I nuovi mostri, recensione

Torniamo ad occuparci dei classici della commedia al’italiana, quella che ci manca tanto e che stavolta bissa con il sequel I nuovi mostri, ideale evoluzione all’insegna del cinico andante del memorabile I Mostri diretto nel ’63 da Dino Risi e interpretato da Vittorio Gassman e Ugo Tognazzi. Il film è del ’77 quindi parte della società italiota ha avuto tutto il  il tempo di involvere e regredire verso lo stato brado,  malcelato da un’artificiosa e confusa idea di modernità e uno sfrenato consumismo all’insegna dell’ostentazione a prescindere. La formula resta quella del film ad episodi, anche se stavolta si punta al film corale con un cast decisamente nutrito che oltre al ritorno del dinamico duo Tognazzi/Gassmann, vede l’arrivo dell’Albertone Nazionale e di Ornella Muti, mentre a Risi si  unoscono in cabina regia Ettore Scola e Mario Monicelli.

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Mostra Internazionale del Nuovo Cinema 2011, evento speciale con Bernardo Bertolucci

Dal 19 al 27 giugno si terrà a Pesaro la quarantasettesima edizione della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema, ad aprire le danze il film Rossini! Rossini! di Mario Monicelli, un modo per omaggiare anche lo scenografo pesarese Bruno Cesari scomparso nel 2004, che vanta numerose e prestigiose collaborazioni con grandi registi tra cui Federico Fellini e Bernardo Bertolucci, per quest’ultimo Cesari è stato art director per L’ultimo Imperatore e Piccolo Buddha.

A curare la rassegna Giovanni Spagnoletti, da undici anni a capo dell’organizzazione del festival che ha voluto fare il punto sulla non facile situazione italiana:

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Amici miei-Come tutto ebbe inizio, recensione

La saga di Amici Miei, capolavoro monicelliano all’insegna della malinconica goliardia si sposta indietro nel tempo alla ricerca delle origini in quel di Firenze, siamo infatti alla fine del ‘400 alla corte di Lorenzo De’ Medici.

I toscanacci che hanno segnato il percorso e forse l’epilogo della commedia all’italiana stavolta in questo inedito formato retrò hanno le fattezze di Michele Placido (Duccio), Giorgio Panariello (Cecco), Paolo Hendel (Jacopo) e la coppia da cinepanettone Massimo Ghini (Manfredo) e Christian De Sica (Filippo).

I cinque incapaci di diventare adulti si aggirano come mine vaganti per la città organizzando scherzi e goliardate varie spesso all’insegna del pecoreccio, le loro zingarate come una sorta di fontana dell’eterna giovinezza gli permettono di fuggire alle responsabilità di una vita adulta e a dimostrazione della follia che ne pervade l’operato neanche l’avvento di un’epidemia di Peste in città servirà a frenarne le gesta.

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E’ morta l’attrice Annie Girardot

Si è spenta ieri in un’ospedale di Parigi all’età di settantanove anni l’attrice Annie Girardot protagonista e testimone di un cinema italiano non poco rimpianto che l’ha impressa a fuoco nella memoria di tanti cinefili, ma anche di un’intera generazione di spettatori che la ricorderanno accanto ad Alain Delon in Rocco e i suoi fratelli di Luchino Visconti, set dove la Girardot conoscerà il suo futuro marito, l’attore Renato Salvatori.

A portare via l’attrice una malattia terribile e impietosa come l’Alzheimer che trasforma i ricordi  in scritte sbiadite, ma in qualche modo conservate nella memoria collettiva grazie ad una carriera intensa e luminosa che l’ha vista esordire in patria nel 1955 con Tredici a tavola di André Hunebelle, per poi affiancare Jean Gabin nel suo primo Commissario Maigret (1958) e recitare poi per gli italiani Visconti (Le streghe), Corbucci (Il giorno più corto), Monicelli (I compagni), Ferreri (La donna scimmia) e i fratelli Taviani (Il fuorilegge del matrimonio), senza dimenticare tanti maestri d’oltralpe come Lelouch (Vivere per vivere).

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Festival di Berlino 2011, giovedì 10 febbraio: apre Il grinta dei fratelli Coen

Il Festival di Berlino apre oggi i battenti con la sua sessantunesima edizione, a fare gli onori di casa la fascinosa presidente di giuria Isabella Rossellini e il remake western Il grinta dei fratelli Coen, che stasera inaugurerà fuori concorso le proiezioni delle rassegna.

Purtroppo vuoto il seggio di giuria assegnato dalla Berlinale all’iraniano Jafar Panahi ancora nelle mani del regime iraniano che lo ha condannato a sei anni di reclusione scatenando l’indignazione del mondo del cinema e non solo, tra le pellicole italiane che transiteranno quest’anno al festival, che ricordiamo non avrà rappresentanti in concorso, ci saranno nella sezione Panorama Qualunquemente di Giulio Manfredonia con Antonio Albanese e Gianni e le donne, secondo film da regista per lo sceneggiatore Gianni Di Gregorio dopo il sorprendente debutto di Pranzo di Ferragosto.

