Recensione: I love shopping

Rebecca Bloomwood (Isla Fisher), una ragazza newyorkese cresciuta in una famiglia di risparmiatori abituati ad acquistare i vestiti in saldo o ai mercati, adesso che è grande ha il bisogno compulsivo di acquistare vestititi, scarpe e tutto ciò che è moda: con ben dodici carte di credito sente di avere il mondo ai suoi piedi.

Becky, come è chiamata dalla sua più cara amica Suze (Krysten Ritter) con la quale condivide il bisogno primario di spendere e spandere, ha anche un altro sogno, quello di lavorare alla rivista di moda Alette. Un giorno, un pò perché insoddisfatta del suo lavoro, giornalista in una rivista di giardinaggio, un pò perché ha bisogno di guadagnare di più (ha il conto in rosso, le sue carte di credito vengono rifiutate e ha un impiegato della società di riscossione crediti alle spalle) prova a far domanda per la rivista di moda e, non trovando lavoro, accetta di dare consigli finanziari nella rivista economica della stessa casa editrice, Far fortuna risparmiando.

In questa rivista, diretta dal giovane di famiglia ricca Luke Brandon (Huge Dancy), che si veste appositamente male per non essere valutato solo per il suo aspetto o etichettato per la sua agiatezza, Becky, firmandosi con il nome di ragazza con la sciarpa verde diventa famosa, impara a gestire i propri soldi, a frenare il proprio bisogno di acquistare e naturalmente trova l’amore.

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Dany Boon è l’attore europeo più pagato in un anno. La classifica 2008 degli attori francesi

Dany Boon, secondo Le Figaro, è l’attore francese più pagato del 2008, nonché l’attore europeo più pagato (in un anno) di sempre e tutto questo soltanto con un film, Giù al nord.

Come ha fatto? Semplicemente perché del film è anche coproduttore, regista e sceneggiatore e oltre ai compensi per questi ruoli (1,35 milioni di euro compreso quello come attore) ha già incassato le percentuali sugli incassi in Francia, sulle vendite internazionali e sulle vendite dei diritti di remake.

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Ari Folman e Laurent Cantet giurati per il Taormina Film Fest

Nella prossima edizione del Taormina Film Fest, che si terrà dal 13 al 20 giugno, grazie all’ottimo lavoro del direttore artistico Deborah Young, ci saranno in giuria degli importanti nomi del cinema, che potranno far fare il salto di qualità alla già importante manifestazione cinematografica siciliana.

I nomi annunciati sono quello dei due nominati agli oscar per il miglior film straniero, il regista Ari Folman, vincitore del Golden Globe con Valzer con Bashir e Laurent Cantet, Palma d’oro a Cannes con La Classe.

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Recensione: Iago

In una Venezia odierna, nella facoltà di architettura, Iago (Nicolas Vaporidis), studente talentuoso proveniente da un mondo e da una famiglia tutt’altro che facoltosi, si ritrova circondato da ricchi figli di papà provenienti da blasonate famiglie, rei secondo lui di viver di vita facile e di essere la causa della sua frustazione e dei suoi mancati successi.

Tra questi figli di papà spicca lo studente Otello (Aurielen Gaya), figlio di un architetto di fama mondiale e dal  brillante futuro già scritto, e che tra le amicizie paterne vanta addirittura il rettore della facoltà. Iago dal canto suo è concentrato a diventare il responsabile di una importante manifestazione universitaria che gli darà il prestigio e la visibilità tanto desiderate, quando vede i suoi progetti sfumare in favore di Otello in lui si scateneranno invidia e voglia di riscatto in un mix emotivo alquanto sorprendente.

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Action figures: Il signore degli anelli-Capitolo primo

Da oggi partirà uno speciale in tre parti dedicato al vasto mondo de Il signore degli anelli, abbiamo pensato di dividere i vari appuntamenti in capitoli, cominciando con le armate dell’oscurità e gli alleati di Sauron, di cui uno dei più sinistri rappresentanti è sicuramente Morgul Lord (foto in alto), visto nel terzo capitolo della saga, Il ritorno del Re, in questa versione statua alta ben 40 cm, lo troviamo completamente corazzato, minaccioso e pronto alla devastazione.

Oltre alle statue che comprendono lo spettrale Re dei morti, ci sono anche svariati busti dei Troll delle caverne e splendide riproduzioni dei Lupi mannari in veste di cavalcatura. Per la serie action figures, chicche dai prezzi veramente abbordabili tra cui un Ballrog da 55 cm e dettagliatissimi guerrieri Uru-Kai.

