Festival di Roma 2009 primo giorno, Triage di Tanovic apre le danze

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Dopo Venezia ecco un’altra importante e suggestiva location, la Capitale, che farà da cornice alla quarta edizione del prestigioso Festival Internazionale del Cinema di Roma, un evento relativamente giovane, ma che ha già conquistato gli appassionati di cinema, guadagnandosi  una bella serie di primati che quest’anno il presidente Gianluigi Rondi e il direttore artistico Piera Detassis cercherano di bissare.

I numeri già danno un’idea della mole di lavoro che si cela dietro questo evento realizzato in collaborazione con La Fondazione del Cinema per Roma, e che quest’anno può vantare il prstigioso supporto del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Prima di passare al programma odierno snoccioliamo qualche cifra, saranno 137 i lungometraggi selezionati per questa quarta edizione, di cui 8 in concorso nella Selezione Ufficiale, ben tre le mostre allestite per l’occasione, di cui una dedicate al grande Sergio Leone, mentre le altre due ripercorerranno la vita e le opere di due grandi artisti, il pittore Antonio Ligabue e lo sceneggiatore e poeta  Cesare Zavattini.

Quattro le sezioni in cui verranno suddivise le opere pervenute alla manifestazione, le collaterali L’altro Cinema-Extra, Alice nella città e Occhio sul mondo e la Selezione Ufficiale, quest’ultima suddivisa in cinque sezioni, Concorso, Fuori Concorso-Anteprima, Fuori Concorso Anteprima-Alice nella città e una sezione speciale dedicata ai grandi eventi e alle anteprime che rappresentano un punto di forza della manifestazione romana.

Ad aprire il festival oggi, la prima delle otto perllicole in concorso per la Selezione Ufficiale, si tratta  di Triage, pellicola del regista bosniaco, premio Oscar 2002 Danis Tanovic. Mark (Colin Farrell) e David (James Sives) sono due fotoreporter in prima linea, Mark cerca lo scatto di una vita, David ha una moglie che l’attende a casa, i due si separeranno, ma quando Mark tornerà in patria ferito, scoprirà che David è scomparso senza lasciare alcuna traccia.