Davide Ferrario: la cronaca del quotidiano

Davide Ferrario nasce a Casalmaggiore il 26 Giugno 1956, l’esordio nel mondo dello spettacolo è sulla carta stampata il regista scrive per la testata Cineforum.

Ferrario si occupa inoltre dell’allestimento di molte rassegne e festival in giro per l’Italia, nel 1984 pubblica un  monografia sul regista Rainer Werner Fassbinder.

Nel 1985 recita nel film di John Sayles Matewan, il regista americano racconta una pagina nera della cronaca statunitense, il massacro di un gruppo di minatori durante uno sciopero.

Nel 1987 Ferrario esordisce alla regia con il cortometraggio Non date da mangiare agli animali, nel 1989 scrive la sceneggiatura del film Occhi che videro di Daniele Segre e dirige il suo primo lungometraggio Occhi della notte basato su una storia vera, nel film recita l’amico e regista John Sayles.

Nel 1991 realizza per la RAI il documentario Lontano da Roma sul fenomeno politico della Lega Nord, nel 1995 produce e dirige a quattro mani con Guido Chiesa il documentario Materiale resistente e nel 1997 dirige Valerio Mastrandrea in Tutti giù per terra, due anni dopo presenterà Guardami alla Mostra di Venezia, opera liberamente ispirata alla vita della pornostar Moana Pozzi.

Nel 2004 è la volta della la commedia Se devo essere sincera con Luciana Litizzetto e Neri Marcorè, nel 2005 il lungometraggio Dopo mezzanotte realizzato in digitale all’interno del Museo Nazionale del Cinema di Torino, il film è candidato a tre David di Donatello, l’anno dopo realizza La strada di Levi, il racconto del viaggio di Primo Levi nel 1945 da Auschwitz a Torino, all’opera collabora lo scrittore Umberto Orsini.

Dal 10 Aprile 2009 nei cinema italiani l’ultimo lavoro del regista Tutta colpa di Giuda, una regista teatrale interpretata dall’attrice Kasia Smutniac viene chiamata ad organizzare uno spettacolo a sfondo religioso in un carcere, nel cast anche Luciana Litizzetto.