Festival di Berlino 2011, giovedì 10 febbraio: apre Il grinta dei fratelli Coen

Il Festival di Berlino apre oggi i battenti con la sua sessantunesima edizione, a fare gli onori di casa la fascinosa presidente di giuria Isabella Rossellini e il remake western Il grinta dei fratelli Coen, che stasera inaugurerà fuori concorso le proiezioni delle rassegna.

Purtroppo vuoto il seggio di giuria assegnato dalla Berlinale all’iraniano Jafar Panahi ancora nelle mani del regime iraniano che lo ha condannato a sei anni di reclusione scatenando l’indignazione del mondo del cinema e non solo, tra le pellicole italiane che transiteranno quest’anno al festival, che ricordiamo non avrà rappresentanti in concorso, ci saranno nella sezione Panorama Qualunquemente di Giulio Manfredonia con Antonio Albanese e Gianni e le donne, secondo film da regista per lo sceneggiatore Gianni Di Gregorio dopo il sorprendente debutto di Pranzo di Ferragosto.

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Sundance 2011 martedì 25, oggi la crisi economica di Margin Call e il Vampire di Shunji Iwai

Sesta giornata per il Sundance Film Festival 2011 ed eccoci pronti anche oggi a dare la nostra consueta sbirciatina alla programmazione.

Iniziamo con le anteprime, in programma oggi Margin Call dell’esordiente J.C. Chandor che con un cast di altissimo profilo, tra i protagonisti Kevin Spacey, Demi Moore e Paul Bettany racconta la genesi della crisi economica statunitense del 2007 e il drama The Convincer, la regista Jill Sprecher (Clockwatchers-Impiegate a tempo determinato) coadiuvata dalla sorella sceneggiatrice Karen ci narrano le gesta di un ambiguo venditore di assicurazioni interpretato da Greg Kinnear, che scoperto un preziosissimo violino in possesso di un ignaro contadino in pensione, farà di tutto per mettere le mani sul prezioso stumento perdendo ben presto il controllo della situazione.

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Golden Globe 2011, gli sconfitti

Archiviati i Golden Globe 2011, che come consuetudine rappresentano una sorta di anticamera dei successivi Oscar ponendo di fatto le basi per eventuali futuri vincitori dell’ambita statuetta, possiamo tirare le somme e vedere chi tra i candidati torna a casa deluso e con qualche malumore in più.

Cominciamo con le due categorie principali, miglior film drammatico e miglior comedy, per il primo senza dubbio esce sconfitto su tutti i fronti Inception che non porta a casa  neanche un premio di consolazione, il cervellotico blockbuster di Christopher Nolan che ha rastrellato un consenso di pubblico da plebiscito, si vede soffiare il podio dal notevole The Social Network di David Fincher che ha dalla sua un’intrigante storia vera di business new-generation con tutti i tradimenti, i miliardi e gli scandali del caso.

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Frasi da cinema, American Beauty

American Beauty di Sam Mendes:

5 Oscar 2000: miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura originale, miglior attore (Kevin Spacey), miglior fotografia
3 Golden Globe 2000: miglior film drammatico, miglior regia, miglior sceneggiatura

Mi chiamo Lester Burnham. Questo è il mio quartiere, questa è la mia strada, questa è la mia vita. Ho quarantadue anni, fra meno di un anno… sarò morto. Naturalmente io questo ancora non lo so. E in un certo senso sono già morto….

Lester Burnham: Ricordate quei poster con la scritta “Oggi è il primo giorno del resto della tua vita”? Beh, questo è vero per tutti i giorni tranne uno: il giorno che muori!

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Margin Call, prime immagini con Kevin Spacey e Zachary Quinto

Produzione indipendente, contenuti di spessore e cast d’alto profilo, questi sono gli ingredienti che presenta Margin Call, dramma ambientato a Wall Street girato dall’esordiente J.C. Chador e che racconta la cronaca delle prime 24 ore che diedero il via tre anni or sono alla crisi economica dei mercati americani.

Il cast davvero stellare per una produzione di questo tenore vede reclutati Kevin Spacey, Zachary Quinto, Stanley Tucci, Demi Moore, Paul Bettany, Jeremy Irons oltre alla star televisiva Simon Baker protagonista del serial The Mentalist.

Prima di lasciarvi alle immagini che troverete nella galleria fotografica dopo il salto, vi segnaliamo che il film debutterà al Sundance Film Festival 2011.