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Recensione: In the Name of the King

Il fattore (Jason Statham) è un orfano tirato su da un intero villaggio e diventato un ottimo contadino ed un felice padre di famiglia, la sua vita scorre tranquilla tra lezioni di vita impartite al figlio e il forte amore che lo lega alla sua compagna Solan (Claire Forlani)

Quando il suo villaggio viene attaccato dai bestiali Krug, un esercito di mostruose creature comandate dal malvagio stregone Gallian (Ray Liotta), suo figlio viene ucciso e sua moglie rapita. Il Fattore con suo cognato Bastian (Will Sanderson) ed il suo mentore e amico Norick (Ron Perlman) decide di rifiutare l’arruolamento nell’esercito del re Konreid (Burt Reynolds), che si sta organizzando per affrontare la minaccia, per salvare sua moglie e vendicare la morte di suo figlio.

Ma il passato è pronto a richiamarlo al suo dovere, quando il mago di corte Merick (John Rhys.-Davies) gli rivela le sue nobili origini e che morto il re sarà proprio lui a dover guidare l’esercito in battaglia contro lo stregone Gallian e le sue orde di Krug.

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Echelon Conspiracy: una cospirazione multimediale

Un giovane ingegnere americano si trova nel bel mezzo di un complotto internazionale, misteriosi SMS cominciano ad arrivargli sul cellulare, ha così inizio una serrata caccia all’uomo che si snoderà per tutto il globo, con l’ingegnere in fuga da alcuni spietati agenti sulle sue tracce con la ferma intenzione di eliminarlo.

Dietro a tutto sembra celarsi un potente uomo di governo in cerca di una misteriosa agenda contenente importanti informazioni che risultano vitali per salvaguardare il delicato equilibrio della politica mondiale,

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Jeffrey Dean Morgan: attore per caso

Jeffrey Dean Morgan nasce a Seattle (USA) il 22 Aprile 1966 studia in due scuole differenti, la Rose Hill Junior high  e la Lake Washington High School, in entrambe si contraddistingue per un grande talento sportivo, è un ottimo giocatore di basket, purtroppo un infortunio, la frattura di un ginocchio, lo costringe a rinunciare ad una promettente carriera sportiva ed i suoi interessi si indirizzano verso la scrittura e la pittura.

Il suo incontro con i set cinematografici e la recitazione avviene per vie traverse, grazie ad un trasloco a Los Angeles di un suo amico, Jeffrey lo aiuterà nel trasferimento ed entrerà in contatto con l’affascinante mondo del cinema che lo affascinerà da subito.

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Harald Zwart: un tifoso ad Hollywood

Harald Zwart nasce in Olanda il 1° Luglio 1965, anche se originario dei Paesi Bassi cresce in Norvegia, qui intraprende la carriera di regista cinematografico girando alcuni cortometraggi, spot pubblicitari e videoclip musicali, tra gli artisti con cui ha collaborato figurano gli a-ah.

Nella sua filmografia figurano quasi tutte commedie, tra cui il teen-movie Agente Cody Banks, la comedy interpretata da una particolarmente sensuale Liv Tyler Un corpo da reato, e Lange Flate Ballaer2, commedia demenziale norvegese nel cui cast figura anche Don Johnson. Unico film che esula dal genere prediletto dal regista è l’action svedese Hamilton.

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Recensione: Impy Superstar missione lunapark

L’impresario Barnaby per ottenere i soldi degli sceicchi ed inaugurare così il suo luna park, promette loro di fornire il parco di un dinosauro. Purtroppo quello meccanico si rompe proprio davanti ai loro occhi. L’unico modo per poter avere ancora il finanziamento è trovare un dinosauro vero, che l’assistente dei magnati arabi, Miss Lee, sostiene trovarsi sull’isola di Hula Hula.

Sul quell’isola, Impy si appresta a festeggiare il suo compleanno: il piccolo dinosauro alato, che da un anno è diventato la mascotte del posto, ed è amato come un figlio dal professor Siebenstein e dalla tuttofare Piggy, nonché viziato dal bambino e da tutti gli altri animali parlanti che abitano l’isola, non vede l’ora di scoprire il suo regalo e mangiarsi la torta. La delusione arriva quanto prima: la sua torta viene mangiata dalla panda Baboo, colei che dovrebbe essere il suo regalo e dovrebbe diventare la sua sorellina.

