B-cult, Altri uomini

Oggi nella rubrica dedicata al cinema di genere e ai film che vale la pena di riscoprire tralasciamo i grandi B-movie di sempre per ospitare il crime tutto italiano Altri uomini, diretto negli anni ’90 dal regista e produttore Claudio Bonivento e che vedeva al fianco del protagonista Claudio Amendola un corposo cast di caratteristi poi passati in pianta stabile alla fiction, vedi Tony Sperandeo e Ricky Memphis, imitati poi dallo stesso Amendola in questo film davvero efficace e anni prima dell’involuzione catodica da Cesaroni.

Prima che Michele Placido raccontando le gesta della famigerata Banda della Magliana con il suo Romanzo criminale riportasse in auge il crime made in italy, Bonivento nel 1997 adatta per il grande schermo il libro Io, il Tebano scritto a quattro mani da Antonio Carlucci e Paolo Rossetti che racconta le gesta criminali di Angelo Epaminonda detto il Tebano, boss siciliano e primo pentito italiano che tra gli anni ’70 e ’80 si fece un nome nella malavita milanese.

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Un sogno per domani, recensione

L’undicenne Trevor McKinney (Haley Joel Osment) si ritrova un tema da svolgere davvero particolare assegnatogli dal suo professore di scienze sociali Eugene Simonet (Kevin Spacey), nel quale glki si chiede se il mondo in cui vive gli piace così com’è o se cambierebbe qualcosa.

Trevor non ha una vita molto facile, la madre Arlene (Helen Hunt) sempre al lavoro ha problemi di alcolismo con cui  combatte quotidianamente, a questo si aggiunge la mancanza di una figura paterna da cui prendere esempio, visto che il padre, un violento è latitante.

L’idea del professor Simonet spinge Trevor ad applicare una vera e propria formula, lui compie buone azioni verso delle persone chiedendo che queste a loro volta facciano lo stesso con altre tre persone, dandò così il via ad un’inarrestabile catena di solidarietà.

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Femme fatale, recensione

Durante un’attesa premiere al Festival di Cannes, un regista e la sua protagonista sfilano sul red carpet accompagnati da una splendida modella di diamanti vestita. La fotografa Laure Ash (Rebecca Romijn), in realta bellissima ed abile ladra di gioielli riesce a sedurre la modella e a rubare il prezioso abito/gioiello.

I complici di Laure vengono fermati e lei mentre tenta la fuga ha la fortuna di potersi sostituire ad una sosia passata a miglior vita e di cui assumerà l’identità, cogliendo la chance fornita dal destino di iniziare una nuova vita.

Purtroppo sette anni più tardi, Laure ora conosciuta come Lily Watts la moglie dell’ambasciatore americano a Parigi, si troverà a confrontarsi con un passato che non l’ha dimenticata e che si materializzerà nei suoi ex-complici in cerca di vendetta e in un fascinoso fotografo spagnolo che paparazzando la donna ne scoprirà connotati sin troppo familiari.

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Ethan Hawke in A late quartet, Reese Witherspoon sarà Peggy Lee, niente Don Chisciotte per Terry Gilliam e Robert Schwentke dirigerà Shadow Divers

Ancora qualche casting news e nuovi progetti per questo pomeriggio, iniziamo con Ethan Hawke che è il primo attore reclutato nel drammatico A late quartet dove l’attore sarà un egocentrico membro di un quartetto d’archi, che dopo venticinque anni di attività si troverà ad affrontare il dramma di uno dei musicisti del gruppo debilitato dal morbo di Parkinson.

Proseguiamo con l’attrice premio Oscar Reese Witherspoon che ha appena acquistato i diritti per portare sullo schermo la vita della cantante Jazz Peggy Lee. L’attrice che si è riservata il ruolo da protagonista vorrebbe coinvolgere nel progetto Nora Ephron, la regista di Insonnia d’amore dovrebbe occuparsi anche della sceneggiatura.

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A joke of too much, cortometraggio

Oggi per lo spazio dedicato ai cortometraggi abbiamo selezionato un divertente omaggio all’omaggio, si perchè il regista Francesco Picone con il suo A Joke too much sulla scia dell’accoppiata da B-movie Robert Rodriguez e Quentin Tarantino si cimenta in un gustoso memorabilia di oltre trent’anni di cinema di genere con l’aggiunta di un originale tocco demenzial-grottesco.

Picone sforna un pestifero omaggio al blasonato Grindhouse giocando con il genere e relativi riferimenti visivi che hanno accompagnato alti e bassi di una  sconfinata filmografia dall’ipertrofica violenza grafica e dai contenuti piacevolmente eccessivi che hanno cresciuto a pane e trash un’intera generazione di filmaker e per farlo sceglie coraggiosamente il colore per il finto trailer che funge da incipit e ci presenta un trailer di un fantomatico Z-movie dal titolo L’invasione dei vermi spaziali.