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Fred Claus-Un fratello sotto l’albero, recensione

Dopo aver assistito alla nascita di Santa Claus, per amici e famiglia Nick Claus (Paul Giamatti), scopriamo che quest’ultimo ha un fratello maggiore, lo scansafatiche e combinaguai Fred (Vince Vaughn) che vivrà non molto bene il percorso intrapreso dal fratello minore, anzi crescerà con un carattere diametralmente opposto all’odiatissimo fratellone panciuto, finendo per avere un’avversione per le buone azioni e tutte le festività e celebrazioni, oltre naturalmente per Nick che invece completerà il suo percorso di santificazione diventando Babbo Natale.

Fred dal canto suo, una volta cresciuto toccherà il fondo spacciandosi per un Babbo Natale intento a raccoglier fondi per L’esercito della salvezza, cattiva azione che verrà ripagata con l’arresto è una cauzione salatissima che porterà Fred ad espiare le proprie colpe al Polo nord, dal fratello Nick che ormai dirige un’efficientissima organizzazione con tanto di elfi, slitta magica e renne.

A Fred verrà chiesto di dare una mano all’azienda, così tra rapporti su bambini buoni e cattivi e la fabbrica di giocattoli, Fred farà in modo di creare un problema dietro l’altro sobillando anche i piccoli e laboriosi elfi, sino all’arrivo al Polo nord di un ispettore (Kevin Spacey) inviato dai piani alti a controllare l’andamento del lavoro di Babbo Natale, che trovando il caos minaccerà di chiudere l’azienda.

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E’ morto il regista George Hickenlooper

E’ morto a Denver, sembra a causa di un infarto che lo ha colpito durante il sonno, il regista e documentarista quarantasettenne George Hickenlooper.

A molti forse non verrà in mente un film da collegare a questo regista, ma il nome di Hickenlooper è indissolubilmente legato ad uno dei documentari più famosi, quel Viaggio all’inferno (Hearts of Darkness: A Filmmaker’s Apocalypse) che ha raccontato nel 1991 la travagliata genesi di uno dei capolavori della cinematografia di sempre, l’Apocalypse Now di Francis Ford Coppola.

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Un sogno per domani, recensione

L’undicenne Trevor McKinney (Haley Joel Osment) si ritrova un tema da svolgere davvero particolare assegnatogli dal suo professore di scienze sociali Eugene Simonet (Kevin Spacey), nel quale glki si chiede se il mondo in cui vive gli piace così com’è o se cambierebbe qualcosa.

Trevor non ha una vita molto facile, la madre Arlene (Helen Hunt) sempre al lavoro ha problemi di alcolismo con cui  combatte quotidianamente, a questo si aggiunge la mancanza di una figura paterna da cui prendere esempio, visto che il padre, un violento è latitante.

L’idea del professor Simonet spinge Trevor ad applicare una vera e propria formula, lui compie buone azioni verso delle persone chiedendo che queste a loro volta facciano lo stesso con altre tre persone, dandò così il via ad un’inarrestabile catena di solidarietà.

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Il sesto senso ha il miglior finale shock di tutti i tempi

Qualche post or sono vi avevamo proposto la nostra classifica personale dei 10 migliori finali da thriller eleggendo vincitore assoluto proprio Il sesto senso di M. Night Shyamalan che in questi giorni è uscito vincitore da un sondaggio che lo ha eletto film con il migliore finale shock di tutti i tempi, battendo classici come Psycho di Hitchcock e I soliti sospetti di Bryan Singer.

Il sesto senso ha regalato ampia visibilità, ma anche grandi responsabilità al regista indiano che dopo il grande successo della sua pellicola ha dovuto più volte confrontarsi con quello che ormai è considerato un vero classico del thriller sovrannaturale. Shyamalan dopo aver ingannato il pubblico con un intrigante gioco di specchi e mostrato un Bruce Willis tormentato ed efficace ci riproverà, con minor fortuna ed incisività. cinque anni dopo con il suo The Village.

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Kevin Spacey in Horrible Bosses, Carey Mulligan e Jodie Foster in Stoker, Sylvester Stallone novello John Gotti

Carey Mulligan

Kevin Spacey è entrato a far parte del cast di Horrible Bosses, la commedia noir diretta da Seth Gordon, con Jamie Foxx, Jason Bateman, Jennifer Aniston, Colin Farrell, che narra di un gruppo di impiegati frustrati che decide di uccidere i propri capi. L’attore sarà uno dei capi, più precisamente quello di Bateman.

