Benicio Del Toro: tra remake e leggenda

Benicio Monserrate Rafael Del Toro Sanchez alias Benicio Del Toro nasce a San Juan (Porto Rico) il 19 Febbraio 1967. Trasferitosi con la famiglia all’età di nove anni in Pennsylvania (USA) passa l’adolescenza in una fattoria per poi trasferirsi in california dove studia economia all’università ed ha i primi approcci con la recitazione.

Dopo alcuni ruoli in produzioni studentesche, alcuni corsi di recitazione, ed una borsa di studio, Del Toro si trasferisce a Los Angeles dove affina il suo talento e ottiene i primi ruoil in alcune serie televisive. Nel 1988 l’esordio sul grande schermo con la commedia Big Top Pee Wee-la mia vita picchiatella, sul set conosce l’attrice Valeria Golino con cui avrà una relazione che terminerà nel 1992.

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007-Una cascata di diamanti: recensione

In un concitato incipit vediamo un Bond (Sean Connery) sul piede di guerra, determinato a vendicarsi dell’acerrimo nemico Blonfield (Charles Gray) capo della SPECTRE responsabile dell’omicidio dell’amata moglie Tracy. Stavolta Bond ha la ferma intenzione di uccidere la sua nemesi. Bond finalmente lo scova e nello scontro Blonfield ha la peggio e viene scaraventato in una pozza di fango bollente dove annega.

Dopo l’incontro/scontro e la vendetta consumata Bond torna al tran tran quotidiano, M gli affida una pericolosa, tanto per cambiare, missione sotto copertura, vestirà i panni di un contrabbandiere tale Peter Franks, questo alias gli servirà per individuare un grosso traffico illegale di diamanti.

Dopo aver incontrato il suo contatto, l’afFascinante Tiffany Case (Jill St. John), e raggiunti gli Stati Uniti, Bond da il via Alla missione, gli indizi portano tutti ad un ricchissimo industriale un certo Willard White (Jimmy Dean), che sembra utilizzare i diamanti per realizzare un’arma che usufruisce di un potentissimo laser, ma questa scoperta porterà alla luce altre verità…

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Ocean’s Eleven: recensione

Danny Ocean (George Clooney) esce di galera e va a trovare una sua vecchia conoscenza l’ex truffatore, ora insegnante di poker, Rusty Ryan (Brad Pitt), l’idea è di mettere a segno tre rapine in tre diversi casinò tutti appartenenti al losco Terry Bendict (Andy Garcia), alla coppia si unisce volentieri il ricco imprenditore Ruben Tishkoff (Eliott Gould) il cui casinò stà per essere distrutto dall’odiato rivale Benedict.

Il piano ha bisogno di altri otto elementi, ognuno con uno specifico compito da portare a termine, ognuno ha una particolare abilità in cui eccelle e che serve all’operazione, nel gruppo anche il contorsionista Yen (Shaobo Qin) che sarà la talpa che con uno stratagemma riuscirà a penetrare nel caveau ed operare dall’interno.

Un piccolo imprevisto causa all’ultimo momento un’aggiunta al piano, il blackout che avrebbe dovuto facilitare il colpo non può più essere attuato tramite la centrale elettrica e quindi il gruppo ruba un EMP, una sorta di bomba elettromagnetica che causerà il black-out necessario. Il piano ha inizio, ognuno entra nel personaggio, yen è all’interno, l’adrenalina sale, ma come al solito, anche nel più perfetto dei piani gli imprevisti non mancheranno…

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Robert Dornhelm: fiction da cinema

Robert Dornhelm nasce a Timisoara (Romania) il 17 Dicembre 1947 i suoi esordi sono televisivi con molti documentari e film per la tv, una gavetta che lo porterà ad esordire con la sua prima opera cinematografica nel 1978 I ragazzi dell’opera documentario con la voce narrante di Grace Kelly, il film venne candidato agli Oscar.

Trasferitosi a Los Angeles e divenuto cittadino americano il regista negli anni ’80 dirige nell’ordine She dance alone con Max Von Sydow, Echo park con Christopher Walken, e Cold feet-piedi freddi con Keith Carradine e Tom Waits.

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Kasia Smutniak: la bellezza del talento

Katarzyna anna Smutniak alias Kasia Smutniak nasce a Wojewoda (Polonia) il 13 Agosto 1979, figlia di un pilota dell’aviazione, Kasia ha come il padre la passione del volo ed un talento innato che a soli sedici anni le fa prendere un brevetto per aliante, ma la sua bellezza non passa inosservata e a 17 anni è già catapultata nel mondo della moda in quel di Milano rappresentata dalla nota agenzia Why not?

