Al cinema dal 9 maggio: Confessions, L’uomo con i pugni di ferro, La casa, Fire with Fire, No – I giorni dell’arcobaleno, 20 anni di meno, The Parade – La Sfilata, Mi rifaccio vivo, Anime nella nebbia, Sta per piovere, Bellas Mariposas

Il secondo week-end di maggio si presenta con una fitta rete di film che approderanno nelle sale cinematografiche italiane. Alcuni di questi sono attesi da molto tempo e finalmente capiremo il loro reale valore, dopo averne assaporato l’hype.

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Film in DVD e Blu-ray novembre 2010

Novembre decisamente ricco per quanto riguarda le uscite mensili in DVD e Blu-ray, questo è il mese dei cofanetti in special edition, Natale si avvicina e tra le due collector’s edition dedicate alla saga di Alien, l’extended version di Avatar e il Gift Set della trilogia de Il signore degli Anelli c’è materia prima a iosa per le imminenti strenne natalizie.

Tra le uscite di questo mese segnaliamo l’horror made in Italy Shadow di Federico Zampaglione, uscito in sordina e senza dubbio da riscoprire magari in alta definizione, questo è anche il mese di alcune inperdibili riedizioni in Blu-ray come gli action Ancora vivo di Walter Hill e L’ultimo Boyscout di Tony Scott entrambi con Bruce Willis.

Prima di lasciarvi alle schede con le uscite del mese che troverete dopo il salto, vi ricordiamo che dal 10 novembre è disponibile il cofanetto in blu-ray dedicato alla trilogia western di Sergio Leone.

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B-cult, Dead snow

Oggi spazio B-movies dedicato ad un piccolo gioiello norvegese che miscela splatter e comedy omaggiando sia Sam Raimi e la serie cult Evil dead, che Romero con un’affamatissima truppa di zombie nazisti.

Il film è Dead Snow che come avrete capito dal titolo è ambientato in un suggestivo paesaggio nevoso con tanto di baita, scelta a dir poco azzeccata visto che il bagno di sangue, che seguirà un incipit che rimanda al gruppo di ragazzotti capeggiato da Bruce Campbell nel cult di Raimi, verrà  amplificato dalla distesa innevata che diventerà terreno di scontro in un efferatissimo finale con un’orda di zombie in divisa nazista, un paio di superstiti e l’immancabile motosega.

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10 case da horror

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Per la rubrica horror oggi stiliamo una classifica molto particolare, ci occupiamo delle case piu spaventose e naturalmente infestate del grande schermo. un filone a se stante con una corposa filmografia, non parleremo solo di titoli espliciti, ma anche di film che fanno di case, baite e ville  fulcro della trama e di attività sovrannaturali.

Dopo il salto dieci titoli che secondo noi meglio rappresentano questo intrigante filone particolarmente profilico, naturalmente aspettiamo le vostre segnalazioni e location preferite.

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La casa, la saga non ufficiale

La Casa 5 []Dopo il successo dello splatter low-budget Evil Dead distribuito in Italia con l’anonimo titolo de La casa, cominciarono a fiorire tutta una serie di capitoli non ufficiali che i distributori italiani spacciavano come presunti sequel del film di Raimi ma che in realtà con quest’ultimo avevano ben poco a che fare.

Fu così che arrivò il nostrano Umberto Lenzi che con La casa 2-Ghosthouse ci racconta di una maledizione e di una casa stregata, mentre il collega Fabrizio Laurenti cavalca l’onda assoldando il divo televisivo di Supercar e Baywatch David Hasselhoff, e ci racconta una storia di stregoneria coinvolgendo nel progetto La casa 4: Witchcraft anche l’ex-posseduta de L’esorcista Linda Blair.

Tra i molti titoli che hanno sfruttato il filone, da segnalare anche l’interessante La casa 7 (The Horror Show) con un Lance Henricksen d’annata alle prese con un demoniaco serial killer immortale.

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B-cult: La Casa

wallpaper_ed1Esempio perfetto del connubio low-budget e film di culto, questo gioiellino horror- splatter, che ci racconta le vicissitudini di un quartetto di amici in vacanza in un’isolata baita che per errore evocano spaventosi demoni lovecraftiani, viene girato da un giovanissimo ed entusiasta Sam Raimi e alcuni compagni d’università con solo 350.000 dollari.

Nato dal cortometraggio Within the woods, in seguito ampliato e poi pompato in 16 mm, Evil Dead, questo il titolo originale, omaggia i grandi cult horror degli anni’70 e lo scrtittore Lovecraft con la sua personalissima mitologia demoniaca fatta di mostruose e invisibili divinità che nel film di Raimi, omaggiando anche il filone della possessione demoniaca, deformano mostruosamente i corpi di cui prendono possesso.

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Necronomicon: il libro dei morti tra cinema, letteratura e leggenda

Il Necronomicon è ormai leggenda, tra i cultori dell’occulto, gli amanti dell’horror e gli ammiratori dello scrittore H.P. Lovecraft con il suo immaginario fatto di dimensioni parallele e abominevoli mostruosità pronte a sconfinare se evocate con parole e riti appropriati.

L’autore presunto del libro originale (Lovecraft ha sempre affermato di averlo inventato di sana pianta), considerato maledetto e ormai introvabile, se non frammentato in tante parti ognuna delle quali di dubbia origine, è un poeta arabo di nome Abdul al-Azhred, musulmano, ma in segreto adoratore di divinità pagane chiamate Yog-Sototh e Cthulhu.

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Evil Dead Trilogy: cronaca di una metamorfosi artistica

Se le famiglie che affollano le proiezioni del cinefumetto Spiderman, del regista Sam Raimi dessero un’occhiata alla trilogia di Evil Dead gli si drizzerebbro i capelli in testa, alla vista della follia e dell’eccesso che i tre piccoli cult, ognuno in maniera completamente diversa, riservano allo sprovveduto spettatore che si inoltra nel folle mondo splatter del geniale regista.

Tutti i fan dell’horror più viscerale e dissacrante sono consapevoli, chi più chi meno, come il primo Evil Dead, distribuito in Italia con il titolo La casa, conquistò una’intera generazione di horrormaniaci con quella nottata fatta di demoni e libri in pelle umana, zombi ed amputazioni, foreste viventi e follia visiva allo stato puro.

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Le traduzioni più brutte dei titoli dei film: trent’anni da dimenticare

Tutto ebbe inizio nei lontani anni ’80 quando una serie di traduttori spinti da alcuni produttori in preda ad una sorta di follia mistico-commerciale ebbero la malaugurata idea di rendere più appetibili le pellicole internazionali che approdavano nelle nostre sale modificandone di sana pianta i titoli che come tutti ben sanno sono l’anima e la summa del pensiero e del contenuto del film stesso, ma a loro la cosa parve non essere vitale.

Si cominciò col massacrare gli horror, dopo che il successo di cassetta Evil Dead di Sam Raimi era diventato La casa, qualsiasi film che seguì divenne una sorta di brochure immobiliare, La casa 2,3, fino al thrillerThe horror show diventato La casa 7, ma non dimentichiamo The Texas chainsaw massacre di Tobe Hooper divenuto Non aprite quella porta che scatenò la fantasia dei produttori sfornando una sequela di risibili e minacciosi avvertimenti come Non entrate in quella scuola (Prom Night), Non aprite quell’armadio (Monster in the closet), ormai si sfiorava veramente il ridicolo.

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