Carey Mulligan e Jodie Foster dovrebbero recitare in Stoker, il film scritto dalla star di Prison Break Wentworth Miller, che racconta la storia la storia di una ragazza che, dopo la morte del padre, deve fare i conti con un misterioso zio che torna in famiglia dopo essere sparito da anni.

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Kevin Spacey in Inseparable, Tom Hanks e Julia Roberts in Larry Crowne, Joshya Dallas in Thor

Tom Hanks - Julia Roberts

Kevin Spacey reciterà in Inseparable, la black comedy scritta e diretta da Dayyan Eng, che sarà girata in Cina in mandarino e inglese. L’attore sarà un americano espatriato amico di un giovane con grossi problemi (interpretato da Daniel Wu).

Florian Henckel von Donnersmarck ha deciso di riprendersi il suo ruolo di regista di The Tourist, nel film spionistico ambientato in Euro, che racconta le vicende di un turista americano, manovrato da un’agente dell’interpool.

Tom Hanks dirigerà e interpreterà Larry Crowne, la commedia che racconta la storia di un uomo costretto a cominciare una nuova carriera pur essendo un po’ in su con l’età. Al suo fianco reciterà Julia Roberts.

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L’uomo che fissa le capre, recensione

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Bob Winston (Ewan McGregor) è un giornalista da quattro soldi che lasciato dalla moglie cerca un pò di rivalsa verso la consorte e anche uno scoop che ne possa risollevare le magre sorti professionali.

Così seguendo un pista alquanto bizzarra si reca in Iraq dove in incontra lo strambo soldato Lynn Cassady (George Clooney) che afferma di far parte da oltre vent’anni di una squadra/esperimento speciale dell’esercito americano addestrata ad utilizzare contro il nemico poteri psichici, come leggere il pensiero, attraversare i muri e uccidere con lo sguardo.

Cassidy è alla ricerca del fondatore di quella sezione speciale, Billy Django (Jeff Bridges) , un hippy un pò santone e un pò Jedy, che è sparito senza lasciare alcuna traccia, così Winston per dimostrare all’ex- moglie e a stesso di avere del talento e di non essere un perdente a tutto tondo, si lancia in un’avventura mistico/giornalistica attraverso l’Iraq, affrontando un viaggio allucinante e allucinogeno e scoprendo che non solo il sedicente guru di Cassidy esiste, ma vive in un campo di addestramento clandestino supervisionato da un ex-membro della squadra di supersoldati, il ribelle Larry Hooper (Kevin Spacey).

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Superman Returns, recensione

superman_returns_ver8 []Mentre il mondo è orfano della sua invincibile sentinella, Superman (Brandon Routh) è scomparso senza lasciare tracce, in una lussuosa villa il cacciatore di dote Lex Luthor (Kevin Spacey) sotto lo sguardo esterrefatto di parenti e amici si accaparra l’eredità di un’anziana miliardaria in fin di vita.

Eredità che investirà nella ricerca della Fortezza della solitudine rifugio kriptoniano di Kal-El alias Superman, trovata la quale scoprirà e si impadronirà dei segreti del supereroe e del suo letale punto debole, la Kryptonite.

Superman torna dal suo viaggio che si scoprirà essere stato intrapreso allo scopo di trovare altri superstiti all’esplosione del suo pianeta natio, purtoppo la ricerca si è rivelata vana e il supereroe torna dalla sua famiglia terrestre, e dal suo unico membro ancora in vita, l’anziana madre adottiva Martha Kent.

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Frasi da cinema, I soliti sospetti

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L’agente David Kujan (Chazz Palminteri) sta interrogando il piccolo truffatore Verbal Kint (Kevin Spacey), l’uomo sta per raccontargli la leggenda del famigerato Keyser Soze.

Verbal: Pare che sia turco, c’è chi dice che il padre sia tedesco, nessuno crede che esista davvero,nessuno l’ha mai conosciuto…a sentire Kobayashi chiunque avrebbe potuto lavorare per Soze, non lo sapevano, era questo il suo potere…la beffa più grande che il diavolo abbia mai fatto è stato convincere il mondo che lui non esiste.

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