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Mario Monicelli, omaggi a Berlino e a Roma

Dopo la tragica scomparsa del regista Mario Monicelli avvenuta lo scorso 29 novembre che ha scosso il mondo del cinema e non solo, si sono susseguiti numerosi gli omaggi e le iniziative per ricordare un maestro considerato da tutti uno dei padri storici della commedia all’italiana, a partire dal Festival di Torino in pieno svolgimento al momento dell’improvvisa scomparsa del regista sino alla recente serie di proiezioni organizzate dalla Casa del Cinema di Roma, conclusesi lo scorso 16 gennaio con la proiezione di Le rose del deserto, ultimo lungometraggio girato da Monicelli nel 2006.

E’ proprio di queste utime ore la notizia di altre due rassegne che omaggeranno il regista de I soliti ignoti, la prestigiosa vetrina internazionale del Festival di Berlino riserverà la sezione Berlinale special (In memoriam) alla pellicola Il Marchese del grillo con la quale Monicelli proprio a Berlino nel 1982 vinse un Orso D’Argento per la regia.

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C’era un cinese in coma, recensione

Ercole Preziosi (Carlo Verdone) è un agente di spettacolo di basso profilo, per lui sagre di paese, qualche concorso di bellezza provinciale e un parterre di artisti da rappresentare davvero desolante, tra cui l’unico che sembra dargli qualche soddisfazione finisce in malora gettandolo nella disperazione più nera.

A casa per Ercole va pure peggio con un’algida moglie russa schiava della chirurgia plastica e sempre più nevrotica ed una figlia che sembra un’estranea, incapace di trovare alcuna confidenza con un padre latitante troppo spesso fuori casa per lavoro.

Proprio quando per Ercole sembra imminente il disastro, ecco arrivare l’occasione di una vita grazie al suo autista, l’aspirante comico Nicola Renda (Beppe Fiorello) che non solo salverà una serata in extremis esibendosi al posto di un artista di Ercole, ma si rivelerà un talento comico cinico e provocatorio che sembra incontrare i gusti della grande platea.

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European Film Awards 2010, vincitori: trionfa L’uomo nell’ombra, Italia a bocca asciutta

Ieri sera a Tallin (Estonia) si è tenuta la cerimonia di premiazione degli European Film Academy Awards 2010: gli oltre 2300 membri di tutta Europa hanno deciso di assegnare il titolo di miglior film europeo dell’anno a L’uomo nell’ombra (The Ghost Writer).

Il film di Roman Polanski ha cannibalizzato i premi portandosi a casa anche i riconoscimenti delle sezioni miglior regista, miglior attore (Ewan McGregor), Miglior sceneggiatura, miglior designer e miglior compositore, per un totale di sei premi. Bene Lebanon con due premi, male l’Italia che non ha concretizzato le sue candidature (ma sia Paolo Virzì che Elio Germano si sono detti ugualmente soddisfatti). Durante la cerimonia è stato ricordato con un fragoroso applauso Mario Monicelli.

Dopo il salto potete leggere la lista completa dei vincitori.

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Torino Film Festival 2010, le cifre del primo weekend, Dario Argento e il ricordo di Monicelli

La notizia di ieri sera della morte di Mario Monicelli ha scosso il Torino Film Festival intento a concludere la sua quarta giornata, archiviando un primo weekend che registra cifre da record con un incremento del 19% di spettatori con 7700 biglietti venduti per un incasso di 105.000€, cifre che Amelio commenta così:

Non si era mai partiti così bene…le sale sono tutte piene, c’è tanta voglia di buon cinema.

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E’ morto Mario Monicelli, suicida in ospedale

Mario Monicelli è morto: il regista, che aveva compiuto 95 anni lo scorso 15 maggio, si è tolto la vita lanciandosi dal quinto piano dell’ospedale San Giovanni di Roma, dov’era ricoverato nel reparto di urologia per una grave malattia (un tumore alla prostata). Lo hanno reso noto fonti sanitarie.

Monicelli, regista, sceneggiatore, attore e produttore, nasce a Viareggio nel 1915, si laurea in storia e filosofia, poi si dedica al mondo del cinema. Per il grande schermo gira sessantotto film e scrive oltre cento sceneggiature sceneggiature.

Tra i suoi più grandi successi ricordiamo: Guardie e ladri (due premi a Cannes nel 1951), I soliti ignoti (nominato agli Oscar), Padri e figli (miglior regia al Festival di Berlino del 1957), La grande Guerra (1959, vincitore del Leone d’Oro), L’armata Brancaleone (nominato alla Palma d’oro nel 1966),  Amici miei (1976, David di Donatello), Caro Michele (Miglior regista al Festival di Berlino del 1976), Un borghese piccolo piccolo (David di Donatello per la regia nel 1977, Nastro d’argento come migliore sceneggiatura lo stesso anno), Il marchese del Grillo (Miglior regia al Festival di Berlino 1982 e Nastro d’Argento lo stesso anno), Speriamo che sia femmina (1985 nastro d’argento come miglior regista e migliore sceneggiatura), Il male oscuro (1990, miglior regista al David di Donatello) Parenti serpenti (1993) e Le rose del deserto (2006). Da non dimenticare, inoltre le nomination agli Oscar del 1965 e del 1966 per le sceneggiature di Casanova ’70 e I compagni.

