Un Giorno di Ordinaria Follia di Joel Schumacher – Recensione

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Guardare Un Giorno di Ordinaria Follia di Joel Schumacher oggi, quando la tecnologia ha consentito a tutti di avere una parola, commentare i fatti del giorno ed esternare un’opinione, fa un certo effetto. Ciò che Bill Foster (Michael Douglas) incarna è l’uomo solo e devastato dalla vita che tuttavia decide di reagire anziché correre ai ripari. Reagire, si intende, nel peggiore dei modi.

Tutto ha inizio in una fila d’auto. Bill attende in mezzo al traffico, tormentato da una mosca che gli fa mobbing all’interno dell’abitacolo, dal caldo soffocante, dal caos e dai clacson che lo circondano. Nella sua testa c’è il licenziamento della sua azienda – Sono loro che hanno perso me, dirà più avanti – giustificato con il termine “obsoleto” perché la macchina sta iniziando a sostituire l’uomo. C’è, infine, quella famiglia distrutta dal momento che sua moglie Beth (Barbara Hershey) lo ha lasciato. Un’ordinanza gli impedisce di vedere la piccola Adele, sua figlia, e questo Bill non lo accetta.

Tutti questi pensieri affollano la mente di Bill, imprigionato in un’esistenza che è prossima al tracollo. Di restare ancora bloccato in mezzo al traffico non vuole saperne. Basta la vita, a imprigionarlo. Bill esce dall’auto e si incammina, abbandonando il mezzo in quella bolgia infernale. Il Sergente Prendergast è lì, assiste alla scena di quell’uomo che abbandona l’auto per fuggire dal traffico. È il suo ultimo giorno di lavoro prima della pensione, ma non importa, lui ama il suo lavoro.

Da quel momento Bill visiterà l’inferno e lo farà in un crescendo di violenza gratuita. Distrugge il negozio di un coreano, affronta una gang che vuole farlo a pezzi per aver violato il territorio, minaccia il personale di un fast food che non vuole servirgli la colazione, uccide un fascista omofobo, spara a freddo a un signore anziano. Nel frattempo Prendergast gli dà la caccia.

Bill è fuori controllo, ma a corrente alternata. Ogni volta che uccide grida a gran voce il motivo della sua follia. Denuncia la new economy americana, protesta contro una politica urbanistica fatta di speculazioni e pretesti ed è sempre più consapevole che prima o poi la sua corsa finirà, ma non per questo si lascia abbattere. Il danno è fatto e sua figlia Adele è il traguardo finale.

Prendergast sarà la svolta. Nel Bill Foster di Un Giorno Di Ordinaria Follia di Joel Schumacher c’è tutto il disagio dell’uomo bianco, che sceglie la violenza in quanto incapace di rimettere ordine nella sua esistenza: oggi c’è chi distrugge la propria vita sui social, ma se ascoltiamo bene i dialoghi di Bill troveremo le stesse argomentazioni degli odiatori seriali.

La guerra dei Roses: sequel in arrivo

È in arrivo il sequel del film cult del 1989 “La guerra dei Roses”, con Michael Douglas e Kathleen Turner. Il film si basava sull’omonimo romanzo di Warren Adler, e la black comedy che ne è stata tratta ha incassato 160 milioni di dollari in tutto il mondo.

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And so it goes: il trailer del nuovo film con Diane Keaton e Michael Douglas

Uscirà nelle sale americane l’11 luglio, il nuovo film di Rob Reiner dal titolo “And so it goes”.

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Il film segue le vicende di Oren, interpretato da Michael Douglas, un agente immobiliare testardo e antipatico che si trova all’improvviso a dover avere a che fare con la nipotina di nove anni, interpretata da Sterling Jerins.

Perché “Last Vegas” dimostra che il business ad Hollywood sta cambiando

Last Vegas - First Look

 

Las Vegas è un gran bel posto anche per i più anzianotti. Chiedere a Robert De Niro, Morgan Freeman, Michael Douglas e Kevin Kline. Sono loro, attori per i quali l’età sembra non passare mai, i protagonisti del fortunato “Last Vegas” che arriverà nelle sale cinematografiche italiane il prossimo 23 di gennaio.

