nel Connecticut il 19 novembre 1961, Meg frequenta la Bhethel High School nella sua città e poi si trasferisce a New York per studiare giornalismo. Per pagarsi l’iscrizione all’università, inizia a lavorare in qualche serie televisiva minore, grazie all’aiuto della madre che di lavoro fa l’agente di casting.

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Giffoni Film Festival

Per chi ancora non fosse sazio delle lunghe sessioni di corti (gioco di parole cercato e rovato non senza soddisfazione) sia ben chiaro che questa sessione estiva è ben lungi dal volgere al termine.

Comincia infatti proprio oggi 18 Luglio il Giffoni Film Festival, dallo stile carino e dalla grafica accattivante (parlo della home page del sito).

E non si tratta solo della bellezza dei colori di una pagina web: il numero e i nomi degli ospiti che gravitano a questo Giffoni Film Festival fa letteralmente impallidire.

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