La volpe e la bambina, recensione

La voce narrante di una donna ci racconta di una bambina (Bertille Noël-Brunea) che in un giorno d’autunno al ritorno da scuola, camminando ai margini di una foresta tra le montagne, incontra una volpe intenta a dar la caccia ad una imprendibile talpa, guardandola ne rimane affascinata a tal punto da volerla avvicinare, ma l’animale spaventato si darà alla fuga.

Arriva l’inverno e la ragazzina determinata a trovare la volpe si avventura in mezzo alla neve scoprendone le tracce, ma accorgendosi anche di un sin troppo vicino branco di lupi, spaventata la la bambina corre trafelata verso casa finendo per ferirsi ad una gamba. Così costretta per il resto della stagione a rimanere in casa si consola con un libro sulle volpi regalatogli dai genitori su cui fantasticare.

Nel frattempo la volpe affronta il periglioso inverno scampando ad un affamato predatore, incontrando altre volpi e salvandosi fortunosamente dalle grinfie di un cacciatore, un inverno decisamente impegnativo per la nostra amica, ma la primavera finalmente fa capolino e il disgelo è pronto a traformare il paesaggio innevato in una moltitudine di colori e profumi.

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The next three days, recensione in anteprima

Lara Brennan (Elizabeth Banks) all’indomani di una lite con una collega d’ufficio si ritrova in manette accusata di averla aggredita ed uccisa in un parcheggio colpendola con un estintore, nonostante la donna si professi innocente prove e circostanze inconfutabili la inchiodano con tanto di impronte digitali sull’arma del delitto.

L’unico che ancora sembra credere nella sua innocenza è il marito John (Russell Crowe) insegnante in un college, che mentre la moglie detenuta perde la speranza appello dopo appello, si occupa del loro figlioletto Luke che malsopporta l’assenza della donna e le centellinate visite in prigione a cui reagisce con un certo distacco, accentuando così le pene della madre.

Trascorsi tre anni e dopo l’ennesimo appello perduto, John prende il coraggio a due mani e decide di pianificare l’evasione della moglie, un piano tanto folle quanto ardito che inizia con una consulenza da parte di un mago delle evasioni ormai in pensione che in cambio di qualche dollaro istruisce Brennan su quello che si dovrà aspettare, sui molti rischi e sulle bassissime probabilità di riuscita, oltre che accennargli al fatto di finire in prigione a vita, se non si viene ammazzati prima.

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Susanne Bier dirigerà Rapt, Peter Stormare in Hansel & Gretel: Witch Hunters, Ewan McGregor in Jack The Giant Killer; The Bourne Legacy: chi protagonista?

Susanne Bier dovrebbe dirigere il remake di Rapt, il thriller francese basato su una storia vera che racconta il rapimento del capo di una corporation preso in ostaggio da un gruppo di criminali. La regista sta ultimando la sceneggiatura insieme a Anders Thomas Jensen.

Peter Stormare, Ingrid Bolso Berdal e Famke Janssen reciteranno in Hansel and Gretel: Witch Hunters, il film di Tommy Wirkola, che narra la storia dei due famosi fratelli che, dopo essere fuggiti dalle grinfie della strega, decidono di diventare cacciatori di streghe: gli attori saranno rispettivamente Berringer, sceriffo corrotto, e due streghe.

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Giuseppe Tornatore dirigerà Leningrad, Stefano Accorsi Versus, Franco Nero ne L’angelo, il bruto e il saggio

Giuseppe Tornatore dirigerà Leningrad, un colossal da circa cento milioni di dollari, prodotto da Avi Lerner. L’annuncio è stato dato in occasione del party per il lancio dell’Ischia Global Film Festival 2011.

Franco Nero reciterà ne L’angelo, il bruto e il saggio, un western omaggio a Sergio leone. Il film interessa a una quindicina di personaggi americani tra cui Quentin Tarantino, Keith Carradine e Treat Williams.

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Dylan Dog-Il film, nuove immagini con Brandon Routh

Ancora una nuova serie di immagini rilasciate da Moviemax tratte del cinefumetto Dylan Dog-Il film, trasposizione made in Hollywood del fumetto horror tutto italiano creato da Tiziano Sclavi che vede dietro la macchina da presa il Kevin Munroe del cartoon TNMT alla sua prima pellicola live-action e riunita la coppia del Superman Returns di Bryan Singer, con il Clark Kent Brandon Routh e il Jimmy Olsen Sam Huntington a cui si aggiunge il veterano Peter Stormare, già Lucifero nel cinecomic-horror Constantine.

Dopo il salto trovate il set di nuove immagini tratte dalla pellicola, vi ricordiamo che il film sarà nelle sale italiane a partire dal 16 marzo 2011.

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Al cinema dal 25 febbraio 2011: 127 Ore, Manuale d’amore 3, Ladri di Cadaveri – Burke and Hare, Shelter – Identità paranormali, Unknown – Senza identità

Nell’ultimo weekend di febbraio escono al cinema cinque nuove pellicole. E’ inutile dire che la favorita alla vittoria al Boxe Office è Manuale d’amore 3, dato che invaderà le sale italiane con 780 copie.

Gli spettatori potranno scegliere in alternativa altri quattro film interessanti, come il thriller con Liam Neeson Unknown Senza identità, il particolare Burke & Hare Ladri di cadaveri, il candidato all’Oscar 127 ore e il thriller paranormale Shelter – Identità paranormali.

