Festival di Roma 2009 secondo giorno, dopo Triage oggi Meryl Streep e James Ivory

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Entriamo finalmente nel vivo della manifestazione, ieri sera inaugurata ufficialmente la quarta edizione del Festival del Cinema di Roma con la proiezione di Triage, dramma sulla guerra del bosniaco Danis tanovic, il regista in principio non era interessato alla regia, poi il collega Anthony Minghella gli consigliò il romanzo e il resto si è visto ieri alla proiezione romana.

Quando fui contattato nel 2002 non volevo dirigere questo film, volevo al massimo scriverne la sceneggiatura. Ma un anno più tardi mi resi conto che era impossibile abbandonare il progetto e dissi a Scott Anderson (l’autore dell’omonimo libro da cui è tratto il film) che la persona adatta a dirigere Triage doveva avere l’esperienza di guerra che avevo avuto io.

Alla conferenza stampa, orfana del protagonista Colin Farrell, c’era invece Christopher Lee, che nel film di Tanovic è il nonno di Elena, la moglie del protagonista interpretata da Paz Vega.

Questo è uno dei migliori film di guerra che abbia mai visto. Perché mostra l’altra parte, non solo le persone che si uccidono.

Mentre ieri grande successo per la mostra dedicata a Sergio Leone, oggi forum con Giuseppe Tornatore e Gabriele Muccino e due omaggi, una retrospettiva dedicata  a Meryl Streep, due le proiezioni previste, e un ricordo del compianto Heath Ledger, nel tardo pomeriggio proiezione di materiale inedito girato da alcuni amici dell’attore, tutti membri di una comunità di artisti di Los Angeles.

Qurst’oggi in concorso l’italiano Viola di mare di Donatella Maiorca con Maria Grazia Cucinotta ed Ennio Fantastichini, l’omosessualità nella Sicilia patriarcale di metà ottocento, e fuori concorso la saga familiare di James Ivory The city of your final destination con Anthony Hopkins e Laura Linney. Concludiamo segnalando la proiezione nel pomeriggio della premiere Hachiko: a dog’s story di Lasse Hallstrom con Richard Gere.