Un mercoledì da non perdere, vista la qualità e la quantità dei film proposti in prima serata. Come rinunciare alla visione di un cult come “Million Dollar Baby”. Tra gli ospiti che riceveremo sullo schermo dopo il tramonto, inoltre, menzioniamo Bruce Lee e Fantozzi. Non manca niente, dunque, eccetto il menu completo di questo giorno così ricco di pellicole.
Million Dollar Baby
Female agents, Million Dollar Baby, Asterix alle olimpiadi, Face off – due facce di un assassino, Fantozzi – Il ritorno, Snakes on a plane, The web – incontri pericolosi, La figlia del capitano, Il giovane Toscanini, Bakhita, Bufera in Paradiso, stasera in tv
Un sabato sera ricco di capolavori cinematografici sta per arrivare sui vostri schermi. La televisione offre molti film di gran classe, ognuno su un canale e ognuno atto a soddisfare … Leggi il resto
10 donne da Oscar
Augurando un buon 8 marzo a tutte le nostre lettrici oggi per la Festa della donna abbiamo stilato una speciale classifica per festeggiare degnamente l’evento con dieci donne che secondo noi hanno rappresentato al meglio su grande schermo il complesso e fascinoso universo femminile attraverso talento, passione, sex-appeal e soprattutto tanta determinazione.
Abbiamo scelto di stilare una classifica all’insegna del multigenerazionale puntando su donne che hanno dato al mondo del cinema un grande apporto riconosciutogli poi con il prestigioso premio Oscar che alcune di loro hanno conquistato a più riprese.
Dopo il salto troverete le nostre dieci donne da Oscar tra cui svetta Kathryn Bigelow che vince il primo e unico Oscar alla regia assegnato ad una donna e lo vince raccontando un mondo prettamente maschile come quello militare e naturalmente grandi attrici italiane come la Loren e la Magnani e giovani talenti che si stanno affermando come il futuro, vedi l’intensa Hilary Swank.
The resident, poster e immagini del thriller con Hilary Swank
Non ha ancora una data di uscita ufficiale il thriller The Resident che dovrebbe comunque approdare in sala entro l’anno, la trama ha una premessa piuttosto inquietante:
Ogni anno, tre milioni di donne single si trasferiscono in un appartamento in America per la prima volta. Non sanno chi viveva in quella casa prima di loro, non conoscono i loro proprietari, e non si preoccupano di cambiare le serrature. Questa è la storia di una di queste donne…
Il film vede il debutto alla regia del finladese esperto in videoclip musicali Antti Jokinen, nel cast Hilary Swank (Million Dollar Baby), Jeffrey Dean morgan (The Losers) e il veterano Christopher Lee.
Dopo il salto trovate poster e immagini.
Hereafter, recensione
Marie (Cécile de France) è una giornalista francese che si trova per lavoro in Thailandia proprio durante il devastante tsunami del 2004, durante il terribile cataclisma la donna sperimenta uno stato di pre-morte da cui viene strappata dai soccoritori che le salvano in estremis la vita. Tornata a Parigi però Marie non è più la stessa, quell’esperienza l’ha segnata in maniera indelebile cambiandone profondamente il rapporto con il quotidiano e la vita stessa, spinta da chi gli è più vicino ad affrontare l’accaduto attraverso la pagina scritta Marie deciderà di scrivere un libro per condividere, ma soprattutto per raccontare a se stessa le emozioni provate.
Marcus (Frankie McLaren) è un ragazzino londinese che ha subito un traumatico distacco dal suo fratello gemello investito e ucciso da un furgone, tolto alla madre tossicodipendente dai servizi sociali e affidato ad una famiglia adottiva Marcus vivrà la morte del fratellino come un’incolmabile vuoto che ho ha irrimediabilmente spaccato a metà, lasciando in lui una sensazione di incompletezza che sembra non abbandonarlo mai.
George (Matt Damon) è un ex-sensitivo che si ritrova suo malgrado, dopo aver abbandonato la pratica, a fare una lettura su richiesta del fratello, George aveva raggiunto a suo tempo una certa notorietà per la sua attendibilità, ma vivendo egli stesso il suo dono come una vera e propria condanna, aveva mollato tutto lasciandosi alle spalle quell’incombente mondo parallelo fatto di voci ed ombre che sentiva invaderne lentamente il vissuto.
Frasi da cinema, Million Dollar Baby
A Frankie (Clint Eastwood) la vita lo ha quasi messo al tappeto, è dura rialzarsi e finire l’ultimo round in piedi quando al tuo angolo ad incoraggiarti ci sono solo orgoglio e vecchiaia, mentre Maggie (Hilary Swank) a forza di schivar pugni e colpi bassi inferti dalla vita, si è ritrovata a far da sparring partner al destino che come tutti sanno, non è proprio uno sportivo e ha il brutto vizio di boxare sporco…
Voce narrante:…Frankie amava ripetere che la boxe era qualcosa di innaturale, che nella boxe si fa tutto al contrario. A volte, per tirare un colpo vincente, bisogna arretrare. Ma se arretri troppo, non combatti più.