“Fortunato” perché i dati del botteghino sono in crescita. Negli Usa il film ha sfiorato quota 100 milioni di dollari, a fronte di una spesa di 30. Merito del trend dei film con ultracinquantenni di lusso come protagonisti. Un film che si rivolge a un pubblico maturo ma che piace anche ai giovanissimi.

Il cinema, dunque, ha riscoperto i baby boomers. Sono così chiamati coloro i quali sono nati tra il dopoguerra e la metà degli anni sessanta.

Oggi sono ‘vecchietti’ arzilli. Come Michael Douglas, che alla presentazione del film ha dichiarato: “Fino ad oggi sul grande schermo i ‘vecchietti’ ci andavano solo per pubblicizzare qualche medicinale. O come Morgan Freeman, secondo il quale “Essere vecchi è molto meglio che essere morti”.

Dello stesso parere De Niro, che rafforza il concetto affermando che non c’è nulla di male a entrare nella terza età. Un pezzo di storia del cinema, dunque, continua la sua carriera perdendo (semmai) pochissimi colpi malgrado l’avanzare dell’età.

Quello che inoltre stupisce è che il business ad Hollywood sta cambiando: ingaggiare attori veterani costituirebbe il vantaggio di produrre film a costi minori in confronto a film ad alto contenuto di spettacolarità ed effetti speciali.

Film che, nel contempo, funzionano e attirano una fascia di pubblico con maggior disponibilità di spesa per l’intrattenimento.

Andare a Las(t) Vegas, dunque, è sempre un affare.

Last Vegas al cinema dal 23 gennaio: nuovo trailer italiano

Qualcuno, forse, avrà sentito parlare della storia di questi quattro amici ‘speciali’. Rispondono al nome di Billy (il premio Oscar Michael Douglas), Paddy (il premio Oscar Robert De Niro), Archie (il premio Oscar Morgan Freeman) e Sam (il premio Oscar Kevin Kline) si conoscono da sempre. Nella realtà, dunque, si tratta di un quartetto pluristellato. Nella finzione, di quattro vecchietti scalmanati.

Last Vegas - First Look

4 premi Oscar per il film Last Vegas

Robert De Niro, Michael Douglas, Morgan Freeman e Kevin Kline. Basterebbero questi nomi a far salire la curiosità e precipitarsi al cinema il prossimo 28 novembre per l’uscita in Italia del film “Last Vegas”. Una commedia, quella diretta da Jon Turteltaub, che promette faville.

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10 presidenti americani al cinema

Oggi riflettori puntati sulle presidenziali americane, entro domani scopriremo chi tra Obama e Romney sarà il nuovo Presidente degli Stati Uniti e in concomitanza con la fine delle elezioni, il prossimo 9 novembre, avrà una prima uscita limitata negli States il biopic storico Lincoln di Steven Spielberg.

Robert De Niro e Christopher Walken nella commedia Last Vegas?

Ieri abbiamo riportato che Michael Douglas è ufficialmente in trattative per recitare nella commedia Last Vegas. La sceneggiatura, scritta da Dan Fogelman (Crazy, Stupid, Love) è incentrata su un quartetto di veterani in pensione che sono invitati a Vegas per un addio al celibato di un loro amico, un donnaiolo impenitente(Douglas) che sta finalmente per sistemarsi sposando una donna che ha la metà dei suoi anni.

Michael Douglas nellla commedia Last Vegas?

Collider via Variety annuncia che l’attore Michael Douglas è in trattative per recitare nella comedy Last Vegas. Come abbiamo riportato nel mese di settembre il regista  Jon Turtletaub (Il mistero dei Templari) dirigerà uno script di Dan Fogelman (Crazy, Stupid, Love), incentrato “su un quartetto di veterani in pensione che sono invitati a Las Vegas per festeggiare un addio al celibato di un loro amico, un donnaiolo impenitente (Douglas) che sta finalmente per sistemarsi e sposare una donna che ha la metà dei suoi anni“.

Dirty Grandpa, la Universal vuole Jeff Bridges o Michael Douglas

Collider riporta che la Universal sembra aver individuato due potenziali candidati al ruolo di protagonista per la loro nuova commedia Dirty Grandpa. La sceneggiatura è stata scritta dal comico John Phillips (Babbo bastardo 2) e si incentra su “un nipote da poco sposato che si lascia convincere ad accompagnare il libidinoso nonno, un ex-generale dell’esercito recentemente rimasto vedovo, in Florida per le vacanze di primavera“.