Dopo qualche spot pubblicitario, il cannonico calendario, servizi fotografici e qualche apparizione tv, nel 2000 il debutto cinematografico nell’ambizioso e sfortunato Al momento giusto al fianco di Giorgio Panariello, nonostante un cast notevole, tra gli altri Athina Cenci e Giovanni Cacioppo, il film è un flop ma Kasia comunque ha la visibilità necessaria per poter iniziare una carriera d’attrice.

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Frasi da cinema: Scarface

Tony Montana (Al Pacino) ormai è in vetta, coca e  paranoia sono parte integrante del suo quotidiano, Elvira (Michelle Pfeiffer) schiava della droga è ormai l’ombra di se stessa, in preda alla depressione e sull’orlo dell’anoressia, la coppia è a pranzo in un lussuoso ristorante, i due battibeccano, lei accusa lui di essere diventato peggio del suo ex, lui cerca di farla mangiare, lei rifiuta.

Lui ormai ubriaco e barcollante biascica qualche insulto, lei fa per alzarsi, lui la ferma afferrandola, lei reagisce stizzita. Nel ristorante la clientela guarda e mormora frasi di disapprovazione all’indirizzo del tavolo di Montana e signora. I due gorilla nei pressi del tavolo fanno per intervenire, Tony e in piedi la sedia su cui era seduto è a terra. gli sguardi della gente si fanno sempre più insistenti il mormorio nella sala aumenta.

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Over the top: colonna sonora

Oggi torniamo a parlare di Giorgio Moroder, dopo Flashdance ecco un’altra colonna sonora curata dal mago dell’elettronica che negli anni ’80  ci ha regalato tante hit da film. Over the top è un film del 1987 con protagonista uno stallone post-Rocky in gran forma, sulla scia del suo eroe da ring l’attore ci accompagna su un altro ring quello degli incontri di braccio di ferro che in America hanno milioni di fan ed una vera e propria federazione.

Le 10 coinvolgenti tracce della compilation alternano alcune ballad molto orecchiabili come All I need is you dei Big trouble a song più muscolari come What it takes it all di Sammy Hagar, nel disco anche una traccia di Frank Stallone Bad night e la strumentale The fight dove Moroder ci racconta in note la tensione dell’incontro finale girato durante un vero torneo di braccio di ferro.

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Recensione: Gli amici del bar Margherita

Bologna 1954, il giovane diciottenne Taddeo (Pierpaolo Zizzi) ha un sogno, poter frequentare il mitico bar Margherita, luogo di ritrovo di molti personaggi strambi e fascinosi, che il ragazzo osserva quotidianamente, nel suo colorato e movimentato viavai, visto che il bar è proprio sotto casa sua.

Con un ingegnoso strategemma Taddeo riesce a diventare l’autista personale di Al (Diego Abatantuono), uno dei personaggi più carsimtici  e al contempo misteriosi di tutto il quartiere, così da avere finalmente accesso con lui al famigerato locale e conoscere da vicino la divertente e stralunata clientela.

Qui Taddeo assisterà all’evolversi di varie vicende che si intrecciano all’interno del bar, conoscerà la travagliata situazione amorosa di Bep (Neri Marcorè) innamorata della entraineuse Marcella (Laura Chiatti), assisterà allo scherzo atroce ordito ai danni dell’aspirante cantante Gian (Fabio De Luigi), e potrà ammirare lo smoking indossato giorno e notte dal maestro di ballo Sarti (Gianni Ippoliti).

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Recensione: Louise-Michel

Una piccola fabbrica in una regione francese, gli animi sono in tumulto, alcune lavoratrici temono per alcuni licenziamenti dovuti alla famigerata e fisiologica riduzione del personale, ma il direttore della fabbrica per quietare gli animi convoca una riunione, tranquillizza le lavoratrici e ditribuisce un presente con sopra ricamato il nome delle operaie, sembra tutto a posto, si torna al lavoro.

La mattina seguente l’inizio di un incubo, durante la notte la fabbrica è stata smantellata, il direttore sparito, alle lavoratrici rimane solo tanta rabbia e duemila euro a testa di liquidazione. superato lo shock iniziale durante una riunione si pensa a come investire in comune la cifra ricevuta, molte le proposte, ma tutte le idee sembrano non avere molte possibiltà di realizzazione, poi una delle donne, Louise (Yolande Moreau), in preda ad un incontenibile desiderio di vendetta propone un idea folle, assoldare un sicario e farla pagare all’ex-direttore della fabbrica.

