Tutta la vita davanti, recensione

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Marta (Isabella Ragonese) con una laurea e grandi speranze per un futuro lavorativo che gli permetta di sfruttare le sue conoscenze, si trova ben presto a cozzare con un mondo del lavoro ostico e che sembra non avere spazio per lei e la sua laurea in filosofia.

Dopo l’iter di ogni neolaureato in cerca di impiego con la canonica sequela di curriculum spediti ovunque, Marta si ritrova a dividere la casa con Sonia (Micaela Ramazzotti) ragazza madre un pò squinternata e con una vita alquanto sregolata, e spinta dal bisogno di guadagnare accetta il consiglio della coinquilina ritrovandosi impiegata in una multinazionale che vende un portentoso elettrodomestico multifunzione.

La società estremamente organizzata per ottimizzare al massimo risorse, costi e ricavi impiega delle ragazze per procacciare clienti tramite un call center, ed è qui che Marta si ritrova impegnata, e dei rappresentanti giovani e rampanti per le vendite a domicilio.

Quello che sembra all’inizio un posto di lavoro divertente e pieno di energia positiva, si rivelerà ben presto una sorta di allevamento per agenti di vendita usa e getta, la bella ed ambiziosa Daniela (Sabrina Ferilli) responsabile del call center applica sulle sue dipendenti alcune tecniche motivazionali studiate per esaltarne all’estremo la competitività, come peraltro accade con gli agenti di vendita pronti a tutto pur di vendere un pezzo più e scalare a fine mese la classifica dei venditori.

Prima che inevitabilmente il giocattolo si rompa, portando il sindacato all’interno dell’azienda dove ogni più piccolo diritto dei lavoratori viene costantemente violato, Marta avrà il tempo di assistere allo sgretolarsi di una macchina che fagocita persone e personalità, ma che non riuscirà comunque a toglierle il sogno costruito in anni di studio.

Il regista Paolo Virzì dopo l’intrigante, ma incompreso N (Io e Napoleone) e prima dell’intenso e nostalgico La prima cosa bella, racconta il mondo del precariato giovanile ispirandosi al libro autobiografico di Michela Murgia Il mondo del sapere, confezionando una riuscita comedy cinica e surreale, che grazie ad un cast che miscela sapientemente giovani promesse, la talentuosa isabella Ragonese e veterani, una sorprendente Sabrina Ferilli, calaandoli in una messinscena fumettosa e volutamente straniante, riesce a trattare un argomento tristemente attuale in maniera leggera, ma non per questo meno incisiva.

Note di produzione: il ricco cast vede riuniti Valerio Mastandrea ed Elio Germano, quest’ultimo premiato come miglior attore per La nostra vita all’ultimo Festival di Cannes, Micaela Ramazzotti moglie di Virzì e protagonista del successivo La prima cosa bella, e cameo per la conduttrice Serena Dandini e la regista Francesca Archibugi (Il grande cocomero).