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Aquamarine, recensione


Hailey Rogers (Joanna JoJo Levesque) e Claire Brown (Emma Roberts), due ragazze adolescenti unite da una forte legame d’amicizia, amano frequentare insieme durante l’estate una spiaggia vicino casa e stanno per affrontare una dolorosa separazione causata dalla partenza della madre di Hailey per l’Australia, partenza prevista di li a cinque giorni.

Le due amiche non sapranno che in questi ultimi cinque giorni insieme vivranno l’avventura più incredibile della loro vita incontrando la splendida Aquamarine (Sara Paxton), una sirena finita in una piscina dopo una violenta mareggiata che si è abbattuta sulla spiaggia che le due adolescenti sono uso frequentare.

All’indomani dell’arrivo di Aquamarine le due amiche scopriranno che la sirena è fuggita da un matrimonio combinato dal padre con un viziato tritone e che ha solo pochi giorni per dimostrare allo zelante genitore che il vero amore esiste e non è solo una fandonia per inguaribili sognatori, e per raggiungere il suo scopo sceglie Raymond (Jake McDorman) un aitante bagnino.

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Box Office 6-8 agosto: Toy Story 3 ancora primo in Italia, I Poliziotti di riserva in testa negli States

Nel primo weekend di agosto la situazione ai botteghini italiani è pressoché invariata, dato che a trionfare è nuovamente Toy Story 3 – La Grande fuga (più per mancanza di alternative che per altro), mentre in America bisogna registrare la battuta d’arresto di Inception superato da I poliziotti di riserva (meglio noti come The Other Guys/Gli altri due).

La situazione italiana. Toy Story 3 è ancora primo (quinto weekend di fila) grazie ai 377mila euro incassati (12 milioni totali). Alle sue spalle troviamo la nuova uscita, Pandorum, secondo con 220mila euro e miglior media a sala della settimana, The Box, terzo con 199mila euro (1 milione totale), Eclipse, quarto con 114mila euro (15,38 totali) e Solomon Kane, quinto con 100mila euro (1,67 milioni totali). L’altra novità del weekend, l’horror Coming Soon, è solamente decima con 18mila euro.

La situazione americana. Dopo tre settimane al vertice troviamo un nuovo film, The Other Guys: l’action movie si porta a casa 35,6 milioni di dollari (miglior media per sala con 9.751$ e secondo miglior esordio di sempre per Will Ferrell) e supera di slancio Inception, secondo con 18,6 milioni di dollari (227,7 milioni negli USA e secondo miglior risultato di sempre per Christopher Nolan). Al terzo posto si colloca un’altra novità, Step Up 3D: il film dedicato al mondo del ballo underground racimola 15,5 milioni di dollari, meno dei precedenti due capitoli della saga (che ottennero rispettivamente 20 e 18 milioni di dollari). A seguire troviamo: Salt, quarto con 11,1 milioni di dollari (91,8 totali), A cena con un cretino, quinto con 10,5 milioni di dollari (46,7 totali) e Cattivissimo Me sesto con 9,4 milioni di dollari (209,4 milioni totali).

Andiamo a vedere la consueta tabella riassuntiva con i primi cinque posti della classifica settimanale italiana e di quella americana.

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Beautiful dreamer-La memoria nel cuore, recensione

Il pilota di caccia Joe Kelly (Colin Egglesfield) durante il secondo conflitto mondiale precipita con il suo aereo e viene fatto prigioniero, lo schianto gli procurerà una grave amnesia che non gli permetterà di ricordare nulla e al pilota verrà assegnata per sbaglio l’identità di un suo compagno caduto. Nel frattempo i soccoritori non ritrovando il suo corpo lo dichiareranno disperso in azione.

Dopo due anni Joe viene dichiarato legalmente morto, ma la moglie Claire (Brooke Langton) non avendo un corpo da seppelire non riesce ad elaborare il lutto, così decide di proseguire le ricerche del marito, ignorando che Joe è tornato in America e non avendo recuperato la memoria vive senza un passato in una piccola cittadina.

Sarà l’incontro casuale tra Claire con un commilitone di Joe, il co-pilota del marito, a far scoprire la verità alla moglie, che saputo dove vive il marito lo raggiunge, naturalmente l’uomo non la riconoscerà, ma Claire non ha alcuna intenzione di perdere una seconda volta il marito e deciderà di restargli accanto sperando che l’amore che li ha legati possa guarire ogni ferita.

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Psycho, il capolavoro di Hitchcock compie cinquant’anni

Il 10 agosto del 1960 usciva nelle sale statunitensi Psycho un altro capolavoro di Alfred Hitchcock, maestro indicusso del thriller che allestì una messinscena da antologia per raccontare le gesta del folle Norman Bates, interpretato per l’occasione da un memorabile Anthony Perkins.

Per il suo Norman Bates Hitchcock si ispirò ad un vero serial-killer, quell’Ed Gein tristemente noto per l’utilizzo feticistico di resti umani, si parla di necrofolia e macabri oggetti d’arredo che ispirò quattordici anni dopo anche Tobe Hooper per il cult Non aprite quella porta.

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