The Losers, recensione

Un gruppo di soldati delle forze speciali scampano ad una delle tante missioni sporche ordite da un agente deviato della CIA, ma a farne le spese stavolta saranno un gruppo di bambini che moriranno al posto loro.

Dopo aver scelto di darsi alla latitanza facendo credere di essere morti, il team guidato dal veterano Franklin Clay (Jeffrey Dean Morgan) cerca un modo per tornare negli States e l’occasione gliela darà Aisha (Zoe Saldana) una ragazza tanto bella quanto letale, che proporrà a Clay e compagni un piano che permetterà al gruppo non solo di tornare in patria, ma di vendicarsi dellì’uomo responsabile dell’eccidio dei bambini e di aver tentato di eliminarli.

Se non fosse uscito prima il remake A-Team forse The Losers avrebbe di certo avuto miglior fortuna, anche se alla fine questo action a tutto tondo diretto dal francese Sylvain White, responsabile del capitolo finale della trilogia horror So cosa hai fatto, sembra proprio nato come una copia low-budget concepita per l’home-video del film di Carnahan.

Attenzione però a non sottovalutare il film di White che con Carnahan condivide uno stile visivo iperdinamico che si rivela una vera gioia per gli occhi, il regista francese si diverte un mondo ad estremizzare visivamente il genere sfruttando appieno l’origine del progetto che ricordiamo nasce dall’adattamento di un fumetto della DC/Vertigo, aggiungendo di suo un corposo campionario di omaggi e citazioni provenienti da classici del grande e piccolo schermo.

Cosi troviamo la CIA e i complotti dei televisivi Alias e Burn Notice, i rutilanti balletti conditi da tonnelate di piombo dei cult di John Woo e persino una sequenza che cita il blockbuster di Michael Bay Armageddon-Giudizio finale con tanto di svolazzante bandiera a stelle e strisce, senza dimenticare la saga di Bond con un ironico villain da parodia, insomma un bel frullatone che nonostante non riesca a coinvolgere come potrebbe si distingue non poco nella fiacca programmazione estiva.

Quindi anche se The Losers sembra un prodotto confezionato ad hoc per una veloce visione casalinga non manca certo di pregi, a partire dai due carismatici protagonisti, il bravo Jeffrey Dean Morgan che dopo il successo del serial Supernatural sfoggia un fascino stropicciato, ma efficace e la splendida Zoe Saldana che dopo due sensuali icone da fantascienza, la Uhura del reboot di Star Trek firmato da JJ Abrams e la coraggiosa e volitiva proincipessa Na’vi Neytiri del kolossal di James Cameron Avatar, tira fuori una grinta da action che non passa certo inosservata.

Note di produzione: nel cast figurano anche Chris Evans che ripesca il carattere spaccone della sua Torcia umana ne I Fantastici Quattro e che presto vedremo nei panni del supereroe Marvel Capitan America e Jason Patrick che già nel 1997 tentò con poca fortuna la strada dell’action, sostituendo Keanu Reeves nel sequel Speed 2-Senza limiti.