Clint Eastwood – Un grande attore e regista

Alzi la mano chi non lo conosce: e nessuno si mosse. Non si muove una foglia. Clint Eastwood è, ufficialmente, un attore, un regista e un produttore cinematografico, nonchè un autore di colonne sonore. Eppure tutti sappiamo che per il cinema lui è molto, molto di più.

Nato a San Francisco nel 1930, lui è Dirty Harry, che qui da noi è arrivato come l’ispettore Callaghan, lui è l’Uomo senza nome nella “trilogia del dollaro” del regista romano Sergio Leone, ed è anche l’uomo delle svolte della vita e della carriera.

Chiudo gli occhi un attimo e lo vedo mentre cerca se stesso, non avendo ancora capito che il suo destino è nel cinema: studia Economia, ma il Los Angelese College non fa per lui, e si defila. Prova poi l’esercito, come in attesa dell’illuminazione: cos ‘ha in serbo la vita per me?

Per il momento, siamo negli anni 50, solo qualche ruolo in film di serie B come Tarantula e Francis in the Navy. Nel 1959 interpreta poi Rowdy Yates, nella serie televisiva Rawhide: da quel momento, è tutta una scalata.

Gli anni sessanta sono i gloriosi anni passati accanto a Sergio Leone, grazie al quale interpreta il protagonista di Per un pugno di dollari nel 1964, mentre l’anno successivo è quello di Per qualche dollaro per chiudere in bellezza la trilogia con Il buono, il brutto, il cattivo, nel 1966.

Più che uno stereotipo, il personaggio interpretato da Clint Eastwood è diventato un’icona, un simbolo. La strada che porta dalla gloriosa trilogia all’Ispettore Callaghan è costellata di ruoli per l’attore: sto parlando di film come Dove osano le aquile (Where Eagles Dare), del 1968, La ballata della città senza nome (Paint Your Wagon) e I guerrieri.

Si arriva quindi, nel 1971, all’assegnazione di un nuovo ruolo da duro per il grande Eastwood: Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo (Dirty Harry) lo vede nei panni del celebre ispettore, dalla faccia consuetamente truce e dai modi caustici verso la criminalità.

La sua carrierà va avanti a queto ritmo, con Dirty Harry: Una 44 Magnum per l’Ispettore Callaghan (Magnum Force), del 1973, Cielo di piombo, ispettore Callaghan (The Enforcer), 1976, Coraggio… fatti ammazzare (Sudden Impact), e Scommessa con la morte (The Dead Pool) del 1988, mentre continua a fare anche il regista: grande successo, infatti, per Il texano dagli occhi di ghiaccio (The Outlaw Josie Wales).

Non possiamo non citare Fuga da Alcatraz (Escape from Alcatraz) del 1979 in cui interpreta il ruolo di Frank Morris, il prigioniero leggendario che sembra sia il solo ad essere evaso dal carcere di massima sicurezza.

Negli anni ottanta salta da un film mediocre all’altro, vedendo il suo ruolo storico assolutamente messo in crisi: E’ il periodo in cui lo vediamo in Pink Cadillac (1989) e La recluta (The Rookie) (1990).

Gli anni novanta sono invece gli anni della ribalta, che inizia con il bellissimo Gli spietati (Unforgiven) del 1992, in cui, in un atmosfera decadente da western agli sgoccioli, vediamo aggirarsi un ex pistolero riflessivo e sovraccaricato dal suo passato.

Si mette ulteriormente in discussione con I ponti di Madison County (The Bridges of Madison County) (1995), e il suo lavoro come regista lo porta a sfornare ottimi film come Mezzanotte nel giardino del bene e del male (Midnight in the Garden of Good and Evil) (1997) e il tremendo Mystic River (2003).

La gloria e gli Oscar per la regia arrivano nel 2005 con Million Dollar Baby che glie ne regala ben quattro: “miglior film”, “miglior regia”, “migliore attrice protagonista” a Hilary Swank e “miglior attore non protagonista” per Morgan Freeman. Un film intenso e bellissimo, una vera armonia di elementi, che segna un punto di arrivo importantissimo dopo decenni di lavoro e di dedizione alla regia.

Nel 2006 e nel 2007 lo vediamo impegnato rispettivamente in Flags of Our Fathers e Letters from Iwo Jima, in lingua giapponese, vincitore del Golden Globe, e ho come l’impressione che Eastwood non abbia intenzione di smettere di stupirci.