Nella valle di Elah, recensione
Hank Deerfield (Tommy Lee Jones) è un militare tutto d’un pezzo, reduce del Vietnam e patriota devoto alla divisa, ha due figli che hanno seguito le sue orme nell’esercito, uno ha perso la vita l’altro, Mike (Jonathan Tucker) è appena rientrato dall’Iraq, ma una telefonata avverte Deerfield che il figlio, dopo una libera uscita non è più rientrato, e rischia di essere accusato di diserzione,
Deerfield non ha alcuna intenzione di vedere il nome di suo figlio infangato, e parte alla volta del Nuovo Messico in cerca di notizie e risposte sull’improvvisa scomparsa del figlio, qui si scontrerà con la parte più burocratica ed omertosa dell’esercito che ha servito per anni e per cui ha rischiato la vita, che si frapporrà tra lui e la verità, forse troppo scomoda per essere raccontata
Ad aiutare Deerfield contro questo immane muro di gomma la detective Emily Sanders (Charlize Theron), frustrata e vessata dai colleghi, ma dotata di un intuito e di una sensibilità che gli permetteranno di arrivare alla verità, mostrando e ricordando a Deerfield che la brutalità della guerra va ben oltre il campo di battaglia.
Invictus-L’invincibile, recensione
1990, dopo ventisette anni di detenzione il leader politico sudafricano Nelson Mandela (Morgan Freeman) viene scarcerato, alla sua liberazione seguirà un periodo difficile e tumultuoso con elezioni che lo vedranno eletto a Presidente della nazione, ma il suo insediamento e la transizione non saranno affatto semplici, gli Afrikaner la minoranza bianca che sino a quel momento ha sottomesso la popolazione di colore con l’odioso regime dell’apartheid non vuole accettare il cambiamento in corso.
Dall’altra parte i sudafricani di colore sfiancati da anni di soprusi e abusi di un regime razzista e violento, che ora fruiscono di una cercata e sofferta democrazia, che però rischia di trasformarsi politicamente in un arma a doppio taglio, ma Mandela non ha intenzione di usare matodi e intenti del regime che ha contribuito a contrastare per decenni.
Così quando la squadra di rugby degli Springboks, boicottata ed espulsa dalle competizioni internazionali proprio a causa dell’applicazione dell’Apartheid da perte del vecchio governo viene riammessa ai campionati del mondo, e il Sudafrica diventa nazione ospitante dopo un decennio di esilio, il leader sudafricano capisce l’importanza di un’occasione del genere e non solo impedisce che la squadra e i colori verde e oro vengano aboliti, ma convoca il capitano Francois Pienaar (Matt Damon) per raccontargli la sua idea di cambiamento, e il suo progetto che miscela pace, politica e sport.
Million Dollar Baby, recensione
Frankie Dunn (Clint Eastwood) è un orso scorbutico, indurito dalla vita e dallo sport a cui ha regalato i suoi migliori anni, la boxe, prima pugile, poi allenatore e manager, ora gestisce una palestra con un suo vecchio amico e avversario Scrap (Morgan Freeman), e mentre la vita volge al tramonto Frankie quotidianamente recitando una sorta di mantra, si interroga sulla fede, si dedica alla lettura e scrive decine di lettera alla figlia che puntualmente rifiuta persino di aprire, rispendendole al mittente.
Nella cadenzata vita di Frankie, mentre il suo pugile migliore, impaziente di giocarsi il titolo mondiale, gli viene soffiato da un manager senza troppi scrupoli, piomba la minuta e combattiva Maggie Fitzgerald (Hilary Swank) che tampina Frankie senza sosta perchè le insegni le basi della boxe e diventi il suo manager.
Frankie cerca di far desistere la ragazza, ma Maggie ha abbandonato la sua vecchia vita ed investito tutto quel che aveva nel sogno di far carriera nella boxe femminile, così Frankie esausto e colpito dalla grinta della ragazza accetta, ma la strada intrapresa dai due porterà a delle conseguenze impreviste che sconvolgeranno le vite di entambi.
Clint Eastwood premiato con la Palma d’oro in privata sede
Clint Eastwood, il regista vincitore di quattro premi oscar di cui due per Million Dollar Baby e due per Gli spietati, giunto a Parigi per presentare Gran Torino, ha ricevuto una speciale Palma D’Oro, da parte degli organizzatori del Festival di Cannes.
Alla cerimonia privata hanno partecipato Gilles Jacob e Thierry Frémaux che hanno spiegato così la decisione di consegnare questa onoreficenza al cineasta americano:
E’ Un omaggio al talento di un grande maestro e alla sua arte. Eastwood è uno dei maggiori autori che sia riuscito a realizzare la sintesi tra classicismo e modernità nel cinema americano.
Clint Eastwood lascia la recitazione e farà solo il regista
Clint Eastwood, dopo oltre 60 film recitati e 50 anni di esperienza davanti alla macchina da presa, ha deciso di lasciare la carriera d’attore e di dedicarsi solo alla regia. Il settantottenne attore ha dichiarato:
Desideri sempre lasciare quando sei è al top. Non vuoi diventare come quei pugili che restano troppo a lungo sul ring finché non riescono più a dare il massimo.
Clint Eastwood – Un grande attore e regista
Alzi la mano chi non lo conosce: e nessuno si mosse. Non si muove una foglia. Clint Eastwood è, ufficialmente, un attore, un regista e un produttore cinematografico, nonchè un autore di colonne sonore. Eppure tutti sappiamo che per il cinema lui è molto, molto di più.
Nato a San Francisco nel 1930, lui è Dirty Harry, che qui da noi è arrivato come l’ispettore Callaghan, lui è l’Uomo senza nome nella “trilogia del dollaro” del regista romano Sergio Leone, ed è anche l’uomo delle svolte della vita e della carriera.
Chiudo gli occhi un attimo e lo vedo mentre cerca se stesso, non avendo ancora capito che il suo destino è nel cinema: studia Economia, ma il Los Angelese College non fa per lui, e si defila. Prova poi l’esercito, come in attesa dell’illuminazione: cos ‘ha in serbo la vita per me?