Dopo qualche istante di perplessità la voglia di recuperare un pò di dignità e avere un meritato risarcimento all’ingiustizia subita mette d’accordo il gruppo, sarà la stessa Louise a reclutare il Killer. La donna assolderà il più scalcinato dei sicari, il maldestro Michel (Bouli Lanners), e darà la caccia con lui al direttore in fuga, rifugiatosi nel frattempo in un inaccessibile paradiso fiscale. Riusciranno i nostri anti-eroi a portare a termine il gravoso compito?

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Roberto Burchielli: la realtà della fiction

Roberto Burchielli  cineasta e autore televisivo classe 1966, dopo la laurea in lettere moderne conseguita presso l’Università di Pavia, esordisce nel mondo dello spettacolo come regista, autore e sceneggiatore di trasmissioni televisive Mediaset, tra le sue collaborazioni Galapagos, L’angelo, 8mm, il varietà Ciro il figlio di Target e la trasmissione di Cecchi Paone La macchina del tempo, per la RAI si occuperà della trasmissione Gaia: il pianeta che vive.

Burchielli realizza inoltre alcuni documentari come Lettere da Sarajevo ed uno speciale sull’alluvione del Piemonte, Testimoni della tragedia. Al grande pubblico il regista è noto soprattutto come autore di trasmissioni di grande successo come Paperissima e Striscia la notizia, Burchielli ha realizzato inoltre alcuni format per il canale musicale MTV, tra i quali Hot kitchen e Superkitchen, trasmissioni condotte da Andrea Pezzi.

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Action figures: Nightmare

In attesa del nuovo Nightmare pervisto per il 2010 facciamo una visitina in Elm Street, tra bambine di bianco vestite che recitano filastrocche, caldaie, seminterrati da brivido e guanti artigliati, insomma benvenuti in casa Krueger.

Per le statue dedicate a questa icona horror anni ’80 abbiamo una serie di riproduzioni in resina veramente originali e spettacolari, si comincia con un Freddy casalingo, in una pausa di relax in versione statua in resina dal look molto particolare (foto in alto), tra le statue esistono anche una riproduzione a grandezza naturale del guanto artigliato di Freddy sempre in resina, e guanto+maschera da hockey dedicata al crossover della serie Freddy vs Jason.

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Nightmare: Jackie Earle Haley sarà Freddy Krueger

Ancora qualche news sul nuovo Nightmare previsto per il 16 aprile 2010, dopo aver comunicato il nome del regista, l’esordiente Samuel Bayer e dello sceneggiatore Wesley Struck, nei panni bruciacchiati e maleodoranti del nuovo Freddy Krueger ci sarà l’attore Jackie Earle Haley, Il Rorshack del recente cinefumetto Watchmen di Zack Snyder.

Sarà dura per l’attore che dovra confrontarsi con il Freddy originale, l’attore Robert Englund che ha indossato i panni del serial-killer demoniaco per otto film ed una serie tv. Il regista ha dichiarato che il nuovo Freddy sarà un incrocio tra il vampiro Nosferatu e il macellaio Ed Gein, famigerato serial- killer le cui gesta hanno ispirato cult come Non aprite quella porta e Psicho.

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Davide Ferrario: la cronaca del quotidiano

Davide Ferrario nasce a Casalmaggiore il 26 Giugno 1956, l’esordio nel mondo dello spettacolo è sulla carta stampata il regista scrive per la testata Cineforum.

Ferrario si occupa inoltre dell’allestimento di molte rassegne e festival in giro per l’Italia, nel 1984 pubblica un  monografia sul regista Rainer Werner Fassbinder.

Nel 1985 recita nel film di John Sayles Matewan, il regista americano racconta una pagina nera della cronaca statunitense, il massacro di un gruppo di minatori durante uno sciopero.

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Necronomicon: il libro dei morti tra cinema, letteratura e leggenda

Il Necronomicon è ormai leggenda, tra i cultori dell’occulto, gli amanti dell’horror e gli ammiratori dello scrittore H.P. Lovecraft con il suo immaginario fatto di dimensioni parallele e abominevoli mostruosità pronte a sconfinare se evocate con parole e riti appropriati.

L’autore presunto del libro originale (Lovecraft ha sempre affermato di averlo inventato di sana pianta), considerato maledetto e ormai introvabile, se non frammentato in tante parti ognuna delle quali di dubbia origine, è un poeta arabo di nome Abdul al-Azhred, musulmano, ma in segreto adoratore di divinità pagane chiamate Yog-Sototh e Cthulhu.

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