La principessa e il ranocchio, Vittime di guerra, Harry Potter e l’ordine della fenice, Il re dei re, Mission to Mars, La rivale, Il cardinale 1963, Il grande cocomero, stasera in tv

Un sabato ricco di ottime pellicole sui vari canali televisivi, quello conclusivo nel mese di marzo. Da “La principessa e il ranocchio” a “Harry Potter e l’ordine della fenice”. Da “Il re dei re” a “Mission to Mars”. Iris dedica un’intera rassegna a Fantozzi.

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Tutta la vita davanti, recensione

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Marta (Isabella Ragonese) con una laurea e grandi speranze per un futuro lavorativo che gli permetta di sfruttare le sue conoscenze, si trova ben presto a cozzare con un mondo del lavoro ostico e che sembra non avere spazio per lei e la sua laurea in filosofia.

Dopo l’iter di ogni neolaureato in cerca di impiego con la canonica sequela di curriculum spediti ovunque, Marta si ritrova a dividere la casa con Sonia (Micaela Ramazzotti) ragazza madre un pò squinternata e con una vita alquanto sregolata, e spinta dal bisogno di guadagnare accetta il consiglio della coinquilina ritrovandosi impiegata in una multinazionale che vende un portentoso elettrodomestico multifunzione.

La società estremamente organizzata per ottimizzare al massimo risorse, costi e ricavi impiega delle ragazze per procacciare clienti tramite un call center, ed è qui che Marta si ritrova impegnata, e dei rappresentanti giovani e rampanti per le vendite a domicilio.

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Francesca Archibugi: il mondo al femminile

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Francesca Archibugi nasce a roma il 16 maggio 1960, il debutto è a sedici anni come attrice nel film RAI Le affinità elettive, poi il Centro Sperimentale di Cinematografia dove studia regia e si diploma negli anni ’80, anni in cui comincia la sua carriera girando svariati cotrometraggi come La piccola avventura sui bambini diversamente abili, recitando ne La caduta degli angeli di Marco Tullio Giordana e vincendo nel 1987 il premio Solinas come autrice della sceneggiatura della commedia di Bruno Cortini L’estate sta finendo.

Nel 1988 il debutto sul grande schermo con la delicata commedia Mignon è partita, cinque David di Donatello per l’esordio dell’Archibugi tra cui quello per la miglior regista esordiente. Nel 1990 conflitti generazionali durante gli anni di piombo nel drammatico Verso sera, successo di critica e pubblico a cui farà seguito nel 1993 Il grande cocomero, storia di disagio mentale e neuropsichiatria infantile, il film si aggiudica due David di Donatello, miglior regia e miglior sceneggiatura.

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Sergio Castellitto: cuore italiano

Sergio Castellitto, versatile ed intenso professionista, è diventato maschera della storia d’Italia attraverso l’interpretazione delle più grandi icone  della nostra storia da Padre Pio ad Enzo Ferrari, sensibile, ma forte, con un cuore da villain, che gli americani hanno subito colto regalandogli una delle interpretazioni più intriganti della sua lunga carriera, il malvagio despota de Le cronache di narnia: il principe Caspian, la sua bravura ha messo in ombra persino gli stupefacenti effetti digitali, che dire magia del talento.

Sergio Castellitto nasce a Roma il 18 Agosto 1953, un lavoro per una società di distribuzione di giornali e poi l’iscrizione all’Accademia Nazionale di Arte Drammatica, che abbandona per il teatro dove ha inizio la sua lunga gavetta con registi di un certo spessore come Luigi Squarzina ed Enzo Muzi, la scuola del palcoscenico gli permetterà di prepararsi al meglio per affrontare il suo primo ruolo importante, accanto a Marcello Mastroianni ne L’armata ritorna (1983), seguito da Magic Moments (1984) amara riflessione sull’ambizione ed i sogni infranti.

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