Necronomicon: il libro dei morti tra cinema, letteratura e leggenda

Il Necronomicon è ormai leggenda, tra i cultori dell’occulto, gli amanti dell’horror e gli ammiratori dello scrittore H.P. Lovecraft con il suo immaginario fatto di dimensioni parallele e abominevoli mostruosità pronte a sconfinare se evocate con parole e riti appropriati.

L’autore presunto del libro originale (Lovecraft ha sempre affermato di averlo inventato di sana pianta), considerato maledetto e ormai introvabile, se non frammentato in tante parti ognuna delle quali di dubbia origine, è un poeta arabo di nome Abdul al-Azhred, musulmano, ma in segreto adoratore di divinità pagane chiamate Yog-Sototh e Cthulhu.

In alcuni film, come Evil Dead (La Casa) di Sam Raimi si parla di un libro rilegato in pelle umana e scritto con il sangue, nel Necronomicon sono contenute parole e formule per aprire i portali e far si che gli Antichi, possano rioccupare il posto che gli spetta nella nostra dimensione.

Lovecraft parlò molto dettagliatamente nei suoi scritti del Libro dei morti e della sua funzione di porta, al mito di questo libro maledetto ogni anno a Portland viene dedicato un festival cinematografico, dove le suggestioni dello scrittore e la mitologia del Necronomicon vengono omaggiate con pellicole che rappresentano non solo personaggi e storie ispirate al mondo degli Antichi, ma anche film che ne contengano consapevolmente o inconsapevolmente delle suggestioni.

Durante gli anni ’60 arrivano voci di una copia del libro custodita nella Biblioteca Vaticana naturalmente nella sezione dei libri rari non consultabili, addirittura sembra che nel catalogo del Werewolf Bookshop il titolo non solo è presente, ma costerebbe la bellezza di un milione di dollari. Molte case editrici a tutt’oggi continuano a vendere riedizioni del libro spacciandole per vere, chissà che qualche sprovveduto editore, non abbia avuto, inconsapevolmente, per le mani il vero Necronomicon e lo abbia pubblicato nel suo catalogo e che da qualche parte proprio ora un adolescente in vena d’occultismo stia giocando al negromante.

Il libro maledetto e gli Antichi sono citati anche nel cinefumetto Hellboy dove lo stregone Rasputin con l’aiuto dei nazisti e di un potente libro di magia nera cerca di aprire un varco agli Antichi, ne il Seme della follia invece, John Carpenter utilizza un libro ed uno scrittore per trasformare il mondo in un deforme Eden di caos e follia omicida, ancora libri e ancora parole che aprono porte.

Le opere di Lovecraft hanno qualcosa di profondamente disturbante e suggestivo, i suoi personaggi vivono sul baratro della follia in continuo contatto con demoni ed entità così antiche da esistere prima della creazione dell’universo stesso e così mostruose che la loro sola vista porta alla follia.

Per concludere vorrei segnalarvi alcune pellicole che citano il libro ed il mondo dello scrittore di Providence, From beyond e Re-animator, entrambi di Stuart Gordon che insieme a Necronomicon di Brian Yuzna hanno omaggiato le dimensioni demoniache di Lovecraft e L’altrove, forse l’opera piu’ ambiziosa e imperfetta di Ivan Zuccon, cinesta italiano grande appassionato della mitologia lovecraftiana che in questo film ci racconta di un filosofo arabo, un certo Al Caleb che nel 1521 a Baghdad è intento a tradurre il Necronomicon per poi catapultarci nel 2071, in un futuro cupo e disperato dove un manipolo di soldati difendono l’unica copia esistente del Necronomicon tentando di ricacciare gli Antichi nella loro dimensione infernale.