Dopo il salto, come di consueto, trovate le sinossi, la lista dei protagonisti, i poster e i link alle nostre recensioni.

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10 canzoni da premio Oscar (video)

Quest’oggi in vista della notte degli Oscar 2011 prevista in quel di los Angeles per il prossimo 27 febbraio dedichiamo una speciale classifica alla categoria Miglior canzone originale, unica categoria dell’Academy a permettere più nomination per un medesimo film e che nel corso dell’ultimo trentennio ha visto bissare in nomination il musical del 1980 Saranno famosi di Alan Parker che si è anche aggiudicato la vittoria con il memorabile tema principale Fame di Michael Gore, come accaduto di nuovo nell’89 con doppia candidatura per il veterano da musical Disney Alan Menkel che vince un Oscar con il brano tratto da La sirenetta Under the Sea e ancora Menkel nel ’91 con tre nomination per La Bella e la bestia e la vittoria del brano Beauty and the Beast.

Dopo il salto trovate la nostra classifica stilata prendendo in considerazione solo brani vincitori dal 1990 ad oggi, lasciando a malincuore fuori dalla top ten grandi hit che non solo hanno conquistato l’ambita statuetta, ma hanno scalato classifiche e polverizzato record di vendite come ad esempio il tema della comedy Arturo Best That You Can Do eseguita da Christopher Cross, la coinvolgente What a Feeling tratta dal danzereccio Flashdance e cantata dalla Irene Cara di Saranno famosi o il tormentone romance (I’ve Had) The Time of My Life tratto dall’amatissimo Dirty Dancing, uno dei singoli più venduti di sempre, che oltre all’Oscar nel lontano 1987 si aggiudicò anche un Grammy ed un Golden Globe.

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Oscar 2011, Miglior attore protagonista: chi vincerà?

Il 27 febbraio, data designata per la consegna degli Oscar 2011, si avvicina e noi ci apprestiamo a chiudere questa lunga carrellata sulle nomination di quest’anno occupandoci in ultimo delle rimanenti tre categorie di punta degli Academy Awards: miglior film, miglior regia e miglior attore protagonista.

Dopo la cinquina di candidate a Miglior attrice protagonista quest’oggi ci occupiamo delle performance maschili candidate quest’anno nella categoria Miglior attore protagonista che vede cinque candidati su cinque presenti in pellicole in lizza per il miglior film dell’anno, con lo spagnolo Javier Bardem a fungere da outsider per Biutiful, pellicola di Alejandro González Iñárritu candidata nella categoria Miglior film straniero.

Prima di lasciarvi alla lista completa di candidati che troverete subito dopo il salto qualche curiosità: 9 gli attori che sono riusciti a bissare nella ipercompetitiva categoria sino ad oggi, tra questi Tom Hanks (Forrest Gump/Philadelphia), Jack Nicholson (Qualcuno volò sul nido del cuculo/Qualcosa è cambiato) e Daniel Day-Lewis (Il mio piede sinistro/Il petroliere), mentre il più giovane vincitore della categoria è stato Adrien Brody, che nel 2002 a 29 anni si aggiudica una statuetta per Il pianista di Roman Polanski.

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Oscar 2011, per gli scommettitori statuetta a Il discorso del re

A due giorni dall’attesa notte degli Oscar 2011 ferve il toto-statuetta con quote, pronostici, outsider e classifiche che come vi abbiamo già accennato qualche post fa danno in pole postition le due biografie campioni d’incasso The Social Network di David Fincher e Il discorso del re di Tom Hooper, con un margine per la vittoria finale assegnato in queste ultime ore secondo le stime dei bookmaker inglesi ed italiani proprio alla pellicola inglese che forte di 12 nomination, quattro in più rispetto alle 8 assegnate al film di Fincher, potrebbe spuntarla al fotofinish.

Scendiamo nel particolare e vediamo cosa ci dicono i numeri, gli esperti della britannica Stanleybet parlano di un margine piuttosto risicato per la vittoria finale de Il discorso del re su The Social Network che con l’approssimarsi della premiazione è andato ridimensionandosi, insomma il film di Fincher quotato ora a 2.50 e che ricordiamo ha già battuto in patria la biopic di Hooper quotata a 1.25 vincendo come miglior film ai Golden Globe 2011, accorcia le distanze che restano comunque decisamente labili e lasciano aperto il risultato finale per un testa a testa.

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Vanishing on 7th Street, recensione in anteprima

Michigan, città di Detroit un improvviso black-out fa piombare tutta la città nell’oscurità più completa, all’alba l’intera popolazione sembra letteralmente svanita nel nulla, al loro posto solo abiti ed effetti personali sparsi sui marciapiedi e all’interno delle vetture che giacciono abbandonate lungo strade completamente deserte.

Un manipolo di sopravvissuti che per loro fortuna al momento del black-out era vicino a fonti luminosi come candele o torce elettriche scampa alla misteriosa e inspiegabile sparizione di massa, per ritrovarsi in un bar ancora dotato di energia elettrica grazie ad un generatore d’emergenza.

Luke (Hayden Christensen) un inviato della tv locale, Rosemary (Thandie Newton) una fisioterapista che ha perso il figlioletto di pochi mesi,  Paul (John Leguizamo) un proiezionista che sembra essere l’unico ad aver provato da molto vicino il fenomeno e infine James (Jacob Latimore) un dodicenne rimasto solo dopo che la madre avventuratasi all’esterno del locale non ha più fatto ritorno.

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