Temendo di essere messo in secondo piano dall’arrivo della piccola Baboo, Impy si fa convincere dalle promesse di Barnaby, che gli assicura di poter diventare una grande star, è abbandona la sua casa per riuscire ad ottenere la fama che ha sempre desiderato. Il piccolo dinosauro si scontra ben presto con la dura realtà.

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Drew Barrymore, Eddie Murphy, Jim Carrey, Peter Weir, Kevin Munroe: novità

Diamo un veloce sguardo alle novità in arrivo da hollywood cominciando dalla più succolenta: Drew Barrymore potrebbe essere la regista di Eclpise, il terzo episodio della saga vampiresca giovanile, cominciata con Twilight. La notizia non è ancora ufficale, ma la Summit Entertainment deve decidere in fretta visto che ha deciso di far uscire il terzo episodio nel 2010.

In Lousiana sono cominciate le riprese del nuovo film di Dylan Dog, intitolato Dead of Night e diretto da Kevin Munroe. Ad interpretare l’investigatore dell’incubo è stato scelto Brendan Routh.

Sono cominciate anche le riprese di The Way Back, il nuovo film di Peter Weir, basato sul libro Tra noi e la libertà di Slavomir Rawicz, che racconta della fuga dello stesso Rawicz da un gulag siberiano in compagnia di altri sei compagni. Nel film recitano Colin Farrell, Jim Sturgess, Ed Harris e Saoirse Ronan.

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Cesar 2009, trionfa Seraphine, bene Nemico pubblico n.1, sconfitto ancora Gomorra

I trentaquattresimi Cesar, i riconoscimenti del cinema francese hanno un vincitore assoluto, il film Seraphine, di Martin Provost, che si è aggiudicato ben sette statuette tra cui quello per miglior film e quello per la migliore attrice protagonista (Yolande Moreau). Bene anche Nemico pubblico N.1, che vince tre premi (tra cui quello come miglior regista, assegnato a Jean Francois Richet, e quello per il migliore attore protagonista, finito a Vincent Cassel) e Le premier jour du reste de ta vie, che trionfa nelle categorie degli attori esordienti e nel montaggio.

Nella serata che vedeva un parterre ricco di stelle, da Monica Bellucci a Sean Penn, da Emma Thompson a Diane Kruger, ennesima amarezza per il cinema italiano: il film di Matteo Garrone, Gomorra, candidato come miglior film straniero, è stato battuto nuovamente dal film isreaeliano Valzer con Bashir, che si consola così dalla beffa ricevuta agli ultimi Oscar.

Andiamo a vedere tutti i vincitori divisi per categorie. Vi ricordo che se volete vedere chi erano i candidati ai Cesar 2009 non dovete fare altro che cliccare sul link.

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The monster maker: tributo a Stan Winston

Il 15 giugno del 2008, nella sua casa di Los Angeles muore Stan Winston, un vero maestro ed artista che ha nutrito i nostri incubi di adolescenti popolando l’immaginario cinematografico degli ultimi trent’anni di mostruose creature mitologiche, alieni letali, supereroi da cinefumetto e implacabili cyborg sterminatori.

Qualche nota biografica:

Stan Winston nasce il 7 Aprile 1946 a Richmond (Virginia-USA), una lunga gavetta per Stan, fino al suo approdo nel 1969 ad Hollywood dove la Disney si accaparra il talento di questo giovane make-up artist che comincia a sperimentare materiali e tecniche innovative, fino ad avvicinarsi all’animatronica, una tecnica che utilizza veri e propri robot comandati a distanza da un corposo team che gli da movenze ed espressioni tramite una avanzatissima tecnologia e che ha permesso a stan winston, ed al suo gruppo di lavoro di creare personaggi che rimarranno nella storia del cinema.

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Precario: una corsa contro il tempo

Una sveglia che suona, qualche minuto di annebbiamento e la ricerca di un minimo collegamento con il mondo reale, un trillo che ridesta il prtagonista da un beato torpore, poi un’occhiata all’ora, ed il panico prende il sopravvento… è tardissimo!

Precario è un divertente cortometraggio del regista Francesco Lodari prodotto dalla prolifica FilmHackers, tutto è ironico e volutamente sopra le righe come la recitazione del protagonista Gabriele Tesauri, novello Mr. Bean alle prese con un traumatico risveglio ed una esilarante corsa al lavoro costellata di divertenti micro-episodi che si poggiano su una comicità fisica ed espressiva più che su dialoghi.

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