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Le cronache di Narnia 3D alle ‘Giornate Professionali’ e Cerami presidente al Monte-Carlo Film Festival

Oggi vi riportiamo due news festivaliere via Adnkronos, la prima ci informa che alla trentatreesima edizione della rassegna Giornate Professionali di Cinema che si svolgerà in quel di Sorrento dal 29 novembre al 2 dicembre, tra le molte anteprime la rassegna sorrentina proporrà ci saranno anche l’atteso Vallanzasca-Gli angeli del male di Michele Placido e Le cronache di Narnia: Il viaggio del veliero, terzo capitolo in 3D della saga fantasy creata da CS Lewis.

Alla manifestazione che ogni anno ospita prestigiose personalità del mondo del cinema quest’anno interveranno oltre a Michele Placido che presenzierà alla proiezione del suo film, anche Christian De Sica, Carlo Verdone, Giovanni Veronesi, Laura Chiatti, Sergio Castellitto e Massimo Ghini.

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Venezia 2010, De Laurentiis annuncia Amici miei restaurato e Totò in 3D

Visto che il modaiolo formato 3D con le sue ultime produzioni ha contribuito quest’anno ad un’impennata di biglietti staccati nelle sale cinematografiche italiane, ecco una notizia alquanto curiosa di due progetti in cantiere del produttore Aurelio De Laurentiis che riguardano il classico Amici miei e nientemeno che un film in 3D per il principe Antonio De Curtis in arte Totò.

In occasione di un evento speciale che ieri sera ha preceduto l’inaugurazione ufficiale di quest’oggi della Mostra del Cinema di Venezia, con la proiezione di Profumo di donna di Dino Risi presentato in occasione dell’omaggio della Biennale a Vittorio Gassman seguito dalla premiazione del produttore Aurelio De Laurentiis con il Variety Profile in Excellence, riconoscimento assegnato dalla prestigiosa rivista americana di cinema ed entertainment, il produttore oltre che del nuovo cinepanettone sudafricano in procinto di iniziare le riprese, primo ciak il prossimo 6 settembre, ha parlato del restauro di Amici miei di Monicelli e del film con Totò Il più comico spettacolo del mondo, prima e unica pellicola italiana nel lontano 1953 a fruire del formato 3D.

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Festival di Venezia, 10 film da Leone d’oro

Visto l’avvicinarsi della data di debutto della sessantasettesima edizione della Mostra del Cinema di Venezia oggi vi proponiamo una seconda classifica dedicata al Leone d’oro, prestigioso riconoscimento assegnato dalla manifestazione.

Dopo aver menzionato nella precedente classifica i Leoni alla carriera assegnati ad alcuni dei piu grandi registi di sempre, oggi ci occupiamo invece dei film che dal 1946 sino all’ultima edizione della rassegna veneziana hanno vinto il Leone d’oro come miglior film.

Naturalmente abbiamo dovuto stilare una classifica facendo una cernita a volte molto difficile, ma cercando di selezionare pellicole che hanno trovato un posto anche nel cuore degli spettatori e non solo in quello di cinefili e critici, insomma un Leone d’oro che abbia messo d’accordo pubblico e critica.

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I soliti ignoti, recensione

Una squadra di sgangherati ladruncoli di mezza tacca grazie ad una fortunosa dritta scippata in carcere ad un compare detenuto e dalla chiacchiera facile pensa di organizzare un colpo ai danni di un’agenzia del Monte dei pegni, ma durante la spassosa pianificazione si renderanno conto di dover aprire una cassaforte e di non avere la competenza necessaria.

La banda formata dall’orfano Mario (Renato Salvatori), il fotografo con famiglia Tiberio (Marcello Mastroianni), il siciliano Ferribotte (Tiberio Murgia), l’anziano e affamatissimo Capannelle (Carlo Pisacane), e il pugile fallito Giuseppe Baiocchi (Vittorio Gassman) detto Peppe er Pantera, pensa bene di rivolgersi ad un esperto di cassaforti, il veterano Dante Cruciani (Totò), maestro dello scasso agli arresti domiciliari che si ricicla insegnante con lezioni di scasso ed effrazione.

Una volta appresi i rudimenti della tecnica da Cruciani toccherà a Mario il compito di sedurre e sottrarre le chiavi alla cameriera che lavora nell’appartamento adiacente all’agenzia in cui nottetempo la banda dovrà intrufolarsi, ma mentre l’operazione procede Cosimo (Memmo Carotenuto) l’ideatore del colpo ancora in prigione grazie ad un amnistia esce e si mette in cerca dei compari che lo hanno raggirato.

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